Bravely Second: End Layer – Recensione

Bravely Second: End Layer

bravely-second-end-layer-recensione-boxartGrazie ai numerosi sforzi di quattro impavidi eroi passati alla storia come i Guerrieri della Luce, su Luxendarc regna nuovamente la pace. A Gathelatio è un giorno importante: Agnés Oblige, ora papessa dell’Ortodossia dei Cristalli, è in procinto di firmare il trattato che porrà formalmente fine ad ogni conflitto con il Gran Ducato di Eternia. Proprio durante l’incontro tra la papessa e il templare Braev Lee, tuttavia, farà la sua comparsa il misterioso Kaiser Oblivion, il quale, accompagnato dalla fatina Anne, rapirà inspiegabilmente Agnés sotto gli occhi di tutti, compreso Yew Geneolgia, guardia del corpo della nostra eroina. Quest’ultimo, rampollo di una nobile famiglia e membro della Guardia dei Cristalli, si metterà dunque in viaggio attraverso Luxendarc per raggiungere la Fortezza Celeste e salvare la papessa dalle grinfie del nemico, aiutato da vecchi e nuovi alleati.

Bravely Second: End Layer è il secondo capitolo della serie JRPG di SQUARE ENIX iniziata con Bravely Default: Where the Fairy Flies, giunto in Europa nel dicembre del 2014. Questo nuovo episodio, le cui meccaniche resteranno quasi del tutto invariate rispetto al precedente, si svolgerà all’incirca due anni dopo gli avvenimenti del primo titolo e ci ritroveremo nuovamente a esplorare Luxendarc in compagnia di vecchie conoscenze, nonché nuovi volti che impareremo presto ad amare. Non vi nascondo che Bravely Default è uno dei miei titoli preferiti per Nintendo 3DS, grazie soprattutto a quel suo fascino un po’ rétro. Scopriamo insieme se anche questo secondo capitolo della saga è riuscito a entrarmi nel cuore così come fece il suo predecessore.

  • Titolo: Bravely Second: End Layer
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: SQUARE ENIX, Nintendo
  • Sviluppatore: Silicon Studio, SQUARE ENIX
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese, Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 26 febbraio 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: costumi aggiuntivi disponibili come pre-order bonus
  • Note: disponibile in edizione Deluxe Collector’s Edition (colonna sonora, artbook, statuetta)

Protagonista di questa nuova avventura è Yew Geneolgia, giovane erede di una delle famiglie più antiche e nobili di Gathelatio, nonché membro della Guardia dei Cristalli assieme ai suoi fidati compagni Janne Engarde e Nikolai Nikolanikov, noti ai più come i Tre Cavalieri. In seguito al rapimento di Agnés Oblige, il nostro eroe deciderà di mettersi in viaggio, affiancato dai suoi inseparabili amici, verso il castello volante di Kaiser Oblivion, la Fortezza Celeste, al fine di sconfiggerlo e trarre in salvo la papessa. Nel corso della storia si uniranno a noi diversi altri personaggi: farà il suo ritorno Edea Lee, figlia del templare Braev decisa ad aiutare Yew nel tentativo di salvare la sua amica, e conosceremo Magnolia Arch, una ragazza atterrata con una navicella nei pressi di Eternia, la quale, affermando di provenire dalla Luna, è giunta sulla Terra per fermare i misteriosi esseri noti come Ba’al. Al nostro gruppo si aggiungerà in seguito anche il redivivo Tiz Arrior, protagonista del precedente capitolo, ormai divenuto una vera e propria leggenda.

Le vicende del gioco si svolgeranno nuovamente nelle terre di Luxendarc e, nonostante esploreremo alcune città e dungeon già visti, avremo il piacere di scoprirne e gustarne molti altri di nuovi. Oltre agli avvenimenti legati al proseguimento della trama principale, ce ne saranno di secondari che riguarderanno le dispute tra i portatori degli asterischi del precedente titolo, in aggiunta ad alcuni dialoghi opzionali grazie ai quali potremo espandere la nostra conoscenza sul mondo di gioco o assistere a dei simpatici siparietti tra i componenti del nostro party. Per quanto riguarda la nostra donzella in pericolo, questa volta assumerà un ruolo decisamente più di supporto, ricoprendo la posizione precedentemente affidata alla fatina Airy e occupando lo schermo inferiore nel menu di gioco. Agnés, infatti, riuscirà a comunicare con i suoi amici grazie alla metà del suo pendaglio, condiviso con Yew, fornendoci preziosi consigli o ricordandoci dove dobbiamo recarci per proseguire nella storia. Allo stesso modo, ci saranno d’aiuto anche le icone presenti sulla mappa, le quali indicheranno i luoghi che dovremo raggiungere per avviare le missioni principali o secondarie, rendendo decisamente più semplice tenere tutto sotto controllo.

Toki yo Tomare!

Il gioco, esattamente come il suo predecessore, si configura come un tradizionale RPG a turni dove, prendendo il controllo dei nostri quattro eroi, ci ritroveremo ad affrontare le fila di nemici che ci si pareranno dinnanzi nel corso della nostra avventura. Fa il suo ritorno anche l’interessante meccanica del Brave e del Default: il concetto è molto semplice, ogni personaggio avrà assegnati un numero di punti chiamati BP, i quali condizioneranno il numero di azioni che potremo compiere in un singolo turno. All’inizio di ognuno di essi guadagneremo un BP e, in caso scegliessimo di assumere una posizione difensiva usando il comando Default, eviteremo di consumarne, consentendoci così di accumulare fino ad un massimo di tre punti. Tramite il comando Brave potremo invece agire fino a un massimo di quattro volte in successione, utilizzando le mosse accumulate in precedenza; ciò aggiunge un certo valore strategico al combattimento, consentendoci di pianificare al meglio le nostre mosse oppure di scegliere il momento più opportuno per agire. Il comando Brave potrà essere usato anche se i nostri BP saranno a zero ma, in quel caso, il numero di punti da noi posseduti andrà in negativo, impedendoci in seguito di agire per il numero di turni indicati, lasciandoci di conseguenza completamente scoperti agli attacchi nemici.

Una volta portato a termine uno scontro riceveremo una ricompensa in denaro ed esperienza per accrescere il livello dei personaggi, e qui entra in gioco una delle poche novità introdotte in questo capitolo: se riusciremo a sconfiggere i nemici in un solo turno ci sarà data la possibilità di continuare a lottare, sfidando più nemici in successione. I nostri BP non verranno però ricaricati tra uno scontro e l’altro e ciò aumenterà il rischio di sconfitta, ma in cambio avremo un aumento di esperienza in base al numero di scontri che riusciremo a portare a termine. Ci sarà offerta nuovamente la possibilità di velocizzare i combattimenti e di utilizzare la già conosciuta modalità Automatica per evitare di dover impostare a ogni turno i comandi ma, questa volta, oltre a ripetere le azioni del turno precedente potremo salvare e selezionare ben tre diversi set di mosse, in modo da aiutarci a velocizzare ulteriormente e notevolmente le solite fasi di grinding. I nostri eroi avranno a loro disposizione anche delle potenti tecniche speciali che varieranno in base all’arma equipaggiata e, oltre a infliggere danni ai nemici o curare, ci garantiranno un potenziamento momentaneo alle nostre statistiche. Come nella versione del primo capitolo giunta in Europa, ritorna anche nel sequel la particolare tecnica speciale chiamata Bravely Second, che ci consentirà di fermare il tempo in modo tale da sferrare attacchi addizionali ai nostri nemici, temporaneamente immobilizzati. Durante il Bravely Second, inoltre, i nostri attacchi potranno sfondare il numero di danni normalmente consentiti. Ogni tecnica ci costerà un SP, che, a differenza dei BP usati normalmente, saranno leggermente più complicati da ricaricare secondo due metodi: uno più immediato, che consiste nell’acquisto dei punti dallo shop online, nonché un secondo più lungo, ma gratuito, che richiede l’utilizzo della modalità riposo della nostra console. In questo modo potremo prenderci una pausa dal gioco, nell’attesa che gli SP saranno nuovamente carichi. Ulteriore funzionalità, già familiare, è la possibilità di inviare e ricevere aiuto dai nostri amici: potremo usare infatti sfruttare le tecniche da loro inviate per sfoderare attacchi micidiali nelle battaglie in cui lo riterremo opportuno, ma solo una volta per ciascuna. Le migliorie apportate in questo campo non sono molte, ma gli amanti di questi genere di combattimenti alla vecchia maniera li apprezzeranno sicuramente allo stesso modo.

Conflitto di interessi

Una delle caratteristiche principali di Bravely Default era quella di poter scegliere e selezionare le classi dei nostri personaggi, influenzando a nostro piacimento il loro sviluppo e consentendoci di assegnare a ognuno di loro il ruolo che ritenevamo più congeniale. Gli Asterischi in questo gioco sono in parte ripresi dal capitolo precedente, ritroveremo infatti alcuni dei più classici come il Mago Nero o il Mago Bianco, a cui se ne affiancheranno di nuovi introdotte esclusivamente in questo episodio. Sarà possibile ottenere molti dei nuovi Asterischi semplicemente proseguendo nel corso della storia, mentre quelli di ritorno li potremo conquistare completando missioni secondarie, nelle quali Edea sarà chiamata a risolvere delle dispute tra due portatori: dopo aver esaminato attentamente lo svolgersi degli eventi, spetterà a noi giocatori scegliere chi dei due appoggiare e chi invece affrontare in duello. Tenete ben in mente però, che otterremo solamente la classe legata al personaggio che sceglieremo di fronteggiare costringendoci, almeno per la maggior parte del gioco, ad avere solo uno dei due Asterischi. Per ognuna delle trenta classi disponibili potremo inoltre affiancare le tecniche di un’altra classe, in modo tale da poter provare diverse combinazione e scovare quelle che più si sposano con il nostro stile di gioco. Ogni personaggio avrà assegnato un livello per ogni singolo job, che aumenterà con l’esperienza ricevuta al termine di ogni combattimento e che ci consentirà di apprendere tecniche e nuove abilità passive da utilizzare. Esattamente come in passato, ad ogni classe sarà strettamente collegato anche un livello di competenza con gli equipaggiamenti, ad esempio una classe come il Mago Nero prediligerà l’uso delle bacchette magiche, mentre un’altra come il Ladro, l’uso di coltelli.

Nell’edizione giapponese del gioco era presente una classe chiamata Tomahawk, che dava ai nostri personaggi il tipico aspetto dei nativi americani. Nelle versioni occidentali invece, tale classe è stata sostituita da un’altra nota da noi come Occhio di falco, che pur mantenendo le stesse identiche funzioni della sua controparte, ne modifica completamente l’aspetto facendo apparire i nostri eroi come dei tipici cowboy. Devo dire che avendo avuto modo di giocare entrambe le versioni, la Tomahawk mi è piaciuta maggiormente e, seppur non vada in alcun modo a modificare lo svolgersi degli eventi o a intaccare il gameplay, ritengo sia un po’ spiacevole non vederla anche da noi. Infine, fanno sentire la loro mancanza alcune utili classi del primo, come ad esempio l’Asterisco del Vampiro, ma le cui funzioni sono state in qualche modo ereditate da alcune delle nuove.

Fly me to the Moon…

Approfondiremo ora le attività secondarie a cui potremo dedicarci nei momenti in cui vorremo prenderci una pausa dalla trama principale. Il gioco ci offrirà infatti due minigiochi con cui ingannare il tempo: il primo è semplicemente una riproposizione della ricostruzione del villaggio di Norende incontrato nel gioco precedente, nel quale stavolta dovremo occuparci della base lunare da cui proviene la nostra Magnolia, tragicamente distrutta dall’attacco dei Ba’al. Avremo dunque un numero di abitanti da assegnare alla ricostruzione delle numerose strutture e nella bonifica di alcune aree; queste attività richiederanno però un certo numero di ore prima di poter essere completate, ma assegnare un numero maggiore di abitanti a un’unica operazione farà ridurre i tempi di lavoro. Inizialmente avremo un solo abitante a nostra disposizione, ma grazie alla funzione StreetPass e alla possibilità di connetterci a internet ne potremo ottenere molti altri. Fortunatamente i lavori continueranno anche mentre avremo la console in modalità riposo, consentendoci di trarne profitto anche durante una pausa. Ogni qual volta una struttura salirà di livello, inoltre, sbloccheremo nuove tecniche speciali e oggetti da acquistare dal sempre comodo Argonauta. Il secondo minigioco, chiamato Monscraft, vedrà i nostri quattro eroi impegnati nella creazione di simpatici pupazzetti; ognuno di loro avrà un ruolo diverso e potremo migliorare le loro capacità con le forbici o con il pennello acquistando nuovi potenziamenti per i loro utensili. Ad ogni completamento di una una partita di pupazzi riceveremo dei punti che potranno essere spesi per acquistare i potenziamenti e per sbloccare nuove musiche di sottofondo, in seguito potremo anche convertire questi punti in denaro. I potenziamenti però non garantiranno un miglioramento perenne, dovremo infatti ogni volta spendere ulteriori punti per attivare il loro effetto, il quale durerà solo per una manciata di secondi. Ogni pupazzo completato invece, farà riempire una barra con la dicitura Merenda, questa darà un piccolo spuntino ai nostri lavoratori e aumenterà le loro abilità. Questa funzione, unita ai potenziamenti, farà sì che potremo creare un maggior numero di peluche nel minor tempo possibile, ottenendone così anche di molto rari. Esistono infatti diverse tipologie di pupazzi e in base alla loro rarità aumenterà il profitto che riusciremo a trarne. Purtroppo, a differenza del primo, questo minigioco non funziona in modalità riposo, non consentendoci quindi di fare progressi quando non saremo fisicamente presenti.

Ah, la Vache!

Dal punto di vista grafico il gioco non si discosta molto dal suo predecessore, ma lasciatemi dire che i bellissimi scenari realizzati da Akihiko Yoshida sono una vera e propria gioia per gli occhi e, grazie all’effetto 3D della console, guadagnano anche di spessore. La soundtrack di Bravely Default era affidata a REVO dei Linked Horizon e molte delle musiche in questione faranno ritorno anche in questo titolo. Le nuove musiche che accompagnano Bravely Second sono invece composte da ryo, famoso compositore dei supercell, molto apprezzato per i suoi lavori con i VOCALOID e per le svariate sigle di opere d’animazione. Purtroppo, nonostante abbia gradito alcune delle nuove musiche introdotte, sono rimasto deluso dai temi che accompagnano le tecniche speciali dei personaggi: se precedentemente ognuna di loro riusciva a catturare il carattere di ogni personaggio anche attraverso i diversi strumenti adottati, questa volta purtroppo risulteranno troppo simili tra loro. Il doppiaggio anglofono ha comprensibilmente modificato la lingua lunare dall’inglese al francese, cosa che non crea alcuna differenza. Di conseguenza, se sceglierete di utilizzare il doppiaggio occidentale, abituatevi a diverse esclamazioni di Magnolia in francese. Il gioco, completamente localizzato in lingua italiana, ci offrirà la possibilità di scegliere tra il doppiaggio originale giapponese e quello americano, accontentando praticamente ogni tipologia di orecchio.

A chi consigliamo Bravely Second: End Layer?

Personalmente mi sento di consigliare questo gioco a tutti gli appassionati dei giochi di ruolo giapponesi, soprattutto quelli da un fascino un po’ rétro. Data la sua natura di sequel diretto, consiglio vivamente a chiunque sia interessato a giocare questo episodio di portare a termine la precedente avventura, in quanto aiuterà a comprendere al meglio alcune situazioni e riferimenti; in alternativa vi dovrete accontentare di un breve riepilogo fornito dal gioco, utile solo a farvi un’idea generale dei fatti accaduti. Avendo Bravely Default ricevuto diverse critiche per delle scelte (ritenute da alcuni abbastanza infelici) nella seconda metà del gioco, dove il giocatore era costretto a rivivere gli stessi eventi più e più volte, ci tengo a precisare che in Bravely Second non assisterete a nulla del genere. Inoltre, nel corso della storia, ci imbatteremo in numerosi colpi di scena: vi assicuro che non ci sarà da annoiarsi.

  • Storia e personaggi molto intriganti
  • Trenta diverse classi fra cui scegliere
  • Componente artistica davvero eccezionale
  • Presenza dei doppiaggi inglese e giapponese
  • Colonna sonora molto apprezzabile…

  • …ma non ai livelli di quella del precedente episodio
  • Poche migliorie rispetto al capitolo precedente
  • Impossibilità di sfruttare il Monscraft in modalità riposo
Bravely Second: End Layer
4.5

Una nuova avventura a Luxendarc, ma senza troppe novità di rilievo

Bravely Second: End Layer è un ottimo esponente del genere dei giochi di ruolo, riesce a intrattenere a lungo sia grazie alla sua interessante trama, sia alla caratterizzazione dei personaggi, in particolare Edea. Personalmente, già il capitolo precedente era riuscito a incantarmi con i suoi scenari e la sua colonna sonora mozzafiato e, per quanto queste caratteristiche siano ancora presenti, c’è purtroppo da dire che alcuni dei nuovi componimenti non sono al livello di quelli del primo episodio. Anche il gameplay di base rimane esattamente lo stesso, puntando più sulle nuove classi e sulla storia che sull’apportare sostanziali modifiche alla formula di gioco. Scelta da un certo punto di vista apprezzabile, visto che in parte è stato proprio il gameplay a farmene innamorare, ma da un altro avrei preferito qualche azzardo in più. Parecchio interessanti anche gli scenari secondari, i quali gettano luce sul passato di alcuni personaggi che godevano di poco screentime. I minigiochi presenti riescono a intrattenere amabilmente, unica pecca è l’impossibilità di usare il Monscraft con la modalità riposo, cosa che avrebbe aiutato a velocizzarne lo svolgimento. In generale posso ritenermi molto soddisfatto da questo nuovo capitolo della serie, degno successore dell’originale che può contare sull’assenza di quei problemi che, seppur non mi abbiano personalmente infastidito, ne rovinavano in qualche modo l’esperienza di gioco. Come già accennato, oltre la localizzazione italiana, vi è la possibilità di scegliere tra il doppiaggio giapponese e quello inglese, consentendo a chiunque di godere della versione che preferisce maggiormente.

Giocatore accanito di JRPG, Musou e quant'altro di tipicamente giapponese. Il suo sogno nel cassetto è quello di poter un giorno iniziare dei Social Link con le ragazze di SENRAN KAGURA.