JUJUTSU KAISEN 0: The Movie – Recensione

Abbiamo assistito alla proiezione cinematografica di Jujutsu Kaisen 0 - The Movie: ecco le nostre opinioni sul film

JUJUTSU KAISEN 0: The Movie - Recensione

Studio MAPPA continua a collezionare un successo dietro l’altro, riuscendo a garantire ad ogni property un’identità grafica e animata unica, portando sul tavolo un livello di animazione che punta sulla potenza delle dinamiche dei combattimenti e un design accattivante. JUJUTSU KAISEN 0 – The Movie non si distanzia per qualità grafica, anzi, eccelle sotto questo aspetto. I pugni arrivano dritti in faccia allo spettatore, la potenza emotiva graffia e la colonna sonora estremamente evocativa crea un prodotto piacevole per tutti i sensi. Il film ha avuto un successo enorme, tanto da arrivare a fatturare 187 milioni al botteghino.  Ma qual è il segreto del successo di questo film? L’ennesimo caso editoriale o il frutto di un lavoro originale e innovativo nel panorama anime e manga?

In questo articolo andremo a sviscerare gli elementi principali del film per comprendere il segreto del successo del prequel canonico del manga del talentuoso Akutami.

  • Titolo originale: Gekijōban Jujutsu Kaisen 0 (劇場版 呪術廻戦 0)
  • Titolo inglese: Jujutsu Kaisen 0 – The Movie
  • Uscita giapponese: 24 dicembre 2021
  • Uscita italiana: 9 giugno 2022
  • Genere: Sovrannaturale, dark/horror, battle
  • Durata: 115 min
  • Studio di animazione: MAPPA
  • Adattato da: Manga di Gege Akutani, nel particolare il Volume 0
  • Lingua: Italiano, Giapponese

Abbiamo recensito Jujutsu Kaisen 0 – The Movie grazie all’invito alla proiezione stampa offertoci da Nexo Digital, Dynit e Crunchyroll.

La storia, il mondo, l’universo di Gege Akutami

La storia del film narra i fatti accaduti esattamente un anno prima degli eventi canonici con cui Jujutsu Kaisen ha inizio. Yuta Okkutsu è un ragazzo molto particolare, timido e introverso. Egli porta con sé le cicatrici di un trauma terribile che lo ha maledetto, una maledizione che ha ormai preso la forma di un gigantesco mostro che lo difende e agisce cercando di proteggerlo causando sempre disastri. Inutile dire che Yuta viene da subito individuato dagli anziani stregoni e condannato a morte, se non fosse per Gojo Satoru (lo stregone più forte di questa generazione) che, grazie alla sua influenza sul consiglio, decide di prendere Yuta sotto la sua ala per allenarlo. Yuta è infatti un ragazzo estremamente talentuoso nella manipolazione delle energie malefiche e da subito Gojo vede in lui un potenziale enorme.

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Yuta viene così accolto dal taciturno Inumaki, dal tenero Panda e dalla scontrosa Maki, personaggi presenti già nell’anime principale e che qui vediamo sotto veste di matricole alle prime armi. Yuta è un ragazzo debole di spirito, ma grazie all’aiuto morale dei compagni e dell’irriverente maestro riuscirà a comprendere velocemente la manipolazione dell’energia malefica (grazie all’uso di una katana che funziona da catalizzatore) e quindi a mettere mano sulla maledizione che lo affligge tentando di scioglierla e controllarla. In più, a complicare le cose, Suguru Geto, ex compagno di Gojo e dotato del potere di controllare a piacimento le maledizioni, sta ordendo un piano per impadronirsi di Rika, la maledizione speciale che affligge Yuta.

Comprendiamo subito dunque come il capitolo 0 abbia un ruolo contestuale nell’intera vicenda di Jujutsu Kaisen. La storia, infatti, nata per essere il prototipo di Jujutsu stesso (da qui i parallelismi con la storia di Yuji e quella di Yuta), fornisce interessanti informazioni su chi sia Suguru Geto, un villain che nella prima stagione agisce sempre nell’ombra, sul funzionamento delle maledizioni e per introdurre Yuta che, come molti lettori del manga sanno di certo, avrà un ruolo centrale nelle saghe successive. Il film dunque aiuta a creare un contesto, delinea alcuni aspetti del world building che erano stati lasciati indietro dando all’opera un’idea di continuity narrativa che funziona e crea uno sfondo su cui risaltano le figure che la compongono. Forse l’unica pecca del film risiede proprio nel fatto che il capitolo 0 rappresenta una sorta di capitolo di presentazione, non ha una storia particolarmente complessa e densa (anche se rimane molto bene raccontata) e non aggiunge quasi nulla a quello che già sapevamo sul mondo degli stregoni.

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La maledizione dell’amore

La maledizione che affligge il nostro protagonista deriva da un terribile trauma amoroso. Sin dall’inizio ci viene mostrato come Rika, la maledizione che lo perseguita, prenda nome da una tenera bambina di cui era innamorato alle elementari. Un giorno Rika finisce vittima di un incidente proprio davanti agli occhi di Yuta, questo evento lo segna a tal punto che in Okkutsu si apre una ferita gigantesca. L’amore per quella bambina si trasforma in ossessione e l’ossessione amorosa genera una maledizione di una potenza incredibile.

Nelle parole di Gojo, lo stregone più forte della sua generazione, Akutami affida dunque il messaggio fondamentale dell’intero film. L’amore è la maledizione che meno di tutte si riesce a comprendere. Le maledizioni nel mondo degli stregoni sono infatti il risultato dell’energia negativa prodotta dagli esseri umani. L’amore viene dunque rappresentato nel film come un sentimento estremamente complesso nel quale risiede allo stesso tempo tutto il male e tutto il bene dell’uomo. Un’arma a doppio taglio capace di salvare o ferire mortalmente.

JUJUTSU KAISEN 0: The Movie - Recensione

Un’animazione che punta sull’estetica

Jujutsu Kaisen rappresenta un prodotto che mischia in maniera innovativa elementi ormai consolidati nel genere del battle manga. Non è dotato di un design originale e nemmeno di un power system nuovo, si notano infatti da subito palesi riferimenti ai battle shonen di maggiore successo come Bleach, Hunter x Hunter e Naruto, e ad essi viene aggiunto un taglio dark/horror estremamente evocativo. Nel mischiare questi elementi già noti il fumetto e l’anime emergono con una forte identità e originalità. I combattimenti sono sostenuti da un power system strategico e accattivante, l’energia malefica ricorda tantissimo il nen di Hunter x Hunter ma in una versione occulta e dagli effetti meno prevedibili, i tempi e il ritmo dei combattimenti ricorda invece molto l’epicità di Bleach e il design dei personaggi principali è un palese riferimento o omaggio al Team 7 di Naruto.

Studio MAPPA ha saputo dunque, in particolare nella realizzazione del film, cogliere questi aspetti per creare un anime dal fortissimo impatto visivo, un’eleganza unica nelle scene di combattimento e un tono irriverente che permette di staccare l’attenzione realizzando gag decisamente divertenti. Per realizzare ciò si serve di tecniche di animazione estremamente all’avanguardia che integrano 3D e 2D in una maniera estremamente fluida e senza far percepire uno stacco troppo netto e un coloring dai colori leggermente spenti che donano un tono emotivo nostalgico.

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L’adattamento italiano

Il 9 giugno il film è stato distribuito nelle sale italiane da Crunchyroll e Nexo Digital e si è piazzato al secondo posto al box office sotto il nuovo titolo della saga di Jurassic World. Merito di ciò l’enorme fama che il fumetto sta raggiungendo in Italia, grazie anche alla grande spinta data dalla prima stagione dell’anime e del meraviglioso lavoro che MAPPA riesce a fare nella creazione di prodotti sempre eleganti ed esteticamente belli.

Ci tengo tuttavia a sottolineare una pecca che ho dovuto riscontrare nell’adattamento italiano, ovvero il doppiaggio curato da Dynit. Nello specifico, penso che il doppiaggio sia di ottima qualità, del resto conosciamo i meriti e le potenzialità del doppiaggio italiano, il problema principale sta, a mio avviso, nell’associazione delle voci dei personaggi principali rispetto alla loro personalità. Non che sia necessario dover tentare per forza di riprodurre le voci simili al doppiaggio giapponese, ma quantomeno sarebbe il caso di riuscire a captarne il mood. Per esempio, Gojo è un ragazzo che rasenta i trent’anni e possiede una voce molto calda e profonda nella versione giapponese, tuttavia la voce pulita e acuta del doppiatore italiano lo fanno purtroppo sembrare un sedicenne. Stesso vale per Yuta, caratterizzato in italiano da un timbro troppo giovanile. D’altro canto Panda resta molto fedele all’originale e riesce a caratterizzare in maniera calzante un personaggio così particolare e amato dal pubblico.

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A chi consigliamo Jujutsu Kaisen 0 – The Movie?

Per ogni amante del battle shonen tattico, per chi cerca un prodotto che sia bello in termini estetici sotto tutti i punti di vista: dal character design al power design, fino ad arrivare alle animazioni dinamiche che sono davvero un piacere per i nostri bulbi oculari. Jujutsu Kaisen 0 – The Movie colpisce forte quanto i pugni di Gojo, il taglio horror/dark già presente nella stagione uno viene qui gestito da un ritmo estremamente evocativo e capace di far dipingere l’orrore delle maledizioni in maniera esttremamente efficace, alternato a un sentimentalismo molto scettico che racchiude riflessioni molto dense e importanti sulla morale umana. A chi ha adorato Bleach e Hunter x Hunter e vuole gustarsi un ibrido accattivante.

  • Tecniche di animazione fluide e dinamiche che lo rendono un prodotto esteticamente soddisfacente
  • Approfondimenti sul mondo degli stregoni molto interessanti
  • Combattimenti potenti e emozionanti

  • Ottimo il doppiaggio, ma alcune voci risultano poco adatte al ruolo assegnato
  • Trama poco densa e non molto articolata
Jujutsu Kaisen 0 - The Movie
4.5

Eleganza, stile e dinamismo

Jujutsu Kaisen buca lo schermo. Ma questo lo avevamo già capito dalla stagione uno. Un prodotto che non ha bisogno di inserire elementi nuovi e dimostra con eleganza che la gestione del ritmo, dell’azione e dei combattimenti spesso può dare molta più forma di una trama originale. In questo risiede la potenza di una IP che ha ormai consolidato un successo internazionale. La dimostrazione che non è cosa fai ma come lo fai a dare spesso valore a un prodotto creativo, esso gioca benissimo di estetica e crea hype per chi come me, sin da bambino ha divorato battle manga e si emoziona nell’assistere a evoluzioni spettacolari e poteri mirabolanti. Jujutsu Kaisen 0 si presenta come una pellicola cinematografica impeccabile sotto questo aspetto.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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