Hideo Kojima abbandona Konami e intraprende la carriera di Proctologo

Hideo Kojima abbandona Konami e intraprende la carriera di Proctologo

Le voci si sono susseguite in rete per giorni, tra soffiate anonime, mezze verità e smentite di circostanza, ma alla fine ciò che tutti i fan temevano si è concretizzato: Hideo Kojima, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Perano (CH) ha ufficializzato di voler abbandonare Konami a fine anno, ha chiarito i motivi della sua decisione e ha parlato dei suoi piani per il futuro:

« Per anni la gente ha idolatrato il mio lavoro, quasi venerandomi. I fan dicevano che in tutti i miei giochi ci fosse qualcosa di magico, e che il mio tocco conferisse una marcia in più a queste produzioni. Anche Konami pensava che tutto ciò che toccassi diventasse oro… mi sentivo un po’ come Re Mida (ride). Questi loro riferimenti mi facevano sorridere, considerando che sin da bambino e ben prima di intraprendere la carriera da sviluppatore la mia passione segreta è sempre stata la medicinauna branca in particolare. Ho deciso di allontanarmi dal mondo dei videogiochi per coltivare questa passione per la quale ho dimostrato una particolare predisposizione nel corso degli anni, ho rimandato troppo a lungo e ho bisogno di un po’ di quality time, di tornare nel mondo, di entrare in contatto con la gente… di un po’ di calore umano. Per questo mi sono iscritto alla facoltà di medicina: voglio diventare un proctologo e mettere finalmente a frutto il mio talento inespresso. Se vorrete essere miei clienti fatemelo sapere: vi tratterò coi guanti. »

Una scelta che, se si guarda al passato recente, non sorprende più di tanto: già METAL GEAR SOLID V: Ground Zeroes ha messo in luce come la stessa Konami stesse spingendo Kojima a esercitare il proprio dono ai danni dei fan, i quali però stavolta non possono fare altro che piegarsi alla decisione del talentuoso director e accettare la sua volontà. Buona fortuna Kojima-san.

Collezionista e retrogamer compulsivo, circola con un Game Boy Advance in tasca e non ha paura di usarlo. Probabilmente è il più polemico del gruppo.