A.O.T. 2 – Recensione

La crudeltà di Attack on Titan torna su PC e console grazie ad A.O.T. 2, nuovo capitolo della serie ad opera di Omega Force e KOEI TECMO GAMES. La caccia ai giganti è di nuovo aperta, sarà ancora soddisfacente?

A.O.T. 2 - Recensione

A.O.T. 2 - RecensioneIl mondo come noi lo conosciamo non esiste più: i veri padroni sono ora delle creature gigantesche e inquietanti che hanno gettato gli esseri umani, ormai decimati, in uno stato di assoluto terrore. Per trovare rifugio, questi ultimi si barricano all’interno di tre imponenti mura conosciute come Wall Maria, Wall Rose e Wall Sina nel quale riescono per centinaia di anni a svolgere le proprie esistenza in modo pacifico, come se nulla accadesse al di fuori di quella roccaforte. La pace è destinata a cessare quando, in un fatidico giorno dell’anno 845, un gigante colossale distrugge la prima delle mura credute da sempre impenetrabili, ricordando ai suoi abitanti la precarietà della propria situazione.

L’avvento del colosso e di centinaia di altri giganti segnarono morte e distruzione tra quelle che divennero presto le rovine di Wall Maria, lasciando ai suoi superstiti la scelta forzata di trasferirsi all’interno di Wall Rose. È qui che gli allora giovanissimi Eren Jaeger e Mikasa Ackermann perdono la propria famiglia. In uno stato di odio verso quelle ignobili creature, Eren giurerà a se stesso di riuscire a sterminarli tutti, ma non è solo: nel tragitto verso la nuova barricata, un altro bambino ormai orfano ascolta le sue parole, che accendono in lui la stessa disperata determinazione: siamo noi.

Il team di Omega Force e KOEI TECMO GAMES tornano alla riscossa dopo un più che riuscito A.O.T. Wings of Freedom, portando nuovamente sulle nostre console PlayStation 4, Xbox One, PC e, per la prima volta, Nintendo Switch la frenetica opera nata dalla matita del maestro Hajime Isayama nel 2009 e che, nel corso dell’ultimo anno, ha fatto ancora straordinariamente parlare di sé. A.O.T 2 è pronto dunque a riportarci nell’ultima roccaforte della razza umana in L’Attacco dei Giganti, tra volti ben noti e alcuni totalmente inediti, come il nostro. Per la prima volta siamo infatti chiamati a impersonare una nuova leva dell’Armata Ricognitiva di Paradis e il nostro apporto sarà fondamentale per respingere l’avanzata degli iconici avversarsi, i giganti. Da questo punto di vista totalmente nuovo e carichi di aspettative grazie al suo riuscito capitolo precedente, siamo pronti a sfoderare le nostre lame e a scoprire insieme cosa ha da offrire A.O.T. 2.

  • Titolo: A.O.T. 2
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch
  • Genere: Action
  • Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
  • Software house: KOEI TECMO GAMES
  • Sviluppatore: Omega Force
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 20 marzo 2018
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: missioni, costumi e armi aggiuntive
  • Note: disponibile una SteelBook in edizione limitata

Diario di un superstite

Le vicende narrate in A.O.T. 2 ripercorrono gli eventi raccontati nella prima serie animata e, di conseguenza, nel precedente A.O.T. Wings of Freedom, giungendo fino a quelli legati alla seconda stagione dell’anime, rappresentando un ottimo punto di partenza per i nuovi giocatori ma, probabilmente, annoiando chi ormai ne conosce tutti gli aspetti. La differenza fondamentale però, in grado di caratterizzare a pieno il titolo, è l’aggiunta di un punto di vista totalmente nuovo, fresco, che è quello del personaggio che siamo chiamati ad interpretare.

Grazie ad un diario nel quale abbiamo conservato tutte le nostre memorie, scopriamo infatti di essere nati e cresciuti nel distretto di Shiganshina, più o meno nello stesso periodo di Eren Jeager, Mikasa Ackerman e Armin Arlert e che, proprio come loro, siamo uno dei pochi sopravvissuti alla disastrosa strage che ha colpito Wall Maria. Rimasti orfani e distrutti dall’accaduto, saranno le parole pronunciate da Eren durante il tragitto sul traghetto verso Wall Rose a darci nuova linfa vitale: i crudeli titani ci hanno portato via ciò che avevamo di più caro, e noi li combatteremo con tutte le nostre forze per sterminarli tutti. Grazie a questa determinazione, ci uniremo al 104° Corpo Cadetti con l’unico obiettivo di soddisfare la nostra sete di vendetta e qui comincerà la nostra avventura per reclamare la città ormai presa d’assedio dai giganti.

Dopo l’iniziale prologo possiamo personalizzare il nostro alter ego in gioco come preferiamo praticamente in tutte le sue principali caratteristiche fisiche, da ogni dettaglio del viso a quelli più essenziali della corporatura, spaziando tra acconciature eccentriche e espressioni più o meno seriose. Se avete già fatto partire per la tangente il vostro estro artistico però siamo costretti a frenarvi: ogni caratteristica, seppur personalizzabile, è decisamente in linea con l’atmosfera di Attack on Titan, a partire da una palette di colori forzata, dalle tonalità spente e poco saturate. Interessante è però la personalizzazione della propria divisa, che ci consente di scegliere sia il design di alcune parti che la loro colorazione. Determinato il nostro aspetto non ci resta che affrontare il tutorial nel campo di addestramento come i cadetti che ormai abbiamo imparato a conoscere, facendo subito capire a tutti di che acrobazie siamo capaci, nel bene e nel male.

Quasi subito ci viene presentata una delle novità più interessanti in A.O.T. 2, ossia la presenza della modalità Vita Quotidiana all’interno della storia: invece di imbatterci in una sfiancante missione dopo l’altra contro i titani, come il titolo precedente ci aveva abituato, questa volta possiamo prenderci delle meritate pause passeggiando tra le diverse aree esplorabili, scoprendo servizi di diverso genere e negozi sempre nuovi ma, più di ogni altra cosa, possiamo conversare con tutti i personaggi del cast per ingannare il tempo, e non solo. Chiacchierando con loro e scegliendo le risposte a loro più congeniali (o, in alternativa, portandoli con noi in battaglia) incrementeremo infatti il nostro grado di amicizia, che ci permetterà non solo di approfondire la loro caratterizzazione ma, sopratutto, di sbloccare particolari abilità.

Più il nostro legame con un determinato personaggio sarà forte, più avremmo occasione di ereditare le sue abilità utilizzabili in battaglia e in alcuni casi durante la vita quotidiana, utilizzando i Punti Abilità per equipaggiarle al nostro alter ego. Sarà inoltre possibile personalizzare il cast originale con nuovi vestiti e scoprire, attraverso discorsi sempre più profondi, retroscena assenti persino nel manga e nella serie animata. Insomma, alternare la vita quotidiana con le spedizioni può regalare tanti spunti interessanti e portarci via qualche sana — e più rilassata — ora di gioco in più, tutta a favore della longevità del titolo.

Giganti per cena

Giocando ad A.O.T. 2 si evince già dai primi concitati attimi di gameplay quanto il titolo abbia ereditato dal suo predecessore: oltre la freneticità generale, ormai un must per il team di Omega Force, sono state utilizzate nuovamente alcune delle cutscene di Wing of Freedom e le solide basi del combattimento, forti del loro successo, si ripresentano, con l’aggiunta però di alcuni interessanti elementi strategici. In primo luogo torniamo a padroneggiare il dispositivo tridimensionale alimentato a gas noto come 3D Maneuver Gear per agganciarci e saltare da una parete all’altra in totale libertà, ma in una maniera del tutto riveduta e corretta che risulta essere più dinamica e, sopratutto, molto più veloce: attraverso i comandi possiamo lanciarci alla massima rapidità, correre sulle pareti e aprire il gas quando siamo a mezz’aria per effettuare uno poderoso sprint in avantiAttraverso l’uso del rampino possiamo poi agganciarci ai punti deboli dei nostri enormi nemici e sferrare potenti attacchi, purché siano effettuati con il giusto tempismo, elemento importantissimo durante gli scontri in questo titolo.

Qualità che non solo dovrà essere dimostrata durante il corpo a corpo con i giganti ma, sopratutto, durante la gestione delle nostre risorse in tempo reale: durante le battaglie le nostre azioni saranno infatti limitate da alcuni indicatori che ci segnaleranno l’integrità delle lame e la quantità di gas che possiamo utilizzare. Queste risorse si consumeranno più o meno velocemente in base sia al nostro personale utilizzo sia in relazione al tipo di equipaggiamento selezionato, rendendo la caccia ai giganti un evento da pianificare nel dettaglio. A questo proposito è stata introdotta una meccanica dedicata, che ci permetterà di costruire, laddove possibile nella mappa, delle strutture specifiche, che potremmo di volta in volta scegliere, che ci garantiranno un punto di interesse per ricaricare le risorse o per darci supporto in battaglia erigendo, ad esempio, delle torrette automatiche. Il fattore frustrazione però risulta essere davvero dietro l’angolo in quanto durante le battaglie, concitate e frenetiche, risulta spesso difficoltoso orientarsi e riuscire a spostarsi velocemente verso la base più vicina.

I giganti questa volta risultano sicuramente più scaltri e, ad aggiungere carne al fuoco, ci pensa una nuova funzionalità, una sorta di zona di pericolo nel quale i possenti nemici possono accorgersi della nostra presenza e, di conseguenza, reagire con poderose sequenze di attacchi nei nostri confronti e di quelli della nostra squadra. È così che i trenta e più personaggi controllabili in A.O.T. 2 sono stati dotati di mortali colpi furtivi che consentono loro di avvicinarsi al nemico e sferrare un attacco mirato, purché ci si trovi alla giusta distanza e si premi l’apposito tasto al momento giusto. Sul campo di battaglia infatti non saremo mai da soli, bensì accompagnati da un gruppo di quattro personaggi, ognuno con le sue particolari abilità che possiamo ordinare loro di eseguire durante lo scontro, utilizzando gli appositi tasti dedicati, e godendoci così delle combo devastanti e a tratti spettacolari, soprattutto se a realizzarle sono alcuni dei personaggi più celebri del roster.

Alla fine di ogni vittoria verremo ancora premiati con i Fondi Corpo, che potremmo utilizzare per costruire attrezzature e acquistare oggetti in città. Durante la vita quotidiana ritroviamo il sistema di crafting già visto nel titolo precedente, aggiornato semplicemente nei suoi contenuti e garantendoci la possibilità di costruire una più vasta gamma di armamentari.

Quando l’Anime prende vita

Dal punto di vista artistico A.O.T. 2 non delude: lo stile grafico in cel shading si adatta magistralmente all’atmosfera dell’anime e le cutscene cinematografiche durante la Modalità Storia sono curate nel minimo dettaglio, proponendosi come una vera gioia per gli occhi e per gli appassionati della serie originale. Dal punto di vista puramente tecnico invece, ci si accorge già da subito che qualcosa non è andato per il verso giusto su Nintendo Switch, la versione presa in esame: non mancano i cali di frame, ormai croce di tantissimi titoli, presenti nei momenti più caotici durante le battaglie, oltre che alla presenza, saltuariamente, di bug e glitch vari, soprattutto legati ad un’area di combattimento fin troppo ristretta. La localizzazione in italiano infine rappresenta un punto a favore del titolo, in quanto anche i meno avvezzi alla lingua anglosassone potranno godersi gli intensi dialoghi che A.O.T 2 propone, seppur dovendo abituarsi presto a qualche errore di traduzione che, per quanto minimi, sottolineano un probabile lavoro di adattamento, forse forzatamente, frettoloso.

A chi consigliamo A.O.T. 2?

Il nuovo pargolo di casa KOEI TECMO GAMES ci ha regalato gioie e qualche dolore, ma si è rivelato un degno successore di A.O.T. Wings of Freedom, titolo che ci aveva già allora positivamente sorpreso. Il suo partire e voler ripercorrere gli eventi della prima serie di Attack on Titan, fino a giungere a quelli conclusivi della seconda stagione dell’anime, lo rendono di diritto un titolo perfetto per i neofiti della serie videoludica, garantendo un filone narrativo coerente e innovativo, grazie all’aggiunta dell’inedito punto di vista del nostro avatar. Al contrario però, per chi ha già ampiamente goduto del gameplay del suo predecessore, potrebbe ridursi tutto ad un lungo ed estenuante déjà vu, soprattutto a causa del riutilizzo di alcune cutscene e di intere missioni.
L’aggiunta delle nuove meccaniche però è in grado di dare un sapore nuovo ad A.O.T. 2, introducendo un livello di strategia godibile e che, sopratutto ai gradi di difficoltà più elevati, può rappresentare una sfida stimolante, dando una giustificazione più che valida all’acquisto anche per i giocatori più esigenti.

  • Funzionalità migliorate e aggiunta di nuove interessanti meccaniche
  • Artisticamente curato e appagante
  • Ottimo titolo per i neofiti della serie in quanto ripercorre anche gli eventi della prima stagione…

  • …ma che per questo potrebbe annoiare chi ha giocato a Wings of Freedom
  • Cali di frame insistenti e bug sporadici su Switch
  • Battaglie a tratti troppo caotiche a causa della gestione della telecamera
A.O.T. 2
4.3

Un erede più che degno

A.O.T. 2 conferma la nostra opinione sulla piega che la serie videoludica di Attack on Titan ha preso grazie al lavoro di Omega Force e KOEI TECMO GAMES: un titolo frenetico, artisticamente curato nel dettaglio e capace di rinnovarsi nonostante il già ottimo lavoro del suo predecessore A.O.T. Wings of Freedom. Un titolo particolarmente adatto ai neofiti del versione interattiva della celebre opera di Hajime Isayama grazie al suo ripercorrere gli eventi della prima stagione ma che, allo stesso tempo, potrebbe risultare una forzato e a tratti estenuante esperienza per chi ha già esplorato il suo predecessore nel dettaglio. Nonostante questo però ci pensa l’aggiunta di meccaniche che introducono un nuovo valore strategico a giustificare l’acquisto di A.O.T.2, anche per i più esigenti. Una coinvolgente colonna sonora poi, dialoghi interessanti da seguire e godibilissime cutscene cinematografiche rendono la nostra prima avventura come veri protagonisti nel mondo di Attack on Titan, grazie all’impersonificazione del nostro avatar, decisamente coinvolgente. A distruggere la ciliegina sulla torta però ci pensano un susseguirsi di cali di frame, bug sporadici e errori di localizzazione, oltre che a una telecamera a tratti incredibilmente confusionaria. Ma, d’altronde, nessuno è perfetto.

Neolaureata alle prese con l’obbligo morale di intraprendere una vita da adulta, la sua vera casa è Eorzea (FFXIV) e spera di iniziare a lavorare nell’industria dei videogames prima dell’uscita di KINGDOM HEARTS III (quindi, forse, non ce la farà mai).