Mind Zero – Recensione

MIND≒0 è il più recente JRPG per PS Vita targato Acquire e ZeroDiv, pubblicato in Europa e Nord America da Aksys Games, disponibile in esclusiva su PSN.

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mind-zero-recensione-boxartLa comparsa di una misteriosa quanto pericolosa droga chiamata MIND ha messo in subbuglio l’ordine pubblico. Tra i tanti effetti che questa droga provoca in coloro che l’assumono si riscontrano pesanti allucinazioni, inaudita e insensata violenza e capacità fisiche aumentate all’inverosimile, le quali rendono tali soggetti un vero e proprio pericolo che necessita di essere fermato al più presto. Queste sono le informazioni con cui le forze dell’ordine mobilitate cercano in tutti i modi di venire a capo del misterioso fenomeno che si sta espandendo sempre di più in tutto il Giappone e in particolare a Yokohama, città dove è ambientata la nostra storia. Nonostante gli incredibili sforzi della polizia locale e dei vari reparti speciali, le indagini restano bloccate: nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi a un soggetto sotto l’effetto del MIND e uscirne incolume. Quale sarà la verità dietro questa vicenda?

MIND≒0 è il più recente JRPG per PlayStation Vita targato Acquire e ZeroDiv, pubblicato in Europa e Nord America da Aksys Games e in Giappone da GungHo Online Entertainment. In terra natìa è stato lanciato sul mercato lo scorso 1 agosto 2013 e per vederlo sugli scaffali dei negozi americani e sula PlayStation Store del vecchio continente si è dovuto aspettare fino a maggio del 2014.

  • Titolo: >MIND≒0 (Mind Zero)
  • Piattaforma: PlayStation Vita
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: Aksys Games, GungHo Online Entertainment
  • Sviluppatore: Acquire, ZeroDiv
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 28 maggio 2014
  • Disponibilità: digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: non disponibili
  • Note: disponibile in Europa solo come download digitale

mind-zero-recensione-schermata-07Come ogni giorno Kei Takanashi, ragazzo dal carattere riservato e fin troppo tranquillo, si ritroverà a discutere con la sua amica di infanzia, Shizuku Kamina, ragazza molto gentile e di salute cagionevole in grado di vedere cose che il resto delle persone non può vedere, fino al momento in cui una richiesta di aiuto non interromperà la loro conversazione. Dopo essersi accertato che Shizuku fosse al sicuro, Kei deciderà di andare a controllare il luogo da cui proveniva l’urlo, e con sommo stupore si ritroverà ad assiste a uno scontro tra la sua compagna di classe Sana Chikage e una persona completamente impazzita, che poco prima aveva aggredito un bambino. Presa la decisione di intervenire in supporto dell’amica, una misteriosa forza trascinerà il protagonista all’interno di una porta apparsa dal nulla, facendogli perdere i sensi.

mind-zero-recensione-schermata-05Dopo aver ripreso conoscenza Kei si ritroverà in una stanza simile a un negozio, piena di armi e gestita da una misteriosa ed enigmatica donna chiamata Undertaker che lo metterà di fronte a una scelta alla quale non potrà sottrarsi, e che metterà a rischio la sua stessa vita. L’unica possibilità che ha per tornare nel suo mondo è assecondare la richiesta della donna e scegliere tra le centinaia di armi a disposizione quella adatta a lui, con la consapevolezza che, in caso di scelta sbagliata, il prezzo da pagare sarebbe altissimo. Presa la giusta decisione, il protagonista tornerà nel punto e nel momento esatto in cui la strana forza lo aveva soggiogato, per scoprire che anche a Sana è toccato lo stesso destino. Ora i due sono in possesso di armi in grado di collegarli a delle entità chiamate MIND che permetteranno loro di vedere ciò che nessuna persona comune può vedere. A causa di questo nuovo potere i due si renderanno conto che quello che alle apparenze sembrava una persona molto aggressiva è in realtà un mostro, che ora avranno la possibilità di fermare grazie alle armi ottenute in precedenza e ai MIND a esse legati. Una volta terminato lo scontro, e dopo aver scoperto che anche Shizuku è in grado di vedere le entità al loro fianco e il mostro appena sconfitto, Kei e Sana decideranno di mettersi alla ricerca di una strana figura che si aggira per la città in cerca di risposte alle migliaia di domande che li assillano.

Choose your destiny

mind-zero-recensione-schermata-04Mind Zero divide, come molti altri giochi del medesimo genere, in due fasi principali: una esplorativa e l’altra di interazione tra i personaggi. La prima avviene all’interno di labirinti multilivello in stile dungeon crawler, situati nel mondo spirituale, pieni di scontri casuali e da esplorare per andare avanti nella trama o completare missioni secondarie; la seconda fase ha invece luogo nel mondo reale e avviene tramite eventi situati nelle varie zone della città, raggiungibili tramite una mappa, che permetteranno al giocatore di ottenere informazioni utili e di avanzare nella trama o conoscere e ricevere richieste dai vari membri del party. La vera e propria fase di gioco avviene durante l’esplorazione dei vari piani dei dungeon, composti da un numero sempre maggiore di corridoi e piccole stanze, quasi sempre vuote, fin troppo popolati da mostri con cui il team di protagonisti dovrà fare i conti mediante un sistema di scontri casuali.

mind-zero-recensione-schermata-02Ogni personaggio avrà a disposizione tre parametri che il giocatore potrà tenere sotto controllo tramite barre che rappresentano rispettivamente Punti Vita (LP), Punti Magia (MP) e Punti Tecnica (TP). Una volta iniziato lo scontro, determinato da un sistema a turni, sarà possibile scegliere se attaccare fisicamente con il personaggio oppure utilizzare gli attacchi e le skill del MIND. In caso si decida di utilizzare il personaggio, tutti gli attacchi a lui rivolti faranno scendere i suoi LP; se invece si sceglie di utilizzare il MIND, i danni andranno ad intaccare gli MP che una volta esauriti impediranno l’utilizzo dell’entità fino al parziale o completo ripristino di questi ultimi. I TP serviranno per lanciare le skill, utilizzabili solo da un MIND, che avranno come costo aggiuntivo una determinata quantità di LP del personaggio a cui l’entità appartiene. Come da tradizione, ogni scontro fornirà esperienza e soldi e, con l’aumentare del livello, ogni personaggio avrà accesso a un numero sempre maggiore di slot in cui equipaggiare skill utilizzabili dal proprio MIND, offrendo la possibilità di scegliere le combinazioni che più si adattano alla situazione.

mind-zero-recensione-schermata-08Il normale personaggio avrà inoltre a disposizione un comando chiamato Charge, molto simile alla parata, che in più caricherà MP e darà la possibilità esclusiva di utilizzare oggetti. Le skill si dividono in tre categorie principali: quelle offensive (magiche e fisiche), quelle che conferiscono potenziamenti al team e depotenziamenti agli avversari, e infine quelle di guarigione (LP e status). Ogni personaggio avrà a disposizione tre slot di equipaggiamento, oltre quello dell’arma (la quale resterà fissa per tutto il gioco e non potrà essere cambiata perché legata al MIND), che potranno essere utilizzati per equipaggiare una protezione per il corpo, una protezione per braccia o gambe e un accessorio. Ogni tipologia di oggetto favorirà principalmente determinate statistiche dando la possibilità al giocatore di scegliere quali aumentare su ciascun personaggio.

Il prezzo dell’amicizia

mind-zero-recensione-schermata-01Durante la permanenza in città, il giocatore, nei panni di Kei, potrà attivare diversi eventi, sbloccabili con la progressione della trama, con i vari membri del party, utili a conoscere meglio ogni singolo personaggio e ottenere oggetti esclusivi assecondando le loro richieste, che conteranno come missioni secondarie. Non esiste un vero e proprio legame da instaurare: per ottenere tutte le richieste basterà solamente tanta pazienza da impegnare nell’assistere a tutta la valanga di eventi a cui avremo accesso ogni volta che completeremo una parte di trama. Alcune vicende saranno divise in più eventi che si verificheranno in diversi momenti della storia e che daranno un quadro più completo delle reazioni di ogni personaggio ai vari eventi che caratterizzeranno lo scorrere della trama. Ogni volta che si giungerà alla conclusione di un evento, sia che il personaggio abbia fatto una richiesta, sia che non lo abbia fatto, nel registro delle missioni secondarie verrà contato come completato.

Effetti collaterali

mind-zero-recensione-schermata-03Se cercate un titolo con una grafica poligonale da lasciare a bocca aperta, che possa rendere giustizia allo schermo OLED (o LCD, a seconda del modello) di PS Vita, Mind Zero non è la scelta migliore; tutti gli eventi e dialoghi che avvengono in città sono stati realizzati in stile visual novel, sprite fissi con animazioni minime; per quanto riguarda l’esplorazione, invece, quello che apparirà sul nostro schermo sarà una spoglia visione dei labirinti da una prospettiva in prima persona che ci precluderà la possibilità di vedere in movimento i personaggi che appariranno in grafica 3D solamente nei combattimenti e che, anche in questo caso, non entusiasmano. Il comparto audio non brilla e si posiziona nel grande oceano delle colonne sonore che non sono pessime, ma nemmeno memorabili; adatto in quasi tutte le situazioni, non stona con le atmosfere che il titolo possiede, nonostante rimanga parecchio anonima. Molto gradita la possibilità di scegliere ogni volta che si comincia o carica la partita se impostare le voci dei personaggi in inglese o in giapponese, entrambe disponibili fin dall’inizio.

A chi consigliamo Mind Zero?

Mind Zero è consigliato a tutti gli amanti del genere JRPG, in particolar modo quelli che somigliano alla ben più nota saga firmata ATLUS, Persona. Il titolo presenta fasi di esplorazione molto lunghe e ripetitive, unite a fondali quasi sempre simili tra loro, che potrebbero mettere in difficoltà tutti i giocatori che non possiedono molta pazienza. Anche lo scorrere della trama e la quantità di eventi a volte eccessiva può mettere in difficoltà gli animi più precipitosi, cosa che invece potrà essere apprezzata e goduta appieno da tutti coloro che amano le trame ricche e con molti eventi secondari che sottolineano i vari rapporti che intercorrono tra i personaggi. Caldamente consigliato a tutti coloro in cerca di un titolo longevo e di un certo spessore da godersi su una piattaforma di gioco come PlayStation Vita.

  • Interessante sistema di combattimento
  • Presenza del doppiaggio in lingua originale
  • Ricco di eventi secondari

  • Trama e personaggi un po’ troppo ispirati ad altri titoli
  • Può risultare eccessivamente ripetitivo
  • Grafica dei labirinti veramente scarna
  • Mancata localizzazione italiana
Mind Zero
3.4

Una scelta valida, ma con qualche riserva

Acclamato da alcuni come un nuovo competitore della saga Persona, Mind Zero non riesce a toccare gli apici raggiunti dai capitoli appartenenti alla serie ATLUS, che si posiziona ben più di una spanna più in alto. La sua storia e i suoi personaggi rimangono validi, anche se in alcuni casi risultano essere fin troppo ispirati ad altri titoli, provocando nei giocatori appassionati del genere un certo fastidio e scetticismo. La presenza del doppiaggio in lingua originale è un dettaglio molto apprezzabile, cosa che purtroppo non possiamo dire se si parla di quasi tutto il resto del comparto artistico, a cominciare dalla grafica di gioco. Un’altra nota dolente a cui ormai in Europa si comincia a fare abitudine è la totale assenza di una versione retail, infatti il gioco è disponibile nel vecchio continente esclusivamente in formato digitale. La longevità e gli argomenti trattati potranno offrire molte ore di intrattenimento a tutti i giocatori che decideranno di affrontare questa sfida, anche se Mind Zero è un titolo non all’altezza sotto ogni punto di vista se confrontato con capolavori targati ATLUS come Persona 3 o Persona 4, dai quali ha preso ben più di un piccolo spunto.

Cresciuto a forza di puzzle game, ha ottenuto il potere di confondere e ingarbugliare qualunque cosa. A prima vista può sembrare cattivo, ma in realtà nasconde un cuore di cioccolata.