Dragon Quest: Yuji Horii parla delle sue origini

dragon quest II cover

La divisione nordamericana SQUARE ENIX ha diffuso un nuovo video messaggio che vede per protagonista Yuji Horii, creatore della saga di Dragon Quest. Il maestro discute sulle origini del gioco per promuovere l’uscita dei vecchi titoli della serie in versione mobile. Di seguito al video potete trovare una trascrizione tradotta del contenuto dello stesso.

Come è nata la serie Dragon Quest?

“Riguardo al periodo in cui creai Dragon Quest… Al tempo stavo lavorando su giochi d’avventura, ma in questo genere mi rendevo conto che c’erano momenti in cui il giocatore non avrebbe saputo cosa fare se fosse rimasto bloccato in qualche punto. Tuttavia, se avessimo reso i “puzzle” troppo semplici il giocatore sarebbe riuscito a terminare il gioco senza particolare sforzo. E fu allora, mentre cercavo di sciogliere questo dilemma, che mi imbattei nei role-playing game. In questo genere i giocatori possono divertirsi rafforzando il proprio personaggio, quindi, anche se i puzzle fossero stati più semplici avrebbero comunque potuto dedicarsi al gioco per un un notevole lasso di tempo. Ho pensato che potesse essere più divertente se avessimo incorporato una storia nel sistema di gioco esistente, creandone uno in cui il giocatore vivesse l’avventura attraverso il proprio personaggio da protagonista. Così cominciò tutto.”

Quale obiettivo si prefissò quando creò Dragon Quest?

“Pensavo che gli RPG avessero un sistema di gioco interessante, ma erano ancora considerati di nicchia. Volevo portare questi giochi su console casalinghe e renderli godibili, anche senza una conoscenza preliminare degli elementi più complessi. Riflettei su cosa le persone considerassero divertente: mi convinsi che probabilmente desiderassero sperimentare una vita diversa dalla loro, e questo fu l’obiettivo che tenni a mente realizzando Dragon Quest.”

Ha qualche ultimo commento?

“Abbiamo già rilasciato Dragon Quest VIII e IV, ma anche i rimanenti titoli della serie arriveranno su mobile device, vi saremmo grati per il vostro supporto. Grazie.”

Fonte: Gematsu

Collezionista e retrogamer compulsivo, circola con un Game Boy Advance in tasca e non ha paura di usarlo. Probabilmente è il più polemico del gruppo.