Street Kart: la campagna di raccolta fondi è stata un buco nell’acqua

Street Kart

Street Kart, la compagnia giapponese famosa per organizzare giri in go-kart per Akihabara con costumi ispirati a vari anime, manga e videogiochi sta attraversando davvero un brutto momento. Dopo i problemi legali con Nintendo per via del copyright (ricordiamo che la compagnia prima si chiamava MariCar, chiaro riferimento a Mario Kart, e organizzava dei giri con costumi a tema Super Mario) che l’hanno costretta a pagare quasi 50 milioni di yen in danni stando ad un’ingiunzione della Corte Suprema giapponese, è arrivato il COVID-19 di fatto azzerando le poche entrate turistiche.

Per far fronte a spese ingenti ed entrate quasi nulle, la compagnia ha organizzato una campagna di raccolta fondi chiamata “Save The Street Kart” e iniziata il 24 aprile. Curiosamente, la campagna è stata organizzata interamente in giapponese e sul sito Campfire, utilizzato anch’esso solo in Giappone, quando in realtà la maggior parte delle persone che usufruiscono del servizio di Street Kart sono turisti internazionali. Per questo ed altri motivi, la campagna si è rivelata un grandissimo buco nell’acqua.

Sui due milioni di yen richiesti per restare a galla, sono stati raccolti a malapena 11.569 yen, l’equivalente di circa 100 euro, che verranno anche rimborsati ai backer a causa del troppo poco supporto. Sembra dunque che questa sia la fine per Street Kart, che potrebbe essere destinata a chiudere i battenti nei prossimi mesi.

Fonte: Street Kart via SoraNews24

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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