DRAGON BALL Fusions – Recensione (versione europea)

Ganbarion porta su Nintendo 3DS DRAGON BALL Fusions, il nuovo RPG basato sulla celeberrima saga

DRAGON BALL Fusions – Recensione (versione europea)

DRAGON BALL Fusions - Recensione (versione europea)Due sconosciuti guerrieri chiamati Tekka e Pinich hanno finalmente raccolto tutte le sette sfere del drago, per evocare Shenron e realizzare il loro più grande desiderio: quello di indire il più grande Torneo di Arti Marziali mai organizzato. Tuttavia, dopo lo svanire del leggendario drago e la conseguente dispersione delle sfere, alle loro spalle si apre uno strano portale che li trascina al suo interno senza alcuna via di scampo. Il mondo in cui si risveglieranno sarà molto famigliare per noi giocatori e vedrà convergere tutti i luoghi principali della Terra e degli altri pianeti apparsi nella saga. Grazie all’aiuto della sempregiovane Bulma, Tekka e Pinich inizieranno a girovagare e allenarsi in vista del grande torneo, affrontando sia vecchie conoscenze che nuovi lottatori pronti a dare il meglio, per dimostrare chi è realmente il più forte.

A pochi mesi dall’uscita del secondo capitolo della serie XenoVerse e dalla messa in onda di Dragon Ball Super su Italia 1, BANDAI NAMCO Entertainment accontenta nuovamente i fan della più famosa serie Shonen Jump creata da Akira Toriyama, e lasciata in eredità a Toyotaro, rilasciando (e aggiungerei finalmente) il capitolo più atteso dai fan più accaniti dei Guerrieri Z: DRAGON BALL Fusions. Inizialmente rivelato con il titolo provvisorio di “Project Fusion”, questo gioco per Nintendo 3DS vuole concentrarsi principalmente, come il titolo suggerisce, sulle fusioni, una tecnica resa celebre dalla serie a fumetti originale.

  • Titolo: DRAGON BALL Fusions
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Ganbarion
  • Lingua: Italiano (solo testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 17 febbraio 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: aggiornamento gratuito al day one
  • Note: portachiavi Freezer e Sfera del Drago come bonus pre-order a seconda del retailer

Anche se non il primo, DRAGON BALL Fusions è un titolo che pone le sue basi nel genere RPG, decisamente poco inflazionato rispetto al classico picchiaduro (che, detto tra noi aveva anche stancato), che ha destato un fortissimo interesse me per via di una feature completamente nuova e molto attesa dai fan, un sogno erotico proibito. Sarà riuscito il team di Ganbarion a realizzare il titolo definitivo?

Un guerriero di razza

Inizieremo la nostra avventura all’interno del titolo dando un volto e un nome vero a Tekka, pseudonimo provvisorio dato dalla compagnia al protagonista principale, che si scoprirà quindi essere un vero e proprio avatar personalizzabile. Oltre alla possibilità di selezionare capigliatura, volto, altezza  e molto altro, anche all’interno di questo titolo avremo la possibilità di scegliere sesso e razza; troveremo gli Umani, i celeberrimi Saiyan, gli immancabili Namecciani, gli Alieni e gli Oltranei (tutti gli altri stronzi, insomma).

Una volta terminata la creazione del nostro protagonista e aver ammirato l’introduzione alla storia del gioco, i due faranno la conoscenza di Bulma, la quale ci affiderà un particolare dispositivo dotato di intelligenza artificiale le cui sembianze, guarda caso, ricordano molto quelle di un Nintendo 3DS.

Prima di iniziare a fare quello che ci pare e piace, girovagando in lungo e in largo nei mondi messi a disposizione dal titolo, la coppia Nappa-Raditz ci si parerà di fronte per offrirci un breve tutorial, utilizzato anche per farci scegliere una delle tre categorie da assegnare al nostro personaggio, scegliendo fra Tecnica, Potenza e Velocità, che avranno un classico funzionamento in stile carta-sasso-forbici nel corso dei combattimenti.

Good morning, Dragon World!

Il nostro girovagare nei cieli dell’universo della serie Dragon Ball sarà composto da porzioni di storia che, sfortunatamente, non sarà non proprio lunghissima. Procederemo tra i vari livelli dei mondi fusi insieme facendo la conoscenza di nuovi alleati e ostici avversari, da side-mission che ci verranno assegnate da personaggi celebri della serie o da altri combattenti casuali sparsi in giro per gli scenari. A queste si aggiungerà anche tanto free roaming dove, a nostro piacimento e senza tanti rompimenti di balle, potremo esplorare da cima a fondo i particolari scenari per conversare con i personaggi e cimentarci in svariati combattimenti contro i nemici randomici (il cui modello poligonale li fa assomigliare tutti a una sorta di versione malvagia di Crilin per non so quale motivo), utili per accumulare esperienza, sbloccare personaggi o mosse speciali, e soprattutto alcune particolari sfere del potere.

Per proseguire in altri mondi e distruggere i campi di forza che si pareranno davanti sarà necessario accumulare più energia possibile, combattendo, portando a termine missioni oppure reclutando più membri possibile. Difatti il loro numero influirà sulla quantità massima di energia che potremo accumulare: ogni razza è collegata a un tipo di Energia, alla quale è collegato un colore, lo stesso delle razze presenti nel gioco. Per esempio, per aumentare l’energia Verde, dovremo reclutare più personaggi di razza Namecciana. Per la prima volta il grinding non si limiterà all’aumento delle statistiche dei nostri personaggi, ma anche all’avanzamento della storia o allo sbloccare nuove aree da esplorare.

Lo strano braccialetto che indossa sempre lei…

Come emerso in precedenza dalle varie informazioni rilasciate dalla compagnia, le tipologie di fusioni da poter effettuare all’interno del titolo saranno tre: la classica Fusion, che verrà eseguita mediante l’apposita danza, le Ex-Fusion, caratteristica principale del titolo che sarà possibile realizzare grazie all’utilizzo dei Metamo-Ring messi a disposizione della Capsule Corp., e la devastante Ultrafusion, una sorta di rivisitazione della prima, con la sola differenza che a unirsi non saranno solo due personaggi, ma ben cinque.

Sebbene la classica Fusion ci venga praticamente messa a disposizione fin da subito con Goten e Trunks, i primi due alleati che ci verranno offerti dal gioco, dopo un po’ di gameplay assiduo faremo la conoscenza della Maxi-Fusion. Questa richiederà una barra di energia per poter essere effettuata, e l’aspetto fisico del combattente che ne risulterà dipenderà principalmente dalla razza del personaggio con cui l’avremo selezionata, presentando però anche qualche richiamo agli altri quattro. La sua durata sarà limitatissima e si concentrerà principalmente in una serie di attacchi normali fino allo scadere del timer, concludendo automaticamente con una spettacolare mossa finale.

Sfortunatamente, la funzione principale da cui il titolo prende il nome e su cui si dovrebbe basare, ovvero la Ex-Fusion, ci verrà introdotta a gioco inoltrato, e da qui ci verrà sbattuto in faccia quello che la compagnia non ha voluto rivelarci prima. Sebbene le fusioni da poter effettuare con questa tecnica sono veramente tantissime, gli altri personaggi, fatta eccezione per il nostro avatar, non si potranno proprio fondere con chiunque vogliamo, ma ciascuno di questi avrà da uno a quattro combattenti ben precisi con cui potersi unire, rendendo il tutto relativamente obbligato… ma non troppo. Un fattore un po’ logico se ci pensiamo bene, dal momento che realizzare ogni ipotetica fusione avrebbe richiesto alla compagnia decisamente troppo tempo. Per questo motivo, non sarà difficile trovare anche guerrieri che non potranno proprio fondersi con nessun’altro, se non con il nostro personaggio principale.

Tuttavia, anche se il personaggio che desideriamo si unirà al nostro gruppo, non è detto che potremo fonderci subito con lui. Di fatti dovremo andare nel menu delle fusioni e controllare i requisiti richiesti. E ovviamente, più il nostro compagno sarà raro o importante nella saga di Dragon Ball, più saranno i requisiti da soddisfare. Per esempio, per poterci fondere con Piccolo, dovremo avere il nostro personaggio e il verde amico al livello 40 e aver ottenuto il titolo di Super Namecciano.

Inazuma Ball Z

Come faremo a reclutare nuovi combattenti? La domanda sorge spontanea; ci saranno svariate maniere: dalla più semplice, quale quella di farsi affiancare dai personaggi rilevanti ai fini della storia, a quella di aiutare alcuni personaggi celebri per recuperare oggetti, oppure soddisfacendo determinate condizioni, che siano combattimenti o recupero di oggetti. L’ultima, per me la più importante, è la possibilità di reclutare personaggi creati appositamente per il gioco, tramite l’utilizzo dell’Attacco Zenkai.

Come per la fusione a cinque, dovremo avere la barra Ultra carica per poterlo utilizzare; questo attacco non sarà devastante ma sarà utile al fine di ricaricare l’Aura che potrà poi essere spesa per utilizzare una delle nostre mosse speciali. Quello che avremo di fronte non sarà solo una animazione, ma prenderemo effettivamente il controllo del combattente di turno che potrà muoversi liberamente per raggiungere il nemico e colpirlo. Se, al contrario, saremo noi ad essere colpiti, il tempo a nostra disposizione, di dieci secondi al massimo, diminuirà e tutto si concluderà con la scelta, sempre se avremo abbastanza aura, della mossa speciale, o in caso contrario con un semplice calcio.

Se sotto la barra salute del nemico sarà presente una stellina, e se sconfitto dal nostro attacco Zenkai, esso potrà essere ANALIZZATO e aggiunto successivamente alla nostra squadra. Sottolineo analizzato perché alcuni termini sono stati tradotti letteralmente senza cercare di dare un senso nel contesto. La versione inglese del titolo riporta la parola Scouted, che potrebbe essere tradotto in scovato o trovato; probabilmente il team di traduzione ha confuso il verbo to Scout con lo Scouter dell’esercito di Freezer, utile ad analizzare i nemici sul campo di battaglia. Inoltre alla nostra versione è stata posta una censura, strano a dirsi, ma ancora più strano a vedersi: tutte le spade presenti nel gioco sono state sostituite da dei bastoni di legno. Scelta alquanto discutibile, in quanto va a rovinare le peculiarità di alcuni personaggi, come Trunks del futuro, la cui spada è parte integrante del suo aspetto.

Se DRAGON BALL Fusions fosse stato creato con l’intento di offrire totale libertà di fusione tra i vari personaggi, avrei potuto annoverare come difetto la scarsa libertà offertaci dalle fusioni stesse. Potremmo passarci sopra, in un certo senso, dal momento che ideare fusioni fra tutti i personaggi disponibili avrebbe richiesto la realizzazione di incalcolabili modelli dei personaggi in più, aumentando a dismisura il tempo di lavoro degli sviluppatori. Se poi ci si aggiungono anche le mosse esclusive per ciascuna di queste fusioni, probabilmente il gioco avrebbe davvero visto la luce nel 2045. Considerando però che le Ex-Fusion presenti sono tante, ma in qualche modo obbligate, potevano magari essere rese uniche grazie ad attacchi finali esclusivi per queste, per offrire qualcosa di ulteriormente originale. Sotto questo aspetto siamo rimasti un po’ delusi, specialmente se consideriamo che, a detta della compagnia, il gioco si dovrebbe basare sulle fusioni, quando invece non solo possono essere trascurate tranquillamente, ma alla fin fine sembra quasi non ci sia stata nemmeno la voglia di renderle veramente importanti e allettanti al di là del solo aspetto esteriore.

I’ll make you go Tilt

Eccoci finalmente giunti a parlare del battle system offerto da DRAGON BALL Fusions. Come da tradizione JRPG, i combattimenti vedranno coinvolti team costituiti da un massimo di cinque membri e verranno svolti tramite i consueti turni, dettati da un’apposita barra posizionata in basso sullo schermo. Sebbene non ci sia possibile muovere nessuno dei personaggi sul campo di battaglia, questi si sposteranno automaticamente verso l’avversario a seconda dell’attacco utilizzato. Ogni danno ricevuto ci farà rimbalzare qua e là come se fossimo all’interno di un dannatissimo flipper, arrecando danni al nemico se questi rimbalzerà addosso a qualcuno dei nostri, ricevendone invece se saremo noi quelli a sbattere sugli altri. Se spinti al limite dell’arena di battaglia, inoltre, verremo letteralmente scagliati contro montagne e altri elementi dello scenario.

Oltre all’impossibilità di muoversi, il titolo non offrirà alcuna possibilità di effettuare uno straccio di parata, ma al suo posto verrà offerta una particolare feature per limitare notevolmente il danno ricevuto. Sia che arrechiamo o subiamo un attacco, il gioco ci metterà di fronte a una sorta di cerchio composto da alcune caselle, dove tutto quello che dovremo fare sarà iniziare a girare freneticamente la leva analogica della console e premere l’apposito tasto, sperando che la posizione scelta non sia la stessa del guerriero che subisce il colpo. Se la direzione sarà identica per tutti e due i personaggi, colui che viene attaccato riceverà un danno veramente misero, mentre se la direzione sarà diversa, il povero malcapitato si beccherà tutto a piena potenza. Insomma, un sistema di combattimento non proprio complicato da usare, anzi, forse più difficile da spiegare, ma anche abbastanza divertente.

Oltre all’esperienza ricevuta, al termine delle battaglie potremo sbloccare ulteriori combattenti e relativi abiti, a seconda della missione, oppure nuove mosse da poter affidare ai tantissimi personaggi offerti. Inizialmente i guerrieri ci verranno presentati con mosse standard, spesso nemmeno particolarmente forti, ma pian piano acquisiremo e assegneremo loro tecniche nuove e sempre più devastanti.

Fusioni da incubo

Giusto per far divertire gli utenti con qualcosa di nonsense, pur rimanendo in tema, DRAGON BALL Fusions offrirà anche una particolare feature che permetterà a noi e a un nostro amico di fonderci insieme. Accessibile dal menu principale, questa funzione richiederà al giocatore ed eventuale compagno di posizionarsi a una debita distanza dalla fotocamera della console e, una volta scattata la foto, i due volti si uniranno (a volte anche in modo pietoso, ma da risate assicurate). Il risultato ottenuto verrà applicato automaticamente sul modello di Gotenks Super Saiyan 3, mostrandoci in tutto il suo splendore la nostra discutibilissima Fusion che non vedremo l’ora di dimenticare e, molto probabilmente, sarà la causa della nostra prossima notte insonne.

Inoltre, se nella versione giapponese avevamo la possibilità di ottenere esclusive fusioni tramite i QR Code rilasciati su Shonen Jump e V-Jump, nella nostra versione, almeno per il momento, non è presente tale funzione e per questa ragione possiamo dire addio a splendidi guerrieri come Gohunks del futuro, presenti nel codice del gioco ma al momento non ottenibili in alcun modo. Dovremo accontentarci della patch gratuita del day one, che aggiungerà, alla già lunga lista di personaggi inseriti nel titolo, una serie di guerrieri provenienti da Dragon Ball SuperTrunks (Super), Goku Black, Super Saiyan Rosé Goku Black, Super Saiyan Trunks (Super), SSGSS Vegito, Zamas e Fused Zamas.

Saikyou no Fusion

Devo ammettere che siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla veste grafica del titolo; sebbene non venga offerto supporto al 3D stereoscopico e offra i classici personaggi in versione super deformed (o chibi, come preferite), uno stile decisamente troppo consueto quando si parla di console portatili Nintendo e titoli nipponici, la sua realizzazione è decisamente apprezzabile, così come le animazioni degli attacchi e il cambio repentino tra i personaggi piccoletti, che ci accompagneranno per gran parte della durata del gioco, e le Ultrafusioni, che offriranno proporzioni decisamente più naturali dei personaggi, facendoci palesemente capire che in quei diciotto secondi della sua durata saranno cazzi.

Anche dal lato sonoro il gioco non è affatto male, riuscendo a offrire non solo BGM o temi di battaglia enfatizzanti, anche se non tutti, ma anche alcuni brani che, sebbene non provengano direttamente dalla serie animata, riescono a trasmettere lo stesso feeling di uno degli innumerevoli episodi. Nonostante il gioco presenti un doppiaggio ufficiale, quello inserito all’interno del titolo non posso proprio reputarlo un ottimo lavoro; nessuno dei personaggi urlerà uno degli svariati nomi delle proprie tecniche. Non dico che dovrebbero doppiarle tutte, ma quantomeno quelle principali sarebbe stato decisamente apprezzabile. È un po’ triste sentire un Goku che non urla “KAMEHAMEHA!” ma che si limita a semplici urletti anonimi. Mi pare sia inutile ribadirlo, dal momento che lo abbiamo già riportato all’interno della notizia che mostrava il video di apertura del gioco, ma in caso ve la siate persa, sappiate che anche stavolta siamo privati della nostra sana dose di Hironobu Kageyama. E questo fa male al cuore.

A chi consigliamo DRAGON BALL Fusions?

Mi sembrerebbe assolutamente ridicolo non consigliarlo a chi, come noi, ha sempre sognato le più disparate fusioni fra la miriade di personaggi tratti dal sempreverde Dragon Ball: giocateci, vedrete che le ore di divertimento non saranno poche, specialmente fondendo personaggi tipo Jiaozi e Saibaman. Nostalgici a parte, anche i fan del genere RPG potranno apprezzare un battle system che si discosta notevolmente dal classio sistema a turni, introducendo la possibilità di gettare fuori dal ring l’avversario o farlo rimbalzare come la biglia di un flipper. Detto questo, il team di sviluppo Ganbarion è stato in grado di creare un titolo che potrà piacere a una vasta fetta di pubblico, appassionato e non.

  • Finalmente qualcosa di totalmente nuovo
  • Tantissimi personaggi da sbloccare
  • Battle System accattivante
  • Tante side-mission e contenuti post-game

  • Storia principale poco longeva
  • Ex-Fusion obbligate. Intriganti, ma quasi superflue e senza attacchi speciali originali
  • Doppiaggio fortemente limitato
DRAGON BALL Fusions
4.3

La fusione quasi perfetta fra Dragon Ball e RPG

BANDAI NAMCO Entertainment, con il grande aiuto di Ganbarion, è riuscita a spezzare quella lunghissima catena di picchiaduro tratti dal meraviglioso mondo di Dragon Ball che eravamo soliti vedere, e specialmente giocare, con un esponente del genere RPG che colpisce per le sue numerose possibilità di Fusione, anche se con svariate restrizioni, e per la moltitudine di side-quest disponibili, che vanno a distogliere l’attenzione dalla fin troppo breve storia principale. Detto ciò, un team di sviluppo che ha già sfornato titoli importanti e famosi come Jump Ultimate Stars, può tranquillamente dire di aver lanciato un titolo, l’ennesimo tratto dal manga di Akira Toriyama, che ha decisamente superato il livello del leggendario Super Saiyan God Super Saiyan.

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