Shin Megami Tensei IV: Apocalypse – Recensione

Le vicende del quarto SMT proseguono in Shin Megami Tensei IV: Apocalypse, il sequel esclusivo per Nintendo 3DS del capolavoro ATLUS

Shin Megami Tensei IV: Apocalypse - Recensione

Shin Megami Tensei IV: Apocalypse - RecensioneTokyo, anno 2038: unica grande città sopravvissuta a un disastro nucleare. Gli esseri umani, capeggiati da Merkabah, sono confinati come terza e inutile forza in uno scontro tra angeli; mentre i demoni, capeggiati da Lucifer, vivono in una sorta di limbo, consapevoli di essere una terza forza inferiore nel conflitto globale. Tra le file dei difensori degli umani c’è Flynn (il protagonista del precedente titolo della saga) affiancato dall’associazione degli hunter, i quali si occupano di difendere la città di Tokyo dai demoni e di recuperare alcune risorse nelle zone abbandonate. In queste circostanze prende luogo la storia del nostro protagonista Nanashi e la sua amica di infanzia Asahi, entrambi hunter cadetti che sognano il giorno in cui potranno possedere un dispositivo in grado di evocare i demoni e difendere le strade di Tokyo. Probabilmente, quel giorno non sarà poi così lontano. Inizia così la trama di Shin Megami Tensei IV: Apocalypse.

Il sequel ufficiale dell’ottimo Shin Megami Tensei IV arriva nuovamente sui nostri Nintendo 3DS, strizzando l’occhio anche a chi non gradisce particolarmente le release digitali: infatti, questa volta, il gioco è disponibile finalmente anche in versione fisica. Premetto che seguo i titoli Megaten da ormai molto tempo, essendo la mia saga di JRPG preferita in assoluto, sia per i temi più maturi rispetto alle altre produzioni, sia per il fattore di poter fronteggiare ed evocare demoni dal particolare aspetto e carattere, ognuno differente dall’altro. Quest’ultimo particolare l’ho potuto apprezzare, ad esempio, nella saga di DRAGON QUEST MONSTERS, arrivata in occidente su Game Boy Color con il nome di Dragon Warrior Monsters. Nonostante ciò, Shin Megami Tensei va ben oltre, dandoci la possibilità di scoprire centinaia di demoni dall’aspetto grottesco, ma ben diversi caratterialmente e con un modo di approcciarsi al nostro personaggio differente da qualsiasi altro gioco.

  • Titolo: Shin Megami Tensei IV: Apocalypse
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: ATLUS
  • Sviluppatore: ATLUS
  • Lingua: Inglese (testi e voci)
  • Data di uscita: 2 dicembre 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: gratuiti e a pagamento che offrono costumi e missioni aggiuntivi
  • Note: bonus disponibili in game per chi ha completato il capitolo precedente

I titoli della saga affrontano sempre tematiche adulte le quali, diverse volte, hanno dimostrato che demoni e angeli non sono altro che due facce della stessa moneta e che, molto spesso, gli esseri umani sanno essere più terribili di codeste creature. Non nascondo che avrei preferito non scrivere la recensione di questo gioco, poiché è un titolo complesso, con numerose scelte morali che porteranno a diversi finali e infine, poiché sono un gran fan della saga. Proprio per quest’ultimo motivo, mi giustifico fin da ora in caso il mio punto di vista possa sembrarvi non oggettivo, tuttavia, spero che il giudizio finale sia un’apocalisse di positività rispetto a un’apoteosi di negatività.

Per me una zuppa inglese e un paio di calzini 21

In Shin Megami Tensei IV: Apocalypse potremo muovere il nostro personaggio tramite una visuale in terza persona. Durante le fasi esplorative nei centri abitati avremo la possibilità di parlare con gli NPC, identificare e vendere le reliquie che troveremo in giro per i dungeon, aggiornare il nostro arsenale e le nostre armature dal mercante bellico (ciò che faremo indossare al nostro personaggio sarà visibile esteriormente) oppure recuperare i nostri HP e MP nei locali, dove potremo sia accettare che consegnare quest secondarie. Invece, in battaglia, le azioni saranno sempre simili ai precedenti giochi della saga di MEGATEN. Avremo la possibilità di sferrare un attacco fisico o con l’arma da fuoco, usare le nostre skill, parlare con il nemico nel tentativo di arruolarlo tra le nostre fila (oppure puntare all’estorsione di oggetti o Macca, la valuta del gioco) o infine, potremo scegliere di passare il turno al nostro prossimo compagno. Durante l’esplorazione dei dungeon i nemici saranno ben visibili e, con un colpo dell’arma bianca al momento giusto, potremo iniziare il combattimento a nostro favore: i nostri demoni avranno un vantaggio elementare sui nemici, ciò li porterà allo stato Smirk e, in questo modo, potranno sferrare dei colpi critici riducendo gli avversarsi in polvere. Attenzione: anche i nostri nemici potranno avere lo stesso vantaggio, sia elementare (ad esempio fuoco batte ghiaccio), oppure tendendoci un agguato, magari mentre esploriamo la mappa. I vantaggi elementari sono la base di questo titolo e sarà opportuno creare un team vario in base ai nemici che ci troveremo ad affrontare.

Peace only leads mankind to depravity!

Come nel predecessore, anche in Shin Megami Tensei IV: Apocalypse il nostro menu sarà rappresentato dalla Demon Summoning App, ovvero un cellulare dove effettuare le tipiche azioni di un menu JRPG. Potremo organizzare la squadra, parlare con i nostri demoni (che spesso e volentieri doneranno qualche oggetto utile) e installare nuove app spendendo alcuni punti. Quest’ultime ci daranno, ad esempio, la capacità di aggiungere slot per le nuove reclute, garantiranno ai nostri demoni la possibilità di scoprire automaticamente le debolezze nemiche durante l’auto battle (funzione utilissima se siete amanti del farming), oppure scegliere il nostro compagno di supporto (ne sbloccheremo man mano che andremo avanti nella storia, ciascuno avrà le proprie skill e sarà specializzato in attacco, supporto o cura) o, infine, fondere i nostri demoni. Il misterioso Mido, infatti, è presente anche in questo capitolo, quindi sarà possibile effettuare fusioni tra demoni per ottenerne sempre di più forti: durante ciò, oltre alle skill da passare al futuro nascituro, dovremo stare bene attenti alle debolezze e ai punti di forza dei demoni che andremo a fondere, in modo che la nuova leva del nostro team non possa venir annientato al primo colpo da alcuni tipi di attacchi. Niente di troppo complicato comunque, basterà solamente spenderci un pochino di tempo in più per capire bene come poter sviluppare una fusione al meglio.

Sono venuto a patteggiare!

I demoni, come di consuetudine, sono l’anima di ogni MEGATEN e, nonostante le diverse aggiunte, è proprio il loro comportamento ad essere il punto forte della serie. Infatti, dopo aver parlato con un demone con l’intenzione di reclutarlo, dovremo rispondere ad una serie di domande e, in base alla natura di esso, potremo arruolarlo, ottenere qualche oggetto utile o Macca, oppure infastidirlo con una risposta non gradita che lo spingerà ad attaccarci. Alcuni demoni potranno immediatamente prendere parte tra le nostre schiere attratti dalla fama oppure, a fine combattimento, chiederci di risparmiare la loro vita in cambio di qualcosa. Nonostante il fattore “Pokémon like” che tutti potrebbero aspettarsi non avendo mai giocato ad un titolo della serie, posso dire che è qualcosa di molto più profondo e che alcune frasi pronunciate dai demoni della serie (che ricordiamo tratti dalle figure mitologiche di quasi tutte le religioni e culture) potranno farvi calare il cappello in onore di cotanta genialità. Inoltre, per gli amanti delle creature, tramite la pagina degli status, sarà possibile sia controllare la provenienza di ogni demone che abbiamo nel team sia venire a conoscenza di curiosità sulla religione o credenza popolare dalla quale è tratto.

Se non c’è Dio, io sono Dio.

In ogni caso, Shin Megami Tensei IV: Apocalypse offre ben poco rispetto al capitolo precedente, tenendo alta la bandiera del “squadra che vince non si cambia”. Le musiche hanno avuto senza alcun dubbio qualche miglioramento rispetto al predecessore, risultando gradevoli, ma senza gridare al capolavoro. Anche il comparto grafico ha subito un leggero (quasi invisibile) upgrade. Insomma, non sarebbe stato strano ricevere questo capitolo tramite DLC del prequel, ma la mole e la longevità del gioco (ricordiamo che il titolo offre diversi finali e un New Game+) non sono di certo quelli di un DLC. Inoltre, come tutti i titoli precedenti della saga, è stato localizzato solamente in lingua inglese; se siete fan della serie e dei suoi spin off, sicuramente potrete tralasciare questo dettaglio, ormai trascurabile per la maggior parte dei giocatori.

A chi consigliamo Shin Megami Tensei IV: Apocalypse?

Consiglio Shin Megami Tensei IV: Apocalypse a tutti i fan della serie e a coloro che hanno provato o giocato i precedenti capitoli e ne sono rimasti stregati.

Coloro, invece, che cercano qualcosa di diverso dai precedenti episodi, o che puntano alla grafica, oppure cercano un gioco non impegnativo, farebbero meglio a cercare altrove, dato che saranno diverse le occasioni in cui finirete nell’aldilà dopo uno scontro con i boss. Inoltre, il prezzo pieno, a differenza del capitolo precedente (lanciato sul Nintendo eShop al prezzo di circa venti euro), potrebbe farvi storcere il naso.

  • Poké… demoni
  • Storia cupa e spettacolare
  • È pur sempre Shin Megami Tensei…

  • …ma non tutti potrebbero apprezzare i pochi cambiamenti
  • I nuovi gamer potrebbero trovare il tutto obsoleto
  • Venduto a prezzo pieno
Shin Megami Tensei IV: Apocalypse
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Squadra che vince non si cambia

Shin Megami Tensei IV: Apocalypse potrebbe essere sintetizzato semplicemente dicendo che è Shin Megami Tensei IV con alcune migliorie e con demoni in più. Ed è esattamente così. Da anni la serie di ATLUS mi regala parecchie ore di gioco e soddisfazioni cambiando poco e nulla e se, come me, non pretendete altro che una storia cupa, centinaia di demoni con il quale interagire e fondere tra di loro, lo stesso gameplay che man mano ha davvero poche innovazioni rispetto al precedente allora il gioco fa per voi. Sia ben chiaro, questo gioco non cambierà la storia dei videogiochi giapponesi per innovazione e giocabilità, ma saprà sicuramente farvi divertire. Se poi, come me, amate la saga di ATLUS, preparate le vostre tasche e il vostro spazio libero, perché tutti i demoni dell’inferno potrebbero uscire dal Nintendo 3DS e trasferirsi in camera vostra.

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.