Monster Boy e il Regno maledetto – Recensione

Game Atelier si avvale della collaborazione di Ryuichi Nishizawa per confezionare il perfetto erede di Wonder Boy. Oggi vi parliamo di Monster Boy e il Regno maledetto

Monster Boy and the Cursed Kingdom - Recensione

Monster Boy e il Regno maledetto - Recensione“Se intendete rimediare al caos provocato da vostro zio non vi arresterò. Anzi, potrei aiutarvi. In base agli archivi reali, non è la prima maledizione che cade sul nostro amato regno. Secondo una leggenda, esistono alcune sfere magiche che in passato sono state usate per scacciare il male e proteggere gli abitanti. Se solo le avessimo tutte. Ma purtroppo, solo un’anima davvero coraggiosa può intraprendere una tale missione…” — Mistigatto

Monster Boy e il Regno maledetto è l’erede spirituale di una delle saghe più iconiche del medium: Wonder Boy. Saranno riusciti i francesi di Game Atelier, in collaborazione con l’autore originale Ryuichi Nishizawa, a creare un’opera rispettosa delle proprie origini?

  • Titolo: Monster Boy e il Regno maledetto (Monster Boy and the Cursed Kingdom)
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (PAL / EU)
  • Genere: Platform, Avventura
  • Giocatori: 1
  • Software house: FDG Entertainment
  • Sviluppatore: Game Atelier
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 4 dicembre 2018
  • Disponibilità: retail (solo PS4 e Switch), digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: erede spirituale di Wonder Boy, realizzato in collaborazione con Ryuichi Nishizawa

La storia vede il suo incipit nella presentazione di Jin, il nostro protagonista, intento a pescare nei pressi della sua dimora. Improvvisamente la tranquillità viene spezzata dall’arrivo di quello che scopriamo essere l’antagonista della vicenda, lo zio di Jin, Nabu. Ad una prima occhiata impazzito, ma molto probabilmente solo ubriaco, questo vecchietto sfreccia nel cielo a cavallo di un barile, gettando incantesimi su tutta la popolazione, mutandola in animaletti antropomorfi, Jin incluso. Lo sfortunato giovane, dopo un intenso scontro con una piovra gigante, muta in una sorta di maialino sovrappeso con una benda su un occhio, in grado di sfruttare la magia. Se vi state chiedendo il motivo, non fatelo.

Arrivato alla città di Lupia Jin, accompagnato da suo fratello Zeke, mutato invece in un piccolo drago, incontra le guardie reali intente a scortare il Mistigatto, una sorta di sacerdote della cittadella, a cui i due chiedono aiuto. Infatti, egli rivelerà che in passato una situazione del genere era già avvenuta e che la soluzione sarebbe stata da ricercare in alcune sfere magiche nascoste per il mondo. Da qui, il viaggio di Jin ha inizio.

Monster Boy e il Regno maledetto

Attenti allo zio Nabu!

Dopo il successo riscosso, tra critica e pubblico, dal remake di Wonder Boy: The Dragon’s Trap, ecco ritrovarci sugli scaffali nostrni Monster Boy e il Regno maledetto, una sorta di seguito spirituale sviluppato da Game Atelier, studio francese che ha già mostrato grandi capacità in ambito mobile. Il titolo, come da tradizione del genere, non ha alcuna pretesa narrativa, delineando già dai primi momenti un intreccio che ha come unico scopo quello di far evolvere il gameplay di boss fight in boss fight. È infatti nel gameplay che risiede il punto di forza di Monster Boy che, se ad una prima occhiata potrebbe sembrare un platform comune, rivelerà dopo pochi istanti la sua natura nostalgica, riportando alla mente non solo i classici Wonder Boy, presentando anche una struttura metroidvania che convince sotto ogni aspetto.

Oltre la nostalgia

Monster Boy and the Cursed Kingdom è un titolo che esalta la sua natura classica, ma che vi stupirà nelle sue dinamiche. L’idea di base è quella di mutare il gameplay ogni qual volta il nostro Jin si appropria di una nuova sfera, e quindi di una nuova trasformazione. Dopo l’introduzione, in cui impersoniamo il nostro eroe nella sua versione umana, ci ritroveremo ed essere il fantomatico maialino con la benda sull’occhio, in grado di utilizzare magie e di scovare misteriosi segreti grazie al suo olfatto, a costo però del nostro equipaggiamento: infatti, in questa forma, Jin non potrà né indossare armature, né equipaggiarsi con una spada o simili. Andando avanti con la trama, il protagonista si trasformerà anche in un serpente, in un rospo, in un leone e in un drago, creando così un gameplay in costante evoluzione, che non solo cambia assieme alle mutazioni, ma che trova culmine nelle fasi in cui è necessario switchare da una forma a un’altra.

Monster Boy e il Regno maledetto

Monster Boy, inoltre, è un titolo che metterà a dura prova i giocatori più inesperti, con delle fasi platform ed enigmi che ad un primo approccio potrebbero sembrare complessi, senza però mai risultare troppo frustranti. Il titolo gode di un level design sublime, che per gran parte dell’avventura raggiunge vette di eccellenza, che culminano spesso in boss fight che uniscono sapientemente fasi platform a fasi di combattimento.

Un mondo incredibile

Il titolo si presenta in modo pregevole, con degli sprite vivaci, colorati e definiti, riportando alla mente i classici della saga originale, vantando quindi un character design di valore per i personaggi principali, per i nemici base e per i boss. Ad accentuare ulteriormente il valore estetico vi sono ambientazioni intriganti e fascinose, non solo ben disegnate, ma soprattutto ben caratterizzate, ognuna estremamente diversa dall’altra. Ulteriore vanto, se non la vetta più alta dell’intero titolo, è il comparto sonoro, che non si limiterà ad accompagnare egregiamente l’avventura, ma vi costringerà spesso a mettere in pausa per ascoltare i vari temi principali. Se dovessimo cercare un effettivo difetto al titolo, probabilmente sarebbe la presenza aleatoria di bug, che non inficiano l’andamento dell’azione, ma che stonano profondamente nel contesto generale.

Monster Boy e il Regno maledetto

Monster Boy e il Regno maledetto prende gli aspetti migliori di Wonder Boy per presentare una moderna e innovativa avventura con un gameplay divertente, una colonna sonora memorabile e bellissime animazioni disegnate a mano. Riuscirà Jin a salvare il Regno dei Mostri? Aiuta il nostro giovane eroe a sconfiggere nemici impegnativi, scoprire luoghi nascosti, migliorare equipaggiamenti leggendari, e altro! Sarà possibile sbloccare anche forme speciali con abilità uniche usate per navigare il mondo di gioco.

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A chi consigliamo Monster Boy e il Regno maledetto?

Monster Boy e il Regno maledetto è un titolo che farà certamente impazzire gli appassionati del genere, che devono assolutamente possedere una copia del titolo. Ma se, al contrario, non aveste grandi esperienze con i cosiddetti giochi a piattaforme, questo potrebbe essere il titolo perfetto per cominciare. Sicuramente per via del suo design coloratissimo, o per l’immediatezza del gameplay, consigliamo caldamente a tutti di provarlo.

  • Colonna sonora indimenticabile
  • Level design di tutto rispetto
  • Mondo visivamente splendido

  • Presenza aleatoria di bug
  • Trama in linea con le produzioni di questo tipo
Monster Boy e il Regno maledetto
4.5

L’eredità di Ryuichi Nishizawa, l’arte oltre il tributo

Monster Boy e il Regno maledetto è, in definitiva, un’opera da possedere, alla quale inevitabilmente vi affezionerete. Il titolo è riuscito nella difficile impresa di portare ai giorni nostri un degno seguito spirituale della saga di Wonder Boy, senza risultare antiquato nelle meccaniche ma che anzi proietta il genere verso un futuro prosperoso, ricercando però l’armonia e la qualità di un passato a molti ignoto. Siamo sicuri che difficilmente, una volta provato il gioco, riuscirete a dimenticare i suoni e i colori che pervadono da cima a fondo questo vivace mondo.

Cresciuto a pane e picchiaduro giapponesi, appassionato del lavoro di Hidetaka Miyazaki. Quando non rigioca alla saga di KINGDOM HEARTS, passa il tempo a difendere FINAL FANTASY XV dalle grinfie di BaSS.

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