Kamen Rider: Battride War – Recensione

Quanti di noi si ricordano di Masked Rider, la serie TV di fine anni '90? NAMCO BANDAI ci regala un Musou per la saga originale di Kamen Rider: Battride War.

kamen rider battride war cover

kamen-rider-battride-war-boxartQuanti di noi si ricordano di  Masked Rider, la serie TV di fine anni ’90 che accompagnava i Power Rangers su Italia 1? Forse solo gli over 20 ne hanno memoria, e forse c’è chi si ricorda del più recente Kamen Rider Dragon Knight, entrambi rifacimenti alquanto discutibili di una delle serie Live Action molto in voga in Giappone. Ma dietro a questi due remake in veste occidentale esiste qualcosa di ben più vasto di due misere serie trasmesse a distanza di anni l’una dall’altra. Per non passare pagine a elencarle una ad una le distingueremo in due ere: la Showa (le serie molto più vecche) e l’Heisei (quelle relativamente più recenti), ed è quest’ultima che ci interessa particolarmente in questa recensione.

Kuuga, Agito, Ryuki, 555, Blade, Hibiki, Kabuto, Den-O, Kiva, Decade, W, OOO, Fourze e Wizard vengono catturati, e le loro memorie vengono cancellate dal malvagio Callas, un ex-scenziato della Foundation X ormai diventato uno spirito malvagio dopo essere rimasto intrappolato insieme alla moglie in un altra dimensione chiamata Mnemosyne. Canaria, moglie di Callas e anch’essa ex-scenziata della fondazione, è diventata invece uno spirito buono e decide di risvegliare Wizard nella speranza di fargli recuperare la memoria nel tentativo di risvegliare gli altri Kamen Rider e fermare l’incombente minaccia. Ma neanche Callas è solo, dalla sua parte ha una schiera di nemici provenienti dai rispettivi universi di Kamen Rider, e grazie al suo potere di controllo mentale chissà che non possa giocare ancora qualche tiro mancino al nostro gruppo di eroi. Riuscirà Canaria con l’aiuto di Wizard a risvegliare gli altri Kamen Rider e sconfiggere ancora una volta il male?

  • Titolo: Kamen Rider: Battride War
  • Piattaforma: PlayStation 3
  • Genere: azione, hack ‘n’ slash
  • Giocatori: 1
  • Software house: NAMCO BANDAI
  • Sviluppatore: Eighting
  • Lingua: Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 23 maggio 2013
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: solo importazione
  • DLC: gratuiti sul PlayStation Store giapponese
  • Note: al momento è presente solo in lingua giapponese. In vendita anche una Premium TV Sound Edition, contenente tracce audio aggiuntive provenienti dalla serie TV

Ti piace vincere facile?

COME AT ME, BRO.

“COME AT ME, BRO.”

Da fan della saga di Kamen Rider e del genere Musou ammetto che all’annuncio di questo titolo ero emozionato come non mai, avevo grandi aspettative e mi sono immediatamente fiondato al pre-order preferendolo ad altri titoli di prossima uscita, ma vi dirò… sfortunatamente ne sono rimasto in gran parte deluso, e ora vi spiegherò perché. Il gioco sembrava partire bene, ma già dai primi nemici che mi si sono parati davanti mi sono accorto di una cosa alquanto triste: anche in modalità difficile (che personalmente ho selezionato fin da subito) l’AI dei personaggi è totalmente assente. Là dove TECMO KOEI è arrivata, migliorando gioco dopo gioco l’intelligenza artificiale delle orde di comuni soldati da macello, NAMCO BANDAI, sfortunatamente, ha fatto un salto indietro, almeno a mio avviso, rendendo tutti coloro che affronteremo delle pippe colossali. Ci ritroveremo a volte a dover affrontare ondate di mostri che ci accerchiano… e ci fissano. Oppure altri Rider nemici che si muoveranno lentamente sul campo di battaglia usando il loro passo laterale e ci attaccheranno ogni trenta secondi, ma solo se la cosa li aggrada, e per finire, boss finali che parano una volta ogni dieci attacchi, solo se in mezzo ai dieci attacchi non avrete già usato la mossa finale per farli fuori.

Le modalità principali del titolo sono tre:

"Rider Kick, Clock Up... basta stronzate. Mangiate il mio piombo."

“Rider Kick, Clock Up… basta stronzate. Mangiate il mio piombo.”

  • CHRONICLE: la modalità storia del gioco. Inizialmente dovremo affrontare le due missioni relative a ciascuna delle serie presenti, rivivremo alcuni stralci di storia tratti dagli episodi televisivi, nel tentativo di risvegliare e far tornare la memoria ai compagni che sbloccheremo portandole a termine, per poi entrare nel vivo della trama dove dovremo fermare il malvagio Callas.
  • RIDER ROAD: la modalità sopravvivenza. Avremo a disposizione una serie di prove da portare a termine, costituite da tre missioni ciascuna, a volte senza la possibilità di trovare oggetti curativi in giro, il che rende il tutto più complicato. Sarà giocabile esclusivamente una volta portata a termine la modalità Chronicle.
  • FREE MISSION: la modalità libera. Sarà possibile giocare e rigiocare liberamente le missioni già affrontate nella modalità Chronicle, in caso ci si voglia divertire o si voglia far aumentare di livello i nostri personaggi.

Know your enemies

Se penso al genere Musou, a quello che costituisce una sua tipica missione, mi vengono in mente le classiche orde di nemici, gli ufficiali, i sottoufficiali o comunque avversari che costituiscano una minaccia maggiore dei semplici mostri/soldati sia per quanto riguarda sia la forza che la resistenza, e naturalmente l’immancabile boss di fine livello. Sfortunatamente in Kamen Rider: Battride War non abbiamo nulla di tutto ciò. In questo gioco, i nemici intermedi, se così si possono definire, si possono racchiudere in tre esempi:

  • Rider secondari: nelle prime missioni relative al Kamen Rider che vogliamo risvegliare, troveremo il Rider secondario che appartiene allo show selezionato, che dovremo sconfiggere, ma che comunque essendo solo uno non rappresenterà una grossa minaccia.
  • Il boss fino alla nausea: all’inizio di alcune missioni troveremo un boss che ci porteremo avanti fino a prenderlo a noia, malmenandolo di volta in volta di santa ragione fino a che non scomparirà e riapparirà più avanti, sempre più avanti, verso il punto finale della mappa, dove lo sconfiggeremo definitivamente.
  • Le clessidre/gli elicotteri: per poter procedere nelle missioni dovremo eliminare degli elicotteri in volo. Non tutti i Rider avranno delle mosse in grado di colpirli, ma comunque non costituiscono un pericolo mortale. Spesso e volentieri incontreremo anche delle clessidre, oggetti immobili che ci attaccheranno una volta ogni preciso lasso di tempo con una sorta di onda d’urto, avvisandoci dieci secondi prima con un simpatico suono, dandoci così tutto il tempo di tagliare la corda. Una volta distrutte faranno cadere con essa anche il gruppetto di mostri che ne è sempre a guardia, togliendoci anche quel poco di divertimento rimasto.

Henshin! Le mosse vincenti

"Esci a fare due passi, mi hanno detto... sarà rilassante, mi hanno detto..."

“Esci a fare due passi, mi hanno detto… sarà rilassante, mi hanno detto…”

I comandi base di gioco sono semplici e intuitivi, nulla di troppo complicato: con quadrato si effettua l’attacco semplice, con triangolo l’attacco medio, con cerchio l’attacco forte e premendo triangolo e cerchio contemporaneamente sarà possibile effettuare l’attacco speciale, obbligatorio per eliminare definitivamente i nostri nemici. È possibile pararsi con il tasto L1 mentre con L2 è possibile richiamare la nostra moto, e tenendo premuto R1 faremo cambiare trasformazione al nostro Rider. Via via che le sbloccheremo sarà possibile navigare tra le varie trasformazioni in nostro possesso premendo i tasti destra/sinistra del pad. Non vi basta? premendo R2 sarà possibile eseguire il potentissimo attacco finale, diverso di personaggio in personaggio, che prosciugherà la nostra barra di energia e che potremo riutilizzare solo una volta ricaricata.

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Lo chiamano Wizard mica per niente.

Una nota positiva va alla presenza di tutti i Kamen Rider dell’era Heisei e dei rispettivi Rider secondari (per quelle con più di un Rider secondario come Blade, Hibiki e Kabuto ne è presente solo uno, il più rilevante). Battride War ci darà la possibilità di effettuare tutte le trasformazioni presenti nella serie con le rispettive modalità di henshin, le trasformazioni a tempo e quelle permanenti. Inoltre, l’attacco finale sopra citato, che oltre a trasformare il nostro personaggio nella rispettiva Final Form ci permetterà di sfruttarla finché la barra dell’energia non sarà esaurita. Tuttavia è stato commesso un errore nel dare a Kamen Rider OOO delle combo a tempo quando in realtà dovrebbero essere permanenti, facendo ritornare il Rider alla forma base dopo quasi un minuto, nel bel mezzo della battaglia.

kamen-rider-battride-war-schermata-09Altra nota negativa: nonostante la vasta scelta dei Rider primari e secondari lo sviluppo del parco mosse dei personaggi è piuttosto basilare. Anche nel più vecchio dei Dynasty Warriors (tanto per prendere il più classico dei Musou come  riferimento) si ha la possibilità di abbinare una combinazione di tasti a piacere per effettuare mosse diverse l’una dall’altra, per esempio premendo quadrato e triangolo il personaggio effettuava un attacco, premendo quadrato, quadrato e triangolo ne faceva un altro, e così via. Sfortunatamente in Kamen Rider: Battride War qualsiasi combinazione di tasti porterà sempre alla stessa identica mossa, fatta eccezione per Fourze Basic State che riuscirà a creare più di un attacco diverso a seconda della combinazione usata, ma attenzione: per nostra sfortuna l’elogio terminerà quando arriveremo a trasformarlo, e qualsiasi combinazione di tasti quadrato e triangolo useremo, otterremo sempre il medesimo attacco. Come se non bastasse, alcune trasformazioni ben specifiche avranno dei tasti inutilizzati, anche volendoli usare avremo sempre la solita identica mossa, indifferentemente se avremo premuto triangolo o cerchio.

Sei come la mia moto

"Esci a fare un giro in moto, mi hanno detto... magari ti schiarisci un po' le idee, mi hanno detto..."

“Esci a fare un giro in moto, mi hanno detto… magari ti schiarisci un po’ le idee, mi hanno detto…”

Godibile, ma non estremamente curata, la possibilità di usare le moto, modalità a cui i produttori hanno puntato molto visto e considerato che sono un elemento caratteristico della serie. Premendo l’apposito tasto (L2) un’animazione ci mostrerà il nostro Rider saltare in sella alla sua motocicletta, pronto a sfrecciare attraverso le strade o ai campi di battaglia. Sfortunatamente imparare a guidarla diventerà un parto, tant’è che inizialmente ho preferito farmi più di una missione correndo a piedi piuttosto che in moto.

kamen-rider-battride-war-schermata-07Molto carina e apprezzabile la personalizzazione delle musiche in-game che permetterà di inserire all’interno del gioco, di tutta la missione o di un momento ben preciso (esempio: la canzone che parte durante l’attacco speciale, durante le trasformazioni…) la propria musica preferita, che sia una canzone proveniente dalla serie in questione, dal CD extra dell’edizione limitata o che sia una canzone totalmente estranea. Nonostante la lingua giapponese inizialmente renda tutto il procedimento più complicato, non c’è niente che non si possa capire a forza di tentativi, e comunque sia per semplificare il tutto c’è chi ha già diffuso dei video tutorial su YouTube relativi all’inserimento delle canzoni.

A chi consigliamo Kamen Rider: Battride War?

Mi sento di consigliare Kamen Rider: Battride War esclusivamente ai fan della serie, in quanto, nonostante tutti i problemi che si possono riscontrarvi, riesce a regalare dei bei quarti d’ora anche solamente rivivendo scene della serie, permettendoci di trasformarci come ci pare e piace, e così via. Ovviamente, anche il fatto di essere totalmente in giapponese ne limita molto l’acquisto a chi non è un fan sfegatato della serie che non aspettava altro che poter mettere le mani su un titolo totalmente nuovo su Kamen Rider per PlayStation 3.

  • Visivamente bello
  • Presenti tutti gli Heisei Rider, i Rider secondari correlati e un boss per ogni serie
  • Personalizzazione musiche in-game

  • Anche in modalità difficile risulta troppo facile
  • I personaggi dispongono di un parco mosse molto limitato
  • Si sente la mancanza di nemici pre-boss più rilevanti delle normali orde di mostri “comuni”
  • Alcune incongruenze con la serie sparse per il gioco
Kamen Rider: Battride War
2.6

Un Rider Kick smorzato per NAMCO BANDAI

Per una volta NAMCO BANDAI ci propone qualcosa di diverso dal solito Climax Heroes con solo uno o due personaggi aggiuntivi… ma si poteva davvero fare di meglio. Sarebbe bastata un po’ di attenzione in più, un gioco più curato tecnicamente insomma, non limitandosi all’aspetto grafico per poi inserire tre mosse in croce e due boss. Guardando ciò che TECMO KOEI riesce a fare nei suoi Musou nello stesso lasso di tempo che ci ha impiegato Kamen Rider: Battride War ad uscire posso sinceramente dire che si poteva aspirare a un gioco degno del titolo che porta. Peccato.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.