Catherine: Full Body – Recensione

Katherine, Catherine o Rin? La vita sentimentale di Vincent Brooks sarà ancora più complicata in Catherine: Full Body per PlayStation 4

Catherine: Full Body - Recensione

Catherine: Full Body - RecensioneMmh… il vino corposo è il migliore. Oh… Quando il cielo notturno si riempie d’incanto, una storia affascinante si palesa! Buonasera. Benvenuti nella puntata speciale della Golden Playhouse. Sbaglio o vedo qualche faccia nuova? Il vostro anfitrione per la serata sarò io: Trisha, la “Venere della Mezzanotte”! Avete sentito quella spaventosa voce che gira? Pare che se sogni di cadere e non ti svegli prima di atterrare muori anche nella vita reale! La storia di questa sera si intitola “Catherine: Full Body”. È il ritorno sulle scene di un horror romantico e fuori dagli schemi! Un uomo afflitto da una strana “maledizione” trascorrerà una settimana all’insegna del terrore e del dramma. Oh? Vi suona familiare? Beh, come ho già detto questo è “Catherine”, ma più… corposo. – Trisha

Abbiamo dovuto aspettare otto mesi, ma ora finalmente ATLUS ha rilasciato anche in Europa l’attesissimo Catherine: Full Body per PlayStation 4. Si tratta di una versione rivisitata e corretta dell’originale Catherine, uscito per la prima volta in Giappone nel lontano 2011. Il titolo racconta la storia di Vincent, uno sfortunato ragazzo diviso tra l’amore per tre donne differenti che gli scombussoleranno la vita, già traumatizzata da dei stranissimi incubi che ogni notte rischiano di ucciderlo. Riusciremo a guidarlo verso l’amore vero o cadremo in un oscuro baratro di disperazione?

  • Titolo: Catherine: Full Body
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Puzzle Game
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: ATLUS
  • Sviluppatore: STUDIO ZERO
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 3 settembre 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: previsti diversi contenuti aggiuntivi come il “Set Voce Ideale” che permetterà di modificare la voce giapponese di Catherine scegliendo tra 10 iconiche seiyuu, il pacchetto “Joker” che permetterà di giocare nei panni del protagonista di Persona 5, tantissimi personaggi aggiuntivi per le modalità Babel e Coloseum e l’oggetto “Occhiali di Corno”, che ci permetterà di vedere tutti i personaggi in biancheria intima
  • Note: in Giappone il titolo è disponibile anche su PlayStation Vita; disponibile una Collector’s Edition

Abbiamo recensito Catherine: Full Body con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da SEGA of America tramite Koch Media.

Vincent Brooks è una persona come tante. Ha 32 anni e trascorre la sua vita dividendosi tra gli impegni di lavoro, le uscite con gli amici e la vita di coppia con la sua fidanzata di lunga data Katherine. Nonostante l’età,il protagonista si sente spesso un spirito libero e, al contrario della sua compagna, non ha ancora intenzione di sistemarsi e mettere su famiglia. Proprio per via delle costanti pressioni di Katherine, Vincent si ritrova spesso al bar Stray Sheep a bere con gli amici per affogare i propri problemi nell’alcol. Da qualche tempo però le notti del protagonista sono tormentate da terribili incubi che non riesce a ricordare e che non lo fanno riposare tranquillamente.

Catherine: Full Body

Una sera in cui è particolarmente giù di morale, Vincent si ritrova al bar da solo. I suoi amici infatti sono già andati via, quando all’improvviso entra una bellissima ragazza bionda vestita in modo succinto. Questa misteriosa ragazza, dopo essersi seduta al suo tavolo, inizia a flirtare con il protagonista che, dopo qualche bicchiere di troppo, deciderà di tornare a casa. Quella notte l’incubo di Vincent sarà più chiaro: dovrà scalare un’immensa parete composta di cubi prima che il terreno sotto di lui si sgretoli portandolo alla morte. Svegliato di soprassalto dopo essere riuscito a sopravvivere a malapena all’incubo, il ragazzo si rende conto di aver passato la notte con la misteriosa ragazza che scoprirà chiamarsi anch’essa Catherine.

Ma le complicazioni non finiscono qua per il protagonista in quanto, una notte, salverà una terza giovane fanciulla da un misterioso losco figuro che la insegue. Si tratta di Rin, ragazza che ha perso la memoria e che inizierà a lavorare allo Stray Sheep grazie anche al supporto di Erica, amica d’infanzia del protagonista. Piano piano la dolcezza e l’innocenza di Rin faranno colpo su Vincent, che si troverà in un vero e proprio quadrangolo amoroso. Chi sceglierà tra il suo amore di lunga data Katherine, la prorompente e sensuale Catherine o la dolcissima Rin? Speriamo solo di non rimanere vittima di uno dei suoi incubi…

Pour it up

Dal punto di vista del gameplay Catherine: Full Body va a migliorare alcuni dei punti cardine visti nell’originale, al contempo ampliandoli con tanti nuovi contenuti. Il gioco si presenta come una sorta di ibrido tra un puzzle game a tinte horror e un dating simulator caratterizzato da ben tredici finali differenti in base alle nostre scelte. Una delle più importanti novità è la presenza di alcune facilitazioni che permetteranno anche a chi non è un esperto di puzzle game di godersi la trama principale del gioco. Tra esse troviamo la Difficoltà Sicura, all’interno della quale non potremo mai effettuare Game Over e non avremo limiti di tempo, e la modalità Assistita, che sceglierà automaticamente per noi il cammino più rapido scalandolo al posto nostro.

Catherine: Full Body

Per scoprire la trama principale dovremo giocare alla modalità Golden Playhouse, dove l’affascinante venere della mezzanotte Trisha ci guiderà durante le disavventure del povero Vincent. Questa modalità sarà caratterizzata da una suddivisione delle giornate del protagonista in due parti. Nella prima parte potremo “esplorare” lo Stray Sheep Bar, luogo in cui potremo compiere tantissime attività differenti. Non solo potremo parlare con i nostri amici e con i clienti del locale, ma potremo persino divertirci con il cabinato Super Rapunzel, rispondere ai messaggi delle nostre tre spasimanti, influenzando così il nostro rapporto con loro, e bere. Quest’ultima parte sarà fondamentale, in quanto maggiore sarà la quantità di alcol all’interno del sangue di Vincent, maggiore sarà la sua velocità durante le sessioni puzzle.

Ogni notte sarà infatti caratterizzata dagli incubi del protagonista, che lo vedranno scalare immense pareti formate da cubi dalle caratteristiche più disparate. Lo scopo del gioco è semplice, dovremo aiutare Vincent a creare un percorso per arrivare in cima alla parete. Se l’idea di fondo è chiara, la realizzazione di questo obiettivo non sempre sarà così facile per il giocatore. Grazie alla presenza di cubi capaci di danneggiarci, o che si sgretoleranno al nostro passaggio, la difficoltà del gioco sarà sempre crescente creando una vera e propria sfida continua per il giocatore. Tra un piano e l’altro ci ritroveremo in un’area sicura in cui ci verranno poste delle domande a risposta multipla, e saranno le nostre scelte a determinare poi quale finale otterremo.

La scalata per la vittoria

Ma la Golden Playhouse non sarà l’unica modalità con cui potremo divertirci all’interno di Catherine: Full Body. In questa nuova versione del titolo faranno ritorno la modalità Babel e la modalità Colosseum, che saranno disponibili fin dall’inizio del gioco, e un’inedita modalità Arena Online. Ma partiamo dalla prima. La modalità Babel, che potrà essere affrontata in solitario o in coppia con un amico, è una vera e propria storia parallela all’interno della quale dovremo scalare delle pareti estremamente più impegnative di quelle viste durante la trama principale. Questa modalità è divisa in quattro livelli, di difficoltà sempre crescente, e solo i giocatori più esperti riusciranno a superarla indenni.

Catherine: Full Body

Non solo sarà più raro trovare oggetti capaci di aiutarci, ma se decideremo di giocare con un amico la nostra vita si complicherà ulteriormente. Infatti se solamente uno dei due giocatori farà una mossa azzardata che lo porterà a morire, sarà Game Over per entrambi. Sarà dunque necessario avere uno spirito co-operativo non indifferente per poter vincere. Se invece è una sfida che cerchiamo, la modalità Colosseum è perfetta per noi. In questa modalità infatti potremo sfidare un amico nella scalata di una parete a nostra scelta tra quelle viste all’interno della Golden Playhouse. Vincerà chi arriverà per primo in cima, o semplicemente chi non cadrà nell’oblio…

La modalità Arena Online invece racchiude in sé tutte le caratteristiche di Babel e Colosseum, ma con la possibilità di giocare con avversari da tutto il mondo sfruttando la connettività della nostra console. Oltre alla possibilità di affrontare partite amichevoli e di creare una stanza per giocare con i nostri amici presenti su PlayStation Network, potremo cimentarci nelle partite classificate e aumentare così il nostro Rango Arena. Maggiore sarà la nostra bravura e più punti otterremo, in modo da essere sempre abbinati a giocatori del nostro stesso livello.

She’s a Rainbow

Dal punto di vista tecnico Catherine: Full Body ha subito delle migliorie non indifferenti, soprattutto nei contenuti. Purtroppo però l’aspetto grafico in sé risulta abbastanza datato, sopratutto durante le fasi in cui saremo allo Stray Sheep Bar e per i modelli poligonali dei personaggi. Ma per come è sviluppato il titolo si tratta di un dettaglio totalmente trascurabile, in quanto la vera bellezza grafica del gioco la troveremo all’interno delle tantissime scene animate presenti al suo interno. In questa nuova versione inoltre saranno introdotte parecchie scene inedite che andranno ad espandere l’universo narrativo del titolo e la caratterizzazione dei suoi protagonisti.

Catherine: Full Body

Anche l’aspetto sonoro è stato notevolmente ampliato, non solo grazie alla presenza di brani riarrangiati, ma anche di canzoni provenienti da altri titoli della software house, tra cui Persona 5. Potremo scegliere quali brani ascoltare direttamente dal Juke Box presente all’interno dello Stray Sheep Bar, per un’esperienza musicale sempre differente. L’aspetto sonoro è arricchito anche dalla presenza del dual audio: da una parte avremo il doppiaggio inglese con gli stessi doppiatori che abbiamo avuto modo di conoscere nell’originale e dall’altra un inedito doppiaggio giapponese. Quest’ultimo sarà ancora più ricco, in quanto potremo scegliere tra diverse celebri doppiatrici per la voce di Catherine, anche se all’interno del titolo base ne saranno presenti solo due. Per sbloccare le altre dovremo acquistare un contenuto aggiuntivo.

Una delle caratteristiche chiave di Catherine: Full Body è il suo estremo umorismo, usato accuratamente per raccontare le vicende che, nonostante vertano sul surreale, potrebbero riguardare la vita di tutti noi. Si tratta infatti di una storia che parla di amore, amicizia, tradimento, con Vincent che si troverà combattuto tra la scelta di prendersi le sue responsabilità oppure buttarsi liberamente in una nuova avventura. Senza ombra di dubbio per quanto riguarda la narrazione c’è da fare una menzione speciale al team di localizzazione, per l’esser riusciti a sistemare alcuni scivoloni creati da ATLUS. All’interno del titolo infatti troveremo Erica, amica d’infanzia del protagonista, nata come uomo ma diventata donna dopo un percorso di transizione. La software house in origine aveva inserito all’interno del gioco delle battute poco “piacevoli” nei suoi confronti, nonostante questa supportasse sempre il giocatore cercando di consigliarlo nel migliore dei modi. Visto il trattamento ricevuto si aprì un vero e proprio dibattito sulla transfobia intrinseca del titolo. Fortunatamente si tratta di problemi che riguardano solo l’edizione nipponica, grazie all’ottimo lavoro svolto dal team di localizzazione occidentale.

A chi consigliamo Catherine: Full Body?

Ovviamente, per chi non avesse avuto modo di giocare all’originale l’acquisto di Catherine: Full Body è praticamente obbligatorio. Non solo si tratta di uno dei migliori puzzle game degli ultimi anni, ma la sua trama tragicomica e la possibilità di sbloccare tantissimi finali differenti lo rende un titolo interessantissimo e imperdibile. Chi invece ha già giocato l’originale non si dovrà preoccupare: la presenza di tantissimi contenuti aggiuntivi e la possibilità di affrontare dei puzzle del tutto nuovi fa sì che l’esperienza di gioco risulti quasi del tutto inedita.

Catherine: Full Body è la versione rimasterizzata di Catherine, videogioco horror platform-adventure uscito originariamente su Xbox 360 e PlayStation 3. Grafica e meccanica di gioco migliorate, nuove musiche, opzioni multigiocatore potenziate e molto altro ti aspettano in questa affascinante nuova veste. Esplora inediti percorsi narrativi che ruotano intorno all’arrivo della misteriosa ragazza senza memoria, Rin. Saranno disponibili cutscene e filmati animati per approfondire ulteriormente la complicata vita presente e passata di Vincent.

Acquista Catherine: Full Body per PlayStation 4 seguendo questo link al prezzo di 53,99 €. Uscita prevista per il 3 settembre 2019. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo link!

Catherine: Full Body

  • Personaggi fantastici e tanti colpi di scena
  • Ottimo bilanciamento dei puzzle in una difficoltà crescente
  • Ricchissimo di novità…

  • …Ma graficamente ancora arretrato
  • In Babel e Colosseum i personaggi secondari sono solo DLC
  • Tematiche affrontate male dalla software house
Catherine: Full Body
4.3

L’amore trionfa ancora una volta

Ho sempre considerato Catherine uno dei miei titoli preferiti della scorsa generazione di console. Il lavoro svolto da ATLUS per la realizzazione di Catherine: Full Body ha fatto tutto fuorché deludere le mie aspettative. Le novità apportate a livello di gameplay si sentono, il fatto che i puzzle siano differenti rispetto all’originale ha fatto sì che trovassi comunque una sfida del tutto inedita ed avvincente. Anche le novità a livello di trama sono veramente fantastiche, con Rin che con la sua dolcezza è capace di integrarsi benissimo all’interno di un cast già ricco di personaggi strambi ed estremamente intensi. La grafica, per quanto ripulita, risulta ancora troppo simile a quella della scorsa generazione, ma è un problema del tutto secondario perché il titolo riesce a divertire e intrattenere benissimo nonostante il suo aspetto. Certo, il fatto che ancora oggi in Giappone si affrontino temi come la transessualità con troppa superficialità mi ha fatto storcere un po’ il naso. Ma grazie alla bravura del team di localizzazione il problema è stato risolto senza troppi intoppi. Ora però spero vivamente che la software house sviluppi un nuovo titolo della serie, magari ambientato nel passato, visti gli spunti narrativi che questo gioco offre.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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