30 anni di SONIC: lettera a un amico d’infanzia

Oggi, 23 giugno 2021, si festeggia il trentesimo anniversario di Sonic the Hedgehog, mascotte di SEGA e icona del videogioco negli anni Novanta assieme all’altrettanto famoso idraulico della concorrenza

30 anni di SONIC: lettera a un amico d’infanzia

Trent’anni sono tanti, eh piccolo porcospino blu? Sarebbe abbastanza tedioso scrivere un biglietto di auguri raccontando a tutti la tua storia e le tue gesta, già ampiamente conosciute, quindi ho preferito augurarti un buon compleanno nel modo più naturale possibile, ovvero come una lettera che manderei ad un mio amico di infanzia.

Ricordo ancora la prima volta che ci siamo conosciuti, avevo circa sette anni o giù di lì. In Italia le pubblicità erano dominate da Jerry Calà, Bim Bum Bam parlava di te e, nonostante i bambini più grandi ridessero del nome della console SEGA senza che, ancora, potessi capirne il perché arrivasti anche nel mio piccolo paesino.

Ne abbiamo passate tante insieme, eh?

Abbiamo visto più anelli noi che tutte le gioiellerie della penisola, abbiamo liberato tanti tuoi amici, abbiamo cercato, il più delle volte non facilmente, tutti gli smeraldi del caos e abbiamo riempito di botte il Dr. Eggman innumerevoli volte.

Qualche delusione c’è stata amico, e la ricordo. Il mio Sonic Badge non si è mai acceso e infatti penso che ho sviluppato la mia avversione ai pupazzi grazie alle false promesse di quel brutto cane rosa di Uan. Ricordo che qualche tuo gioco era una mezza schifezza e ci rimasi obbiettivamente male, come Sonic 3D Blast, ma sappiamo che nessuno è perfetto e tutti in certi periodi della nostra vita siamo stati stronzi, l’importante è non continuare ad esserlo, proprio come hai fatto tu.

E che dire la prima volta che ti ho visto dal vivo in Giappone, dove mi sono nuovamente sentito un bambino e sono corso ad abbracciarti, non immaginando neanche lontanamente che stessi abbracciando un giapponese sudato e probabilmente sottopagato, che si chiedeva come mai un gaijin di trenta e passa anni fosse così emozionato nell’abbracciare un pupazzo.

Abbiamo incontrato Sonic nel 2016 a Tokyo

Oltre agli auguri volevo dirti grazie.

Grazie per avermi insegnato che nei giochi, come nella vita, nonostante le avversità, bisogna sempre andare avanti e mai tornare indietro. Grazie per avermi insegnato a collezionare qualcosa nel gioco come nella vita, per rendere la tua vita più tranquilla e per “ottenere un punteggio migliore”. Grazie per aver degnamente sostituito (anche se rimpiazzato sarebbe la parola giusta) il grande Alex Kidd, che era stato uno dei miei eroi degli anni precedenti. Grazie per avermi impresso nella mente dei motivetti per gli anni che ancora fischietto quando escono dagli oscuri angoli del mio cervello, come il classico “Green Hill Zone”.

E mi raccomando, so che tutte queste cose poteva anche farle un idraulico italiano con il quale condivido il mese e gli anni d’età ma tu potevi farle meglio, con un giro della morte (che ancora oggi mi stupisco come un bimbo a rivederlo) e soprattutto… più velocemente.

Per cui grazie porcospino blu e ancora tanti auguri, anche se ormai invecchiamo insieme tu rimani sempre giovane ogni anno che passa e speriamo in futuro di godere di nuove avventure di livello, come lo è stato Sonic Mania per sentirci tutti e due un pochino più giovani, come accadeva quando infilavo la cartuccia nel SEGA Mega Drive, accendevo la console e sentivo la magica voce che diceva “S E G A”.

GOTTA GO FAST!

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.

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