Kenka Bancho Otome: sinossi e trailer di esordio

Kenka Bancho Otome - Spike Chunsoft

Spike Chunsoft rilascia questa mattina il trailer di esordio per Kenka Bancho Otome, che altro non è che il filmato introduttivo di questa bizzarra visual novel a sfondo romantico di RED Entertainment basata sulla maschissima serie di Kenka Bancho. L’uscita del gioco in Giappone è prevista per il prossimo 19 maggio, mentre di seguito possiamo delinearvi la sinossi della sua trama.

Da quando ha memoria, l’eroina del gioco ha vissuto da sola, senza alcun parente, a spese dello stato. Non ha alcun ricordo del volto dei propri genitori. Di fronte a lei, tuttavia, appare un giovane uomo chiamato Hikaru. Presto ella scoprirà che si tratta di suo fratello gemello, da cui è stata separata alla nascita. Hikaru avrà una proposta da fare alla nostra eroina: “Potresti andare a scuola al posto mio?”

La ragazza rimane shockata da questa folle richiesta, anche perché la scuola in questione è un istituto riservato unicamente a un pubblico maschile, l’unica scuola superiore della prefettura, nota per l’alto tasso delinquenziale. Hikaru è stato cresciuto dalla più antica e onorevole famiglia criminale di Yakuza, il casato Onigashima. Sotto i severi insegnamenti di suo padre, gli è stato imposto di frequentare quell’istituto, la Shishiku Academy: una scuola dove erano riuniti tutti i peggiori teppisti del paese.

Una volta iscritti a questa scuola, i giovani membri del clan Onigashima erano in qualche modo obbligati a occuparla e sottometterla sotto il proprio dominio. Hikaru non voleva avere nulla a che fare con il mondo criminale, tuttavia disobbedire al proprio padre significherebbe andare incontro a morte certa. Dopo aver scoperto dell’esistenza di sua sorella, gli è balenata in testa l’idea di mandarla in questa scuola al posto suo…

Fonte: Spike Chunsoft via Gematsu

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.