FINAL FANTASY VII REBIRTH: ultima prova prima della recensione

Abbiamo avuto modo di provare nuovamente FINAL FANTASY VII REBIRTH, scoprite cosa ne pensiamo delle prime ore di gioco!

FINAL FANTASY VII REBIRTH: ultima prova prima della recensione

Nonostante siamo solo a febbraio si avvicina l’uscita di uno dei videogiochi più attesi del 2024. Questo mese infatti sarà rilasciato in tutto il mondo FINAL FANTASY VII REBIRTH, che ci permetterà di scoprire finalmente cosa succederà a Cloud e gli altri dopo la loro fuga da Midgar in seguito alle vicende di FINAL FANTASY VII REMAKE. La direzione intrapresa da SQUARE ENIX per questo remake sembra davvero imprevedibile, per cui è davvero difficile immaginare cosa ci aspetterà il prossimo 29 febbraio.

Due settimane fa ho avuto la fortuna di avere un piccolo assaggio di ciò che ci aspetta. Grazie all’invito di SQUARE ENIX sono volato a Londra dove, durante l’evento pre-lancio, ho avuto modo di giocare in anteprima alle primissime ore di FINAL FANTASY VII REBIRTH. In questo articolo ho raccolto tutte le mie impressioni su quello che ho avuto modo di provare, in modo da dare anche a voi lettori un’idea di ciò che troveremo nelle prime ore di questa nuova avventura.

È tempo di salire in groppa al Choboco, si parte in direzione di Kalm!

FINAL FANTASY VII REBIRTH: ultima prova prima della recensione

Sarà proprio a Kalm che inizieremo il gioco. Fin da subito potremo notare come l’ambientazione sia davvero differente dalla cupa metropoli di Midgar, con una particolare attenzione ai giochi di luce e ai colori della vivace cittadina. Qui potremo scoprire alcune delle nuove meccaniche che la software house ha implementato in REBIRTH, come la possibilità di influenzare i rapporti interpersonali tra i membri della squadra e Cloud in base alle risposte che sceglieremo durante i dialoghi. Al momento l’ho trovata una meccanica carina ma un po’ basilare, e mi è un po’ difficile prevedere quanto queste scelte andranno ad influenzare il gioco, se non per l’appuntamento al Gold Saucer che tutti aspettiamo con impazienza. Son davvero curioso però di scoprire se e come questa meccanica sarà approfondita con il proseguire della trama principale, dato che apre a tantissime possibilità narrative per conoscere meglio i nostri comprimari.

Un elemento che invece ho apprezzato particolarmente è l’introduzione del gioco di carte Queen’s Blood. Non solo si tratta di un mini-gioco ben strutturato che richiederà un pizzico di strategia per assicurarci la vittoria, ma sono sicuro che porterà via tantissimo tempo a tutti coloro che cercheranno di ottenere tutte le carte disponibili sfidando i vari NPC sparsi per il mondo di gioco. Ho trovato intressante anche i Folio, una sorta di albero delle abilità che ci permetterà di ottenere nuove tecniche e migliorie per i protagonisti. Già dal primo impatto ho pensato che questa meccanica, unita alla gestione di armi e Materia, potrebbe rivelarsi davvero interessante per personalizzare al meglio il party e rendere ogni personaggio più adatto alle nostre esigenze in combattimento.

Se nella precedente prova ho avuto un assaggio di quella che sarà l’esplorazione all’interno del titolo, dopo aver messo mano sulle prime ore di FINAL FANTASY VII REBIRTH sono davvero curioso di scoprire quanto sarà grande il mondo di gioco. Nonostante abbia avuto circa tre ore a disposizione sono riuscito a vedere davvero poco, un po’ per la curiosità di andare avanti nella storia e un po’ perché mi son spesso fermato ad ammirare le bellissime ambientazioni in cui mi trovavo. La presenza dei Chocobo è sicuramente un ottimo modo per spostarsi rapidamente all’interno di una macro-area e, per fortuna, è presente anche una funzione di Fast Travel nel caso dovremo completare qualche missione troppo lontana da dove ci troviamo al momento.

Durante il gameplay ho avuto modo di incontrare Chadley e scoprire meglio il ruolo che la software house gli ha affidato per questo nuovo capitolo. Non solo ci permetterà di scoprire più facilmente i punti di interesse del mondo, ma potremo commissionargli la creazione di nuove, potentissime Materia, effettuare difficilissime sfide di combattimento grazie al simulatore di battaglie e persino affrontare missioni secondarie e missioni di caccia. La sensazione che ho avuto è che in questo secondo capitolo ci troveremo di fronte a un’esperienza più complessa e sfaccettata rispetto a quanto visto in FINAL FANTASY VII REMAKE, offrendo così ai giocatori la possibilità di approcciarsi in modi differenti alla loro avventura.

Tecnicamente non ho riscontrato grosse problematiche, se non per qualche piccolo drop del frame rate. Ma comunque è difficile parlare del comparto tecnico basandomi solamente su una build creata appositamente per un evento stampa. Posso però dirvi che, per quel che ho visto, il mondo di gioco è stato creato in una maniera davvero fenomenale e sarà davvero piacevole fermarci ad ammirare i tantissimi scorci panoramici presenti. La cosa che mi incuriosisce maggiormente però è la direzione narrativa, pur non facendo alcuno spoiler posso dirvi che non solo già dalle prime ore saranno presenti eventi inediti rispetto al FINAL FANTASY VII originale, ma alcune scene si svolgeranno in modo diverso rispetto al titolo del 1997.

In definitiva questa prova è stata per me un po’ dolceamara, per il semplice motivo che non avrei voluto staccarmi dal controller così presto. FINAL FANTASY VII REBIRTH sembra un titolo davvero massiccio, e non vedo l’ora di scoprire tutte le sorprese che SQUARE ENIX ha in serbo per noi in questo capitolo. Fortunatamente non dovremo aspettare ancora tanto, dato che il gioco sarà disponibile a partire dal prossimo 29 febbraio su PlayStation 5.


Ringrazio nuovamente SQUARE ENIX per l’invito all’evento pre-lancio di FINAL FANTASY VII REBIRTH di Londra.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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