Giappone: campagna di crowdfunding per salvare una storica sala giochi

Mikado sala giochi

Nonostante il dilagare delle console casalinghe, in Giappone la tradizione della sala giochi arcade è ad oggi viva più che mai. Non solo un ottimo punto di ritrovo per tutti i giocatori giapponesi, ma anche una vera e propria meta di culto per tutti gli occidentali che potranno vivere al loro interno un’esperienza nuova e allo stesso tempo nostalgica. Purtroppo con i problemi legati al COVID-19 e al social distancing, una delle storiche sale giochi indipendenti di Tokyo rischia il tracollo finanziario.

È per questo che Minoru Ikeda, proprietario della leggendaria sala giochi Mikado, ha deciso di aprire una campagna di crowdfunding per poter salvare la propria attività chiedendo l’aiuto dei propri utenti e di tutti gli amanti dei videogiochi. La pandemia ha infatti colpito l’imprenditore in un momento abbastanza difficile, stava infatti ultimando i lavori per espandere la sua attività con l’apertura di una seconda sala giochi. A causa del virus gli introiti della sala giochi sono infatti diminuiti del 70%, e in un momento in cui Ikeda ha investito parte dei suoi guadagni per l’apertura di un secondo centro significa il rischio di un’imminente chiusura.

Situata di fronte alla Takadanobaba Station di Tokyo, la sala giochi arcade Mikado è una vera e propria meta di culto per tutti gli appassionati di retro gaming, in particolar modo quelli di genere picchiaduro e shoot’em up. Con un obiettivo di 20 milioni di yen (circa 170 mila €), la campagna su Campfire offre ai donatori ricompense come partite gratuite, o persino la possibilità di decidere quali saranno i prossimi tornei tenuti all’interno della sala giochi.

Ikeda ha inoltre confermato che utilizzerà i soldi guadagnati per poter restaurare il locale, ad esempio creando degli spazi dedicati ai fumatori in modo da rispettare le nuove leggi varate in Giappone in merito al fumo. Fortunatamente l’imprenditore non dovrà preoccuparsi della possibile chiusura della sua attività perché in soli due giorni di campagna è riuscito a raccogliere ben 25 milioni di yen, superando di gran lunga le proprie aspettative e il traguardo prefissato.

Insomma tutto è bene quel che finisce bene, e chissà quale cifra riuscirà a raggiungere la sala giochi Mikado nei 28 giorni rimanenti della sua campagna Campfire. E visto che la chiusura è ormai un incubo passato, si tratta di uno dei luoghi del Giappone da visitare assolutamente.

Fonte: SoraNews 24

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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