Miss Kobayashi’s Dragon Maid S – Le nostre prime impressioni

Abbiamo dovuto aspettare quattro anni fra una stagione e l'altra, ma Kyoto Animation è tornata più forte che mai, con Miss Kobayashi's Dragon Maid S. Ecco le nostre prime impressioni, in attesa della recensione della serie completa

Miss Kobayashi's Dragon Maid S - Le nostre impressioni prima della recensione

Nell’ormai “lontano” 2017, grazie a Kyoto Animation, ovvero i maestri dello stile Moe, abbiamo potuto goderci una delle commedie slice of life più piacevoli e originali del panorama animato giapponese. Stiamo parlando, ovviamente, dell’adattamento animato di Kobayashi-san chi no meidoragon; Miss Kobayashi’s Dragon Maid, usando il titolo inglese che ormai è diventato di uso comune. Adattato da un manga (decisamente più spinto e un po’ più maturo) scritto e disegnato da Cool-kyō Shinja e serializzato irregolarmente a partire dal 2013, dopo i primi 12 episodi andati in onda quattro anni fa c’è stato un totale silenzio radio, nonostante il buon successo della serie. Complice sicuramente anche il tragico evento che ha colpito Kyoto Animation nel 2019, com’era lecito aspettarsi, lo studio di animazione ci ha messo anni a riprendersi, e la seconda stagione della cameriera drago, chiamata in maniera un po’ confusionaria soltanto Miss Kobayashi’s Dragon Maid S, è il primo anime che la compagnia rilascia da quell’evento spartiacque, non volendo contare i due film di Violet Evergarden già in produzione all’epoca dell’attacco.

Le nostre prime impressioni, dopo aver visto i primi tre episodi in streaming legale e sottotitolati in italiano grazie a Crunchyroll, sono decisamente positive. Miss Kobayashi’s Dragon Maid S da praticamente per scontato il fatto che lo spettatore abbia visto la prima stagione; non viene fatto alcun recap narrativo né ci vengono ricordati i ruoli dei personaggi secondari e non che appaiono negli episodi. Il primo cambio nella trama qui è dato dall’arrivo di una nuova figura nel cast di draghi che ormai compongono una considerevole fetta della popolazione di Tokyo: Ilulu, un drago appartenente alla Fazione del Caos (la stessa a cui dovrebbe appartenere la co-protagonista Tohru), che nutre uno smisurato odio per gli umani, eclissato nelle dimensioni solo dal suo prosperoso seno. Come per gli altri comprimari degli episodi passati, sarà proprio l’incontro con la signorina Kobayashi a cambiare la sua vita. Nonostante i temi leggeri e slice of life affrontati durante i vari episodi, l’inizio di questa seconda stagione è dunque un po’ più carico di pathos. 

Miss Kobayashi's Dragon Maid S - Le nostre prime impressioni

La struttura narrativa è praticamente la stessa della prima stagione, con episodi che si suddividono in micro-narrazioni che si concentrano sulle interazioni fra più personaggi diversi, dando un buono spazio ai personaggi secondari che abbiamo imparato ad apprezzare anni fa come Saikawa, la compagna di classe di Kanna, oppure il collega Takiya e il drago Fafnir, per citarne alcuni, ma inserendone altri: il maid café in cui Tohru si ritrova a lavorare, o i vicini di condominio di Kobayashi. Le gag comiche sono, almeno per il momento, sempre su un buon livello, anche se l’umorismo è rimasto tale e quale, andando spesso a sfociare nell’ecchi, complici anche alcune scelte di dialoghi (con tanto di sottotitoli) un po’ più esplicite rispetto alla prima stagione. Tutto questo impallidisce abbastanza in confronto al manga, dove invece anche vere e proprie scene di nudo frontale sono ampiamente presenti, ma è chiaro che per la messa in onda sono stati fatti alcuni tagli: non dovrebbe stupire, considerando che Cool-kyō Shinja era (e forse lo è tuttora) anche un disegnatore di doujinshi hentai.

Dal punto di vista tecnico, KyoAni non ha davvero perso un colpo; le animazioni sono sempre fluide e ben dettagliate, con alcuni momenti sakuga ben piazzati. In generale, è stato fatto un buon lavoro anche nella colorazione dei fondali e delle varie scene, fornedo anche qualche bel possibile wallpaper negli stralci paesaggistici. Una piccola pecca è data dalla opening Ai no supreme cantata sempre da fhàna, lo stesso gruppo che si occupò dell’opening theme della prima stagione. Si tratta sicuramente una sigla di apertura di buon livello, e diventa decisamente più orecchiabile ad ascolti ripetuti, ma almeno per il momento risulta essere una spanna sotto alla sigla precedente, Aozora no Rhapsody, che è entrata a pieno titolo nella lista di opening più iconiche di sempre.

Miss Kobayashi's Dragon Maid S - Le nostre prime impressioni

In attesa di sapere come andranno avanti le avventure di Kobayashi, Tohru e compagni, non possiamo che consigliare caldamente la visione a tutti quelli che, come l’autore di questo articolo, hanno adorato la prima stagione. Per il momento, le attese sono state ripagate, e si tratta certo di un more of the same, ma in modo estremamente positivo, invece che semplicemente ripetitivo. Miss Kobayashi’s Dragon Maid S dovrebbe essere composta anch’essa di 12 episodi, e terminare dunque fra qualche mese; in attesa della nostra recensione, possiamo dirvi che per il momento l’attesa così lunga è stata ripagata, e sicuramente questa potrebbe essere una felice digressione per tutti gli amanti del genere slice of life.

CrunchyrollQuesto anime è disponibile sottotitolato in italiano su Crunchyroll, la prima piattaforma online internazionale completamente dedicata al mondo dell’animazione giapponese, dei manga e dei drama. Puoi guardare gratuitamente Crunchyroll sul tuo PC, sul tuo smartphone e sulla tua console iscrivendoti con un account gratuito oppure sottoscrivendo un piano di abbonamento mensile che ti permetterà di seguire gli anime in simulcasting con il Giappone.

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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