Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars – Recensione

Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars – Recensione

mario-vs-donkey-kong-tipping-stars-recensione-boxartI giochi dedicati a Mario hanno toccato praticamente qualsiasi genere nel corso degli anni: l’idraulico baffuto è stato messo alla prova nei modi più disparati e ha affrontato i nemici più bizzarri, ma la sua nemesi originaria, prima ancora che Bowser fosse una realtà e che Wario rendesse irrespirabile l’aria, fu l’adorabile scimmione che risponde al nome di Donkey Kong. Il loro debutto avvenne sull’omonimo platform arcade nel 1981 e da allora le loro strade si sono separate e incrociate più e più volte.

Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars, in uscita in formato digitale per Nintendo 3DS e Wii U il prossimo 20 marzo, prosegue una ormai consolidata tradizione di puzzle game iniziata con Mario vs. Donkey Kong su Game Boy Advance e proseguita poi su Nintendo DS; non manca di richiamare, così come i suoi predecessori, elementi del Donkey Kong classico e del glorioso Donkey Kong ’94 per Game Boy, ma fa venir meno la componente di platforming per incentrarsi sui rompicapo e lo fa sfruttando al meglio il touch screen delle console, una scelta di game design che ha caratterizzato tutti i capitoli della saga rilasciati per Nintendo DS.

  • Titolo: Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars
  • Piattaforma: Wii U, Nintendo 3DS
  • Genere: Puzzle Game
  • Giocatori: 1
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: Nintendo Software Technology
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 20 febbraio 2015
  • Disponibilità: digital delivery, ma sarà disponibile in versione pacchettizzata contenente il codice download
  • Reperibilità: comune
  • DLC: nessuno
  • Note: con l’acquisto di una delle due versioni si riceverà un codice per scaricare una copia della versione per l’altra console
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Mal di testa epocale in arrivo per il povero Tipo Timido

Tipping Stars è un puzzle game in cui il compito del giocatore è di accompagnare all’uscita di ogni livello tutti i giocattoli a molla presenti sullo schermo. La peculiarità del gioco consiste nell’impossibilità di controllare direttamente le “action” figure di Mario & Co: una volta dato l’impulso iniziale con il tocco del pennino queste proseguiranno autonomamente la loro marcia per inerzia, starà al giocatore modificare l’ambiente circostante creando nuovi percorsi ed evitando gli ostacoli, indirizzandole così verso la Porta M. L’interazione è affidata a touchscreen e pennino, grazie ai quali potremo tracciare ponti impiegando delle travi, posizionare tapis-roulant e ascensori oppure spostare tubi, ma se le meccaniche di base sono elementari e intuitive il level design non mancherà di complicarci la vita costringendoci a riflettere attentamente e a pianificare almeno le prime fasi di spostamento dei nostri Minis. Questi infatti non potranno né essere fermati con un tocco né girati, al contrario di quanto accadeva in Mario vs. Dokey Kong 2, e dovranno raggiungere il traguardo entro il tempo-limite quasi in fila indiana, pena la chiusura definitiva dell’uscita e il conseguente Game Over.

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Un dinosauro rapisce una, uno scimmione rapisce l’altra… non si può mai stare tranquilli.

Che il gioco premi la riflessione e l’attento studio dei singoli livelli è testimoniato dal fatto che il timer dei 300 secondi non partirà fino a quando non metteremo in moto il primo figurino, quindi avremo tutto il tempo di osservare i possibili percorsi, spostare gli elementi interattivi, pianificare gli spostamenti e decidere quale giocattolo far partire per primo. Via via che un Minimario o un suo piccolo compagno avanza potrà capitargli di incontrare un altro amico a molla che si attiverà appena i due verranno a contatto, per proseguire poi la loro marcia appaiati. Bisogna però fare attenzione a come si pongono gli elementi interattivi: un errato posizionamento di una trave o una scelta di tempi sbagliata può comportare l’allontanamento di due o più Minis rendendo molto più difficile raggiungere il traguardo in sincrono.

mario-vs-donkey-kong-tipping-stars-recensione-schermata-10La difficoltà è ben bilanciata e come è tradizione in casa Nintendo non scoraggia i neofiti o i più giovani, ma il sistema di scoring e la valutazione a fine livello invoglia i perfezionisti e i giocatori in cerca di una sfida a ideare strade sempre più brevi e veloci per raggiungere l’uscita. Il punteggio è dettato sia dal tempo avanzato dopo il raggiungimento della porta sia dalle monete recuperate, mentre la valutazione è espressa con un trofeo di bronzo, argento o d’oro, assegnato in base alla quantità di punti realizzati; accumulando trofei d’oro si renderanno accessibili anche dei livelli bonus, mentre portando a termine gli otto livelli di ciascuno dei sei mondi che costituiscono l’avventura principale si accederà a due zone extra. Al contrario dei due capitoli retail usciti per DS negli scorsi anni, Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars non ha boss fight in cui affrontare lo scimmione incravattato: nel settimo livello di ogni zona un Minimario porterà una chiave con la quale aprire la Porta M, il che renderà rilevante la sua posizione all’interno della fila, mentre nell’ottavo livello uno dei Minimario, controllato da una malvagissima scimmia giocattolo, farà la parte del cattivo e sarò nostro compito prenderlo a martellate in testa per farlo rinsavire e metterlo ordinatamente in fila.

Mancia, prego

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Grazie Adam! Se c’hai 50 Euro accetto pure quelli!

La possibilità di creare livelli personalizzati e di condividerli con la comunità di giocatori non è una novità assoluta, era infatti già presente nei capitoli precedenti grazie all’impiego delle funzionalità di Nintendo Wi-Fi Connection. Tipping Stars promette di poter realizzare, caricare e mostrare  su Miiverse i livelli creati dagli utenti, ma per nostra sfortuna il gruppo non è stato ancora reso accessibile, quindi non possiamo rendervi conto di come effettivamente questo avvenga. Selezionando la voce “Cantiere” dal menu iniziale si può accedere all’editor dei livelli, estremamente chiaro e intuitivo nel suo funzionamento. Gli elementi base per la costruzione degli stessi saranno già tutti disponibili da subito, tuttavia sarà possibile acquistare nel Negozio del cantiere elementi di colore diverso e personaggi aggiuntivi, come Pauline, Minimario maledetto e anche l’immancabile Luigi. Queste componenti hanno un prezzo espresso in Stelle, una currency che potremo guadagnare ottenendo gli agognati trofei nella modalità storia oppure attraverso il sistema di feedback ideato per la condivisione dei livelli: ogni qualvolta un altro giocatore proverà una nostra creazione condivisa su Miiverse otterremo delle Stelle, e se questi vorrà potrà donarcene altre come “mancia” dimostrandoci se ha apprezzato il nostro lavoro e “finanziandoci” così l’acquisto di nuovo materiale. Donando Stelle agli alti giocatore è possibile inoltre ottenere 72 timbri da utilizzare nei nostri messaggi su Miiverse… bello il Karma eh?

Clockwork Mario

mario-vs-donkey-kong-tipping-stars-recensione-schermata-08Graficamente Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars è un buon prodotto, simpatico, vivace, colorato e pulito, con lo stile che caratterizza questa serie. Gli elementi riposizionabili hanno un codice di colore oltre che di forma, il che li stacca dallo sfondo e li rende immediatamente riconoscibili eliminando ogni margine di errore e limitando al minimo i tutorial. La versione che abbiamo avuto modo di provare è quella per Wii U e fa uso sia dello schermo del GamePad sia di quello della TV: il primo è indispensabile per inserire i comandi via touchscreen, mentre sul secondo sarà possibile vedere una panoramica del quadro che si sta affrontando. Purtroppo i livelli sulla TV saranno incorniciati e non a tutto schermo, stile Super Game Boy; non che sia una funzione fondamentale, il 99% del tempo terremo gli occhi incollati sul GamePad giocando di fatto off-screen, quindi il supporto offerto dalla TV è assolutamente marginale. Sullo schermo del controller sarà possibile spostare l’inquadratura e fare una carrellata del livello utilizzando sia l’analogico destro che il sinistro oppure sfruttando D-pad e tasti, per la gioia dei giocatori mancini come il nostro Zechs, un’accortezza a cui Nintendo non è nuova. Le musiche sono classici riarrangiamenti di temi iconici di Super Mario e Donkey Kong, come l’Overworld Theme di Super Mario Bros. 2,  l’Underworld Theme di Super Mario Bros. o Island Swing da Donkey Kong Country; nulla di nuovo, ma da un gioco di questo tipo non mi sarei aspettato qualcosa di diverso.

A chi consigliamo Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars?

mario-vs-donkey-kong-tipping-stars-recensione-schermata-07Essendo un puzzle game, i suoi contenuti sono adatti a chiunque e tengono in allenamento la mente, inoltre la struttura a livelli lo rendono adatto sia a una esperienza di gioco on-the-go su Nintendo 3DS sia a più lunghe e rilassanti sessioni casalinghe. La difficoltà non è esasperata e la struttura di gioco permette di migliorare gradualmente le nostre performance, ma per ottenere tutti  i trofei d’oro sarà necessario spremere le meningi e adattarsi alle situazioni. Acquistando una copia di Mario vs. Donkey Kong Tipping Stars per Nintendo 3DS o Wii U si otterrà un codice download per poter scaricare il gioco anche sull’altra console. Questo codice non sarà legato al Nintendo Network ID, ma potrà essere liberamente condiviso con un amico, il che comporta che per ogni copia di Tipping Stars venduta ci potranno essere due possibili creatori di nuovi livelli su Miiverse. La tattica del “bring a friend” comporta una veloce espansione della comunità di giocatori e li motiva a continuare a dedicarsi a quel particolare gioco. Ci sentiamo di sconsigliarlo solo a chi non ama i puzzle game, ma se qualcuno dovesse decidere di regalarvi un codice dategli una possibilità e difficilmente ve ne pentirete.

  • Level design impeccabile
  • Ottimo rapporto qualità-prezzo
  • Il cross-buy può accrescere la community
  • L’editor di livelli aumenta la longevità

  • Poche innovazioni rilevanti
  • Solo in digital delivery, ma si fa perdonare
Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars
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Divertente, economico e longevo, ma con poche vere innovazioni

Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars è un puzzle game dalle meccaniche solide e rodate, ideale per brevi sessioni di gioco sia in casa che fuori e con una componente social studiata e coerente, non invasiva o forzata come troppo spesso accade con altre produzioni. L’unico difetto che gli si può rimproverare è che quasi nulla di ciò che è presente nel gioco rappresenta una vera novità: i controlli, gli elementi interattivi, le meccaniche in toto sono già state viste in passato e aggiungono poco o nulla alle esperienze precedenti, se non nuovi livelli. Ma pur essendo un “more of the same” e tenendo a mente il prezzo ridotto a cui è offerto, Tipping Stars rimane un titolo validissimo, con un level design sempre al top, in grado di offrire diverse ore di intrattenimento e, con il giusto supporto da parte della community, la sua longevità potrebbe essere potenzialmente infinita. Prezzo contenuto e cross-buy rendono accessibile Tipping Stars a un vastissimo pubblico, il che favorisce la diffusione e lo sviluppo di una community di giocatori non meramente passivi ma protagonisti nella creazione di livelli sempre nuovi. Solitamente la distribuzione di giochi in solo formato digitale è un metodo per ridurre i costi di produzione e distribuzione, ma questo nuovo Mario vs. Donkey Kong giungerà in versione pacchettizzata sugli scaffali dei negozi, pur avendo al suo interno solamente il codice di download. Dare la possibilità di acquistare anche una versione contenente la cartuccia di gioco, magari con un piccolo sovrapprezzo, non sarebbe stata una brutta idea, ma evidentemente Nintendo ha deciso di mantenere al minimo il costo finale per facilitare l’acquisto del gioco, ed è una scelta che tutto sommato ci sentiamo di condividere.

Collezionista e retrogamer compulsivo, circola con un Game Boy Advance in tasca e non ha paura di usarlo. Probabilmente è il più polemico del gruppo.