Il mangaka Nomio Gyūnyū parla della difficoltà di pubblicare contenuti “loli”

loli

Attraverso il proprio profilo Twitter ufficiale, il mangaka Nomio Gyūnyū (Joshi Shougakusei Hajime Mashita P!) ha parlato della difficoltà per quanto riguarda la pubblicazione di contenuti Loli (o Lolicon), abbreviazione di Lolita complex, termine che in Giappone viene utilizzato come riferimento al genere incentrato sulla figura di personaggi femminili dall’aspetto pubescente. Un discorso abbastanza controverso che spesso, anche fuori dallo stesso Giappone, viene considerato da molti come pedofilo.

Nel tweet di Gyūnyū si legge infatti:

“Mentre stavo bevendo con il mio collega mangaka Uran, siamo entrati nella discussione sulle difficoltà di pubblicare contenuti loli su riviste mainstream. Dopotutto, indipendentemente da quanto bene possono vendere, non diventeranno mai anime, e gli editori non vogliono serializzare qualcosa che si sa già non potrà mai diventare anime. È ormai praticamente impossibile pubblicare materiale loli, in quanto ha perso interesse nel mercato occidentale, e la stessa industria Giapponese sta pian piano imparando la stessa lezione. Sembra come se fossimo già stati tagliati fuori da tutto.”

L’autore ha anche commentato la notizia delle recenti politiche di Amazon, che hanno portato alla rimozione di svariate light novel in formato e-book, rivelando che appena quattro anni fa la sua opera Joshi Shougakusei Hajime Mashita P! venne rimossa da Amazon JP e non è stata serializzata da nessuna app legale di manga, dichiarando che ormai aveva già capito che ci sarebbe stato l’incremento di casi in cui una piattaforma, di qualsiasi parte del mondo, avrebbe imposto delle restrizioni in base alle proprie idee soggettive.

Gyūnyū sta attualmente serializzando la sua Joshi Shougakusei Hajime Mashita (I Became an Elementary Schoolgirl) su Nico Nico. Hakusensha ne aveva pubblicata una versione editata sulla rivista Young Animal dal 2014 al 2019, con il titolo Joshi Shougakusei Hajime Mashita P!. La serie narra la storia di un salaryman giapponese ancora vergine, età 30 anni, che per una serie di eventi si ritroverà trasformato in una ragazzina delle elementari.

Fonte: Pagina Twitter ufficiale via Anime News Network

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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