Cronaca di un disastro annunciato

Cronaca di un disastro annunciato

Forse vi sarete chiesti perché stessi tardando così tanto a pubblicare il primo Diario di viaggio di questo tour in Giappone. La verità è che, a causa di forza maggiore, mi sono ritrovato impossibilitato a lavorarci la scorsa notte, e anche questa sto facendo uno sforzo immane per buttare giù due righe, perciò vi chiedo di sorvolare su eventuali errori di battitura, di tempi verbali e quant’altro.

Siamo atterrati all’aeroporto di Haneda il 26 gennaio in mattinata e, una volta svolte tutte le pratiche del caso (ovvero ritirare i nostri pocket wi-fi, per i quali ringraziamo gli efficientissimi NINJA WIFI, e creare (o ricaricare, nel mio caso) le Suica) ci siamo mossi in direzione di Ikebukuro, dove ci aspettava il nostro bell’appartamento.

Ninja WiFi

Arrivati con circa un’ora di anticipo rispetto al check in in casa, abbiamo fatto conoscenza del café italiano proprio di fronte alla nostra base operativa, “È pronto” (con un vistoso ma divertente refuso nel payoff). Una volta sistemati in casa, io e Roberto siamo partiti all’esplorazione per cercare alcuni negozi e il cinema che di lì a poco ci avrebbe ospitati per la proiezione di Gundam SEED FREEDOM. Abbiamo ovviamente approfittato anche per accaparrarci i gadget rimasti, consapevoli della corsa al bagarinaggio per il GUNPLA in edizione limitata, che ovviamente non abbiamo trovato. Almeno sono riuscito a portarmi a casa Rising Freedom e Immortal Justice, assieme a una pletora di altri oggettini che hanno cominciato a far sanguinare le mie tasche.

È pronto?Una volta lasciato il cinema abbiamo continuato il nostro giro, ero curioso di vedere il rinnovato Yamada Denki, che ha però ben pensato di sostituire il leggendario piano riservato a Gundam con un tristissimo negozio nemmeno tanto fornito (anche se sono stato capace di fare acquisti anche lì). Arrivata la sera siamo tornati a vedere il film al TOHO Cinemas e per le mie impressioni a caldo vi rimando a questo articolo. La sala Premium Theater era spettacolare e i giapponesi sono stati sempre in religioso silenzio prima, dopo e durante tutto il film.

Tutto bellissimo, mi direte… se non fosse che, da quando ho messo piede in aereo, mi si è ostruito completamente il naso e una volta atterrato avevo la febbre, che tuttora non mi è passata. Sto affrontando questo viaggio con ogni briciola di energia rimasta in corpo e questo secondo giorno passato ad Akihabara ha lasciato segni davvero profondi sul mio fisico, soprattutto grazie ai chili di acquisti che mi sono trascinato dietro al ritorno. Vi parlerò della nostra prima giornata al quartiere di Akiba nel prossimo post, adesso ho bisogno davvero di qualche ora di riposo perché domani ci aspetta un’altra giornata bella piena.

P.S. Gundam SEED FREEDOM è letteralmente ovunque a Tokyo e sono incredibilmente grato di poter girare per strada e sentire Takanori Nishikawa e le See-Saw.

TCL Tab 11

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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