Pokémon Versione Rossa, Blu, Gialla – Recensione

Pokémon - GAME FREAK

pokemon-versione-rossa-blu-gialla-recensione-boxartDopo aver finito di utilizzare, forse per l’ultima volta, il suo Super Nintendo, un ragazzino di nome Rosso scese le scale di casa sua e, dopo aver salutato la propria madre, venne a conoscenza del fatto che il famoso Professor Oak lo stesse cercando. Estremamente curioso di sapere ciò che il professore aveva da dirgli, Rosso spalancò la porta di casa e uscì per le strade di Biancavilla, iniziando così un lungo viaggio che lo avrebbe portato a esplorare la vasta regione di Kanto in lungo e in largo.

Nel lontano febbraio del 1996 uscirono sui Game Boy giapponesi due giochi che avrebbero rivoluzionato da lì a breve l’intero genere RPG e che, con sempre più prepotenza, si sarebbero annidati nei cuori di molti dei giocatori di quella generazione. I due titoli in questione si intitolavano Pocket Monster: Aka e Pocket Monster: Midori. Successivamente alla loro release, venne pubblicato anche Pocket Monster: Ao, considerato quasi come un’edizione speciale dei precedenti due titoli. Noi poveri giocatori europei avremmo avuto la possibilità di giocare a questi fantastici titoli solo due anni dopo la loro pubblicazione originale, nel 1998. Oltre a questo, nei paesi occidentali non arrivarono tutte le versioni pubblicate in Giappone, ma solo la versione Rossa e Blu, le quali vennero da quel momento definite e ricordate come Pokémon Versione Rossa e Pokémon Versione Blu. Nell’anno in cui da noi approdavano i due famigerati titoli tanto discussi in Giappone fino a quel momento, oltreoceano usciva invece Pocket Monster: Pikachu, una rivisitazione dei due titoli originali basata sulla serie animata creata in seguito all’enorme successo dei piccoli mostri tascabili. Anche questo titolo da noi arrivò con due anni di ritardo, nel 2000, approdando nei paesi occidentali sotto il nome di Pokémon Versione Gialla: Speciale Edizione Pikachu. Da quel momento il trio formato da Pokémon Rosso, Blu e Giallo divenne uno dei più grandi simboli del genere RPG e ora, dopo vent’anni dalla pubblicazione dei primi due, abbiamo la possibilità di rivivere quelle fantastiche avventure che hanno caratterizzato gli anni ’90, gustandocele sui più aggiornati e all’avanguardia Nintendo 3DS. Siete pronti per fare un tuffo nel passato?

  • Titolo: Pokémon Versione Rossa, Blu, Gialla
  • Piattaforma: Game Boy Virtual Console (Nintendo 3DS)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1-2 (multiplayer online)
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: Game Freak
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 27 febbraio 2016
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: copia preinstallata dei tre titoli inclusa in altrettanti Nintendo 2DS in edizione limitata
Non penso che in realtà vi sia alcun bisogno di sottolineare la trama che caratterizza Pokémon Versione Rossa, Blu e Gialla, ma nel caso non foste vissuti negli anni ’90 e non abbiate avuto modo di godere di questi tre giochi, accorro in vostro aiuto raccontandovi, a grandi linee, qual è la storia su cui si basa il titolo. Un po’ come avviene in tutti i giochi Pokémon, il nostro obiettivo è sconfiggere gli otto capipalestra della regione della quale calpestiamo le terre, per poi raggiungere la Lega Pokémon e sfidare i Superquattro. Solo così avremo modo di incontrare il Campione della Lega e della regione in cui ci troviamo e, nel caso in cui riuscissimo a sconfiggerlo, ci proclamerebbero nuovo Campione della Lega Pokémon. Questa è fondamentalmente l’idea che sta alla base di tutti i giochi Pokémon. Cosa rende Rosso, Blu e Giallo così tanto speciali dall’essere stati attesi sul Virtual Console da così tanto tempo? Per alcuni magari il famigerato Team Rocket, per altri Mewtwo e il Professor Oak. Per me? I ricordi. Il mio primissimo gioco Pokémon è stato Pokémon Rosso, seguito poi a ruota da Pokémon Giallo e Blu (quest’ultimo, tra l’altro, lo acquistai in lingua americana) e porto ancora nel cuore e nella mente i miei viaggi e le mie avventure vissute durante l’esplorazione della magnifica regione di Kanto.

Molte persone litigano su quale sia il gioco Pokémon migliore; secondo il mio punto di vista, il migliore è quasi sempre il primo che si è giocato. Per alcuni sono quelli appartenenti al trio su cui ci stiamo concentrando, per altri sono Argento e Oro, per altri ancora i giochi ambientati nell’amatissima regione di Hoenn, ma per i neofiti della serie i migliori possono essere i più recenti X e Y. È difficile stabilire con certezza quale sia il miglior gioco Pokémon mai creato e, per quanto mi riguarda, io risponderei dicendo “tutti”. Il motivo è molto semplice: i giochi di Pokémon, nonostante una trama piuttosto banale alla base (e dopo vent’anni anche un po’ ripetitiva), portano sempre tutti un qualche tipo di miglioria, sia che essa sia tecnica che grafica. Pensate al salto qualitativo dai primi tre titoli della saga ad Argento e Oro. Oppure al salto grafico e alla prospettiva tridimensionale di Pokémon Zaffiro e Rubino o alle animazioni di combattimento introdotte con Bianco e Nero. Ogni gioco è speciale per qualche motivo, ma si sa, noi degli anni ’90 viviamo molto sui ricordi ed è proprio per questo che mi sento di dire che il mio preferito è, e rimarrà, Pokémon Rosso. La trama è sì banale, ma fronteggiare il Team Rocket e Giovanni, andare alla ricerca degli uccelli leggendari, cercare di catturare Mewtwo senza Master Ball perché la si era utilizzata su un Caterpie per provarla mi ha lasciato ricordi ed emozioni indescrivibili, tanto che ancora oggi custodisco gelosamente le mie tre cartucce originali dei giochi per Game Boy. Ma onde evitare di basare una recensione sui sentimentalismi, direi di vedere insieme che cosa ci propone realmente di nuovo questo porting dei tre titoli Pokémon su Virtual Console.

Utilizzi ancora il cavo? Io sono passato al wireless

Dal punto di vista tecnico, grafico e narrativo non ci sono stati miglioramenti, tanto che anche i noti glitch di Mew e MissingNo sono ancora utilizzabili. Oltre a questo, per quanto concerne la versione Gialla, sarà possibile giocare al minigioco del Surfing Pikachu liberamente, sebbene inizialmente richiedesse un Pikachu con la mossa Surf trasferito da Pokémon Stadium. Un’altro piccolo segreto riguarda la fase di avvio del gioco e alcune combinazioni di tasti speciali. Infatti, se all’avvio dell’applicazione premeremo i tasti START e SELECT, si attiverà una visualizzazione in modalità Game Boy tramite la quale la schermata verrà incorniciata da una grafica che richiama l’indimenticabile prima console portatile di Nintendo. Sarà inoltre possibile passare dal monotono bianco e nero alla più colorata scala di verdi che caratterizzava il display del primo Game Boy, premendo contemporaneamente i tasti L ed R e successivamente cambiando la modalità premendo Y durante la nostra partita. La novità sostanziale arriva dal punto di vista della connessione tra dispositivi, infatti Nintendo, dato che i recenti 3DS possono comunicare esclusivamente via wireless e internet, ha pensato bene di modificare le funzionalità relative allo scambio dei Pokémon e ai combattimenti via cavo, rinnovando queste meccaniche con la possibilità di utilizzare il collegamento senza fili.

Durante l’ultimo Pokémon Direct, inoltre, la casa di Kyoto ha comunicato che sarà possibile sfruttare la PokéBanca per trasferire i Pokémon che otterremo in questi tre titoli del Virtual Console su Pokémon Sole e Luna, sebbene ancora non si sa come questa meccanica verrà sfruttata. Infatti parliamo di giochi in cui le statistiche di Attacco Speciale e Difesa Speciale sono unite, gli IVs ed EVs non esistono ancora, così come non vi sono nemmeno i sessi e le nature, quindi siamo davvero curiosi di vedere come verrà gestita la cosa e soprattutto come risulteranno i Pokémon una volta trasferiti nei titoli in arrivo a fine 2016. Inoltre, a differenza di molti altri titoli Virtual Console, non è possibile creare dei punti di recupero come backup. La scelta è molto comprensibile, poiché se ci fosse stata data questa possibilità, avremmo sfruttato non poco il sistema per clonare Pokémon all’infinito, snaturando, di conseguenza, l’intero gioco. Per tutto il resto non vi sono state apportate modifiche di alcun tipo, quindi in realtà parliamo di un vero e proprio porting, che porta con sé i pro e i contro della versione originale.

A chi consigliamo Pokémon Versione Rossa, Blu e Gialla?

È difficile rispondere a questa domanda, ma in realtà mi sento di consigliarlo solo a due tipologie di persone: coloro che sono molto affezionati alla prima generazione (e quindi coloro che, come me, speravano di poter rivivere le avventure e la storia che la regione di Kanto ha in serbo per noi) e coloro che non hanno mai avuto la possibilità di giocarli, magari perché troppo giovani o per qualche impossibilità avuta nel loro periodo di uscita. A tutti quelli che hanno giocato solo ai titoli più recenti della saga, tuttavia, consiglio di stare attenti e di ponderare con cura sull’acquisto di questi giochi. Al giorno d’oggi differenza è davvero tanta e si sente. Il gioco è molto più complesso e macchinoso rispetto a quelli usciti negli ultimi anni, quindi inizialmente potreste sentirvi spaesati e frustrati per quanto concerna l’arretratezza di alcune meccaniche di gameplay. Tuttavia, se cercate una vera sfida, cosa che negli ultimi giochi Pokémon è assente, vi consiglio davvero di recuperare uno di questi tre titoli che, dal giorno della loro uscita, hanno segnato per sempre il mondo di cui tutti noi siamo amanti: quello dei videogiochi.

  • Un notevole tasso di sfida
  • Avere questi titoli su 3DS è davvero appagante
  • Combattere in wireless è molto più comodo
  • I ricordi fanno da padrone

  • La meccanica della PokéBanca è ancora un’incognita
  • Nessun miglioramento sostanziale
Pokémon Versione Rossa, Blu, Gialla
3.9

Tornare vent’anni nel passato non è mai stato così emozionante

Devo essere sincero con voi, nonostante io abbia spolpato fino all’osso il mio originale Pokémon Versione Rossa, non ho pensato nemmeno per un secondo di non acquistarlo anche su Nintendo 3DS. La possibilità di averlo sempre con me, di non temere più le gallerie mentre ci gioco (vi ricordate l’esperienza di giocare ai primi Game Boy in luoghi bui, eh?) di rigiocare con quegli sprite a cui mi sono così tanto affezionato… È davvero magnifico. Se, come me, siete delle persone legate ai ricordi e alle belle esperienze, vi consiglio davvero di acquistare uno dei tre giochi, magari assieme a un amico, per rituffarvi ancora una volta nella regione di Kanto. Io, nel frattempo, vedrò di non sprecare nuovamente la Master Ball per un Caterpie, ve lo prometto. Spero ancora in cuor mio che venga fatto un re-remake di questi tre giochi, ma penso che le possibilità di vederli con una grafica e un’estetica aggiornate agli ultimi capitoli della serie siano davvero basse. Chiamatemi illuso, ma è uno dei miei più grandi sogni di videogiocatore.

Videogiocatore da molto, forse troppo tempo. Amante di tutto ciò che è giapponese, compresi i JRPG e il sushi... Soprattutto il sushi.