Death end re;Quest: il diario degli sviluppatori

Death end re;Quest

A soli due giorni dall’annuncio dell’intrigante RPG Death end re;Quest, Compile Heart ci mostra il video-diario degli sviluppatori del gioco, della durata di ben sette minuti, originariamente trasmesso nel corso dello streaming odierno di Famitsu.

Come riportato in precedenza, all’interno di questo nuovo titoli gli utenti dovranno cercare di risistemare un mondo di gioco buggato, vivendo l’esperienza sia nella prospettiva del mondo reale che di quello di gioco. Si tratta di un titolo pregno di disperazione, suspance e tantissimi misteri, come NPC dal cuore umano, personaggi che non dovrebbero esistere e persino leggende metropolitane.

La storia prenderà luogo quando il protagonista, Shin Mizunashi, riceverà una e-mail da Shiina Ninomiya, una ragazza scomparsa un anno prima degli eventi narrati. Shin scoprirà che Shiina è intrappolata all’interno dell’MMORPG in realtà virtuale “World’s Odyssey“, il cui sviluppo dovrebbe essere cessato, e si mobiliterà per cercare di salvarla.

Lo staff dietro lo sviluppo di Death end re;Quest include:

  • Producer: Norihisa Kochiwa (Neptunia, Agarest, Fairy Fencer F)
  • Director: Youhei Satou
  • Scenario: Makoto Kedouin (Corpse Party)
  • Character Designer: Kei Nanameda (Mary Skelter Nightmares, Trillion: God of Destruction)
  • Monster Designers: Yuji Kaida (Gundam, Ultra), Kia Asamiya (Silent Mobius, Kamen Rider Fourze)
  • Summons Beast Designer: Junya Ishigaki (Gundam, Xenogears, Macross F)
  • Theme Song and Sound: Kaigi Gesshoku
  • Sound: Yuki Sugiura (Cyberdimension Neptunia: 4 Goddesses Online, Hakuoki: Kyoto Winds)
  • Guest Character Designer: Huke (Black Rock Shooter)
  • Concept Adviser: Ichirou Kusaka (Final Request)

Vi lasciamo al video-diario degli sviluppatori del gioco.

Death end re;Quest – Il diario degli sviluppatori

Fonte: Compile Heart via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.