Animal Crossing: Pocket Camp – Recensione

Animal Crossing: Pocket Camp - Recensione

L’universo di Animal Crossing approda su cellulare e promette di regalarci una spensierata vacanza in un campeggio in mezzo alla natura. Sarà riuscito nel suo intento?

Nel buio della stanza, K.K Slider sta suonando la sua amata chitarra, illuminato da una calda luce, proprio dinanzi a noi. Dopo aver notato la nostra presenza ci dà il benvenuto e ci pone subito una domanda, così come siamo da sempre abituati all’inizio di una nuova avventura: se potessimo concederci una vacanza, in questo preciso momento, cosa ci piacerebbe fare? Ascoltata la nostra risposta ci indirizzerà nel posto che, secondo lui, è il più adatto a noi, lasciandoci nelle premurose mani di Fuffi, la nostra instancabile assistente: è qui che inizia il nostro nuovo viaggio.

Ah, la magia del campeggio: la leggera brezza sul viso, il fruscio delle foglie, la comodità di una tenda e l’immancabile invasione di insetti. Come poteva non essere questo l’ambiente ideale per l’approdo di Animal Crossing sui nostri dispositivi mobili? Dopo un’attesa lunga due anni è proprio tra le meraviglie della natura che ritroveremo le nostre vecchie conoscenze, come la già citata Fuffi, i simpatici coniugi Alpaca e Marino, le sorelle Ago e Filo e quei due gran furboni di Marco e Mirko: Animal Crossing Pocket Camp è finalmente tra le nostre mani e siamo pronti a parlarvi di tutti i dettagli di questo atteso arrivo della famosa serie Nintendo sugli app store.

Bentornato, Sindaco!

L’effetto nostalgia, per gli appassionati della serie, risulta immediato già nei primi attimi di gioco: il caratteristico doppiaggio dei personaggi, le interfacce e i colori sono gli stessi a cui siamo stati abituati sulle nostre console, con qualche intelligente adattamento volto a rendere l’esperienza sui nostri smartphone e tablet più semplice e godibile, sopratutto per aprirsi a quel vasto pubblico pronto ad entrare nel mondo di Animal Crossing per la sua primissima volta.

Aperta la nostra nuova applicazione, dopo aver risposto timidamente alla domanda ricevuta da Slider, ci troveremo a poter personalizzare il nostro personaggio: questa rappresenta la prima novità rispetto alla serie originale dove, all’inizio, non era possibile scegliere alcun dettaglio fisico del nostro avatar in gioco, se non conoscendo l’effetto delle nostre risposte (e quindi barando) che avrebbero condizionato l’apparenza di capelli e viso del personaggio. Ci si trovava dunque non solo ad essere l’unico avatar interamente umano del circondario, ma anche ad avere un improponibile taglio di capelli: uno splendido inizio che, grazie all’avanzare della tecnologia, possiamo lasciarci alle spalle.

Definitivo il nostro alter-ego in gioco, Fuffi ci illustrerà il nuovo ruolo che siamo chiamati a ricoprire all’interno di Animal Crossing: Pocket Camp, dove non saremo più impegnati a gestire un intero villaggio tra le lamentele dei cittadini, ma saremmo responsabili del relax e del divertimento di tutti i nuovi amici che incontreremo durante l’avventura: il titolo di Gestore di un campeggio grava ora sulle nostre grandi e rotonde teste. Senza ulteriori indugi la morbida cagnolina ci chiederà di descriverle lo stile dell’arredo iniziale della nostra base facendoci scegliere uno tra i seguenti aggettivi: naturale, sbarazzino, sportivo e spavaldo. Questo non solo determinerà se i nostri mobili all’inizio saranno dal tipico stile country o di un sobrio rosa shocking, ma anche quali saranno i primi personaggi ad animare la nostra nuova attività: ognuno di loro infatti possiede dei gusti specifici e soltanto se questi verranno soddisfatti saranno disposti a venirci a trovare. La scelta dell’arredo, in ogni caso, si tratta solo di una personalizzazione momentanea, visto che nel corso del gioco tutti i mobili diventeranno sbloccabili, permettendoci di realizzare il campeggio che rispecchia al meglio i nostri gusti personali.

Abbandonati al nostro nuovo destino, siamo pronti a scoprire tutto quello che Animal Crossing: Pocket Camp ha da offrirci, inclusi i numerosi problemi di connessione sul quale, almeno per il momento, cercheremo di sorvolare.

L’amicizia è il sale della vita

Le meccaniche di Animal Crossing: Pocket Camp sono rimaste quasi invariate rispetto ai titoli precedenti e questa rappresenta la prima piacevole sorpresa che il titolo è pronto a regalarci. Possiamo muoverci liberamente nelle aree di gioco utilizzando il tap sul touchscreen o disegnando percorsi immaginari con il dito che il nostro avatar seguirà fiduciosamente, possiamo interagire con gli oggetti semplicemente toccandoli, raccogliere frutti dagli alberi scuotendoli, catturare insetti colorati e pescare pesci di ogni tipo, ma questa volta senza l’incubo dell’inventario perennemente pieno: in Animal Crossing: Pocket Camp infatti gli oggetti raccolti sono vere e proprie risorse collezionabili, di cui possiamo portarne con noi ben 100 unità totali.

Le varie risorse si trovano in diverse aree della mappa, che possiamo visitare liberamente muovendoci con il nostro veicolo, e dove sarà possibile incontrare diversi campeggiatori, oltre che altri giocatori reali. Per interagire con i personaggi basterà un singolo tap su di loro e potremmo decidere se chiacchierare allegramente o ascoltare le loro necessità, aiutandoli a realizzare i loro piccoli desideri, come portargli qualche succosa mela o pescando per loro dei gustosi calamari, in cambio di qualche risorsa: qualsiasi sia la nostra scelta, tutte queste interazioni aumenteranno il grado di amicizia tra noi e la nostra nuova conoscenza, riempiendo un piccolo cuore vicino alla sua testa. L’amicizia è la vera e propria esperienza del nostro avatar e non servirà soltanto a permetterci di invitare un nuovo abitante nel nostro campeggio, ma anche a salire di livello e, dunque, sbloccare nuove forniture per arredare la nostra base e il nostro camper.

Possiamo interagire nello stesso modo con un giocatore reale, anche se non fa parte della nostra lista amici, decidendo se visitare il suo campeggio personale, invigliarli una richiesta di amicizia o visionare la sua bancarella. Tramite quest’ultima potremmo acquistare le risorse che il nostro collega ha deciso di mettere in vendita, funzione a cui possiamo accedere anche noi dall’apposita icona nel menu: abbiamo abbastanza sogliole o un’infinità di ciliegie? Possiamo determinare di quante unità non abbiamo più bisogno e metterle a disposizione di chi ci troverà in giro per la propria mappa in cambio di qualche stellina.

Le stelline rappresentano nuovamente la valuta in gioco con il quale possiamo acquistare beni e servizi nelle apposite aree della mappa di Animal Crossing: Pocket Camp ma, come ci si aspetta da un titolo mobile, sono prontamente accompagnate dalla valuta premium rappresentata dai Biglietti Foglia, acquistabili direttamente all’interno dell’applicazione in cambio di soldi reali in comodi pacchetti (dal costo minimo di 1,09 € e un massimo di circa 45,00 €). Nonostante questo, la loro presenza non risulta particolarmente fastidiosa, sopratutto poichè il gioco ci permetterà (in gran parte all’inizio) di guadagnarne una discreta quantità, permettendoci (qual’ora ne sentissimo il bisogno) di velocizzare qualche operazione o acquistare qualche fornitura limitata.

Un campeggio su misura

La personalizzazione del campeggio e del proprio camper rappresentano uno dei principali obiettivi di Animal Crossing: Pocket Camp insieme alla necessità di popolarlo il più possibile di paffuti animaletti, garantendosi così un giornaliero numero di favori da poter elargire in cambio di risorse e stelline. Per capire quanto la connessione tra questi due obiettivi sia evidente basti considerare che ogni qualvolta raggiungerete un livello di amicizia di almeno due punti con un personaggio, questo comparirà nella vostra rubrica, permettendovi di invitarlo nel vostro campeggio. Proprio in questa schermata troverete una lista dei gusti e dei requisiti necessari che, una volta soddisfatti, vi permetteranno di ricevere una risposta positiva dal vostro nuovo amico che, in caso contrario, rifiuterà momentaneamente il vostro invito: il modaiolo aquilotto Apollo, ad esempio, non diventerà un vostro ospite finché non avrete acquistato un sofà cool o ancora, il dinamico Jet non si presenterà se non sarà certo di trovare un divano sportivo.

Ordinare mobili d’altro canto è tutt’altro che un’impresa difficile: basterà una veloce chiamata a Marino, il silenzioso alpaca blu, che, attraverso un menu dedicato ci permetterà di comunicargli di quale pezzo d’arredo abbiamo bisogno tra quelli disponibili, pagando un prezzo in stelline per la realizzazione e fornendo le risorse richieste (legno, cotone, ferro e simili). Una volta commissionato un mobile, non ci resterà che attendere che sia pronto o, in alternativa, pagare dei Biglietti Foglia per rendere il processo immediato. Una volta ricevuto l’oggetto saremo liberi di posizionarlo nel nostro campeggio come più vogliamo, con la possibilità di ruotarlo a piacimento, spostarlo e rimuoverlo in qualsiasi momento.

Se invece dovessimo sentirci stretti nel nostro piccolo camper o stufi del suo aspetto un po’ datato, possiamo recarci nell’area riservata ai tre corvi di Ok Motors, pronti a rifare il look al nostro fiammante veicolo o a ingrandirlo un po’ per permetterci di riempirlo di ciò che più ci piace. Ovviamente, per quest’ultima opzione, avremo la possibilità di aprire una sorta di mutuo come accadeva nella serie originale con il nostro fidatissimo Tom Nook, permettendoci di pagare i fratelli corvi piano piano durante la nostra avventura. Nella Piazza Mercato potremmo trovare le bancarelle di Marco & Mirko, la sartoria itinerante di Ago & Filo e Fuffi, pronti rispettivamente a venderci mobili esclusivi, vestiti e accessori stravaganti o aiutarci a ricordare quali missioni sono ancora attive per poter guadagnare qualche risorsa in più. In questa zona, tutti i giorni, i prodotti disponibili verranno aggiornati, permettendoci di poterne collezionare una vasta gamma ma di dover decidere piuttosto velocemente se acquistare o meno qualcosa. In alternativa, proseguendo nel gioco, sarà anche possibile ordinare vestiti su misura alle spinose sorelle. Infine nella Cava Spalaspala avremmo accesso (con l’aiuto di 5 amici o di 20 Biglietti Foglia) ad una zona dove poter raccogliere stelline e risorse in gran quantità.

Tutta la magia e la qualità Nintendo a portata di smarphone

Animal Crossing: Pocket Camp è riuscito incredibilmente a riportarci nella dimensione della serie originale senza alcuna apparente difficoltà, tra motivetti rilassanti, colori brillanti, tondeggianti forme al quale ci ha da sempre abituato e tutta l’allegria e la tranquillità che da sempre lo hanno contraddistinto. Il titolo pertanto sembra trovare nella dimensione mobile una casa accogliente: laddove il ripetersi della vita quotidiana e delle faccende da svolgere, come il raccimolare stelline per pagare il mutuo attraverso la vendita di risorse in un loop continuo,  poteva risultare stancante a lungo andare su una console dopo aver acquistato il titolo (ed essersi resi conto di non essere dei veri e propri amanti del genere), su smartphone risulta un gioco leggero, da aprire e chiudere durante la giornata per godersi qualche breve sessione di gioco senza troppe pretese. Pocket Camp non solo è un titolo capace di esaltare gli appassionati della serie, che ne riconosceranno i personaggi, le ambientazioni e i dettagli ma, proprio grazie alla sua studiata accessibilità, apre le porte del colorato universo della serie anche a chi non ne ha mai neanche sentito parlare, offrendo un’esperienza che altro non possiamo definire che leggera e spensierata. Niente corse, niente freneticità, solo quello che il titolo promette di offrirvi fin dall’inizio: una rilassante vacanza.

Il titolo portatile di Nintendo riesce perfettamente a trasportare la dimensione originale della serie sui nostri dispositivi mobili senza particolari difficoltà, permettendoci di godere di un’esperienza nuova ma perfettamente coerente con l’universo dal quale proviene. Tra volti conosciuti e nuovi incontri avremo occasione di costruire il campeggio dei nostri sogni e tenerlo in tasca attraverso un gameplay leggero e spensierato, un utile scappatoia dalla freneticità della vita quotidiana.

Neolaureata alle prese con l’obbligo morale di intraprendere una vita da adulta, la sua vera casa è Eorzea (FFXIV) e spera di iniziare a lavorare nell’industria dei videogames prima dell’uscita di KINGDOM HEARTS III (quindi, forse, non ce la farà mai).