YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA – Riflessioni su secondo e terzo volume

Il secondo e il terzo volume di Akatsuki no Yona, edito da Star Comics, ci mostrano l’evoluzione della Principessa di Koka e l’inizio del suo viaggio alla ricerca dei sacri draghi

YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA – Riflessioni su secondo e terzo volume

Con il secondo e il terzo volume disponibili in tutte le fumetterie e librerie specializzate di tutta Italia, prosegue lo shōjo manga di Mizuho Kusanagi, un fantasy dalle atmosfere orientali che ci ha emozionati e appassionati già dalle prime pagine che lo hanno visto esordire in Italia: YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA.

ATTENZIONE: l’articolo che segue potrebbe contenere una serie di spoiler che potrebbero rovinarvi il piacere di leggere questo manga. Vi consiglio di leggerlo solo se avete già avuto modo di sfogliare il secondo e il terzo volume.

Alla fine del primo tankobon abbiamo lasciato Yona e la sua guardia del corpo Hak alle prese con la rocambolesca fuga dal castello imperiale, sotto assedio da parte dell’amico di infanzia — ora traditore, Suwon. Il crollo psicologico della Principessa, impedito solo dal polso fermo di Hak, porterà la nostra eroina su un cammino di maturazione che inizia proprio tra le prime pagine del secondo volume e proseguirà per tutto il corso della serie.

YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA – Riflessioni su secondo e terzo volume

Hak, abbandonato il ruolo di generale dell’impero, porterà la sua Principessa nel villaggio dove è cresciuto — Fuga, sede principale della Tribù del Vento. Qui Yona si nasconderà fingendo di essere un’apprendista cortigiana chiamata Rina e troverà asilo in mezzo all’affettuoso calore dei compaesani di Hak, che la accoglieranno come un membro della famiglia. Nel frattempo, nel regno di Koka, Suwon convoca i generali di ciascuna tribù per raccontargli una visione distorta dell’accaduto, allo scopo di ottenere il consenso di assumere il ruolo di nuovo Re. Mundeok, genitore adottivo di Hak, si rifiuterà di sostenere Suwon e tornerà indietro al villaggio, trovando al suo interno i due giovani fuggiaschi.

YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA – Riflessioni su secondo e terzo volume

Alla fine del secondo volume, proseguendo col terzo, faremo la conoscenza di due importanti figure che segneranno definitivamente il cambiamento della protagonista, iniziato con il distintivo taglio dei capelli nel tentativo di fuggire dalla Tribù del Fuoco: si tratta di Iksu, erede del sacerdote di Koka che vive come un eremita, nonché del suo “custode” Yun, la prima persona che, pur volendole bene, tratterà Yona con distacco e le farà capire quanto l’aiuto degli altri non sarà mai da dare per scontato. Il viaggio di Yona arriverà nel vivo quando Iksu gli parlerà della profezia dei cinque draghi: il drago rosso che in passato ha regnato sull’impero, nonché i quattro draghi che lo proteggevano. Il compito della Principessa, d’ora in avanti, sarà quello di andare alla ricerca dei compagni di viaggio che la aiuteranno a ristabilire l’ordine nel suo regno: il primo di essi lo conosceremo nel terzo volume. Si tratta di Haku-Ryu, il drago bianco, custodito all’interno di un villaggio che da generazioni ne tramanda il potere.

YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA – Riflessioni su secondo e terzo volume

L’atteggiamento di Hak nei confronti della sua protetta sarà pieno d’affetto, ma spesso ambiguo: nascondendo a fatica i sentimenti provati per la sua Principessa con una maschera di sfrontatezza, in più di un’occasione proverà a baciarla e offrirsi di “dormire” assieme a lei anche solo per il gusto di vederla imbarazzata, nel tentativo di allontanare la sua mente da pensieri spiacevoli come il tradimento dell’amato Suwon. Mettendo a repentaglio la propria vita in numerose occasioni, Hak risveglierà in Yona il desiderio di proteggere il suo amico d’infanzia e per questo motivo entrambi contravverranno alla memoria del defunto Re, che più di ogni altra cosa detestava le armi. Su richiesta di Yona, Hak le insegnerà a impugnare un arco, in modo che la fanciulla possa difendersi da sola e non contare unicamente sui propri compagni per essere protetta.

L’importante cambiamento della Principessa

In questi due volumi Akatsuki no Yona compie un salto fondamentale per lo svolgimento della storia: abbandonate le atmosfere allegre della spensieratezza di una principessa viziata, ci porta a conoscere una visione del mondo fantasy plasmato dalle matite della sensei Kusanagi fatta di mitologia e intrighi politici che minano la stabilità stessa del regno, con uno sguardo di insieme anche ai paesi circostanti che svolgeranno un ruolo fondamentale nelle fasi più avanzate del viaggio alla ricerca di nuovi compagni. Suwon non viene dipinto più come solo un traditore, un usurpatore senza cuore: il rimorso e la nostalgia si scontreranno inevitabilmente con la sua ferma volontà di abbracciare il ruolo di nuovo sovrano alla guida del paese e di riportarlo agli antichi fasti precedenti all’insediamento di re Il. Le vicende di YONA LA PRINCIPESSA SCARLATTA proseguiranno presto con il quarto volume in uscita il 27 dicembre e vi consiglio vivamente di recuperare gli arretrati se non lo avete ancora fatto: la storia di questo atipico shōjo manga è in procinto di entrare nel vivo.

Appassionante come pochi

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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