Blue Flag – Recensione

Blue Flag, l'intrigante shōnen di KAITO, ha iniziato la sua pubblicazione in Italia grazie a Planet Manga. Eccovi le nostre considerazioni!

Blue Flag

Blue Flag (in originale 青のフラッグ, Ao no furaggu) è uno shōnen manga scritto e disegnato da KAITO, serializzato sulla rivista digitale Shōnen Jump+ di Shueisha da Febbraio 2017 e tuttora in corso con 6 volumi all’attivo. È stato annunciato da Planet Manga per il mercato italiano durante il Lucca Comics & Games 2018, che ha iniziato a pubblicarlo a partire da maggio 2019 a cadenza bimestrale. L’edizione scelta è quella di fascia più economica: formato 13×18 cm, rilegatura brossurata senza sovraccoperta, prezzo di ciascun volume pari a 4,50 €. Sul sito dell’editore è disponibile un’anteprima gratuita delle prime 30 pagine.

Le vicende di Blue Flag cominciano con l’introduzione di Taichi Ichinose, studente all’ultimo anno delle superiori. Insicuro e chiuso in se stesso, Taichi non ha mai avuto una ragazza né un vero amico. La sua vita cambierà tuttavia in maniera inattesa e sorprendente grazie al legame con i suoi compagni Toma e Futaba. “I sogni e le paure dell’adolescenza in una storia che sta appassionando centinaia di migliaia di lettori in tutto il mondo”: così l’editore ci presenta l’opera in quarta di copertina.

Blue Flag appartiene dunque alla categoria degli shōnen sentimentali ad ambientazione scolastica e il suo incipit è quanto di più classico ci possa essere. Aggettivo che ben si adatta al primo personaggio che ci viene presentato, il già citato Taichi, archetipo del protagonista di questo genere di storie, schivo, sfiduciato e un po’ asociale (non è iscritto a nessun club). Abbiamo poi Futaba, imbranata e impacciata, ma anche molto determinata ad inseguire il suo sogno, e Toma, il classico studente bello, bravo e gentile, che sembra avere tutto dalla vita e amico d’infanzia di Taichi.

Nei primi capitoli della storia le dinamiche che coinvolgono i tre protagonisti sono a tutti gli effetti quelle di un triangolo amoroso, dove l’enfasi viene posta sul rapporto fra Taichi e Futaba e in particolare sui tentativi da parte di quest’ultima di superare la sua timidezza. A modesto parere di chi scrive, questa prima parte, pur attestandosi sulla sufficienza, è la peggiore del volume. Gli stessi Taichi e Futaba sono infatti due personaggi abbastanza stereotipati (al contrario di Toma, che è caratterizzato in maniera più interessante) e non aiuta il fatto che la seconda venga spesso rappresentata con uno stile chibi/deformed. Al tempo stesso lo sviluppo delle vicende si avvale di qualche cliché narrativo di troppo con annessa sensazione di déjà vu. Insomma, l’inizio di Blue Flag non è particolarmente incisivo e originale.

Le cose migliorano tuttavia nella seconda parte del volume, nella quale, a seguito di un particolare evento e all’introduzione di due nuovi personaggi fra cui spicca Itachi, l’affascinante migliore amica di Futaba dal carattere ombroso e dai modi diretti, le relazioni fra i tre protagonisti si complicano e si aprono a sviluppi inaspettati e molto promettenti. Le basi per il classico triangolo amoroso poste nella prima parte vengono scosse alle loro fondamenta, ed il volume termina con una sequenza che aumenta nel lettore la voglia di proseguire per scoprire come si evolveranno le vicende di Taichi e compagni.

Lo stile di disegno di KAITO, autore su cui non si hanno molte informazioni ma già attivo da qualche anno sulla scena manga contemporanea, è asciutto, pulito e preciso, e assieme ai dialoghi misurati e ben scritti rende la lettura del volume scorrevole e mai noiosa. La rappresentazione dei personaggi non si discosta troppo dal canone tipico dello shōnen moderno, ma l’assenza di sfondi in molte vignette e alcuni dettagli grafici tipici del manga shōjo fanno pensare che dietro allo pseudonimo KAITO si celi in realtà una donna. Se così fosse, la sensibilità tipicamente femminile con cui viene raccontata una storia orientata in prevalenza ad un pubblico maschile costituisce un ulteriore motivo di interesse verso quest’opera.

Blue is the warmest color

Blue Flag si presenta dunque come il più classico degli shōnen sentimentali e i primi capitoli potrebbero trarre in inganno il lettore, che si trova davanti alla solita storia d’amore adolescenziale con l’aggravante di due personaggi su tre che non sono proprio il massimo a livello di caratterizzazione.

L’autore però è bravissimo a cambiare le carte in tavola in corso d’opera e quello che sembrava un lavoro scontato e privo di particolari spunti potrebbe rivelarsi più sorprendente del previsto, e inserirsi di diritto fra le novità manga più interessanti del 2019. In attesa di scoprire come andrà avanti, Blue Flag è consigliato a tutti gli amanti del genere, anche in virtù dell’ottimo rapporto qualità-prezzo dell’edizione italiana.

Un inizio imperfetto ma molto intrigante e promettente

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

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