I producer di BANDAI NAMCO ci parlano delle differenze fra RPG orientali e occidentali

I producer di BANDAI NAMCO ci parlano delle differenze fra RPG orientali e occidentali

Durante la conferenza di BANDAI NAMCO dedicata ai giochi di ruolo presentati all’Anime Expo 2016, il producer di Tales of Berseria Yasuhiro Fukaya, quello di Sword Art OnlineYosuke Futami, e infine quello di GOD EATERYosuke Tomizawa, hanno discusso sulle differenze tra gli RPG occidentali e quelli orientali, sul futuro degli JRPG e di qualche curiosità sullo sviluppo dei loro rispettivi giochi.

Futami-san, ad esempio, ha raccontato che durante lo sviluppo di Sword Art Online: Hollow Realization il team ha avuto problemi con la lunghezza delle gonne delle protagoniste, che risultavano troppo corte e mostravano un po’ più del dovuto. In risposta Tomizawa-san ha detto che durante lo sviluppo di GOD EATER non c’è stato questo problema in quanto si erano rassegnati prima ancora di risolverlo, quindi si può sbirciare quanto si vuole.

Fukaya-san ha detto che secondo lui i giochi di ruolo orientali e occidentali si stanno in qualche modo fondendo, prendendo spunto l’uno dall’altro. Ad esempio The Witcher 3: Wild Hunt, pur avendo un vastissimo mondo open world, mantiene delle storie dei personaggi profonde e curate. E anche in giochi come Fallout 4 ora hanno aggiunto una certa profondità ai personaggi.

Dall’altra parte per i JRPG troviamo giochi come Xenoblade Chronicles X che, nonostante le storie dei personaggi, può contare su di un protagonista creato dal giocatore. Oppure FINAL FANTASY XV che avrà un vastissimo mondo aperto. Questi sono esempi di JRPG che hanno preso spunto dalle loro controparti occidentali, facendo in modo che le differenze tra i due generi si stiano assottigliando sempre di più.

Futami-san ha rivelato di essere un grande amante dei videogiochi, menzionando tra i suoi giochi di ruolo classici preferiti Chrono Trigger e FINAL FANTASY VI. Quando guarda indietro ai vecchi JRPG pensa che i fan di tutto il mondo fossero veramente entusiasti di poterli giocare ed è quello che gli sviluppatori odierni vorrebbero ricreare grazie anche alle tecnologie moderne, la sensazione di entusiasmo per un gioco non solo in Giappone, ma a livello mondiale.

Per Tomizawa-san la parte più importante degli JRPG sono i personaggi, in particolare le relazioni che si creano tra di loro e quello che trasmettono al giocatore. Nonostante molti si lamentino che nei giochi di ruolo giapponesi ci sia solo un’unica vasta storyline, questo serve anche a creare una definizione maggiore nella personalità dei singoli personaggi, mostrando la loro crescita, i loro cambiamenti e il modo differente con cui si approcciano alle situazioni man mano che si avanza col gioco. Per questo durante lo sviluppo di un gioco un sacco di risorse vengono utilizzate solo per la creazione dei personaggi.

Sempre secondo Tomizawa-san uno degli elementi chiave per il futuro del genere è il miglioramento grafico, non puntando sullo stile realistico dell’occidente ma su uno stile grafico che ha definito “hentai“. Il producer di BANDAI NAMCO però non ha ben spiegato cosa volesse intendere con “stile hentai“, termine che in giapponese vuol dire “pervertito” ed è solitamente legato ad un genere di animazione prettamente erotica. Chissà se rivelerà presto cosa intendeva dire e cosa spera per il nuovo impatto grafico delle nuove generazioni.

Fonte: BANDAI NAMCO Entertainment via DualShockers

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.