Pang Adventures – Recensione

DotEmu porta su tutte le piattaforme una nuova versione del classico da sala giochi, Pang. Questa è la recensione della versione Nintendo Switch di Pang Adventures!

Pang Adventures - Recensione

Gli alieni ci attaccano! Dischi volanti stanno invadendo tutte le capitali terrestri colpendoci con delle gigantesche sfere. Chi mai potrà salvarci da questa minaccia? Ma naturalmente i fratelli Pang e il loro arsenale di rampini e utili gadget per sventare il pericolo alieno!

Pang, conosciuto in Giappone con il nome di Pomping World e in Nord America come Buster Bros. è un famosissimo arcade sviluppato dalla Mitchell Corporation, pubblicato dalla CAPCOM nel 1989 e successivamente diffuso ad una moltitudine di home console. Chiunque abbia visitato una sala giochi, sia trenta anni fa sia la scorsa settimana (ho trovato più di un cabinato nelle sale giochi di Tokyo dedicato a Pang) ha potuto provare questo titolo, che arriva su Nintendo Switch, dopo essere sbarcato nel mercato mobile, PlayStation 4, Xbox ONE e PC tramite Steam, con una nuova incarnazione moderna chiamata Pang Adventures, ad opera dello sviluppatore DotEmu. Questa è la nostra recensione del titolo in questione.

Pang Adventures - Recensione

  • Titolo: Pang Adventures
  • Piattaforma: Nintendo Switch, iOS, Android, PlayStation 4, Xbox One, PC /Steam
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (PAL/ EU)
  • Genere: Arcade
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: DotEmu
  • Sviluppatore: DotEmu
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 3 gennaio 2019 (Nintendo Switch)
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno

È il momento di rompere le palle

La modalità di gioco di Pang è molto semplice: dovremo rompere le palle. Scherzi a parte, i nostri personaggi saranno “intrappolati” in un livello bidimensionale e dovranno cercare di distruggere le sfere aliene sparandole con dei rampini, arma iniziale del gioco. Le palle, una volta colpite, raddoppieranno riducendosi di dimensioni, e continueranno così fino a scomparire. Una meccanica di gioco molto semplice che, nella vecchia incarnazione come nella nuova, ha bisogno di abilità per concludere certi livelli senza perdere vite (la collisione con una palla ci farà perdere una vita) o con un punteggio alto (le palle e altri elementi presenti nello scenario potranno darci dei Power-up o degli oggetti come frutta o gioielli, tipici dei videogame anni ‘80, che aumenteranno il nostro punteggio). Il gioco originale consisteva in un giro del mondo fino ad arrivare al livello finale, permettendoci di scegliere il livello iniziale; nella nuova versione invece le cose sono cambiate, in quanto partiremo da un punto predeterminato andando ad affrontare 15 livelli prima di poter cambiare zona. Una volta superati i 15 livelli, mentre raggiungeremo con il nostro Jet la nuova zona, saremo attaccati da un invasore alieno e dovremo sopraffarlo in una boss fight. Questa è sicuramente una novità gradita, anche se i boss purtroppo sono molto simili tra di loro e facilmente superabili, anche senza perdere vite.

Pang Adventures

Non solo palle

I Power-up e gli oggetti disponibili in questa nuova versione sono decisamente aumentati. Avremo a disposizione, oltre al rampino, il doppio rampino (che sparerà due volte), il gatling gun (che sparerà una raffica di proiettili verso l’alto), il lanciafiamme (che ci permetterà con un getto continuo di liberarci delle piccole sfere), la barriera (che ci consentirà di incassare un colpo letale senza morire), la clessidra (che bloccherà il tempo per qualche secondo permettendoci di frantumare quante più sfere possibili in sicurezza), lo sputapiombo (un revolver che sparerà 6 potentissimi colpi ma che avrà bisogno di tempo per poter essere ricaricato), gli shuriken (che lanceremo in direzione casuale nella mappa e rimarranno conficcati nei lati) e tanti altri ancora.

Anche i nostri nemici si sono evoluti, in quanto le sfere che andremo a combattere potranno scatenare fulmini, essere piene di lava o ancora (e questa è la cosa più ostica che ho notato in un gioco per il resto pressoché facile) cambiare angolo di rimbalzo. Inoltre in alcuni livelli potremo anche avere l’aiuto o il disturbo di alcuni animali, come molluschi o granchi, in grado di distruggere sfere oppure di toglierci una vita se disturbati. Ognuno dei 15 livelli che incontreremo in ciascun mondo potrà essere completato velocemente in una determinata maniera, costringendoci come nell’originale ad analizzare il livello per cercare di trovare la risoluzione migliore; in questa nuova variante inoltre andremo a giocare anche alcuni livelli che ci costringeranno a difendere una sfera dall’assalto di altre sue simili: proteggendola senza farle subire danni il nostro punteggio alla fine del livello leviterà.

Pang Adventures

Se mi nonno c’aveva tre palle era ‘n Flipper

Le modalità di gioco presenti nel titolo sono tre. Ognuna può essere affrontata direttamente in solitario o con un amico, sia in locale che in multiplayer. La prima, il Tour Mode, è in sintesi la modalità storia, dove proveremo a superare i livelli senza alcuno stress, dandoci infatti la possibilità di riprovare all’infinito i livelli falliti. Seguono il “Score Attack”, praticamente uguale al Tour Mode, con la differenza che avremo a disposizione solamente 3 vite (potremo recuperarne altre durante i livelli) e nessuna possibilità di continuare. Chiude il tutto la modalità “Panic”, dove la difficoltà sarà maggiore delle precedenti.

Pang Adventures

Purtroppo ho potuto constatare personalmente quanto la modalità Tour sia veramente facile e, nonostante i livelli da fare non siano pochi, la possibilità di sprecare vite senza problemi dà uno schiaffo alla longevità del titolo (la difficoltà è stata ridotta anche per quanto riguarda il numero di divisioni delle sfere: sono infatti assenti le mini sfere, ultima scissione prima di sparire, causa di innumerevoli morti e di tantissimi crediti spesi nelle sale giochi). Sarebbe stato meglio, almeno per mia opinione, rendere inizialmente disponibile unicamente la modalità “Score Attack”, così da dare più difficoltà al gioco e mettere “pressione da arcade”, ovvero quello stress che avevi in sala giochi nell’osservare e analizzare con maggiore attenzione ogni livello per poter andare avanti il più a lungo possibile senza spendere milioni di monetine. Il gioco inoltre, in multiplayer, raggiunge livelli di facilità disarmanti, anche grazie ai numerosi power up e alle nuove armi disponibili, che dimezzano a loro volta la longevità di gioco, decisamente minore se deciderete di affrontare l’avventura con un amico.

Naturalmente il gioco è divertente, anche se non come l’originale. Ho notato poi, con piacevole sorpresa, un comparto sonoro davvero curato, con musiche piacevoli e basate sull’ambientazione dell’area che andremo ad affrontare. Apprezzabili anche alcune animazioni dei nostri protagonisti, che nel mezzo di una combo (distruggere sfere in successione consentirà il riempimento di una barra specifica che ci garantirà più punti) o durante l’utilizzo del gatling si lasceranno andare ad esclamazioni e urla degne del miglior Rambo. Come soundtrack mi sento di consigliare vivamente il tema dell’area scozzese, diventato quasi un tormentone che non riesco a mandar via dalla testa.

Pang Adventures

A chi consigliamo Pang Adventures?

Consiglio l’acquisto di Pang Adventures ai nostalgici, in quanto il gioco, anche se in maniera minore rispetto all’originale, può garantire qualche ora di divertimento retrò senza troppe pretese. Il videogame inoltre, insieme ad un amico, può diventare estremamente divertente, anche se sarà la longevità del titolo a risentirne. Chiunque voglia affrontare un titolo impegnativo o troppo simile alla versione passata, farebbe meglio a guardare altrove.

  • Un bel salto nel passato
  • Musicalmente superbo
  • Prezzo conveniente

  • Decisamente poco longevo
  • Troppo facile
  • Poche modalità disponibili
Pang Adventures
2.6

Una riproposizione mediocre, nulla di più

Pang Adventures è un gioco senza pretese, ma non un cattivo titolo. Un remake sufficiente, venduto ad un prezzo conveniente nel Nintendo eShop (poco meno di dieci euro), che potrà farci spendere qualche ora di divertimento. Naturalmente non si tratta del miglior titolo che DotEmu abbia mai prodotto e quindi, se proprio Pang non era il vostro arcade preferito, potreste non essere convinti nell’acquisto, sapendo che in giro c’è decisamente di meglio.

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.

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