A.O.T. 2: Final Battle – Recensione

A.O.T. 2: Final Battle introduce la terza stagione della serie animata con modalità del tutto inedite. Ecco la nostra recensione!

A.O.T. 2: Final Battle - Recensione

A.O.T. 2: Final Battle - RecensionePer Eren, Mikasa e Armin la lotta alla sopravvivenza sin dalla presa del distretto di Shingashima è ancora aperta; la terza stagione de L’Attacco dei Giganti si apre con un flashforward che mostra Eren Jaeger guardare all’orizzonte. Il suo desiderio è quello di riuscire a guardare il mare, quello che c’è oltre le terre conosciute. Riuscirà a esaudire il suo più intimo desiderio? Eppure, nell’ultima stagione, non sono solo i temuti giganti ad ostacolare la missione del Corpo di Ricerca capeggiato dal capitano Levi Ackermann, bensì anche altri esseri umani, che iniziano a farsi guerra per mantenere segreti che – se svelati – potrebbero far cadere il Regno. Quali misteri si nascondono all’interno delle mura? Riusciranno i nostri soldati a scoprirli? La terza stagione parla di questo, e siamo pronti a riviverla con A.O.T 2: Final Battle.

L’opera di Hajime Isayama si prepara ad una nuova e ultima stagione, in dirittura d’arrivo nel 2020, e nel frattempo il videogioco inspirato alle vicende di Eren Jaeger e compagni gode di un aggiornamento in termini di contenuto. Il team di Omega Force e KOEI TECMO GAMES hanno ampliato il già ricco sequel Attack on Titan 2, approdato su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, con un’espansione disponibile sia in digitale (per chi già possiede il secondo capitolo) sia in edizione retail completa per chi, invece, è neofita del titolo. Questa nuova versione di A.O.T. 2, che prende il nome di Final Battle, introduce gli avvenimenti già visti nella terza stagione, la cui messa in onda è andata avanti fino a qualche settimana fa, da diversi punti di vista di vari personaggi della saga, tra cui gli antagonisti. È un volere espresso proprio dai producers del titolo che, nonostante il gioco riporti fedelmente gli archi narrativi più importanti dell’anime tratto dall’opera di Isayama – cercano di adottare visioni differenti per avere un’opera a tutto tondo della grande trama di Attack on Titan.

  • Titolo: A.O.T. 2: Final Battle
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Action
  • Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
  • Software house: KOEI TECMO GAMES
  • Sviluppatore: Omega Force
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 5 luglio 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: in vendita come espansione per chi possiede la versione base o come pacchetto completo in edizione retail

In questa versione completa di A.O.T. 2 (di cui potete scoprire di più nella nostra precedente recensione) sarà possibile iniziare la campagna partendo dalla prima stagione, proseguendo attraverso gli occhi di un protagonista che potremo creare ex novo, che si arruolerà nella 104° categoria Cadetti insieme a Eren, Mikasa e i soliti noti. Chi avrà già completato l’avventura del nostro futuro soldato del gruppo di ricerca nel titolo base, potrà iniziare la storia partendo direttamente dal contenuto aggiuntivo. Esaminiamo insieme queste funzionalità inedite.

A.O.T. 2: Final Battle

Nelle terre dei Giganti

La nuova modalità introdotta, che apre le piste all’ultima stagione, è chiamata “Modalità Episodio Personaggio”, nella quale abbandoniamo il nostro avatar creato ad hoc, e interpretiamo i vari protagonisti principali e i rispettivi antagonisti. Il primo personaggio che andremo a controllare sarà niente meno che Armin, con il quale dovremo destreggiarci in uno spazio aperto proprio da dove comincia il primo episodio della terza stagione: scortare Eren verso Wall Maria. Iniziare subito questa nuova avventura è, secondo il mio parere, azzardato. La modalità Episodio Personaggio non offre un vero e proprio tutorial, perché ci si aspetta che il giocatore abbia prima terminato la campagna principale. È quindi auspicabile per il videogiocatore iniziare la modalità Storia con il nostro personaggio avatar e, una volta terminata, vestire finalmente i panni dei nostri beniamini.

Con Armin dovremo riuscire a raggiungere le mura volteggiando tra gli alberi e circondando i giganti che ostacoleranno le alte mura, e sarà necessario arruolare altri compagni del Corpo di Ricerca per favorire la buona riuscita degli scontri. Una volta portato a termine il primo episodio, farà da intermezzo una cutscene non interattiva che mostrerà l’arrivo dei personaggi a Trost. Dopo di che, sarà possibile iniziare il successivo episodio nei panni, stavolta, di Levi Ackermann. Nella modalità Episodio, i personaggi giocabili, il loro rango e le loro abilità saranno prestabilite, e non ci sarà possibilità di modificarle. Questa nuova modalità ci porterà via una quindicina di ore circa, e sarà caratterizzata da missioni in ordine crescente di difficoltà; le location delle battaglie saranno diverse, spazi piccoli come le città oppure spazi aperti, oltre le mura, e l’obiettivo sarà quello di sconfiggere orde di giganti. Novità per la serie, introdotta in questa corposa espansione, sarà possibile anche eliminare nemici umani.

Lame e fulmini

L’altra importante innovazione è data dalla “Territory Recovery Mode” nella quale i nostri personaggi dovranno riconquistare i territori esterni alle mura. Questa modalità, diversa da quella più prettamente ruolistica di natura episodica, è basata su un’impronta più gestionale, dove sarà possibile creare il proprio reggimento capitanato da un leader a nostra scelta. Di fatti, si alterneranno due modalità: la fase Gestione Base, in cui sarà possibile occuparsi della gestione del reggimento, e la fase Conquista Territorio, che comprenderà combattimenti e farming di materiali.

A.O.T. 2: Final Battle

Come saprete, il territorio oltre le mura è davvero vasto e si divide in regioni differenti. In ciascuna regione ci sono diversi punti strategici collegati da varie strade. Una volta conquistato un punto strategico, si prenderà possesso del territorio limitrofo e si otterrà l’accesso ad altri punti strategici collegati. Percorrendo questo schema “a ragnatela” sarà possibile raggiungere tutti i punti della mappa. Tale modalità, giocabile sia offline che online, porterà via molto tempo anche dopo aver completato la campagna episodica, in quanto saranno disponibili ben 70 stage diversi in cui dovremo eliminare ondate di nemici nel tempo prestabilito. Alla fine di ogni battaglia sarà possibile collezionare una quantità di materiali che verranno successivamente investiti nello sviluppo della nostra roccaforte (bonus per le truppe, aumento di sottoufficiali, e l’incremento dell’attacco).

Una grossa impronta narrativa influenzerà non solo la trama ma anche le caratteristiche di gameplay. Sebbene la struttura base non si discosti dalle meccaniche trovate in A.O.T. Wings of Freedom e A.O.T. 2, in questa espansione, oltre al dispositivo di movimento tridimensionale utile per accerchiare i giganti, abbiamo modo di attaccare i nostri nemici con approcci diversi: innanzitutto è possibile l’utilizzo delle armi da fuoco al posto delle lame, e questo può garantirci il vantaggio di un attacco offensivo a distanza qualora il nemico dovesse essere troppo forte per un attacco ravvicinato; un’altra ulteriore miglioria è data dalle Thunder Spear, missili introdotti durante la terza stagione come arma esclusiva per abbattere il gigante corazzato. Queste due aggiunte possono venire equipaggiate e migliorate grazie ai materiali sbloccati a seguito delle varie missioni snodate nelle nuove modalità. Per tutto il resto, il gameplay resta fedele e non troppo dissimile a quanto già giocato in precedenza.

A.O.T. 2: Final Battle

Un anime da giocare

Per quanto riguarda il comparto grafico non c’è nulla da aggiungere, in quanto utilizza lo stesso motore grafico del già conosciuto A.O.T. 2. La grafica in cel shading si sposa molto bene con il character design che è stato riprodotto nei minimi dettagli, così come l’architettura all’interno delle mura è molto variegata e fedele alla controparte animata. Un po’ più scarno risulta l’ambiente fuori le mura, fatto di ampie distese verdi e pochi alberelli messi qua e là che rendono difficile anche lo spostamento con il dispositivo di movimento tridimensionale. La cura nelle cutscene dà la sensazione di rivivere l’anime e questo crea senz’altro continuità tra le due opere. Sulla versione PlayStation 4, testata in fase di recensione, il frame rate è fisso ai 40fps ma cala inesorabilmente nelle fasi più concitate degli scontri, che risultano spesso caotici quando c’è da affrontare più di un nemico. Anche il combat system non aiuta, soprattutto chi si avvicina per la prima volta al titolo, con un sistema di attacco macchinoso e di non facile comprensione all’inizio, oltre che una telecamera un po’ troppo “ballerina” che non ci aiuta a focalizzarci a dovere sulla parte più sensibile del nemico, nella quale affondare i nostri rampini.

Malgrado queste sbavature tecniche, la resa finale del prodotto è eccezionale ed è in grado di farci rivivere gli episodi che ci sono rimasti più impressi dell’ultima stagione. La soundtrack, che abbiamo già apprezzato nell’anime, raccoglie il pathos e la drammaticità degli avvenimenti e permette la totale immersione da parte del giocatore nella storia di Attack on Titan, forse anche più della semplice visione della sua controparte animata poiché, come detto in precedenza, è possibile approcciare con personaggi diversi le varie missioni nonostante le loro caratteristiche offensive siano tutte sullo stesso piano (non c’è differenza tra l’utilizzare Levi o Conny in battaglia, mentre nell’anime, ad esempio, le peculiarità individuali sono il punto forte per la caratterizzazione di ogni personaggio presente nell’avventura).

Riconquista le mura con A.O.T. 2: Final Battle: un’esperienza di gioco che segue le avventure della terza stagione di Attack on Titan attraverso il punto di vista di alcuni personaggi e grandi eroi, ora giocabili per la prima volta, catturando così tutta l’essenza della popolare serie anime, come mai prima d’ora. Due ulteriori esperienze di gioco, un frenetico combattimento anti-personnel che utilizza attrezzature per la mobilità omnidirezionale e una reclamation mode. Qui, i giocatori avranno la possibilità di scegliere il capo e i membri della loro squadra, anche i membri che non sono mai stati insieme precedentemente, per recuperare le terre dai Titani.

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A chi consigliamo A.O.T. 2: Final Battle?

Insomma, la versione ampliata di A.O.T. 2 ci convince e il lavoro di Omega Force è sicuramente degno di nota, soprattutto per aver unito due esperienze di gioco senza spezzarle e farle pagare entrambe a prezzo pieno. È una formula, a nostro avviso, vincente ed è possibile apprezzare ben due stagioni dell’opera animata in un unico gioco. Ci sentiamo di consigliarlo sicuramente ai fan della serie, che avranno la possibilità di rivivere i momenti del loro anime preferito in vari modi differenti. Nonostante la poca longevità dell’Episodio Personaggio, sarà possibile affrontare la Territory Recovery Mode che si presenterà come un buon “endgame” parallelo allo svolgimento della trama, nonostante soffra di qualche missione ripetitiva. Anche i neofiti della saga firmata da Isayama potranno approcciarsi a questo titolo, magari recuperando il primo capitolo; per loro, infatti, in A.O.T. 2 Final Battle, KOEI TECMO GAMES ha introdotto una nuova difficoltà “Ultra Facile” in cui i combattimenti vengono semplificati al massimo e il giocatore deve solo limitarsi a premere un tasto, proprio per chi ha desiderio di godersi la storia solo per fini narrativi. Adesso, non ci resta invece che aspettare la quarta stagione per vedere la fine dell’incredibile avventura di Eren Jaeger e compagni.

  • Aggiornamento molto ricco e variegato, accessibile anche per chi non possiede A.O.T. 2
  • La seconda e terza stagione di Attack on Titan in un unico pacchetto
  • Diversi approcci in battaglia
  • 40 personaggi giocabili…

  • …Ma offensivamente tutti sullo stesso livello
  • Tempi di caricamento lunghi
  • Telecamera “ballerina” e scontri parecchio confusionari
  • Un battle system difficile da apprendere per chi è alle prime armi
A.O.T. 2: Final Battle
4.5

Una nuova esperienza per gli amanti della serie

Gli sforzi di Omega Force, seppur minimi, sono da lodare, in quanto ci offrono la possibilità di rivivere a pieno la terza stagione integrandola con nuovi personaggi e mantenendo la struttura action affiancandola ad una modalità più gestionale e manageriale, che arricchisce l’esperienza di gioco e soddisfa una larga fetta di pubblico che apprezza anche quel genere videoludico. Anche la scelta mirata dei producer di adottare diversi punti di vista sull’opera è da lodare e A.O.T. 2 Final Battle non è un mero rifacimento a ciò che abbiamo già visto e apprezzato sui nostri schermi, ma un modo per ampliare i diversi punti di vista da parte del cast corale dell’opera di Isayama. Molte sbavature tecniche sono tuttavia rimaste e l’imprecisione della telecamera non è sicuramente da sottovalutare, soprattutto quando ci si trova a fronteggiare più giganti in uno spazio molto ristretto come i vicoli cittadini. Insomma, non sarà un gioco perfetto, ma è dedicato a chi ha amato la saga ed è senz’altro un’opera che gli sviluppatori hanno realizzato tenendo bene a mente quali sono i desideri dei fan. La “Battaglia Finale” di A.O.T. 2 è disponibile all’acquisto dal 5 luglio 2019 sia in edizione retail completa, sia in versione digitale come DLC disponibile per chi ha già giocato al secondo capitolo uscito lo scorso anno in Europa.

Appassionata di videogiochi da quando, a cinque anni, ha messo le mani su un Amiga 500. Tra le cose che ama di più: il Giappone, le maratone di serie TV e FINAL FANTASY. Spera con tutta sé stessa in un remake di Xenogears.

1 commento

  1. Salve, sono in possesso della versione base del gioco, se non acquisto il DLC, ma direttamente il Final battle pacchetto completo, i miei salvataggi vengono caricati nel nuovo disco?

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