Fire Emblem Echoes non avrà il doppiaggio giapponese

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Come nel caso di Fire Emblem Fates per Nintendo 3DS e, più recentemente, nel caso di Fire Emblem Heroes per Android e iOS, anche il prossimo gioco della saga di Intelligent Systems non potrà vantare del doppiaggio originale in lingua giapponese, come invece è accaduto per Fire Emblem Awakening. Dalla pagina prodotto di Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia sul sito ufficiale di Nintendo Italia, apprendiamo infatti che il titolo in arrivo a maggio potrà contare unicamente sulla traccia audio in lingua inglese. Non sono stati resi noti i motivi di tale scelta, probabilmente riconducibili allo spazio limitato sulla cartuccia di gioco.

L’uscita del titolo è prevista per il prossimo 19 maggio, in esclusiva su Nintendo 3DS.

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Il glorioso passato torna in vita con Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, solo sulle console della famiglia Nintendo 3DS.

Ispirato a Fire Emblem Gaiden, uscito solo in Giappone nel 1992, Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia ripropone il gameplay classico di Fire Emblem in chiave moderna, aggiungendo l’esplorazione di città e segrete.

I due protagonisti del gioco, Alm e Celica, si uniranno a un ampio cast di personaggi imprigionati in un conflitto tragico che dilania il continente di Valentia. La narrazione include filmati d’animazione realizzati dallo Studio Khara e ogni singolo dialogo è interamente doppiato*.

Libertà di esplorazione, segrete brulicanti di nemici e sviluppo flessibile dei personaggi: tutti gli ingredienti che hanno reso unico Fire Emblem Gaiden fanno il loro ritorno in Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, solo per le console della famiglia Nintendo 3DS.

*Nota: il doppiaggio è disponibile solo in inglese.

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia – Trailer

Fonte: Nintendo

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.