Injustice: Gods Among Us – Recensione

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injustice-gods-among-us-recensione-boxartLo scorso 2011 NetherRealm Studios ha sbancato il botteghino portando alla ribalta uno dei fighting game più famosi dall’alba dei tempi, quello che negli anni ’90 ha rivaleggiato ad armi pari col mostro sacro chiamato Street Fighter. Parliamo di Mortal Kombat, rebootato per l’occasione in un titolo di tutto rispetto e candidato al podio come miglior rappresentante del genere per questa generazione.

Quanti invece si ricordano del meno fortunato Mortal Kombat VS DC Universe uscito nel 2008 sotto etichetta Midway? Un gioco davvero mal riuscito, specie se paragonato al successivo prodotto di cui vi parlavo poc’anzi.

Chiudendo questa piccola, ma doverosa, parentesi sulla retrospettiva, parliamo di Injustice: Gods Among Us, lanciato sul mercato lo scorso aprile e osannato dalla stampa di tutto il mondo. Ma cosa può aspettarsi un fan dei fumetti DC da un nuovo picchiaduro, basato sul motore del cruentissimo Mortal Kombat, che vede protagonisti Batman, Superman e tutta la poco allegra combriccola di eroi e supercriminali?

  • Titolo: Injustice: Gods Among Us
  • Piattaforma: PlayStation 3, Xbox 360, Wii U
  • Genere: Fighting Game
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: Warner Bros. Interactive Entertainment
  • Sviluppatore: NetherRealm Studios
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 19 aprile 2013
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: personaggi, costumi e missioni extra
  • Note: insieme all’edizione regolare sono state lanciate una Collector’s Edition contenente una statua e alcuni contenuti bonus, e una Red Son Limited Edition con steelbook e DLC esclusivi

injustice-gods-among-us-recensione-schermata-01Ero davvero fomentato all’idea di mettere le mani su Injustice dopo tutti i trailer e le aspettative alimentate dalla rete. Il giorno in cui uscì la demo non stavo più nella pelle dall’idea di giocarci. Rimasi estasiato dalla grafica dei menu, ultramoderna e stilosa, che ha alimentato ancora di più a far salire la bat-scimmia fino alla fatidica schermata di caricamento del primo scontro. Ci ha pensato il gioco vero e proprio a farmi cadere le braccia: utilizzare tutti e quattro i personaggi presenti nella demo era già sufficiente ad annoiare dopo già venti minuti.

Poche settimane dopo ho approfittato di una di quelle offerte a breve termine di Amazon, portandomi a casa una copia in edizione limitata contenente il pacchetto DLC “Red Son” a un prezzo irrisorio, dando quindi una seconda possibilità ai ragazzi di NetherRealm che tanto m’hanno appagato con MK9. Solo pochi giorni fa ho avuto occasione di aprire la bellissima steelbook rossa e di inserire il disco nella mia PS3: ho dovuto ricredermi. La demo non rende davvero giustizia a quello che è il gioco completo.

Guai a far incazzare l’Uomo d’Acciaio

"Sparare contro Superman è un po' come tentare di bere l'oceano con un cucchiaino..."

“Sparare contro Superman è un po’ come tentare di bere l’oceano con un cucchiaino…”

In un universo alternativo dove Joker ha ingannato Superman costringendolo a uccidere una Lois Lane incinta del proprio figlio, e alla conseguente esplosione di un ordigno nucleare che ha raso al suolo Metropolis, l’Uomo d’Acciaio ha completamente perso il senno, istituendo un nuovo ordine mondiale che lo vede come dittatore assoluto. In cinque anni si sviluppa una vera e propria guerra tra la fazione di Superman e quella dei ribelli capitanata da un redivivo Batman e dai suoi pochi alleati. Sarà proprio lo stesso crociato incappucciato a trovare il modo di impedire che il Joker del nostro universo porti a compimento il suo folle disegno, teletrasportandolo assieme ad alcuni membri della Justice League nel distopico mondo in cui si ritrova. Lo scopo di Bruce è quello di sfruttare i supereroi della nostra dimensione per riportare l’ordine nella propria, facendo fuori il suo vecchio amico Clark una volta per tutte.
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La trama è il vero punto di forza di Injustice. Ammesso che siate fan dei fumetti americani dell’universo DC, e in quel caso vi troverete perfettamente a vostro agio. Le sequenze animate, realizzate con i medesimi modelli poligonali utilizzati negli scontri, si amalgamano perfettamente ai duelli, e li legano, attraverso i capitoli che raccontano la trama, in maniera continuativa e senza mai spezzare quel senso di magnetico coinvolgimento che vi terrà incollati allo schermo per quella manciata di ore che basterà a portarla a termine.

Fatality? Sono fuori moda!

“Dammi i soldi della merenda!”

“Dammi i soldi della merenda!”

Oltre a filmati e combattimenti, nella modalità Storia ci capiterà di tanto in tanto di imbatterci in alcuni minigiochi, dove dovremo, per esempio, schivare proiettili lanciati dal nemico, distruggerli o tentare di colpirli con le nostre frecce. I danni causati o evitati in tali sessioni influiranno direttamente nello scontro che ci appresteremo ad affrontare: le due barre di energia che sostituiscono la canonica suddivisione in round verranno intaccate dai danni subiti da uno o dall’altro guerriero.

Il sistema di combattimento di Injustice non differisce molto da quello dell’ultimo reboot di Mortal Kombat: le caratteristiche Fatality vengono sostituite da meno letali (ma più spettacolari) Supermosse, effettuabili nel mezzo del combattimento, mentre gli attacchi X-Ray lasciano spazio allo Wager System: attivabile solo una volta durante il combattimento, nel bel mezzo di una combo nemica, darà il via a una breve sequenza dove noi e il nostro avversario dovremo decidere quante porzioni di barra speciale vorremo consumare per attaccare o difenderci; una sorta di morra cinese che potrebbe ribaltare le sorti dell’incontro anche a pochi minuti dalla fine.

In questo frangente ciascun personaggio sfodera delle frasi personalizzate in serbo per il proprio avversario. Cioè, in inglese. Non proprio in serbo.

Danni collaterali

injustice-gods-among-us-recensione-schermata-02Altre due caratteristiche ereditate da Mortal Kombat sono quelle relative ai danni ai costumi e all’interazione con le arene. Se la prima è stata, giustamente, ridimensionata per far fronte ai protagonisti di questo nuovo titolo, grazie alla seconda potremo interagire con tutti quanti gli scenari di battaglia utilizzando come armi contundenti gli oggetti di sfondo, o lanciando i nostri avversari contro determinate aree che ci consentiranno di spostarci in zone segrete.

Supereroi e supercriminali subiranno evidenti danni fisici, che spazieranno dagli squarci nei costumi alle ferite più profonde, ma non raggiungeranno mai le cruente scarnificazioni e mutilazioni di MK. È interessante ammirare la cura con cui sono stati modellati i numerosi costumi dei combattenti per apparire logori, ma ciò non avverrà, per esigenze narrative, nella modalità Storia.

Quanto sei capace di intrattenermi?

“Wop-bop-a-loom-a-blop-bam-boom!”

“Wop-bop-a-loom-a-blop-bam-boom!”

Sebbene la trama di Injustice riesca a brillare per quanto appassionante e ben strutturata, non possiamo certo dire che duri a lungo. Come già accennato, vi basteranno circa tre ore per vedere tutti i filmati, completare tutti gli scontri e i minigiochi a essi legati. Un po’ come guardare un film.

Ma sappiamo benissimo che di questi tempi è già tanto se un fighting game può godere di una modalità che devii dalla classica Arcade per offrirci qualche ora di svago diversa dal solito pestaggio indiscriminato.

Cosa fare una volta completata la Storia? Injustice: Gods Among Us offre altre quattro modalità per il singolo giocatore: Battaglia, Laboratori S.T.A.R., Incontro singolo e Addestramento. A queste vanno aggiunte la modalità multiplayer (online e offline) e la sezione relativa ai contenuti bonus.

La modalità Battaglia racchiude tutta una serie di sotto-sezioni che spaziano dalla Battaglia Normale (classica scalata arcade corredata da filmato conclusivo, diverso per ciascun personaggio) alla Sopravvivenza, che potremo decidere se limitare ai solo Eroi o Criminali; tra gli sbloccabili ci imbatteremo inoltre in una serie di sfide alquanto originali, che non vi starò a elencare per non togliervi il gusto di scoprirle da soli.

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Degna di nota è anche la modalità Laboratori S.T.A.R., del tutto simile alla Torre delle Sfide di Mortal Kombat, dove, utilizzando volta per volta uno dei personaggi a disposizione, dovremo affrontare delle prove di abilità per ottenere un punteggio che varia dalla singola alla tripla stella. Vi assicuro che non sarà facile portarla a termine.

Progredendo nella storia, così come nelle modalità collaterali, sarà possibile accumulare esperienza in maniera simile al più classico degli RPG, e salendo di livello si potranno sbloccare tutti gli extra che andremo a collezionare nella sezione Contenuti Bonus. Oltre ai classici costumi alternativi e alle nuove sfide per Battaglia e Laboratori, potremo personalizzare la nostra Scheda Eroe con i nostri sfondi, avatar e icone preferiti utilizzando non solo le immagini relative al gioco, ma persino illustrazioni d’autore che provengono dai gloriosi archivi della DC Comics.

NetherRealm ha sviluppato anche una versione gratuita del gioco per iOS, in arrivo anche su Android, che, se collegata all’account WBID registrato all’avvio del gioco, permetterà di sbloccare alcuni contenuti esclusivi nel titolo per console.

Eroi o mercenari?

injustice-gods-among-us-recensione-schermata-08I contenuti aggiuntivi scaricabili costituiscono il più evidente punto a sfavore di questo ottimo fighting game. Ogni qual volta avvierete il gioco non sarete trasportati verso la schermata principale di selezione delle modalità. La prima cosa che vedrete sarà una sorta di teaser con uno dei personaggi disponibili solo come DLC a pagamento, dopodiché sarete trasferiti direttamente alla lista di tutti i contenuti scaricabili, che tra personaggi extra, costumi, missioni aggiuntive e quant’altro, riescono persino a superare il prezzo base del gioco vero e proprio.

A chi ha comprato Injustice al day one, spendendo dai sessanta ai cento euro, se consideriamo la Collector’s Edition, viene richiesto di sborsare un ulteriore cifra che spazia dai quindici euro del Season Pass, che include quattro combattenti extra, ad altri cinque euro per ciascuno dei personaggi aggiunti successivamente. Senza contare la lunga lista di costumi a pagamento, o quelli ottenibili solo tramite determinate promozioni.

Se un utente spende un centone per un’edizione da collezione, c’è da aspettarsi come minimo che il gioco sia completo di tutto. Chiedo forse troppo? Molto probabilmente chi invece deciderà di attendere l’uscita di un’edizione Game of the Year potrà godere di un gioco a prezzo ridotto con già inclusi tutti i contenuti scaricabili a pagamento. Qual è dunque la vera Ingiustizia?

A chi consigliamo Injustice: Gods Among Us?

Un gioco che vede per protagonisti i più famosi eroi e antieroi DC Comics non può essere consigliato ad altri che a tutti i fan di Superman, Batman, Lanterna Verde e compagnia bella. Injustice è realizzato con una cura davvero maniacale, che traspare in ogni piccolo dettaglio. Se conoscete l’uomo d’acciaio o cavaliere oscuro per via dei film cinematografici o per i cartoon visti in televisione, vi consiglio di andare nella fumetteria più vicina e cercare il primo numero del fumetto di Injustice: Gods Among Us. Con 2,50 euro potrete avere un saggio di quella che sarà la trama del gioco, e, probabilmente finirete anche voi per rimanere invischiati nello straordinario universo DC.

Pro e Contro

  • Grafica mozzafiato per menu e gameplay
  • Una trama che da sola regge l’intero gioco
  • Tantissimi contenuti da sbloccare
  • Scenari interattivi ai massimi livelli
  • I personaggi interagiscono benissimo uno con l’altro
  • I DLC, pubblicizzati a ogni avvio del gioco
  • La modalità Storia dura troppo poco
  • Spesso i sottotitoli in Storia vanno fuori sync
  • Un po’ troppo simile a Mortal Kombat
  • Caricamenti troppo lunghi
4
su 5

Un obbligo morale per ogni fan dei fumetti DC

Spesso i giochi su licenza tratti da film o fumetti non sono all’altezza del nome che portano. Invece Injustice: Gods Among Us prende il franchise della DC Comics, gli dà una propria identità e ne fa uno dei picchiaduro migliori di questa generazione. Lo apprezzerete se avete amato Mortal Kombat, ne rimarrete irrimediabilmente incantati se siete appassionati di fumetti DC. Peccato per tutti quei DLC a pagamento.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.