PlatinumGames aperta all’acquisizione, ma solo a una condizione

PlatinumGames apre alla possibilità di essere acquisita, ma solo a una condizione

Siamo solo a febbraio, eppure il 2022 ha già visto alcuni notevoli colpi di mercato nel settore videoludico, con Microsoft e Sony che si sono accaparrati alcuni importanti developer. C’è chi è pronto a scommettere che non sia finita qui e che in futuro ne vedremo delle belle, e con questa remota possibilità, PlatinumGames ha voluto dire la sua in merito a una possibile acquisizione.

Stando alle parole del CEO Atsushi Inaba, la compagnia potrebbe essere aperta a un’acquisizione solo se vi fosse la possibilità continuare a mantenere la propria libertà. Solo in quel caso prenderebbero in considerazione qualsiasi offerta.

La cosa più importante per noi è avere la libertà di fare i giochi che vogliamo. Da quello che ho sentito delle recenti acquisizioni, non credo che Microsoft inizierà a microgestire Activision fino a portare via tutta la loro libertà… Non credo che sarà una relazione del genere.

Credo ci sarà molto rispetto reciproco, e penso che Activision sarà in grado di continuare a fare ciò che sa fare meglio. Questo è anche ciò che è più importante per noi, qualunque sia la forma che assume per noi e per la nostra compagnia. Quindi non rifiuterei nulla, purché la nostra libertà fosse ancora rispettata.

Inaba trova inoltre strano il fatto che in Giappone non siano molte le fusioni di questo genere, al contrario del resto del mondo:

Sono d’accordo. Non ne vedo molte in Giappone, e personalmente penso che sia strano. Per alcune di queste grandi aziende con tutti i loro soldi, a volte pensi “Dai! Acquista qualche società!”. È strano vedere le aziende giapponesi essere sempre così passive.

PlatinumGames non si tira quindi indietro alla possibilità, sempre ammesso che la condizione posta verrà garantita. Chi vedreste bene ad aggiungere questo developer tra le proprie fila? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: PlatinumGames via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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