AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed PS4 – Recensione

Il vostro sogno è sempre stato quello di girare per le strade di Akihabara pestando chiunque e privandolo dei vestiti? AKIBA'S TRIP è il gioco che fa per voi!

akiba s trip undead undressed recensione cover

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-ps4-boxartDopo aver risposto a un annuncio di lavoro a prima vista normale, il giovane Nanashi, uno dei tanti e comunissimi otaku che infesta giornalmente le strade di Akihabara, si ritroverà a dover effettuare un colloquio abbastanza particolare. Legato a un freddo lettino per esperimenti, egli è stato scelto da alcuni oscuri individui per diventare un Synthister, in poche parole, una sorta di vampiro, e in quanto a ciò, debole alla luce del sole.

Proprio prima che l’esperimento sul giovane abbia inizio, una misteriosa ragazza, dopo aver fatto irruzione nell’edificio, riuscirà a liberarlo, ma sfortunatamente non a proteggerlo. Durante la battaglia per la fuga, infatti, Nanashi rimarrà gravemente ferito, e con un’unica possibilità di salvezza: dovrà infatti ricevere, tramite un bacio, un po’ del sangue della misteriosa ragazza, Shizuku, che però lo trasformerà ugualmente in una di quelle creature, visto che, sorpresona, anche la ragazza lo è.

Adesso che il guanto di sfida è stato lanciato e Nanashi è in ballo, non gli rimane che scendere in pista e difendere Akihabara dalla minaccia dei Synthister. Unico metodo per batterli? Il classico paletto nel cuore? Che cosa scontata! L’unica soluzione è spogliarli, lasciandoli totalmente esposti alla luce del sole.

Lo scorso ottobre, grazie alla localizzazione e alla distribuzione voluta da NIS America e BANDAI NAMCO Games Italia, abbiamo potuto mettere le mani su AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed in versione PlayStation 3 e PlayStation Vita. Quattro mesi dopo, seguendo Giappone e Stati Uniti, giunge nel vecchio continente anche l’edizione PlayStation 4 del gioco, sostanzialmente identica a quella già sviscerata mesi orsono, ma con l’inclusione di tutti i DLC e di una buona dose di interessanti novità che vi andremo a illustrare nell’apposito paragrafo di questa recensione. Come già spiegato in precedenza, Undead & Undressed è conosciuto in patria come AKIBA’S TRIP 2, ed è il sequel di un gioco per PSP mai sbarcato in occidente. Nonostante ciò, è totalmente indipendente dal capitolo originale, per cui possiamo giocarlo come se si trattasse di un titolo a sé stante.

  • Titolo: AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Genere: Action, Visual Novel
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America, BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Acquire
  • Lingua: Inglese o giapponese (testi), inglese o giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 6 febbraio 2015
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: inclusi tutti i DLC della versione precedente, più nuovi DLC che verranno lanciati in futuro
  • Note: porting per PlayStation 4 del titolo già uscito su PS3 e PS Vita

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-ps4-schermata-11Partendo dal principio, ci siamo riferiti al protagonista come Nanashi (Senzanome, sostanzialmente), in quanto indicazione di default del personaggio, ma sarà possibile cambiarlo all’inizio di ogni nuova partita con qualsiasi nome ci venga in mente. Inizialmente, ci sarà permesso solo cambiare questo e qualche altro piccolo dettaglio, ma solo in seguito, una volta portata a termine una o più volte la storia, sarà possibile ricominciare e cambiare anche modello 3D del nostro avatar, a scelta tra alcuni già predisposti e presenti nel gioco, sia maschili che femminili.

Premessa: AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed è un titolo che va preso alla leggera per essere apprezzato. Non è questo grandissimo gioco intenso, con una storia mozzafiato o cose di questo genere, ma un buon passatempo in grado di offrire un buon intrattenimento ai suoi giocatori se preso per quello che è.

Il Paese dei Balocchi

Il kebab è sicuramente l'arma più temibile. Se non ti riesce di legnare i passanti, almeno gli fai venire la dissenteria.

Il kebab è sicuramente l’arma più temibile. Se non ti riesce di legnare i passanti, almeno gli fai venire la dissenteria.

Come poter descrivere il titolo, in poche parole? Possiamo definirlo un misto tra action e visual novel, uno dei generi molto in voga in Giappone, che difficilmente riescono a sbarcare il lunario nel resto del mondo. La storia narrata all’interno del titolo, infatti, presenterà diverse route, cambiamenti e intrighi a seconda della partner che sceglieremo di avere durante le missioni. Nelle fasi visual novel, infatti, i giocatori saranno chiamati a dover fornire alcune risposte a dei dialoghi ben precisi che determineranno quale strada prenderà il gioco, e quale compagna ci verrà affiancata. Ne conosceremo la storia, i retroscena, e alcune novità, andando sì a migliorare la longevità di gioco, ma rendendolo lievemente ripetitivo già dal terzo playthrough. Inoltre, i modelli poligonali della maggior parte degli NPC che troveremo in giro per la città non saranno di tantissime tipologie, e per questo non sarà difficile trovare in giro, spesso e volentieri, gruppi di personaggi identici in tutto e per tutto.

Questo è il momento in cui mi faccio assalire dalla nostalgia.

Questo è il momento in cui mi faccio assalire dalla nostalgia.

Al di là del lato visual novel, prende piede il delirio vero e proprio di questo gioco: la parte action. All’interno di queste sezioni il nostro compito sarà quello di girare in lungo e in largo per Akihabara, riproposta interamente e quasi fedelmente (fatta eccezione per alcuni negozi) e in cui incontreremo vari passanti tipici del luogo: otaku, fanboy, fangirl, boy’s love fangirl, maid, idol, playboy… e chi più ne ha più ne metta.

Se infastiditi, non tutti i passanti potranno reagire bene, e daranno così il via a battaglie all’ultimo indumento per le strade di Akiba, ma attenzione! Tra di loro, comuni passanti, si nascondono anche i nostri principali nemici: i Synthister. Da cosa sarà possibile capirlo? Dall’apposita applicazione che ci verrà fornita nel corso del gioco, oppure dal fatto che, una volta lasciati letteralmente in mutande si dissolveranno in una serie di fiamme violacee, mentre i normali passanti, imbarazzati dall’essere rimasti seminudi, ci prenderanno a schiaffi e fuggiranno a gran velocità.

Per le strade di Akihabara

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-ps4-schermata-04Rimanendo in tema della quasi totale e fedele riproduzione di Akihabara, sarà possibile entrare in molti dei negozi presenti per acquistare il nostro equipaggiamento: vestiti, armi e oggetti da usare in battaglia. Tutto questo, ovviamente, verrà anche lasciato cadere dalle persone che affronteremo, e ci verrà offerta in seguito anche la possibilità di rafforzare i nostri oggetti e migliorare le loro prestazioni all’interno di un luogo ben specifico. Per citare alcuni degli oggetti  da utilizzare in battaglia, nel corso del gioco ci verranno messi a disposizione un’infinità di armi pericolose e bizzarre, tra cui ombrelli, mazze da baseball, valigette, riviste manga (i caratteristici magazine giapponesi che pesano 80 kg), dakimakura e molto altro ancora.

"A Nanà, ma la vuoi smettere con 'sto ca**o di Love Live?"

“A Nanà, ma la vuoi smettere con ‘sto ca**o di Love Live?”

Ma quanto può essere fedelmente riproposta Akihabara all’interno del gioco? Beh, vi basti pensare che, durante il nostro primo viaggio in Giappone, dove abbiamo visitato liberamente Akiba, non ci siamo persi nemmeno una volta, in quanto ricordavamo a memoria la mappa del gioco, negozi compresi. Utilissima, non finiremo mai di ringraziare Acquire. La maggior parte del gioco si svolgerà nel quartier generale degli Akiba Freedom Fighter, dove avranno appunto luogo le innumerevoli sessioni di dialogo del gioco e in cui, spesso e volentieri, saremo chiamati a compiere alcune scelte importanti ai fini della storia. Qui sarà possibile capire anche quelle che, di volta in volta, saranno le missioni principali, scegliendo anche la protagonista che vorremo al nostro fianco durante le ronde nella Electric Town di Tokyo.

When you see it...

When you see it…

Oltre alle missioni principali sarà possibile anche vedere e accettare un’innumerevole quantità di missioni secondarie dalle varie tipologie, che possono spaziare dal ritrovamento di alcuni oggetti importanti per il nostro richiedente, al dover combattere contro gruppi di persone che, per qualche motivo, danno fastidio a chi ci ha commissionato il lavoro, e in cui dovremo sconfiggere tutto d’un fiato i rip-off delle AKB48, gruppo idol nipponico alquanto celebre, composto da ben quarantotto agguerrite fanciulle… buon divertimento!

Durante gli innumerevoli combattimenti che prenderanno piede per le strade di Akiba sarà possibile, una volta riempita l’apposita barra, utilizzare un potentissimo attacco combinato per far fuori i nostri nemici. Questi attacchi cambiano a seconda della partner che avremo a fianco, e si concentreranno su uno solo dei nostri avversari. Fortunatamente, il finale della suddetta tecnica diffonderà una sorta di onda d’urto in grado di spiazzare e confondere anche gli altri nemici nelle vicinanze, dandoci così il tempo di respirare un attimo e di approfittarne per attaccare.

Le Bizzarre Avventure di Nanashi

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-ps4-schermata-03Trattandosi di un titolo sviluppato usando come riferimento una delle zone otaku per antonomasia di tutta Tokyo, all’interno di AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed sarà possibile trovare svariate citazioni ad alcune delle serie note ai fan dell’animazione nipponica. Come già anticipato, sarà possibile ammirare persone in giro che usano le pose tratte dalla serie Le Bizzarre Avventure di JoJo, sarà possibile usare alcune delle mosse utilizzate nella medesima serie per strappare i vestiti ai nostri nemici insieme ad altre tecniche provenienti da Hokuto no Ken e Dragon Ball, come sarà possibile utilizzare a mo’ arma un simpaticissimo rip-off di Haro, la mascotte della serie Mobile Suit Gundam, e molto altro ancora. Sfortunatamente però, il titolo non è esente da glitch di varie tipologie, alcuni di essi rimasti inalterati dalle versioni PS3 e PS Vita. Grazie ai maxi schermi situati in giro per le strade, spesso e volentieri, sarà possibile vedere trailer vari di gruppi idol o videogame che ci accompagneranno durante il nostro cammino… facendoci venire voglia di comprare tali giochi (testato: abbiamo davvero provato la necessità di giocare a titoli come Conception II e The Legend of Heroes: Sen no Kiseki).

Welcome to the next gen

"Ma agente, lei non capisce! Io adoro girare in mutande e berretto di lana!"

“Ma agente, lei non capisce! Io adoro girare in mutande e berretto di lana!”

Chiunque abbia già avuto modo di provare AKIBA’S TRIP su PlayStation 3 o PlayStation Vita si starà chiedendo se varrà la pena giocare nuovamente questo gioco su PlayStation 4 e quali siano le vere novità che lo contraddistinguono dalle due edizioni precedentemente lanciate nel nostro paese. Beh, le novità sono tante, ma a nostro parere non abbastanza da farvi considerare di acquistare nuovamente il titolo se avete già portato a termine la vostra avventura tokyoite su una delle due piattaforme appena citate. Di sicuro, la versione PS4 di AKIBA’S TRIP è migliore delle altre, ma vi consigliamo di farla vostra solo se non siete già in possesso di una delle precedenti.

La prima new entry che salterà all’occhio già dal menu principale è la cossiddetta Toybox. Tuttavia, il nome potrebbe suggerire il massimo della libertà, un girovagare per Akihabara senza pensieri e senza seguire in alcun modo la trama, una sorta di free roaming in stile Grand Theft Auto, ma con il battle system che contraddistingue AKIBA’S TRIP al posto di sessioni di guida e sparatutto. Non accade esattamente questo, dato che la modalità Toybox ci consentirà solo ricominciare da capo il titolo avendo a disposizione tutti quanti i costumi e gli oggetti presenti nel gioco già dall’inizio, potendo personalizzare Nanashi a nostro piacimento fin dal menu di avvio. Di contro, tramite la modalità Toybox, non potremo sbloccare trofei e non potremo trasferire i nostri progressi nella modalità New Game+.

"Lo sapevo. Me lo dicevano tutti. Visita Akihabara, finirai al verde..."

“Lo sapevo. Me lo dicevano tutti. Visita Akihabara, finirai al verde…”

Se la Toybox vi ha già fatto storcere il naso per la sua dubbia utilità, sappiate che la nuova feature che stiamo per presentarvi è ancora meno utile in termini di gameplay. Tramite il menu dello smartphone, accessibile tramite il tasto Options del DualShock 4, saremo in grado di accedere a una nuova feature chiamata Visual Editor. Attraverso questa potremo cambiare a piacimento l’aspetto di Akihabara e dei personaggi che la popolano, pasticciando con colori, ombre, effetti di luce e quant’altro, selezionando un dei preset già disponibili oppure andando alla cieca e rischiando, appunto, la cecità totale (specie se decideremo di sparare al massimo l’effetto motion blur). Se vi piace smanetterare con gli effetti grafici e volete girare qualche divertente video di gameplay o scattare qualche foto da condividere sui social, potrebbe risultare piacevole, ma diciamola tutta: anche questa è una caratteristica del tutto trascurabile in termini di gioco vero e proprio.

"Sei seduto al mio posto."

“Alzati Leonard. Sei seduto al mio posto.”

Infine, l’ultima, e secondo me più importante, tra le novità, è la possibilità di trasmettere in streaming le nostre partite attraverso la Live Area di PlayStation 4. E fin qui niente di strano, starete pensando. Beh, le stranezza ci sono, eccome: AKIBA’S TRIP permetterà ai nostri spettatori di interagire con le nostre partite trasmesse in rete, tramite appositi comandi che i burloni potranno inserire nella chat dell’applicazione. Alcuni di essi saranno utili per noi giocatori, facendo aumentare l’indicatore Unison Strip o invocando la sorellina Nana in versione potenziata per aiutarci nei combattimenti, mentre altri ci metteranno in difficoltà aizzando i passanti o la polizia contro di noi senza inspiegabile motivo. Gli spettatori potranno anche comparire tramite NPC all’interno del gioco, indicati dal proprio nickname e con i propri commenti sopra la testa. Ma di certo, il comando più bizzarro è quello che farà piovere mutandine fra le strade di Akihabara. Tutto ciò renderà le nostre partite in rete decisamente più movimentate e certamente più difficili: siete davvero così sciocchi da credere che i nostri spettatori vorranno aiutarci anziché metterci i bastoni fra le ruote?

AkibaStation 4

L'invidiabile romanticismo di quest'uomo.

L’invidiabile romanticismo di quest’uomo.

Se tra le versioni PS3 e PS Vita di Undead & Undressed ne usciva vittoriosa quella per la potente portatile Sony, con anche la versione next-gen in ballo dovremo riconsiderare le nostre precedenti affermazioni. Possiamo dire con certezza (e ci mancherebbe altro) che la versione PlayStation 4 di AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed è la migliore dal punto di vista tecnico: possiamo contare su una risoluzione portata a 1080p, con 30 fotogrammi al secondo che danno l’illusione di essere 60 grazie al sapiente uso delle interpolazioni, un rinnovato sistema di illuminazione e modelli poligonali più dettagliati (ma non per questo magnifici, per un gioco next gen) per i personaggi principali. Le strade della città saranno anche più popolate di prima, con un maggior numero di NPC molestabili con cui potremo ingaggiare scontri senza apparente motivo, e con tempi di caricamento decisamente più rapidi.

La splendida opening theme rimane l’unico brano davvero orecchiabile della colonna sonora originale che, seppur anonima, accompagnerà il vociare, americano o giapponese, che stavolta potranno fuoriuscire dagli speaker posti sul nostro DualShock 4.

A chi consigliamo AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed?

Consigliamo caldamente questo titolo a chi è in cerca di un passatempo frivolo e poco impegnativo, divertente e con una trama che non si prende troppo sul serio. Gli amanti della cultura giapponese potranno trarne ancora più divertimento, cogliendo le innumerevoli citazioni a serie animate o ad altri videogiochi, o persino fermandosi a guardare trailer e cartelloni pubblicitari di titoli realmente esistenti. Se avete già avuto modo di giocare alle versioni PlayStation 3 e PlayStation Vita, sappiate che il gioco vi offrirà poco di inedito, se non per le novità (trascurabili, a mio parere) e a tutti i miglioramenti dal punto di vista tecnico. Se avete aspettato fino a questo momento per fare vostro AKIBA’S TRIP, fiondatevi immediatamente sulla versione per PlayStation 4. Sconsigliato anche a tutti coloro che odiano il fanservice nipponico e a quelli che soffrono particolarmente per la mancata localizzazione in lingua italiana.

  • Tante citazioni a opere più o meno famose
  • Fedele riproduzione del quartiere Akihabara
  • Una buona dose di fanservice
  • Nuovi dialoghi per i personaggi femminili
  • Sfrutta al meglio le funzionalità di PS4
  • Personalizzabile e tecnicamente migliore

  • Musiche poco accattivanti
  • Presenta diversi glitch
  • Diventa monotono già dalla terza run
  • Non supporta il cross-save con le versioni PS3 e PS Vita
  • Novità irrilevanti se lo avete già giocato
AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed
3.6

Ancora una volta in mutande nella Electric Town di Tokyo

Come già ampiamente discusso, AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed è anche in versione PlayStation 4 un buon passatempo, semplice e divertente, che potrà offrirvi ore di divertimento a cuor leggero, senza impegnare troppo le vostre capacità cerebrali. Sebbene modalità aggiuntive come la Toybox siano del tutto prive di attrattiva sia per chi ha già avuto modo di completare il gioco su PS3 o PS Vita, sia anche per chi ancora deve provarlo, il titolo sa sfruttare al meglio le caratteristiche univoche della nuova console, per esempio lasciando interagire il pubblico durante la trasmissione delle partite in streaming. In definitiva, se volete fare un giro ad Akihabara, esplorando le strade del quartiere più ambito dai nippofili a menar mazzate con dakimakura, chitarre, riviste a fumetti e quant’altro, considerate l’idea di fare vostro AKIBA’S TRIP in versione PlayStation 4, ma non aspettatevi di certo un titolo tecnicamente degno di una console di nuova generazione.

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