RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore – Flash Review

Nicalis porta in Europa RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore, il roguelite sviluppato dai coreani di Pixellore Inc. e REMIMORY. Sarà all’altezza delle nostre aspettative?

RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore

Addetta alle pulizie della biblioteca del proprio istituto scolastico, l’occhialuta Remi si imbatterà in un misterioso e impolverato libro che finirà per catapultarli entrambi nel misterioso mondo di Ragnoah, un regno pieno di magia e di minacciosi “mecha-monster”. Lore, questo il nome con cui si presenterà il tomo, sostiene di essere il magico grimorio di un potente stregone, in grado di riportare Remi a casa attraverso un apposito portale.

Le insidie che Remi e Lore dovranno affrontare nel corso del loro (non troppo lungo) viaggio sono alla base del gioco di cui vi andremo a parlare oggi, pubblicato in Europa e Nord America da Nicalis e sviluppato dai coreani di Pixellore Inc. e REMIMORY: RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore, un rogue-lite (una versione più “user-friendly” del genere roguelike, se così vogliamo definirlo) giunto dalle nostre parti su tutte le piattaforme in formato digitale.

  • Titolo: RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore
  • Piattaforma: Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, PC / Steam
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (PAL / EU)
  • Genere: Roguelite, Hack and slash
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: Nicalis, Pikii
  • Sviluppatore: Pixellore Inc., REMIMORY
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 26 febbraio 2019
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: sviluppato in Corea e distribuito in Giappone da Pikii e nel resto del mondo da Nicalis; versione retail non disponibile in Europa

RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore ci metterà, attraverso una serie di livelli generati proceduralmente, nei panni di una ragazza armata unicamente di una scopa e del suo nuovo amico in grado di utilizzare la magia. Avanzando in questi labirinti ogni volta diversi dovremo distruggere complementi d’arredo e combattere numerosi nemici per accumulare una quantità sempre maggiore di dolci, valuta in-game che ci consentirà di accrescere il potere del nostro alter-ego e di trovare armi sempre più potenti. La particolarità di RemiLore risiede nel fatto che potremo portare con noi una sola arma per volta e da essa dipenderà la tipologia di attacchi che potremo effettuare, la potenza degli stessi e la magia che sfrutteremo attraverso Lore. La scopa lascerà presto il posto a spade, bastoni, martelli, artigli e quant’altro (fino a sei tipologie diverse), ognuno con un determinato grado e con abilità differenti, che potremo raccattare all’interno dei dungeon in maniera del tutto casuale, e la cui comparsa verrà influenzata unicamente dalle abilità che avremo appreso.

È possibile affrontare RemiLore nella modalità storia, ma anche in una serie di modalità che metteranno da parte dialoghi e sequenze narrative per lasciare il posto ad alcune sfide più avvincenti, in questo caso anche per due giocatori: sarà possibile, ad esempio, affrontare la classica ondata di boss o avanzare con un solo HP. La campagna principale è composta da quattro parti, suddivisa ciascuna in quattro atti che vanno a culminare con altrettanti boss di fine livello. Se malauguratamente moriremo durante uno degli atti, dovremo ricominciare il capitolo da capo, vedendo calare drasticamente la quantità di dolcetti raccolti. È possibile salvare in qualsiasi momento ma, nonostante ciò, le prime battute di gioco potrebbero risultare frustranti proprio perché ci toccherà ripartire ogni volta dall’inizio della sezione; fortunatamente, i dungeon vengono di volta in volta generati in maniera casuale, per questo motivo solo le quattro ambientazioni principali rimarranno le stesse, mentre le mappe saranno ogni volta differenti.

RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore

Abbiamo giocato RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore su Nintendo Switch sia in modalità portatile che con la console inserita nel dock. Nel primo caso, il gioco gira a una risoluzione abbastanza soddisfacente e in maniera piuttosto fluida, senza rallentamenti di rilievo. Si presta ottimamente a sessioni di gioco brevi e prolungate e dà il meglio di sé proprio in questa modalità. Con la console collegata al televisore su Switch si notano maggiormente alcune imperfezioni nei poligoni di personaggi e scenari, ma nel complesso ci troviamo di fronte a un prodotto davvero ben curato per il genere a cui appartiene. La colonna sonora passa un po’ in secondo piano rispetto al continuo chiacchiericcio tra Remi e Lore che ci accompagnerà per tutta l’avventura: alcuni saranno dialoghi di storia, mentre altri semplicemente casuali che, spesso e volentieri, si ripeteranno ogni qual volta passeremo da una certa ambientazione o svolgeremo una determinata azione.

  • Esteticamente abbastanza curato
  • Tanti elementi sbloccabili a nostra disposizione
  • Dungeon generati in maniera casuale…

  • …Ma, nonostante ciò, diventa presto ripetitivo
  • La campagna principale è piuttosto corta
  • Dialoghi inutili e ridondanti
RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore
3.7

Più che un tomo, un volumetto accattivante

RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore è un prodotto destinato a chi cerca un gioco leggero e in grado di alleviare lo stress con le sue mazzate ignoranti nei confronti di tutto ciò che è presente sullo schermo, ma nelle prime fasi di gioco potrebbero sussistere alcuni momenti di frustrazione che spingerebbero qualcuno a gettare la spugna prima del tempo: non fatelo! Progredendo nel gioco imparerete a padroneggiare al meglio le abilità a vostra disposizione e a trovare l’arma e la magia che fanno per voi. C’è da muovere una critica in favore del prezzo a cui il titolo di Nicalis viene venduto: circa quaranta euro (quasi 45 su alcune piattaforme) per un titolo che potrebbe tenervi compagnia solo per una manciata di ore, nonostante le svariate modalità di gioco, mi sembra un po’ eccessivo, nonostante l’alta rigiocabilità e la possibilità di affrontarlo in due giocatori. Il mio consiglio è di attendere i saldi.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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