Sanpei il ragazzo pescatore – Tribute Edition – Recensione del primo volume

La serie di Sanpei ritorna in Italia grazie a Star Comics in una nuova veste grafica! Questo primo volume ci ha convinti? Scopritelo con la nostra recensione!

Sanpei il ragazzo pescatore - Tribute Edition - Recensione

Sembrano lontani i tempi in cui, noi comuni mortali, attendavamo con impazienza che uscisse la nuova puntata di Sanpei su Europa 7.. e di fatti lo sono! Solo i “meno giovani” ricorderanno con affetto le puntate trasmesse in Italia, approdate per la prima volta su Rete 4. Ancora di meno però possono fregiarsi di aver avuto l’occasione di leggere il manga più famoso di Takao Yaguchi, dato che sulla nostra penisola non è mai arrivata l’intera opera di 65 tankobon, editi dal 1973 al 1983. Negli anni passati Star Comics aveva però tentato di pubblicare la serie di Sanpei: Ragazzo Pescatore, dedicata ai 12 volumi che l’autore aveva scritto a partire dal 2002 sino al 2010, senza successo: a causa probabilmente del poco pubblico dell’epoca la trasposizione italiana si fermò solamente al quarto volume. Ora però, sempre Star Comics, prova ad approfittare dei tempi ormai maturi per ripubblicare quest’ultima serie, e lo fa con una nuova e spettacolare edizione, che speriamo tanto possa, chissà, anticipare l’arrivo anche della sequenza originale. Adesso che avete chiara la situazione dei fatti potete gustarvi con noi la recensione di questo primo volume dedicato al ragazzo pescatore che tanto ci ha fatto emozionare!

Sanpei Tribute Edition

  • Titolo originale: Tsurikichi Sanpei Heiseiban
  • Titolo italiano: Sanpei il ragazzo pescatore
  • Uscita giapponese: 2002
  • Uscita italiana: 29/06/2022
  • Numero di volumi: 1 (in corso)
  • Casa editrice: Star Comics 
  • Genere: Shonen
  • Disegni: Takao Yaguchi
  • Storia: Takao Yaguchi
  • Formato: Bossurato con sovraccopertina, 15 x 21 cm, B/N
  • Numero di pagine: 228

Abbiamo recensito Sanpei il ragazzo pescatore. Tribute Edition tramite volume stampa fornitoci da Star Comics.

Sanpei il ragazzo pescatore - Tribute Edition - Recensione

L’eredità del passato

L’inizio potrebbe quindi confondere un pochino chi, seguendo l’opera da piccino, si aspetta di vedere su carta quegli stessi episodi, ma non temete! Anche questa saga rievoca le storie di Sanpei a noi tanto care, seppur il mastro Yaguchi le abbia riadattate per il 20-esimo secolo. Ci troviamo quindi con i nostri protagonisti, da Gyoshin al duo Yuri e Masaru, con le stesse fattezze e solo leggermente cresciuti, che accompagneranno Sanpei nelle problematiche e nelle sfide sempre legate alla pesca: questo primo volume in particolare, dopo un colpo di scena che scoprirete leggendolo, vede una prima storia praticamente autoconclusiva. Il ragazzo e il suo fedele maestro dovranno ricercare un pesce: il Kunimasu. Peculiarità di questo pesce è che si credeva estinto, poiché il suo habitat era un lago, il Tazawa, che a causa dell’industrializzazione ha visto aumentare la sua acidità, rendendo il PH non adatto alla vita di questo animale. Per tale motivo una commissione di esperti, incaricata di ritrovare questa specifica trota, redige un bando (con tanto di montepremi) per la sua ricerca, ponendosi un limite di tempo ricevere e valutare pesci da tutto il Giappone. Sanpei e Gyoshin partono quindi verso il lago dove, tra folclore, dettagli ittici, storia e altre molteplici informazioni, ottengono tutte le informazioni necessarie alla ricerca del pesce. Riusciranno a trovarlo? Vi basterà leggere questo primo volume per scoprirlo!

Come nelle precedenti opere anche in questa serie l’autore ci diletta con due tematiche a lui molto care: la pesca e la preservazione dell’ambiente, con tutte le leggende che ne conseguono. Questo sport tradizionale viene infatti presentato non in contrapposizione e i lotta con gli ambienti acquatici, ma in un ottica di rispetto, dove lo scontro si svolge con regole precise e senza distruggere il campo di battaglia. Da questo punto di vista l’autore stesso, ci mostra tutta la sua conoscenza e ardore per questo duello uomo-natura, pericoloso a tratti, ma in grado di portare gioia e rendere consapevole chi lo pratica del rispetto che la natura merita. Il delicato equilibrio di fiumi, mari e laghi, anche in questa storia, necessita quindi di essere tutelato dagli stessi appassionati di pesca, come Sanpei e suo nonno, che nella visione di Yaguchi sono i primi a lottare contro le scelleratezze dell’uomo. Sarà anche per questo che le tavole di questo primo volume sono intrise di paesaggi e natura incontaminata, contrapposte ai danni causati dall’eccessivo (ma non ingiustificato) desiderio di modernizzazione. La scelleratezza di certe azioni viene sì duramente contestata, ma ai “disastri ambientali” vengono contrapposte anche le buone azioni della scienza, come i sistemi utilizzati nel lago Tazawa per il ripristino del PH o le possibilità legate alla tutela del territorio e delle specie che ci vivono.

Il palazzo del drago

Nelle tavole di questa storia traspare tutto questo rispetto per l’ambiente e per le tradizioni, tanto che per due volte lo scorcio di un paesaggio viene rimandato all’immagine del palazzo del drago, della famosa leggenda di Urashima Taro… ma Yaguchi ci mostra tutta questa sua dedizione anche attraverso la descrizione dei luoghi attraversati da Sanpei e del tipo di pesca che ama.

Tutta la narrazione viene cucita attorno a un caso realmente accaduto, quello del Oncorhynchus kawamurae (Kunimasu), una specie endemica del lago Tazawa che si è creduta estinta per 70 anni, fino al 2010, quando venne ritrovata nel lago Saiko dove era stata portata per essere salvata. Anche la leggenda di Tatsuko-Hime, che ha la sua statua di bronzo proprio su quel lago, viene perfettamente integrata nello scorrere degli eventi così come il modo in cui viene riscoperto il Kunimasu. Persino il numero delle branchiospine e dei ciechi pilorici del pesce, spiegati con cura dalla commissione di esperti, rispecchiano la realtà. Insomma, tutto, dalle sorgenti, ai paesaggi sino ai pesci stessi, sono tasselli reali sul quale il mangaka ha composto una bellissima storia di Sanpei, esaltando e rievocando una piacevole scoperta grazie alla sconfinata generosità e simpatia di questo ragazzo pescatore. Leggendo questa storia, tra esche particolari, descrizioni e “fotografie” della realtà giapponese, non ci si può non appassionare al mondo ittico, almeno un poco.

Sanpei il ragazzo pescatore - Tribute Edition - Recensione

Uno stile immortale

Il maestro Takao Yaguchi sarà anche scomparso, ma il suo testamento ambientalista rimane quindi in quest’opera. Allo stesso modo il suo stile rimane un icona del periodo. Disegni e tavole di questa edizione saranno anche cambiate, con linee più fluide, più moderne, e scene più chiare rispetto alla prima serie di Sanpei, ma rimangono tutti i tratti distintivi: dalla ormai celebre fisionomia col naso all’insù per i protagonisti, sino all’abilità di far trasparire freschezza e naturalezza in ogni onda e ogni mossa. C’è poi una cura tutta originale del paesaggio, e dell’acqua in particolare. Infine, se in questo volume tutto appare scherzoso e quasi semplice, è spettacolare vedere quanto le scene cambino e lascino trasparire tutto il pathos nelle tavole più impegnate, come nella leggenda o nella scena della caverna. Uno stile che, nonostante il tempo, si lascia leggere con la grazia di un manga moderno.

Mentre si trova al fiume a pescare salmoni in compagnia del suo mentore e amico Gyoshin, a Sanpei giunge notizia che chiunque riesca a catturare un esemplare di Kunimasu del lago Tazawa riceverà un premio di cinque milioni di yen… Un’impresa tutt’altro che impossibile per l’abile ragazzo pescatore, se non fosse che quel particolare tipo di pesce d’acqua dolce, noto anche come Kinoshirimasu, sembra essere estinto da più di mezzo secolo! Tornano finalmente alla ribalta le mitiche avventure di Sanpei, il giovane e intrepido pescatore che con la sua viscerale passione ittica ha contagiato orde di ragazzini negli anni Ottanta e Novanta, portandoli a trascorrere interi pomeriggi con la canna da pesca in mano. Per commemorare il primo anniversario della scomparsa del maestro Yaguchi, le peripezie di Sanpei rivivranno in un’edizione nuova di zecca, con nuove avventure in volumi di grande formato corredati da pagine a colori. Un personaggio intramontabile per lettori della vecchia e della nuova guardia.

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A chi consigliamo Sanpei il ragazzo pescatore?

Per quanto riguarda questa Tribute Edition ci sono poche cose importanti da sottolineare: la sovraccopertina azzurra e argentata come le scaglie del pesce è uno spettacolo, la prefazione dedicata al maestro Shotaro Ishinomori e la postfazione dell’autore sono commoventi e interessanti, inoltre questa versione sembra essere ottima a esprimere al meglio sia le tavole che molti attimi discorsivi, i quali non stancano in questo formato. Direi quindi che, per gli appassionati di Sanpei, quest’opera è un must in attesa che anche il resto della saga approdi in Italia, E tuttavia consiglierei questo primo volume un po’ a tutti gli amanti dei manga, in particolare degli shonen e degli spokon: non solo perché si tratta di una storia autoconclusiva, ma per la sua leggerezza e al contempo importanza, che potrà farvi capire sin da subito se questo titolo è fatto per le vostre corde. Credo infatti che una storia simile possa interessare a un ampio pubblico.

  • Edizione curata e di qualità
  • Storia autoconclusiva, piacevole e scorrevole
  • Descrizioni dettagliate del mondo ittico
  • Rappresentazione emozionante della natura

  • Chi non conosce la storia dell’opera potrebbe trovarsi spiazzato
Sanpei il ragazzo pescatore - Tribute Edition
4

Una storia che vi prenderà all'amo

Ci troviamo, nel 2022, con uno dei capostipiti del genere shonen (con parecchi tratti dello spokon) che ritorna sul palcoscenico italiano, con tematiche datate eppure ancora assolutamente attuali: lotta uomo-natura, degrado e preservazione dell’ambiente, riscoperta delle tradizioni, tecnica, sfide e passione. Difficile trovare un aspetto fuori posto.
Questo primo numero di Sanpei il ragazzo pescatore – Tribute Edition quindi, oltre che una ventata di ricordi, ha portato quaranta minuti di ottima lettura fruibili a tutti, anche a chi non sapeva nulla della saga e che, finita questa storia, vedrà accrescere il proprio interesse per questo iconico, ma poco noto, mondo. Concludendo, Star Comics ha certamente fatto un’ottima e apprezzabile mossa, speriamo solo che questa volta il ragazzo pescatore che tutti noi abbiamo adorato possa vedere conclusa la sua appassionante ricerca, quella dei modi migliori con cui pescare ogni tipo di pesce.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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