ZERO ESCAPE: Zero Time Dilemma – Recensione (PS4)

Il decision game di Zero Time Dilemma torna in una nuova veste su PlayStation 4 facendoci immergere nuovamente nelle atmosfere alla Saw che ben conosciamo. Varrà la pena acquistarlo?

ZERO ESCAPE: Zero Time Dilemma - Recensione (PS4) / PlayStation Plus

ZERO ESCAPE: Zero Time Dilemma - Recensione (PS4)“La vita è certamente ingiusta, non credi? Ci sono momenti in cui una singola lumaca può portare il mondo all’estinzione.” – Second Zero

A più di un anno di distanza dal suo rilascio su Nintendo 3DS, PlayStation Vita e PC, uno dei lavori più apprezzati del maestro Kotaro Uchikoshi torna a nuova vita: Zero Time Dilemma, terzo capitolo della saga ZERO ESCAPE, ha fatto il suo ingresso nel mondo delle console casalinghe approdando questo agosto sulle nostre trepidanti PlayStation 4.

Lo abbiamo amato, elogiato e, sopratutto, ve ne abbiamo parlato in modo approfondito nella nostra recensione della versione originale e, pertanto, inserisco qui una premessa: se siete neofiti del titolo o appassionati del genere curiosi di conoscere le meccaniche e gli intrighi di Zero Time Dilemma vi rimandiamo alla lettura del precedente articolo perché questa recensione non fa per voi. Lo scopo della mia panoramica sul remake del terzo capitolo della saga è infatti più orientato a giustificare o meno l’acquisto della sua nuova veste su PS4, da un punto di vista puramente tecnico.

Se siete giunti fino alla lettura di questa riga (e siete intenzionati a proseguire) non ci resta allora che addentrarci nuovamente nelle atmosfere alla Saw che ben conosciamo per analizzarle, questa volta con il pad in mano.

  • Titolo: ZERO ESCAPE: Zero Time Dilemma
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Genere: Visual Novel, Puzzle
  • Giocatori: 1
  • Software house: Spike Chunsoft, Aksys Games
  • Sviluppatore: Chime
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese, Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 18 agosto 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non presenti
  • Note: porting della versione PC del titolo originario 3DS e PS Vita

Una versione per PC… migliorata

Dopo aver avviato il gioco, dinanzi alla prima e iconica scena nel quale Second Zero lancia la moneta del destino (e anche del possibile primo finale), è già evidente il primo traguardo del porting: il titolo risplende di nuova luce soprattutto grazie all’uso della tecnica del cel-shading che su console sembra funzionare benissimo, rendendo finalmente nitidi i personaggi (rispetto alla versione 3DS), eliminando le sporcature e, con i bordi scuri e delineati, donando al gioco uno stile fumettistico che ben si addice ai toni dark della trama. L’unica pecca è forse rappresentata dagli scenari statici che, invece, hanno una qualità nettamente inferiore rispetto al resto del circondario, risultando un po’ una nota stonata.

Dopo i primi minuti di stupore (fatemelo dire, vedere i personaggi in alta definizione fa tutto un altro effetto) risulta però chiaro che, in realtà, i progressi rispetto alla versione per PC, uscita in contemporanea con quelle per console portatili, non sono così numerosi. Facendo un confronto tra PC e PS4 si evidenzia come, nella seconda, sia stato aggiunto un miglior controllo dell’illuminazione, eliminando quella luminosità innaturale attibuita ai personaggi su computer, dando così un atmosfera più realistica (e, dunque, emotivamente più intensa) all’intero ambiente. A questo punto, permettetemi, mi pongo questa domanda: dopo un anno di attesa, basta questo per giustificare l’acquisto della versione console se si è in possesso di quella per PC? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, almeno per questo paragrafo.

A.A.A Cercasi pennino e doppio schermo

Prima di addentrarmi nel discorso enigmi, cuore pulsante di Zero Time Dilemma, voglio spezzare una lancia a supporto degli sviluppatori: trasportare un titolo da una versione portatile che possiede funzioni touch (e, nel caso del 3DS, anche un doppio schermo) su un PC o, in questo caso, una PlayStation 4, non è affatto semplice. Nonostante questo è chiaro come i ragazzi di Chime e Spike Chunsoft ce l’abbiano messa tutta, integrando tutte le funzioni presenti nelle versioni originali. Ritroviamo infatti la possibilità di prendere appunti, scrivendo direttamente sullo schermo utilizzando gli analogici, che si trasformano così nel nostro “pennino fantasma” anche durante la costruzione dei puzzle e l’eplorazione delle stanze.

Ma, ahimè, non basta: la mancanza di un doppio schermo si fa sentire, sopratutto durante la lettura di alcuni reperti che dovrebbero aiutarci ad interpretare ciò che ci troviamo davanti, costringendoci ad aprire e chiudere molteplici volte il nostro inventario e azzerando spesso la nostra concentrazione. Se poi ci aggiungiamo anche dei comandi macchinosi, in particolare durante gli enigmi per il quale originariamente si utilizzava il touchscreen per spostare e posizionare alcuni pezzi, le conclusioni sono davanti ai vostri occhi: vi troverete a premere compulsivamente troppi tasti, spesso sbagliando ad aprire i vari menù o a reiterare intere azioni a causa di un click di troppo. Se riuscite a passarci sopra però potete considerarla una feature in più per aumentare lo stress della situazione, senza alcun dubbio.

A chi consigliamo Zero Time Dilemma?

Come annunciato nella premessa non abbiamo analizzato nessun aspetto di Zero Time Dilemma legato alla sua trama o alle sue meccaniche di gioco che però, come vi avevamo già detto, sono validissime sotto ogni punto di vista e rendono questo titolo una vera punta di diamante del genere. Già questo, se siete neofiti del titolo e poco avvezzi a giocarlo nella sua sfocata dimensione del Nintendo 3DS, è un ottimo motivo per acquistare la sua rinnovata versione per PS4 poiché, seppur con qualche intoppo, è comunque in grado di comunicarvi tutta la tensione, l’ansia e il terrore dei suoi personaggi e delle vicende che saranno costretti ad affrontare.

Se siete fieri possessori della sua versione per Nintendo 3DS, il consiglio è sempre lo stesso: l’alta definizione del remake vi riporterà in quella dimensione surreale del Decision Game in modo del tutto nuovo, seppur senza la sorpresa di cosa accadrà dopo ogni vostra decisione. Diverso è invece il discorso per i possessori della versione per PC poiché, ammesso che non siate dei fan della serie amanti del collezionismo, le migliorie dell’illuminazione e l’ancora poca fluidità dei comandi sono, a mio avviso, elementi che non possono giustificare la spesa.

  • Il titolo di per sé è validissimo e un must-have per gli amanti del genere
  • L’uso del cel-shading si sposa perfettamente con le atmosfere dark
  • L’illuminazione migliorata dona maggior realismo alle scene più intense

  • Poche migliorie rispetto alla versione PC
  • Si sente moltissimo la mancanza del doppio schermo e/o del touchscreen
  • Comandi macchinosi
Zero Time Dilemma - PlayStation 4
4

Questo sì che è un Decision Game

Zero Time Dilemma è un titolo validissimo sotto ogni punto di vista, punta di diamante del genere e un vero must-have sia per gli amanti della serie sia per chi vuole avvicinarsi ad un prodotto ibrido tra una visual novel e un’avventura grafica esplorativa, con enigmi e puzzle ben studiati e spesso davvero ardui. La sua versione PS4 è pertanto perfetta per i neofiti e per i possessori della versione Nintendo 3DS per la sua grafica nettamente migliorata, nonostante i comandi siano decisamente macchinosi e la mancanza del doppio schermo e/o del touchscreen si fa sentire più volte durante la partita. Sconsigliato invece l’acquisto ai possessori non collezionisti della versione per PC, poiché le migliorie sono relativamente poche e non regaleranno un’esperienza troppo diversa da quella precedente.

Neolaureata alle prese con l’obbligo morale di intraprendere una vita da adulta, la sua vera casa è Eorzea (FFXIV) e spera di iniziare a lavorare nell’industria dei videogames prima dell’uscita di KINGDOM HEARTS III (quindi, forse, non ce la farà mai).