Oshi no Ko – Recensione del primo volume

Abbiamo recensito Oshi no Ko, il manga del momento. Disegnato da Mengo Yokoyari e scritto da Aka Akasaka, è pubblicato in italia da J-POP

Oshi no Ko - Recensione del primo volume

Quando si cercano prodotti sulle Idol, ci si aspetta qualcosa di leggero e scanzonato, dove l’interesse sta nel seguire personaggi carini che vivono la vita di tutti i giorni, in un mondo idilliaco senza preoccupazioni. Oshi No Ko, invece, vuole raccontare l’esatto opposto, quello che tutti sulle Idol sanno, ma che preferiscono non vedere (noi ne avevamo parlato qui). Scritto da Aka Akasaka (conosciuto principalmente per Kaguya-sama: Love is War, la cui terza stagione ha debuttato alcuni giorni fa), e disegnato da Mengo Yokoyari il manga ha già riscosso un buon successo in patria, e mentre i fan già chiedono un’adattamento animato, J-POP ci ha portato il primo volume della serie.

Oshi no Ko ha una premessa semplice e contorta allo stesso tempo: Il protagonista, Goro, è un ginecologo che lavora in una clinica di campagna e coltiva una grande passione per una Idol, Ai Hoshino; i due si incontreranno quando la ragazza, appena sedicenne, rimane incinta e decide di partorire, anche se dovrà mantenere l’assoluta segretezza sulla vicenda. Proprio nel giorno del parto, Goro viene improvvisamente ucciso da uno stalker che cercava la ragazza, la quale, nel frattempo, ha dato alla luce due gemelli, un maschio e una femmina. Con suo enorme stupore, Goro si troverà rinato proprio nel corpo di uno dei due figli di Ai, e scoprirà presto che anche la sua nuova sorellina è consapevole della propria reincarnazione.

Oshi no Ko

  • Titolo originale: Oshi No Ko
  • Titolo italiano: Oshi No Ko, My Star
  • Uscita giapponese: 23 aprile 2020
  • Uscita italiana: 30 marzo 2022
  • Numero di volumi: 1 (in corso)
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: Seinen, Drammatico, Mistero
  • Disegni: Mengo Yokoyari
  • Storia: Aka Akasaka
  • Formato: 12×16.9 brossurato con sovraccoperta olografica
  • Numero di pagine: 220

Abbiamo recensito Oshi No Ko tramite volume stampa fornitoci da J-POP Manga.

Goro, a cui è stato dato il nome Aqua, e la sua sorellina Ruby, ricordano perfettamente la loro vita precedente, e nonostante non si chiedano l’uno il passato dell’altra, la principale cosa che li accomuna sarà l’essere fan sfegatati di Ai, la quale decidono di aiutare, nella loro forma di bambini, per fare in modo che il suo segreto non venga scoperto e potersi godere assieme a lei una nuova e spensierata vita come una famiglia normale. A differenza di quanto possa sembrare però, Oshi no Ko è tutt’altro che un tranquillo slice of life e punterà invece a costruire una storia misteriosa e drammatica.

Oshi no Ko - Recensione del primo volume

Una bugia coi fiocchi

I protagonisti, per quanto siano al momento semplici, sono abbastanza apprezzabili: Goro ci viene presentato come un uomo tranquillo e professionale, il cui unico interesse è seguire gli spettacoli e le esibizioni di Ai, verso cui prova comunque un profondo rispetto: sebbene si senta quasi deluso dallo scoprirla incinta e meno “raggiungibile” come sperava, Goro mette al primo posto la sua professionalità, decidendo di aiutare la sua idol del cuore purché lei sia felice, e continuando a farlo poi anche nella sua nuova forma di bambino. Il suo carattere calmo e maturo contrasta con quello energico della sua nuova sorellina Ruby, accanita fan di Ai e del mondo delle Idol in generale; da grande lei vorrebbe fare lo stesso lavoro della madre, anche se, nella sua ingenuità, dovrà imparare quali sono i compromessi e le dure regole dell’industria dello spettacolo.

Nonostante Goro non si interroghi sulla vita passata di Ruby, scopriremo presto che i due in realtà si conoscevano, ma entrambi ne sono ancora inconsapevoli. Attraverso quindi i due bambini, osserveremo la vita quotidiana di Ai Hoshino, la quale sarà impegnata nel cercare più incarichi di lavoro possibile per dare un futuro ai suoi figli e per non finire dimenticata in fretta come la maggior parte delle Idol novelline.

Ai, nonostante il carattere all’apparenza allegro, è una ragazza solitaria: essendo orfana, il suo manager, che le fa anche da tutore legale, è la cosa più vicina a una famiglia che lei abbia e, dietro ai sorrisi e all’ottimismo, si nasconde in realtà una ragazzina che non si sente capace di amare nessuno, se non per finta come fa con i suoi fan. L’unico affetto che sembra provare, è quello verso i suoi due figli, ma si chiede se sia un sentimento sincero; il suo lavoro l’ha abituata a fingere amore così tanto da non riuscire più a capire se anche quello verso i suoi figli sia solo un’altra menzogna che lei stessa si sta raccontando.

Proseguendo con la storia, avremo già il sentore che qualcosa sta per accadere, con una pagina all’introduzione di ogni capitolo che ci porterà a un flashforward, dove viene accennato un particolare evento che cambierà per sempre la vita dei giovani protagonisti e delle persone attorno a loro; inevitabilmente, questo crescendo di piccole tensioni culminerà col finale del primo volume, di cui non vi riveliamo il colpo di scena.

Oshi no Ko - Recensione del primo volume

Se in generale la storia scorre senza problemi, c’è da dire che l’elemento della reincarnazione, almeno qui, sembra stonare col tono dell’opera: i due protagonisti, che ignorano le regole del mondo delle Idol, fungono da occhio dello spettatore, ma l’approfondimento e la scoperta della vita di Ai e di come funzioni il suo lavoro sarebbe stato ugualmente possibile raccontarlo attraverso il punto di vista proprio della Idol stessa o di altri personaggi che fanno parte dell’ambiente; nonostante i bambini giocheranno un ruolo più particolare, viene da chiedersi se fosse necessario inserire questo elemento fantasy all’interno di una storia che tratta di temi realistici in maniera piuttosto seria. Sorvolando però su questa svolta paranormale, il resto della storia si regge perfettamente in piedi, con un’ottima narrazione degli eventi e una trama di base inizialmente semplice ma in grado di tenere incollati i lettori con l’aggiungersi di diversi argomenti attuali.

Scomode verità

Il mondo di cui fanno parte le Idol è duramente criticato in ogni aspetto dall’autore, che non si fa problemi nel raccontarne le parti più scomode: ci viene spiegato il lato puramente lavorativo, come il giro di soldi attorno a una o più ragazze, delle loro responsabilità e di quale sia il ruolo dei manager, fino a parlare della vita privata di una Idol, di quali regole debba rispettare per non creare scandali e, soprattutto, di come reagiscono i fan allo scoprire verità nascoste della loro ragazza preferita, mostrato nella narrazione anche attraverso i social media, con particolare attenzione verso la fine del volume.

Viene sottolineato più volte quanto tutto il lavoro delle Idol sia una bugia finemente creata allo scopo di vendere l’idea finta e artefatta di una persona perfetta, e di quanto questo impatti sulla poca importanza che viene data alla vita di una ragazzina, messa sempre in secondo piano anche dagli stessi fan, che passano dall’amarne una diversa da un giorno all’altro. Nonostante ci siano momenti comici per alleggerire la lettura, questi finiscono talvolta per cozzare con la tematica seria affrontata, per la quale si spera in un continuo approfondimento in ugual modo nei volumi successivi.

Dal lato puramente tecnico, il disegno di Mengo Yokoyari (Scum’s Wish) è chiaro e pulito, dove spicca principalmente una maggiore cura per le espressioni dei personaggi, i cui primi piani sono delle volte accompagnati da qualche pattern o motivo allegro come sfondo, ma che lasciano spazio a ombre e tratteggi sporchi nei momenti più cupi.

L’edizione di J-POP si presenta con una qualità della carta ottima e senza trasparenze, mentre all’esterno abbiamo una brillante copertina olografica con sovraccoperta e un gadget incluso all’interno del volume.

Goro è un ginecologo e lavora in una cittadina di campagna. Non ha alcun legame con il mondo dello spettacolo, a parte la passione per le idol. E la sua preferita, Ai Hoshino, ha appena iniziato la scalata verso il successo. L’inaspettato incontro tra i due, dagli esiti tragici, metterà in moto gli ingranaggi del destino…

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Nonostante l’assurda premessa, Oshi No Ko sembra essere estremamente serio sul tema che tratta. Ai giorni nostri, i lati del mondo delle Idol che prima si ritenevano “oscuri”, sono venuti a galla già da tempo, e pian piano diversi giovani hanno iniziato a mettere in dubbio le regole, spesso assurde, di questo tipo di lavoro, indicativo il fatto che la serie, in patria già al settimo volume, ha ricevuto un grande apprezzamento generale. Se siete interessati all’argomento o volete scoprirlo da zero, Oshi No Ko è sicuramente consigliato, sperando che continui nella sua critica anche per i volumi successivi.

Oshi no Ko - Recensione del primo volume

Una denuncia sociale attuale

Con Oshi No Ko l’autore sembra deciso a raccontare il mondo delle Idol per quello che è, senza peli sulla lingua, accennando già a diversi argomenti con questo primo volume: il lavoro fisicamente e mentalmente stancante, l’annullamento della propria identità in favore di una bugia che fa comodo all’industria e infine la possessività con cui le Idol vengono percepite, amate e dimenticate. L’aspetto della reincarnazione, quasi in stile Isekai (sebbene non si finisca in un mondo diverso), rischia di tenere alla larga qualche lettore che può trovare un incipit del genere ben poco sensato, a cui per ora non vi è nemmeno una spiegazione (se mai ci sarà). Con questo buon inizio, possiamo dire che Oshi no Ko è sicuramente una serie che vale la pena tenere d’occhio, non solo per un fattore di puro intrattenimento con una storia di vendetta che sta per iniziare, ma anche per la componente di forte critica sociale.

Intrigante storia di mistero e di riscatto

Creatura notturna appassionata di animazione, fumetti e videogiochi, tende a evitare le persone ma otterrete la sua totale attenzione se vi sente parlare di Ero Guro. Acculturata di film grotteschi e documentari storici, è veramente esperta in cinema trash. Abilità speciale: saper raccontare la storia di Walt Disney a comando.

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