DRAGON QUEST BUILDERS 2: analisi della versione demo

Abbiamo passato qualche ora in compagnia della versione demo di DRAGON QUEST BUILDERS 2 per PlayStation 4 e Nintendo Switch: ecco le nostre prime impressioni sul gioco

DRAGON QUEST BUILDERS 2

Lo scorso 28 giugno SQUARE ENIX e Nintendo hanno rilasciato in Europa la versione demo di DRAGON QUEST BUILDERS 2, rispettivamente su PlayStation 4 e Nintendo Switch. Diversamente dal primo episodio di questa saga spin-off, infatti, le due edizioni verranno lanciate contemporaneamente sul mercato, sebbene distribuite da due publisher differenti. Ho avuto modo di provare la demo su entrambe le piattaforme e di seguito vi descriverò le mie prime impressioni e le differenze principali fra le due, in attesa della nostra recensione.

La prima cosa che salta all’occhio rispetto al predecessore è che questa volta SQUARE ENIX ha collaborato con un altro importante sviluppatore nipponico per consegnarci un prodotto degno delle aspettative: il team Omega Force di KOEI TECMO GAMES, noto per il franchise dei Warriors e per un altro spin-off di questa saga, DRAGON QUEST HEROES. Nonostante siano entrambi oggetto di opinioni piuttosto divergenti da parte dei giocatori, si tratta di developer di un certo livello, in grado di garantire una qualità generale piuttosto elevata per i propri prodotti e, come in questo caso, per i lavori realizzati su commissione.

Diversamente da quanto visto nel gioco originale, questa seconda iterazione della saga ispirata dal concetto alla base di Minecraft si apre a bordo di una nave piena zeppa di mostri. Il nostro apprendista costruttore — o costruttrice, se deciderete di giocare con un avatar di sesso femminile — è prigioniero dello scheletrico capitano e della sua ciurma di nostalgici fedeli del signore delle tenebre, e viene trattato come un vero e proprio mozzo a bordo della bagnarola. Calandoci nei suoi panni sfrutteremo gli ordini impartiti dalle creature a bordo per apprendere le basi del gioco, affrontando un vero e proprio tutorial che ci insegnerà a raccogliere materiali, a posizionarli, a spostarli tramite gli inediti guanti e a costruire i primi, rudimentali oggetti disponibili al banco da lavoro.

DQB2

Proprio nel momento in cui il capitano e la sua ciurma ci avranno preso in simpatia, proponendoci una promozione da sguattero-prigioniero a vero e proprio membro della ciurma, succederà l’irreparabile: una voce proveniente da chissà dove chiamerà il nostro nome e sulla sgangherata nave si abbatterà una sciagura, un’inarrestabile tempesta che la scaraventerà contro gli scogli. A nulla serviranno i nostri tentativi di tappare i buchi dalla quale imbarcherà litri d’acqua: l’intero equipaggio sarà spacciato.

Passata la tempesta apriremo gli occhi e ci renderemo conto di trovarci su una spiaggia deserta, quella dell’Isola del Risveglio. Dopo esserci guardati attorno, sentiremo una voce e correremo nella sua direzione: così faremo la conoscenza di Malroth, uno smemorato ragazzino dall’aria un po’ arcigna. Assieme a lui faremo una triste scoperta: oltre ai mostri dell’equipaggio, sono morti anche tutti gli esseri umani prigionieri a bordo della nave… tranne uno: una fanciulla di nome Lulù, che riconoscerà le nostre abilità di costruttore e ci chiederà di aiutarla a costruire un rifugio di fortuna sull’isola, che di lì a breve diverrà la nostra nuova casa.

Oltre a quello di spaccare il terreno e gli elementi circostanti per ricavarne materiali, il “potere speciale” di noi costruttori è quello di riuscire a inventare nuovi oggetti scoprendone le ricette, che verranno prontamente appuntate sul gigantesco libro che ci portiamo sulla schiena. Grazie alle nostre capacità saremo in grado di riparare la nostra prima stanza, costruire tre spartani lettucci e persino cucinare i molluschi “vattelapesca” trovati sulla spiaggia. Di lì a poco, tuttavia, verremo attirati dal singolare spirito di un Martellus verso uno strano tempio, che ci chiederà di riparare tramite l’apposito progetto. Soddisfatta la sua richiesta ci donerà il nostro primo martello, il Maglio gigante, nonché la possibilità di far nostra l’Isola del Risveglio e ricostruirla come più ci aggrada. Abbiamo solo un gigantesco problema: non ci sono materiali a sufficienza. Per questa ragione a Lulù verrà l’idea di prendere un’imbarcazione e girare il mondo alla ricerca di nuovi oggetti e persone che ci aiuteranno a ripopolarla. Ed è qui che la versione di prova giunge al termine.

L’uscita del primo episodio di DRAGON QUEST BUILDERS ci ha messo davanti alla scelta fra la versione da salotto per PlayStation 4 o quella portatile per PlayStation Vita (la versione Switch è uscita solamente un anno e mezzo dopo), e la versione handheld risultava molto inferiore rispetto alla prima in termini puramente tecnici. Questa volta però, per noi giocatori risulterà davvero difficile decidere quale portarci a casa: se da una parte l’edizione PlayStation 4 di DRAGON QUEST BUILDERS 2 ci mette davanti a una resa grafica di maggior pregio, con 60 fotogrammi al secondo, texture, ombreggiature e anti-aliasing migliori, la versione Nintendo Switch, che presenta ancora una volta una diversa mappatura dei tasti di default, ha dalla sua parte la portabilità e una resa finale di tutto rispetto. Il gioco risulta quasi sempre fluido anche in modalità portatile, con una risoluzione alquanto soddisfacente e davvero pochi compromessi, che si limitano ai 30 fps e a una minima riduzione dei dettagli che, sinceramente, stento a notare in un gioco dalla direzione artistica così minimale, ma allo stesso tempo efficace e suggestiva. Se dovessi scegliere quale acquistare, probabilmente le prenderei entrambe, il problema sarebbe decidere quale giocare prima, perché pare non esserci nemmeno l’ombra di una funzionalità cross-save.

Malroth

DRAGON QUEST BUILDERS 2 è davvero promettente, sia per chi ha già giocato il primo, sia per chi si affaccia per la prima volta in questo mondo. Nonostante il “2” nel titolo, si tratta di un capitolo indipendente, ben curato e caratterizzato da piccole minuzie quali un diverso filmato introduttivo e dialoghi leggermente differenti a seconda se giocheremo utilizzando il protagonista maschile o quello femminile. Le novità mostrate nella demo sono solo la punta dell’iceberg e non vedo l’ora di scoprirle tutte nella versione completa, che sarà dotata anche di un’inedita modalità multiplayer che coinvolge fino a quattro giocatori.

Lasciandovi col mio medesimo desiderio di scoperta, non mi resta che ricordarvi che DRAGON QUEST BUILDERS 2 raggiungerà gli scaffali europei il prossimo 12 luglio, su PlayStation 4 e Nintendo Switch in formato fisico e digitale.

DRAGON QUEST BUILDERS 2 – Screenshot versione PlayStation 4

Screenshot versione Nintendo Switch

(immagini tratte dalla modalità handheld)

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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