FINAL FANTASY VII REMAKE in fase Gold, le parole di Tetsuya Nomura

FINAL FANTASY VII REMAKE in fase Gold

Intervistato dal portale giapponese 4Gamer, Tetsuya Nomura ha parlato di FINAL FANTASY VII REMAKE, rivelando in anteprima assoluta che il gioco è entrato in fase Gold ed è pronto per entrare in produzione secondo i tempi prestabiliti: non vi saranno ulteriori ritardi, il gioco arriverà su PlayStation 4 il prossimo 10 aprile.

Di seguito vi riportiamo l’intervista tradotta in italiano.

4Gamer: Ti ringraziamo per essere qui. Dopo il posticipo di circa un mese, lo sviluppo procede in maniera positiva in vista del 10 aprile?

Tetsuya Nomura: “Sì, è tutto a posto adesso. Abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo per i ritocchi dell’ultimo minuto, ma il gioco è già entrato in fase gold e non ci saranno ulteriori ritardi.”

Aspetto con ansia il suo rilascio, finalmente. Durante lo sviluppo immagino abbiate discusso su quali parti modificare quali lasciare identiche, perciò adesso vi chiedo: su quali punti vi siete concentrati per lo sviluppo del remake?

“Eravamo piuttosto focalizzati sul catturare sia giocatori familiari con l’originale FINAL FANTASY VII e sia coloro che invece non lo sono. Penso che FINAL FANTASY VII sia uno dei nostri titoli più famosi e molti direbbero la stessa cosa. Tuttavia, sono passati vent’anni dall’uscita del gioco originale e ci sono ancora un sacco di persone che non lo conoscono.”

Dopo tutto, i giocatori più giovani vedono la prima PlayStation come una piattaforma di retro gaming in quest’epoca…

“E magari si chiedono anche cosa ci sia di tanto grandioso in FINAL FANTASY VII. Per questo motivo, creare un remake in quest’era dovrà riuscire a soddisfare sia i vecchi fan e sia, ovviamente, tutti quelli della generazione attuale che non lo conoscono.”

In parte è per questo che è basato su un sistema di combattimento d’azione?

“Esattamente. Le battaglie in tempo reale sono il trend attuale dei videogiochi. Sebbene alcuni possano non apprezzare questa scelta, realizzare un FINAL FANTASY VII in questa generazione significa obbligatoriamente virare in direzione di esse. Lo abbiamo deciso sin dalle fasi preliminari di pianificazione.”

Realizzarlo allo stesso modo dell’originale significava unicamente creare un FINAL FANTASY VII con una grafica più accattivante.

“Nonostante creda che sarebbe stato altrettanto buono se avessimo mantenuto la medesima struttura di allora, avremmo semplicemente supervisionato i lavori affidandoli a degli sviluppatori esterni. Tuttavia, dovendolo sviluppare noi stessi abbiamo preferito creare qualcosa che potesse sorprendere chi ha già giocato l’originale, piuttosto che offrire la medesima esperienza. Per questa ragione abbiamo lavorato concentrandoci nello sviluppo di ogni dettaglio.”

Penso che FINAL FANTASY VII riuscì a sorprendere i giocatori di allora grazie al passaggio fra la grafica 2D del Super Famicom a quella tridimensionale di PlayStation. Riuscire a replicare il medesimo stupore sarebbe difficile per la generazione attuale. Vi sentite sotto pressione per questo motivo?

“No, non mi sento sotto pressione. Il flusso di gioco in tempo reale è stato stabilito sin dal principio con il proposito di creare qualcosa per i vecchi e i nuovi fan. Tutto quello che dovevamo fare era proseguire in avanti. Per essere onesti, non ho avuto nemmeno il tempo di sentirmi sotto pressione. Naturalmente, durante lo sviluppo, ho pensato spesso a tutte le preoccupazioni che avevano coloro che hanno vissuto l’originale, ma penso che questo remake stia prendendo forma per risultare meraviglioso agli occhi di nuovi e vecchi appassionati. Non vedo l’ora che possiate giocarlo.”

Nonostante sia appena entrato in fase Gold, manca ancora più di un mese al rilascio di FINAL FANTASY VII REMAKE. Nel frattempo potete leggere la nostra prova, guardare la nostra video anteprima oppure provare voi stessi la demo del gioco rilasciata questa mattina.

Fonte: 4Gamer via Siliconera

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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