Star Wars: L’Alta Repubblica – L’equilibrio in bilico – Recensione

Seguendo le nuove pubblicazioni di Panini sul mondo di Star Wars, vi proponiamo la recensione del primo volume del nuovo capitolo dedicato all'Alta Repubblica: L'equilibrio in bilico

Star Wars: L'Alta Repubblica - L'equilibrio in bilico - Recensione

A pochi mesi dall’uscita dell’ultimo volume del blocco di Star Wars Rebels (qui la recensione del primo volume), e dopo aver esplorato le epoche più vicine alla saga degli Skywalkers, come Leia, Principessa di Alderaan, Panini ritorna sul mercato con una nuova serie dell’universo di guerre stellari. Star Wars, l’equilibrio in bilico, fa infatti parte del progetto multimediale (l’Alta Repubblica) del franchise di Guerre stellari (avviato da Lucasfilm nel 2021) che comprende libri, fumetti e anche manga ambientati nel periodo di splendore per i Jedi e la Repubblica come dimostra l’impiego (nel duo con Shima Shinya) di Justina Ireland, già autrice di tre novel ambientate in questo “nuovo” universo ben accolto dai fan. Questo volume sarà all’altezza delle aspettative? Lo scoprirete proseguendo nella lettura di questo articolo!

Star Wars: L'Alta Repubblica - L'equilibrio in bilico - Recensione

  • Titolo originale: Star Wars: The High Republic – Edge of Balance
  • Titolo italiano: Star Wars: l’Alta Repubblica – l’Equilibrio in bilico 
  • Uscita italiana: 28 luglio 2022
  • Numero di volumi: 1 (in corso)
  • Casa editrice: Panini Comics
  • Genere: Fantascienza, Avventura 
  • Disegni: Mizuki Sakakibara
  • Storia: Shima Shinya & Justina Ireland
  • Formato: Bossurato, 13 x 18 cm, B/N
  • Numero di pagine: 144

Abbiamo recensito Star Wars: l’Alta Repubblica – l’Equilibrio in bilico tramite copia stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics. 

Il prolifico mondo dell’Alta Repubblica

Anche in questo caso, per comprendere meglio il manga, occorre capire come si colloca in questo nuovo progetto che da pochi anni funge da base per moltissime pubblicazioni e sviluppi storici, ovvero l’Alta Repubblica. In questo macro-arco narrativo punto centrale è il Grande Disastro, un enorme incidente (del quale si sa poco, ma sufficientemente potente da costringere ogni nave nell’iperspazio a uscirne) che sarà il punto di inizio di molte delle attuali e future pubblicazioni, nonché prima crepa in quest’epoca di apparente splendore.

In questo blocco si posiziona anche la storia di Lily-Tora-Asi, giovane Jedi che prende a cuore la difesa degli sfollati causati proprio dal grande disastro iperspaziale. La storia si svolge infatti sul pianeta di Bianchii, un pianeta quasi disabitato dell’orlo esterno dove però si trovano un Tempio Jedi e terreno fertile, che fornirebbero protezione e risorse a questi nuovi coloni e contadini.

Questo primo volume è però un focus sulla visione del mondo che ruota attorno alla ragazza, che comprende suo maestro Arkoff, il suo Padawan, due attendenti, e tutti i pensieri che la attraversano durante la sua missione. Tra apprendimenti, nozioni sul mondo della Forza e sulla storia, non mancano le minacce da affrontare: su alcuni pianeti stanno comparendo i Drengir, esseri misteriosi che si nutrono di carne e portano devastazione. Uno scontro insolito nel panorama di Star Wars, ma che, come avvenuto per altre creature, fa da ottima cornice a questo primo volume che offre una buona disquisizione sui concetti di bene e male.

La via dello Jedi si basa sull’equilibrio

Tra le varie tematiche, come proteggere i deboli, aiutare i bisognosi e persino la capacità di dialogare oltre le parole, quella che emerge maggiormente è sicuramente legata al concetto di equilibrio. La Jedi lo ripete più volte: la forza può servire per difendere, ma anche per togliere la vita, proprio come una spada laser. Sta al combattente saper soppesare le due variabili, abbracciandole entrambe. In questo addestramento continuo, dove anche gli errori sono spunto di crescita, un cavaliere Jedi ha la possibilità di migliorare mentalmente, definendo il suo mondo e la linea di confine non solo tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma anche tra ciò che è necessario e quello che non lo è.

Le perturbazioni nella forza, i duelli (effettuati con due spade e tecniche come sempre rivolte allo stile dei samurai per la protagonista), l’insegnamento, tutto, per quanto spesso in modo caotico, è funzionale a creare una certa atmosfera di ricerca della pace interiore per Lily.

Perfettamente bilanciato come tutt… ah no!

Questo primo volume (dei due totali) offre certamente buoni spunti, buone tematiche, e materiale su cui riflettere, ma presenta anche spazi che potevano essere meglio utilizzati. Per prima cosa, anche in questo caso, si da per scontato che il contesto sia noto (una pagina di incipit non basta) e questo può confondere i fan meno legati alle pubblicazioni cartacee. La storia rimane comunque comprensibile, nonché una buona storia per fornire del contesto al periodo dell’Alta Repubblica.

Stesse osservazioni possono essere rivolte alla sceneggiatura: molti discorsi sono quasi futili, banali, mentre dove servirebbero parti più descrittive si lascia il tutto a poche parole, spesso dissociate dalla trama di fondo che vede un piano per portare confusione sul pianeta, e che potrebbe coinvolgere anche il Nihil, un’organizzazione criminale che opera nell’Orlo Esterno della quale si dice poco o nulla.

In tutto questo svolgimento altalenante tra azione e dialoghi, il capitolo bonus è quello che risulta forse il più piacevole di questo manga, forse perché il dialogo con i Banchiani racchiude molti degli insegnamenti che l’opera vorrebbe dare.

Uno stile a metà

Tra le tante cose che hanno catturato il mio interesse in Star Wars: L’Alta Repubblica – L’equilibrio in bilico ci sono sicuramente disegni e organizzazione, probabilmente funzionali a rendere l’opera fruibile sia agli appassionati di manga che a quelli che non lo sono. La lettura all’occidentale, come nelle prime opere che giungevano in Italia, ne è un chiaro esempio (anche se mi fa strano vederlo oggigiorno), così come lo sono le vignette adoperate.

Lo stile di Mizuki Sakakibara è elementare, pulito, ma quasi abbozzato e squadrato, che strizza l’occhio ai lettori di fumetti, senza troppi contrasti o tavole impressive. Tutto è molto chiaro, troppo a volte, con sfondi spesso piatti e assenti, e pochi dettagli se non per la protagonista e qualche personaggio secondario (com Viv’nia). Miglior vita hanno invece le scene di combattimento, i duelli e quelle che mostrano le poche immagini del paesaggio di Bianchii. Insomma, una scelta che prosegue in parte sulle corde delle precedenti pubblicazioni.

A chi consigliamo Star Wars: L’Alta Repubblica – L’equilibrio in bilico?

I fan di Star Wars sono sempre in attesa di nuovo materiale, e chi non legge i libri può trovare in queste pubblicazioni una manna per rimanere aggiornati sulle evoluzioni di questo universo fantascientifico, che ha ricominciato a sfornare storie ed emozioni. Difficile quindi non consigliare a un fan quest’opera (soprattutto se legato solo alla filmografia), anche nell’ottica della prossima uscita, presumibilmente nel 2024 su Disney+, della serie di The Acolyte, che sarà ambientata proprio nel periodo finale dell’Alta Repubblica, collegandola con la saga degli Skywalker. Chi invece non si è mai approcciato al genere dovrebbe partire con altri titoli, poiché questo risulterebbe troppo fuori contesto.

  • Introduzione del nuovo progetto di Star Wars
  • Storia tranquilla e riflessiva
  • Fruibile anche a chi legge pochi manga

  • Contesto difficile
  • Storia per ora poco avventurosa
  • Alcune scene poco curate
Star Wars: L'Alta Repubblica - L'equilibrio in bilico
3.4

Primi scorci sull'Alta Repubblica

Con questo volume si inaugura, anche a livello di manga, il filone dell’Alta repubblica, iniziando a introdurre termini e contesti che nei prossimi anni sentiremo con più frequenza: il Grande Disastro Iperspaziale, la fiera della repubblica, i Drengir, il Nihil, e tanto altro. A parte questo la storia che ci viene offerta risulta piuttosto canonica e senza troppe emozioni: una narrazione monotona, molto riflessiva e discorsiva, che non sa certamente incantare come le precedenti edizioni, ma è funzionale a creare i bordi di questo nuovo contesto per i fan. In sostanza, tra combattimenti e insegnamenti non ci si annoia, ma nemmeno si può dire di rimanere incantati, e la pacatezza dello stile grafico non contribuisce certo alla causa. Se questo blocco vi risulterà poco avvincente non preoccupatevi: il capitolo si conclude con misteri e novità sufficienti a rendere il prossimo numero più interessante. Concludendo, date una possibilità a questo numero, perché se siete fan di questo universo in continua espansione troverete nella storia di Lily abbastanza nutrimento per saziare la vostra sete di avventura e ampliare le conoscenze su ciò che si svilupperà nel mondo di Star Wars.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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