30 motivi per giocare a Super Mario Maker

30 motivi per giocare a Super Mario Maker

A poco più di una settimana dall’uscita di Super Mario Maker su Wii U, nonché dal festeggiamento dei trent’anni dell’iconica mascotte di Nintendo, abbiamo deciso di stilare una lista di trenta motivi per cui vale la pena giocare al titolo in oggetto. Trenta, come gli anni di Mario, naturalmente. Siete pronti? Cominciamo subito.

Ecco 30 motivi per i quali dovreste giocare a Super Mario Maker!

  1. Per festeggiare i trent’anni di Super Mario Bros., uscito in Giappone il 13 settembre 1985.
  2. Perché al suo interno ci troveremo i livelli progettati dai creatori di Rayman e Castlevania, nonché da altri celebri game designer.
  3. Perché c’è bisogno di una pausa dopo tutto il tempo passato su METAL GEAR SOLID V: The Phantom Pain.
  4. Perché ci offre migliaia di sfide diverse ogni giorno!
  5. Perché è pieno zeppo di segreti ed easter egg.
  6. Perché ci consente di giocare a Super Mario Bros. nei panni di Link, Sonic, Pac-Man e persino di un Goomba.
  7. Perché, probabilmente, è il primo titolo in cui è possibile morire nella schermata di avvio.
  8. Perché è possibile oltrepassare la bandiera del traguardo alla fine di ogni livello.
  9. Perché succedono spesso cose strane e piuttosto imprevedibili…
  10. Perché, se non abbiamo voglia di creare, possiamo semplicemente esplorare le creazioni di tutto il mondo.
  11. Perché, che siate cresciuti con Super Mario Bros., Super Mario Bros. 3, Super Mario World o New Super Mario Bros. U, proverete sempre un profondo senso di nostalgia.
  12. Perché, anche quando non saremo connessi a internet, avremo tanti livelli prefabbricati a nostra disposizione.
  13. Perché il suo stile unico mischia elementi del passato e del presente, dando vita a qualcosa di completamente nuovo.
  14. Perché, anche se lo compreremo in digitale, potremo ugualmente godere dell’artbook esclusivo in formato PDF.
  15. Perché creare i nostri livelli personali è tanto divertente quanto giocarci.
  16. Perché, anche lontani da casa, potremo progettare livelli usando gli stessi Planning Sheet che Shigeru Miyamoto ha utilizzato per la creazione di Super Mario Bros.
  17. Perché c’è davvero tanta gente che ha perfezionato l’arte di creare livelli musicali da lasciare a bocca aperta.
  18. Perché, se il livello creato da un altro giocatore ci piace, ma non abbastanza, potremo scaricarlo e modificarlo a nostro piacimento (senza però condividerlo in rete).
  19. Perché saremo avvisati ogni volta che qualcuno giocherà un nostro livello, lo commenterà o ci premierà con una stella.
  20. Perché ci sono tanti nuovi power up che, per esempio, ingrandiranno ulteriormente Mario oppure lo faranno dimagrire (!).
  21. Perché è possibile memorizzare fino a 120 livelli, che comprendono i nostri, quelli degli altri utenti e i livelli dimostrativi generati dal gioco.
  22. Perché dopo una settimana dal lancio sono già stati creati oltre 1.000.000 livelli.
  23. Perché c’è Mashiko! È la guida di Super Mario Maker che ci accompagnerà, nel manuale, durante il processo di creazione. Magari facendo una buona impressione su di lei riusciremo a strapparle il numero di telefono…
  24. Perché, aggiungendovi power up e combinandoli tra loro, potremo dar vita a nemici ancora più temibili.
  25. Perché può giocarci anche chi detesta Mario, creando livelli infidi che gli facciano perdere una vita dopo l’altra.
  26. Perché da ragazzini avremmo volentieri dato un rene per avere qualcosa del genere tra le mani.
  27. Perché ci consente di esprimere la nostra creatività e magari scoprire di essere degli ottimi level designer.
  28. Perché qualcuno, in Italia, ha già creato un livello musicale ispirato all’Ora Esatta di Canale 5 (A203-0000-0042-5ED6).
  29. Perché, se nel 1990 Jovanotti reputava Mario “Troppo forte!”, figuriamoci cosa penserebbe di Super Mario Maker.
  30. Perché, se qualcuno ci cerca, potremo sempre dire di essere in un altro castello.
Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.