Frieren – Oltre la fine del viaggio – Recensione del primo volume

Il nuovo manga fantasy che sta spopolando in Giappone per la sua veste narrativa innovativa arriva in Italia grazie a JPop: scopriamo insieme il primo volume.

Frieren - Oltre la fine del viaggio - Recensione del primo volume

Si dice che il bello del viaggio non sia la meta, ma tutto il percorso precedente, metaforico o non, al raggiungimento dell’obiettivo che ci si è prefissati. Questo viaggio può essere inteso come un’avventura o come un percorso psicologico di evoluzione interiore: qualsiasi forma assuma, non c’è dubbio che queste antiche parole siano la metafora stessa della vita in generale. J-POP Manga porta anche qui in Italia uno dei manga che sta avendo più successo in Giappone, trasportato anche dalla scia di semi novità intrinseca tra le sue pagine: Frieren – Oltre la fine del viaggio, disegnato da Tsukasa Abe e sceneggiato da Kanehito Yamada, vincitore del 14º Premio Manga Taisho e record di vendite in patria. La storia si discosta dall’impostazione classica di shonen manga, invertendo il processo di evoluzione fisica e potenziale del personaggio, concentrandosi invece su quella psicologica e caratteriale dopo aver affrontato una classica avventura in puro stile fantasy.

Frieren - Copertina

  • Titolo originale: Sousou no Frieren
  • Titolo italiano: Frieren – Oltre la fine del viaggio
  • Autori: Tsukasa Abe, Kanehito Yamada
  • Uscita giapponese: febbraio 2020
  • Uscita italiana: 13 ottobre 2021
  • Numero di volumi: 6 (in corso)
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: fantasy, avventura, slice of life
  • Disegni: Tsukasa Abe
  • Storia: Kanehito Yamada
  • Formato: 12.5×18, b/n, brossurato con sovraccoperta
  • Numero di pagine: 192

Abbiamo recensito Frieren – Oltre la fine del viaggio 1 tramite volume stampa fornitoci da J-POP Manga.

Dopo aver ucciso il potentissimo Re Demone, l’eroe Himmel e i suoi compagni possono meritatamente godere della fama e della gloria conseguenti a un’impresa così coraggiosa. Frieren è uno dei membri del party di Himmel, un’elfa dall’età imprecisata che alla fine dell’eroica impresa decide di partire per un viaggio alla ricerca di nuove magie da imparare. Ma, a causa della lentezza con cui la sua vita trascorre rispetto a quella degli esseri umani, non si rende conto che l’effimero tempo che rimane ai suoi compagni non le permetterà di approfondire quei legami che dava così tanto per scontati…

Il ribaltamento del concetto di avventura

Frieren è il ribaltamento dei canoni narrativi del fantasy puro, che si incentra sul viaggio degli eroi per raggiungere l’obiettivo di rivalsa e di salvificazione attraverso un percorso lineare tipico della letteratura di genere. Questo manga, al contrario, si concentra sulla trasposizione di quello che accade successivamente alla morte del malvagio Re Demone, ucciso dal party capitanato dall’eroe Himmel e di cui l’elfa Frieren faceva parte. La narrazione si svolge dopo quelli che nella letteratura fantasy vengono considerati i fatti principali, ovvero il Viaggio dell’Eroe (prendendo in prestito un’accezione di Joseph Campbell) che conduce alla risoluzione finale di una storia basata sulla costruzione dell’identità personale e caratteriale durante il viaggio.

Frieren - Oltre la fine del viaggio - Recensione del primo volume

Per Frieren questa trasformazione non c’è stata durante le avventure e il viaggio con il variegato team di eroi: essendo un’elfa può vivere molto più a lungo rispetto ad umani e nani, migliaia di anni che non sa come impiegare se non cercando magie in giro per il mondo. Ma la possibilità di vivere così a lungo non sempre costituisce un vantaggio, ripercuotendosi e ritorcendosi a livello caratteriale: Frieren è schiva, timida e chiusa in se stessa, molto spesso apatica e pigra. Ciò è dovuto alla consapevolezza di un’effimera esistenza di tutto ciò che la circonda, portandola a non affezionarsi a nessuno e a non godere delle piccole cose, come un’alba o l’attaccamento a qualcosa. Ma a lungo andare, perdendo gradualmente ogni legame, ogni amico per via del veloce trascorrere del tempo, Frieren si accorge di mancare di qualcosa, di voler vivere la vita in modo più completo e spensierato. Il rimpianto dell’elfa durante il funerale del suo amico Himmel è quello di non averlo conosciuto meglio quando era in vita, forse noncurante del fatto che per lui, un semplice umano, il tempo passasse molto più in fretta.

Questa consapevolezza la porta a pensare inconsciamente di poter cambiare il suo modo di essere, prendendo sotto la propria ala una giovane allieva, Fern, e cercando almeno con lei di creare un legame affettivo e amicale che possa riscattarla dagli errori fatti in passato. Dall’inizio del volume, infatti, si nota un lievissimo cenno di cambiamento nelle azioni di Frieren, che tenta, attraverso il viaggio, di sopperire a quelle occasioni mancate con il suo gruppo di amici. È per questo che, per certi versi, il viaggio alla ricerca delle magie diventa un pretesto per ripercorrere quelle tappe importanti del viaggio precedente, cercando di onorare la memoria dei suoi compagni ormai quasi tutti deceduti. Ed ecco che, da viaggio fantasy in stile tolkeniano, quello di Frieren si trasforma fin dal primo capitolo nel Viaggio dell’Eroina, ovvero quel percorso a ritroso di carattere psicologico più che ambientale e diegetico che porta la protagonista a ripensare alle proprie azioni passate e ai propri errori, imparando da essi ed evolvendo caratterialmente e psicologicamente.

Frieren - Oltre la fine del viaggio - Recensione del primo volume

I valorosi eroi hanno finalmente sconfitto definitivamente il malvagio Re Demone: ora che la loro avventura è terminata possono ritornare alla loro vita precedente e possono godersi tutta la gloria derivata dalla loro prodezza. Frieren, un’elfa con alle spalle centinaia di anni, decide di intraprendere un viaggio per accumulare più magie possibile e per spendere le migliaia di anni che ha ancora davanti a sé. Ma durante il suo cammino capirà di non aver goduto di quei piccoli attimi che, per chi è destinato ad una vita molto più breve della sua, sono così importanti: Frieren decide di cambiare, e di intraprendere un viaggio alla scoperta di chi erano veramente i suoi vecchi compagni…

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Narrativamente parlando, il viaggio di Frieren è costruito secondo uno schema abbastanza lineare, ma che riesce a intersecare elementi propri di due narrazioni speculari: quella precedente all’uccisione del Re Demone, attraverso dei flashback rievocati nel momento in cui l’elfa ritorna nei luoghi visitati in precedenza, e quella del viaggio attuale insieme a Fern. Questa suddivisione può fuorviare il lettore, soprattutto per via dell’estrema compressione in poche vignette dei fatti precedenti l’inizio del manga, ma che al contempo possono presentarsi come un preludio agli sviluppi dei prossimi volumi e come incipit per comprendere la caratterizzazione della protagonista. Quest’ultima è molto statica, apatica e apparentemente inconsistente, se nonché proprio il rievocare i flashback del passato porta ad un confronto inevitabile con quella che era prima, dimostrando come, almeno impercettibilmente, il cambiamento caratteriale stia avvenendo nel viaggio attuale.

Una giovane elfa alla scoperta di se stessa

I disegni sono molto aggraziati, precisi e particolareggiati. Gli sfondi sono costruiti per ricreare un’atmosfera fantasy e medievaleggiante, ma al contempo molto bucolica: gran parte del viaggio di Frieren avviene in mezzo alla natura, costruendo insieme al disegno un modo per connettere il legame intrinseco che ideologicamente vi è tra gli elfi e il mondo naturale. La consequenzialità delle tavole, la compattezza delle vignette e la moderazione di splash page, rappresentano la volontà di costruire una storia pregna e molto lineare, che non eccede a livello spettacolare attraverso una rappresentazione totale dell’azione, ma al contrario si concentra molto sul particolare visivo.

Da questo punto di vista, non a caso, si concentra l’inchiostrazione, precisa, netta, caratterizzata da ombre e punti luce data da un utilizzo moderato dei retini, che non sono preponderanti e invasivi, ma che si calibrano alla perfezione con i tratti inchiostrati.

Frieren - Oltre la fine del viaggio - Recensione del primo volume

Le inchiostrazioni maniacali e così particolareggiate sono supportate da un’edizione J-POP come sempre molto attenta alla qualità di stampa, per permettere una resa grafica ancora più eccellente. La carta, infatti, non lascia trasparire minimamente l’inchiostro e la grafica sottostante, potendo apprezzare così ancora maggiormente i particolari grafici. Il tutto è impreziosito da una sovraccoperta opaca che presenta due differenti disegni: una regular con il party al completo, e una variant con la sola Frieren che medita sotto un albero.  Frieren – Oltre la fine del viaggio rappresenta un viaggio dell’anima, un percorso psicologico che induce a ripensare la propria vita e soprattutto la brevità conseguente: una cosa a cui non pensiamo mai, ma che ci farebbe apprezzare ancora di più ogni piccola cosa e ogni singolo istante.

A chi consigliamo Frieren – Oltre la fine del viaggio?

Frieren è un manga dalle tinte fortemente fantasy, con riferimenti ai viaggi d’avventura intrapresi dagli eroi per uccidere il cattivo di turno. Certamente gli amanti di questo genere gradiranno non poco questa storia, per via delle atmosfere e dei disegni assolutamente in linea con l’immaginario generale delle avventure fantastiche. Ma, come affermato in precedenza, Frieren è anche e soprattutto un viaggio psicologico, interiore e di formazione, con interessanti risvolti anche a livello narrativo e che quindi inseriscono questo manga in quel filone di intensità diegetica che può essere apprezzato anche da chi cerca una storia un pochino più impegnata.

Il Viaggio dell’Eroina alla scoperta di se stessa

Come si evince, dunque, Frieren – Oltre la fine del viaggio non può essere considerata esclusivamente come una classica e lineare storia in stile fantasy, a partire dall’incipit che si pone come la fine di un viaggio precedente che non viene menzionato nel manga se non attraverso una serie di flashback. E tutto ciò non rende Frieren una storia banale e riciclata, anzi: si pone innanzitutto come un motivo di rinnovamento nel genere, senza tralasciare il fatto che proprio per la sua struttura atipica e poco incline all’azione, la storia si propone come una rappresentazione del viaggio della protagonista per rimediare ai suoi errori e per intraprendere una crescita morale e un’evoluzione interiore che non sarebbe stato possibile descrivere durante il viaggio per affrontare e sconfiggere il malvagio Re Demone. Frieren – Oltre la fine del viaggio è quindi un manga assolutamente valido dal punto di vista narrativo, coinciso nei suoi intenti e che probabilmente stupirà sempre di più nei successivi volumi.

Una piacevolissima avventura interiore

Una mahō shōjo che vive sommersa tra libri e fumetti, Pokémon e dadi di D&D. Divoratrice compulsiva di film e serie TV, nel tempo libero complotta con il suo gatto per conquistare il mondo. Sogna un giorno remoto di disegnare una storia a fumetti incentrata su una campagna di Dungeons & Dragons.

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