La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki – Recensione

Per tutti i fan di Studio Ghibli e della buona cucina, ecco la nostra recensione de La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki, il libro pubblicato da Trenta Editore

La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki - Recensione

Hai voglia di qualcosa di nuovo e speciale senza doverti recare per forza in un ristorante giapponese specifico, che magari non è nemmeno nella tua città? Hai una cena fra amici e non sai cosa proporre? O, ancora, sogni di poterti recare nel mondo degli anime e assaggiare quei gustosi piatti fumanti e invitanti? Beh, abbiamo una soluzione per te. Trenta Editore, nata nel 2004, è una delle case più importanti nel campo dell’editoria enogastronomica e si dedica da allora alla pubblicazione di libri adatti al settore, esplorando però temi decisamente originali. Nell’agosto del 2021 pubblica La cucina incantata: Le ricette tratte dai Film di Hayao Miyazaki, manuale di cucina dedito a riportare le ricette più famose e iconiche dei capolavori dello Studio Ghibli e, più in generale, delle opere del Maestro, apprezzatissime dal pubblico internazionale da sempre. Ecco la nostra analisi!

La cucina incantata, le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki - Recensione

  • Titolo originale: La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki
  • Titolo italiano: La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki
  • Uscita originale: 1 agosto 2021
  • Uscita italiana: 1 agosto 2021
  • Numero di volumi: 1
  • Casa editrice: Trenta Editore
  • Genere: Manuale gastronomico a tema
  • Autore: Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua (coordinamento editoriale di Barbara Carbone)
  • Formato: 13 x 18 cm, b/n e verde
  • Numero di pagine: 144

Abbiamo recensito La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki tramite volume stampa fornitoci da Trenta Edizioni.

Il manuale da noi recensito in formato copertina flessibile si presenta di piccole dimensioni, quasi fosse un tascabile, ma come si suol dire, nella botte piccola c’è il vino buono: sottile ma consistente nelle sue 144 pagine ricche di informazioni. La copertina goffrata è di un bel verde acqua brillante sul quale spicca il disegno della tavola imbandita della strega Yubaba de La città incantata, il nome della casa editrice, gli autori e il titolo in un bel font moderno e accattivante. È strutturato diversamente da un classico libro di cucina, poiché tematizzato a dovere avendo una certa coerenza nei colori e nei font utilizzati, per concentrare le attenzioni del lettore e offrire una panoramica a trecentosessanta gradi sul mondo degli anime di Miyazaki-san e le sue sfumature. Questo piccolo tesoro infatti, non è dedicato solo a spiegarci quantità, ingredienti e procedimenti, ma è volto anche a raccontare la correlazione tra cibo e narrazione nei film del Maestro.

Infatti, a darci il “benvenuto” nella prefazione è Alessandra Korompay, doppiatrice di Fujiko Mine nel celebre film Lupin III – Il castello di Cagliostro (e non solo) che ci dà la sua personale opinione senza spoiler del viaggio culinario che andremo a intraprendere nello sfogliare le pagine.

A seguire, troveremo il sommario, che anticipa i temi dei dieci capitoli nei quali è suddiviso il libro, dedicati ad una selezione delle eccelse pellicole del sensei che ci hanno accompagnato nel corso della nostra crescita. A partire dal già citato Lupin III – Il castello di Cagliostro, le ricette proposte sono tratte da Nausicaa della Valle del Vento, Laputa – Castello del Cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegna a domicilio, Porco Rosso, Principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo sulla scogliera e per concludere Si alza il vento.

Al termine del sommario, troviamo l’introduzione, che ci offre un’infarinatura di come sarà strutturato ogni capitolo e viene fornita una legenda utile a individuare il tipo di ricetta. Difatti, non solo viene presentata la ricetta originale tratta dal film, ma gli autori propongono una variante golosa e una variante vegetariana, nelle quali ci sono alternative a ingredienti, magari maggiormente reperibili in occidente rispetto a quelli di tradizione giapponese e soprattutto adatti a tutti i tipi di palati, una scelta a nostro parere inclusiva per ogni eventuale interessato all’acquisto.

All’interno di ogni capitolo, poi, prima di lasciarci alla scoperta della ricetta in sé per sé e delle sue varianti, gli autori hanno pensato bene di introdurci il piatto designato sintetizzando la trama del film di riferimento e lasciando un commento nel quale spiegano in parole semplici e immediate la scelta del pasto inserito dal regista nella sua narrazione, che abbia un valore morale, storico o affettivo per il Maestro. Difatti, essi spiegano in più occasioni che per Miyazaki la cucina è strettamente legata alle storie da lui raccontate, non sono cibi e piatti inseriti casualmente all’interno della narrazione ma sono posti accuratamente, con coscienza e precisione, in linea con le ambientazioni e i tempi di sviluppo della trama, per non dimenticare che rappresentano un espediente importante per creare o rafforzare le relazioni fra i personaggi o dare voce alle loro emozioni.

Gastronomia e cinema sono due mondi capaci di offrire esperienze sensoriali uniche e indescrivibili. Chi ha compreso a pieno questa filosofia è il Maestro Hayao Miyazaki, che con le sue storie è riuscito a incantare grandi e piccini. E se c’è una cosa che non manca mai nei lungometraggi di Miyazaki è il rapporto tra i personaggi e il cibo. La cucina incantata propone una serie di ricette tratte dai film del grande regista in tre stuzzicanti varianti. Preparatevi quindi ad avere l’acquolina in bocca con la pancetta sfrigolante de Il Castello Errante di Howl e la torta Siberia di Si alza il vento: Miyazaki vi aspetta.

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Fra un capitolo e l’altro, inoltre, sono stati inseriti degli approfondimenti interessanti sulle origini di alcune delle portate trattate, come il bento, e delle box dove sono raccontate delle curiosità riguardo la realizzazione delle pellicole sopracitate, a nostro dire un ottimo escamotage per rendere scorrevole e piacevole la lettura, quasi interattiva e far sì che questo manuale non sia solo una raccolta di informazioni gastronomiche a sé stanti, da utilizzare solo in cucina per la realizzazione delle pietanze. Da non dimenticare fra tutte queste informazioni, la scrittura delle ricette vera e propria, molto intuitiva e semplice, breve ma esplicativa, che permette sia a chi conosce il mondo culinario e sia a chi invece si sente un po’ “imbranato” ma ha un forte desiderio di cimentarsi nell’arte della cucina di tentare e riuscire nella realizzazione dei piatti proposti. Unico difetto rilevabile all’interno del libro è la mancanza di foto rappresentative delle pietanze, quel tocco in più che solitamente fa venire l’acquolina in bocca al solo pensiero, ma non riteniamo sia una scelta troppo azzardata da parte degli autori, poichè avrebbe potuto rovinare l’impatto grafico che funge in qualche modo da filo conduttore dell’opera.

Infine, gli autori hanno inserito un glossario completo, con tutti i nomi di ingredienti e pietanze di origine giapponese seguite da brevi ma dettagliate descrizioni, una bibliografia e sitografia, dove hanno riportato tutte le fonti da cui hanno preso spunto per la realizzazione del libro e l’indice alfabetico delle ricette con la pagina di riferimento, una scelta che all’inizio può sembrare insensata, obsoleta (visto che è presente un sommario all’inizio del volume) ma che si rivela azzeccata per l’utilizzo più immediato in cucina, quando ci troviamo nell’attuazione pratica delle stesse e abbiamo bisogno di ricorrere subito alla descrizione del procedimento o alla lista degli ingredienti.

Non solo un libro di cucina

La cucina incantata: le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki è una piccola perla per tutti gli amanti del mondo costruito nel corso del tempo dallo stimato Maestro, fatto sì di arte e storia, ma anche di tanta magia e tanto incanto. Il linguaggio utilizzato è brillante, intuitivo, informativo e allegro, il che rende la lettura vivace e incalzante, si termina in un batter d’occhio (noi ci abbiamo impiegato poco più di un’ora) con curiosità e interesse, si presenta come un’ottima compagnia per i tempi “morti” e un simpatico modo per trarre ispirazione, sia che ci troviamo ai fornelli fra un tempo di cottura e un altro, sia che ci troviamo in balia del tipico dubbio che solitamente ci prende ogni giorno: “Che cosa prepariamo oggi di buono?”, soprattutto se siamo in buona compagnia.

Consigliamo l’acquisto di questo volume sia ai fan accaniti dei lungometraggi creati dal genio di Hayao Miyazaki sia a chi è rimasto affascinato da alcune di queste pellicole e ne vuole saper di più ma soprattutto agli appassionati di cucina giapponese. Questo libro è una splendida gemma da inserire nella propria biblioteca: sembra piccolo ma nasconde tante curiosità da scoprire e custodire gelosamente, a maggior ragione se volete addentrarvi nello speciale universo degli anime, soprattutto quelli realizzati dallo Studio Ghibli. Come detto in precedenza, per Miyazaki il cibo è qualcosa di più del suo scopo di base (cioè nutrire il corpo per fornire le energie necessarie alla vita), è affetto, è legame, è unione e condivisione, quindi cogliamo questo sprono come incentivo per crearci occasioni, sperimentare ai fornelli e perché no, anche vivere momenti indimenticabili di gioia a tavola, in compagnia di chi amiamo di più!

Una chicca squisita per i fan di Miyazaki

Abile maestra nella nobile arte del curry rice, passa le sue giornate a divorare le pagine profumate dei libri di cui non si sazia mai, sognando luoghi e tempi lontani.

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