Tales of Zestiria: la delusione dei fan giapponesi

Tales of Zestiria: la delusione dei fan giapponesi

Come già saprete se siete fan sfegatati della saga, Tales of Zestiria, l’ultimo JRPG firmato BANDAI NAMCO Games e prodotto da Hideo Baba, è disponibile in Giappone dallo scorso 22 gennaio. Nonostante le vendite non siano andate poi così male, il pubblico giapponese non ha per nulla apprezzato alcune scelte compiute da BANDAI NAMCO in termini di storia, così come non ha gradito la politica del rilasciare separatamente un DLC così importante come un capitolo alternativo dedicato ad Alisha, gratuito solo per le prime due settimane dal lancio.

Perché, vi starete chiedendo? Se non avete timore di subire spoiler e volete tentare di godervi al meglio l’esperienza offerta da Zestiria, non proseguite oltre nella lettura di questo articolo. Se invece siete curiosi di scoprire perché i giocatori asiatici stanno nutrendo odio verso la compagnia, continuate tranquillamente a leggere dopo l’immagine.

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Quella che vedere nell’immagine qui sopra è Alisha Diphda. Vi sembra familiare? Ovvio, è stata ostentata per mesi dalla compagnia, mostrata sempre al fianco del protagonista principale del gioco, Sorey. È stata erroneamente dipinta come l’eroina femminile del gioco, un po’ come lo era Milla Maxwell per Tales of Xillia, che addirittura primeggiava sul protagonista maschile, Jude.

Tuttavia, la bella Alisha deciderà di lasciare il nostro party già nelle prime fasi di gioco. Niente di strano, no? È già successo, non è una novità per la saga. Sì, ma Alisha non ritornerà nel party. I giocatori nipponici hanno nutrito false speranze fino alle ultime battute di gioco, e per questo motivo sono rimasti parecchio delusi.

Poco dopo, BANDAI NAMCO ha annunciato l’arrivo di un episodio in DLC, una sorta di After Story che vede per protagoniste Alisha e Rose, venduto al prezzo di 1300 Yen (circa dieci euro) dopo un lancio promozionale durato due settimane. Secondo quanto riportato da un articolo apparso sul settimanale Famitsu, tale DLC potrà essere giocato in qualunque momento, senza dover necessariamente portare a termine il gioco.

In risposta alle lamentele dei giocatori, Hideo Baba si è scusato per l’incomprensione, dichiarando che la compagnia non ha mai indicato Alisha come l’eroina femminile del gioco: questo ruolo verrà stabilito dal giocatore stesso durante la partita, fra gli altri personaggi femminili messi a disposizione. Personalmente, credo che Alisha sia stata presentata intenzionalmente in modo che il giocatore la scambiasse per uno dei protagonisti, e probabilmente BANDAI NAMCO voleva ripetere in qualche modo l’effetto Aerith con cui Squaresoft eliminò tragicamente dal cast uno dei beniamini del pubblico nel settimo FINAL FANTASY. Far credere che Alisha, uno dei personaggi meglio caratterizzati del cast di Zestiria, fosse protagonista, per poi rilegarla a un semplice DLC è una strategia di marketing che si è ritorta contro la compagnia stessa: anziché assicurare le vendite dell’episodio aggiuntivo, ha radicato un malcontento nei giocatori che difficilmente riusciranno a eleggere questo ultimo episodio della saga per PlayStation 3 nell’olimpo dei capitoli più belli.

E voi? Comprerete lo stesso Tales of Zestiria pur sapendo che questo vi porterà a spendere altri dieci euro per un DLC di storia? Personalmente, mi auguro che un’eventuale Collector’s Edition comprenda il Season Pass necessario all’acquisto del contenuto scaricabile in questione o che, per lo meno, lo stesso sarà gratuito per un periodo di tempo limitato come lo è stato in Giappone.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.