Back Street Girls: quando la yakuza si trasforma in idol

Il 3 luglio debutterà in Giappone Back Street Girls, l’esilarante serie TV che vede un trio di giovani yakuza trasformarsi in un gruppo idol di successo

Back Street Girls

Uno degli anime più promettenti (per i miei gusti) e assolutemente fuori di testa in arrivo sulle reti televisive giapponesi è sicuramente Back Street Girls, la serie televisiva tratta dal manga di Jasmine Gyuh pubblicato in patria da Kōdansha.

In sostanza, dopo aver combinato un bel casino costato milioni di yen al proprio capo, un trio di giovani membri della yakuza viene messo di fronte a una situazione difficile. Anziché perdere il proprio mignolo, i tre saranno costretti a perdere molto di più! Per risanare il grosso debito, il boss li costringerà a volare in direzione della Thailandia per subire una serie di costosissime operazioni chirurgiche che li trasformeranno totalmente in tre giovani donne, con lo scopo di diventare un trio di carismatiche idol: le Gokudolls Nijigumi!

Il sito ufficiale ha rivelato che sarà Gesshoku Kaigi a comporre le musiche della serie TV, mentre l’opening theme sarà intitolata “Gokudoll Music” e verrà composta da Masayoshi Ōishi, cantata dalle tre doppiatrici del gruppo idol. Nel cast troveremo Daisuke Ono nei panni di Kentarō Yamamoto, Yuka Nukui in quelli del suo alter-ego Airi Yamamoto, Satoshi Hino nel ruolo di Ryū Tachibana, Kaori Maeda in quello di Mari Tachibana, mentre Kazuyuki Okitsu interpreterà Kazuhiko Sugihara e Hikaru Akao presterà la voce a Chika Sugihara. Keiji Fujiwara sarà invece la voce del boss Inugane, producer del trio.

La serie prodotta da TOEI Animation andrà in onda a partire dal prossimo 3 luglio sul canale BS11, per poi approdare su Tokyo MX e MBS. Di seguito possiamo ammirare un esilarante trailer in due versioni: Gokudō, con le voci maschili dei tre, e Idol, con quelle femminili. Buon divertimento!

Back Street Girls Trailer – Gokudō Ver.

Back Street Girls Trailer – Idol Ver.

Fonte: TOEI Animation via Anime News Network

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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