AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed – Recensione

Il vostro sogno è sempre stato quello di girare per le strade di Akihabara pestando chiunque e privandolo dei vestiti? AKIBA'S TRIP è il gioco che fa per voi!

akiba s trip undead undressed recensione cover

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-boxartDopo aver risposto a un annuncio di lavoro a prima vista normale, il giovane Nanashi, uno dei tanti e comunissimi otaku che infesta giornalmente le strade di Akihabara, si ritroverà a dover effettuare un colloquio abbastanza particolare. Legato a un freddo lettino per esperimenti, egli è stato scelto da alcuni oscuri individui per diventare un Synthister, in poche parole, una sorta di vampiro, e in quanto a ciò, debole alla luce del sole.

Proprio prima che l’esperimento sul giovane abbia inizio, una misteriosa ragazza, dopo aver fatto irruzione nell’edificio, riuscirà a liberarlo, ma sfortunatamente non a proteggerlo. Durante la battaglia per la fuga, infatti, Nanashi rimarrà gravemente ferito, e con un’unica possibilità di salvezza: dovrà infatti ricevere, tramite un bacio, un po’ del sangue della misteriosa ragazza, Shizuku, che però lo trasformerà ugualmente in una di quelle creature, visto che, sorpresona, anche la ragazza lo è.

Adesso che il guanto di sfida è stato lanciato e Nanashi è in ballo, non gli rimane che scendere in pista e difendere Akihabara dalla minaccia dei Synthister. Unico metodo per batterli? Il classico paletto nel cuore? Che cosa scontata! L’unica soluzione è spogliarli, lasciandoli totalmente esposti alla luce del sole.

Nonostante l’assenza del primo titolo della serie al di fuori del territorio nipponico, XSEED Games in Nord America, e in NIS America e BANDAI NAMCO Games in l’Europa, cercheranno di farsi perdonare localizzando tutte le versioni possibili e immaginabili di AKIBA’S TRIP 2, chiamato giustamente per l’occasione AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed, visto che altrimenti qualcuno si sarebbe chiesto: “Ma esattamente il sequel de che?”. Ovviamente, da leggersi tra le righe come “Motivo principale per cui han portato questo titolo senza preoccuparsi del primo”, questo titolo può tranquillamente essere giocato a sé, in quanto, nonostante la similitudine con il primo gioco, non rappresenta una prosecuzione, ma proprio un titolo a sé stante.

  • Titolo: AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed
  • Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita
  • Genere: Action, Visual Novel
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America, BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Acquire
  • Lingua: Inglese o giapponese (testi), inglese o giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 10 ottobre 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: costumi e armi aggiuntive
  • Note: conosciuto in Giappone come AKIBA’S TRIP 2, sequel del primo gioco uscito su PSP

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-schermata-08Partendo dal principio, mi sono riferito al protagonista come Nanashi, in quanto nome di default del personaggio, ma sarà possibile cambiarlo all’inizio di ogni nuova partita con qualsiasi nome ci venga in mente. Inizialmente, ci è permesso solo cambiare questo e qualche altro piccolo dettaglio, ma solo in seguito, una volta portata a termine una o più volte la storia, sarà possibile ricominciare e cambiare anche modello del personaggio, a scelta tra alcuni già predisposti e presenti nel gioco, sia maschili che femminili.

Premessa: AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed è un titolo che va preso alla leggera per essere apprezzato. Non è questo grandissimo gioco intenso, con una storia mozzafiato o cose di questo genere, ma un buon passatempo in grado di offrire un buon intrattenimento ai suoi giocatori se preso per quello che è.

Il Paese dei Balocchi

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-schermata-10Come poter descrivere il titolo, in poche parole? Possiamo definirlo un misto tra action e visual novel, uno dei generi molto in voga in Giappone… e probabilmente solo lì, visto che nel resto del mondo spesso non arrivano nemmeno. La storia narrata all’interno del titolo, infatti, presenterà diverse route, cambiamenti e retroscena a seconda della partner che sceglieremo di avere durante le missioni. Nelle fasi visual novel, infatti, i giocatori saranno chiamati a dover fornire alcune risposte a dei dialoghi ben precisi che determineranno quale strada prenderà il gioco, e quale compagna ci verrà affiancata. Ne conosceremo la storia, i retroscena, e alcune novità, andando sì a migliorare la longevità di gioco, ma iniziando a renderlo lievemente ripetitivo già dal terzo playthrough. Inoltre, i modelli poligonali della maggior parte degli NPC che troveremo in giro per la città non saranno tantissimi, e per questo non sarà difficile trovare in giro, spesso e volentieri, gruppi di personaggi identici in tutto e per tutto.

Ok, nope.

Ok, nope.

Al di là del lato visual novel prende piede il delirio vero e proprio di questo gioco: la parte action. All’interno di queste sezioni il nostro compito sarà quello di girare in lungo e in largo per Akihabara, riproposta interamente e quasi fedelmente (fatta eccezione per alcuni negozi), in cui incontreremo vari passanti tipici del luogo: otaku, fanboy, fangirl, boy’s love fangirl, maid, idol, playboy… e chi più ne ha più ne metta.

Se infastiditi, non tutti i passanti potranno reagire bene, e daranno così il via a battaglie all’ultimo indumento per le strade di Akiba, ma attenzione! Tra di loro, comuni passanti, si nascondono anche i nostri principali nemici: i Synthister. Da cosa sarà possibile capirlo? Dall’apposita applicazione che ci verrà fornita nel corso del gioco, oppure dal fatto che, una volta lasciati letteralmente in mutande si dissolveranno in una serie di fiamme violacee, mentre i normali passanti, imbarazzati dall’essere rimasti seminudi, ci prenderanno a schiaffi e fuggiranno a gran velocità.

Per le strade di Akihabara

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-schermata-03Rimanendo in tema della quasi totale e fedele riproduzione di Akihabara, sarà possibile entrare in molti dei negozi presenti per acquistare il nostro equipaggiamento: vestiti, armi e oggetti da usare in battaglia. Tutto questo, ovviamente, verrà anche lasciato cadere dalle persone che affronteremo, e ci verrà offerta in seguito anche la possibilità di rafforzare i nostri oggetti e migliorare le loro prestazioni all’interno di un luogo ben specifico. Per citare alcuni degli oggetti  da utilizzare in battaglia, nel corso del gioco ci verranno messi a disposizione un’infinità di armi pericolose e bizzarre, tra cui ombrelli, mazze da baseball, valigette, riviste manga (i caratteristici magazine giapponesi che pesano 80 kg), dakimakura e molto altro ancora.

akiba-s-trip-undead-undressed-recensione-schermata-04Ma quanto può essere fedelmente riproposta Akihabara all’interno del gioco? Beh, vi basti pensare che sono appena tornato da un viaggio in Giappone, dove ho visitato liberamente Akiba senza perdermi neanche una volta, in quanto ricordavo a memoria la mappa del gioco, negozi compresi. Utilissima, non finirò mai di ringraziare Acquire. La maggior parte del gioco si svolgerà nel quartier generale degli Akiba Freedom Fighter, dove avranno appunto luogo le innumerevoli sessioni di dialogo del gioco e in cui, spesso e volentieri, saremo chiamati a compiere alcune scelte importanti ai fini della storia. Qui sarà possibile capire anche quelle che, di volta in volta, saranno le missioni principali, scegliendo anche la protagonista che vorremo al nostro fianco durante le ronde nella Electric Town di Tokyo.

Le AKB48? Scappiamo!

Le AKB48? Scappiamo!

Oltre alle missioni principali sarà possibile anche vedere e accettare un’innumerevole quantità di missioni secondarie dalle varie tipologie, che possono spaziare dal ritrovamento di alcuni oggetti importanti per il nostro richiedente, al dover combattere contro gruppi di persone che, per qualche motivo, danno fastidio a chi ci ha commissionato il lavoro, e in cui dovremo sconfiggere tutto d’un fiato i rip-off delle AKB48, gruppo idol nipponico alquanto famoso, composto da ben quarantotto agguerrite fanciulle… buon divertimento!

Durante gli innumerevoli combattimenti che prenderanno piede per le strade di Akiba sarà possibile, una volta riempita l’apposita barra, utilizzare un potentissimo attacco combinato per far fuori i nostri nemici. Questi attacchi cambiano a seconda della partner che avremo a fianco, e si concentreranno su uno solo dei nostri avversari. Fortunatamente, il finale della suddetta tecnica diffonderà una sorta di onda d’urto in grado di spiazzare e confondere anche gli altri nemici nelle vicinanze, dandoci così il tempo di respirare un attimo e di approfittarne per attaccare.

Le Bizzarre Avventure di Nanashi

FALCON PUNCH!

FALCON PUNCH!

Trattandosi di un titolo sviluppato usando come riferimento una delle zone otaku per antonomasia di tutta Tokyo, all’interno di AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed sarà possibile trovare svariate citazioni ad alcune delle serie note ai fan dell’animazione nipponica. Come già anticipato, sarà possibile ammirare persone in giro che usano le pose tratte dalla serie Le Bizzarre Avventure di JoJo, sarà possibile usare alcune delle mosse utilizzate nella medesima serie per strappare i vestiti ai nostri nemici insieme ad altre tecniche provenienti da Hokuto no Ken e Dragon Ball, come sarà possibile utilizzare a mo’ arma un simpaticissimo rip-off di Haro, la mascotte della serie Mobile Suit Gundam, e molto altro ancora. Sfortunatamente però, il titolo non è esente da glitch di varie tipologie e, durante alcuni degli attacchi effettuati per denudare i nostri avversari appena descritti, essi scompariranno per poi riapparire poco dopo, a fine tecnica. Grazie ai maxi schermi situati in giro per le strade, spesso e volentieri, sarà possibile vedere trailer vari di gruppi idol o videogame che ci accompagneranno durante il nostro cammino… facendoci venire voglia di comprare tali giochi! (testato: ho davvero provato la necessità di giocare a titoli come Conception II e The Legend of Heroes: Sen no Kiseki).

Oppa Akiba Style

Omae wa mou shindeiru.

“Omae wa mou shindeiru.”

Sotto l’aspetto tecnico il titolo è davvero molto apprezzabile, specialmente la versione PlayStation Vita che, a parer mio è la versione che merita di più e non ne risente molto, e permette di sorvolare sopra alcuni piccoli problemi senza farci troppo caso.

Per quanto riguarda il sonoro invece, fatta eccezione per la opening, non sono sfortunatamente presenti brani enfatizzanti e degni di nota, lasciando come unici veri pezzi apprezzabili quelli che sentiremo sui maxi schermi, cioè le canzoni utilizzate per altri giochi pubblicizzati in Undead & Undressed. Nonostante tutto, il titolo resta comunque godibile tranquillamente senza troppe pretese.

A chi consigliamo AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed?

Mi sento di consigliare particolarmente questo titolo a coloro che non sono in cerca di un gioco serio o con una storia particolare e avvincente, ma che sono alla ricerca di un buon passatempo in grado di divertire e strappare qualche risata. Ancora meglio se si è amanti della cultura fumettistica nipponica, in quanto sarà possibile riuscire a comprendere meglio i vari riferimenti presenti, e perché no, magari anche a rispecchiarsi un minimo. Per coloro che si aspettano un gran titolo, un Game of the Year o capolavoro immancabile, mi sento di sconsigliarlo vivamente, in quanto sarà tutto tranne ciò che cercate, specialmente se non siete fan della cultura nipponica e non siete in grado di cogliere i vari riferimenti, cosa che andrà quindi a togliere tutti gli aspetti apprezzabili del titolo. Sconsigliato anche a tutti coloro che soffriranno particolarmente della mancata localizzazione in lingua italiana.

  • Tante citazioni a opere più o meno famose
  • Fedele riproduzione del quartiere Akihabara
  • Frenesia a go-go
  • Una buona dose di fanservice, che non fa mai male

  • Musiche poco accattivanti
  • Presenta diversi glitch
  • Diventa monotono già dalla terza run
  • Non supporta il cross-save fra le diverse versioni
AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed
3.6

Non è difficile rimanere in mutande nella Electric Town di Tokyo

Se preso per quello che è, AKIBA’S TRIP: Undead & Undressed può rappresentare un buon passatempo semplice e divertente, in grado di offrire tanti bei momenti e tante risate, spezzando un po’ la serietà che possono offrire altri titoli, senza pretendere più di tanto. Nonostante la presenza di alcuni piccoli problemi, cosa che ormai nei giochi di ultima generazione è quasi impossibile non trovare, gli amanti della cultura fumettistica orientale e delle storie surreali tipiche di anime e manga apprezzeranno sicuramente il gioco e le sue citazioni a vecchi e nuovi capolavori. Inoltre, la fedele riproduzione di Akihabara offre la simpatica possibilità di esplorare quasi liberamente le strade di un quartiere ambito da tanti ma, per ovvie ragioni economiche, difficile da frequentare.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.