Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Aiuta Yuma e Shinigami a svelare tutti i misteri di Kanai Ward in Master Detective Archives: RAIN CODE per Nintendo Switch

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Fra i tanti titoli attesi di quest’estate è finalmente disponibile Master Detective Archives: RAIN CODE, nuovo gioco sviluppato da Too Kyo Games. I creatori di Danganronpa tornano con un’avventura ricca di misteri caratterizzata dal loro stile unico fatto di umorismo sopra le righe unito a tematiche affascinanti e cupe. Il gioco ci vedrà vestire i panni di Yuma Kokohead, un detective affetto da amnesia che si troverà obbligato a collaborare con la Dea della Morte Shinigami per risolvere tutti i misteri che affliggono la piovigginosa Kanai Ward. Grazie ad una serie di meccaniche di gioco uniche e un cast di personaggi particolarissimi si prospetta un’avventura da non perdere.

Le premesse ci sono tutte, ma cosa dobbiamo davvero aspettarci dal titolo di Too Kyo Games? Scopritelo nella nostra recensione di Master Detective Archives: RAIN CODE!

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

  • Titolo: Master Detective Archives: RAIN CODE
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Avventura, Investigativo
  • Giocatori: 1
  • Publisher:  Nintendo
  • Sviluppatore: Too Kyo Games, Spike Chunsoft
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 30 giugno 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery, Collector’s Edition
  • DLC: saranno rilasciati quattro capitoli aggiuntivi dedicati ai Master Detective co-protagonisti dell’avventura
  • Note: disponibile anche in una Collector’s Edition che include una copia del gioco, l’artbook Libro della Morte, un peluche di Shinigami, una custodia Steelbook e il CD della colonna sonora Noise of Neon. Per chi preferisce il digitale è disponibile anche la Digital Deluxe Edition che include il Season Pass e le versioni digitali dell’artbook e della colonna sonora.

Abbiamo recensito Master Detective Archives: RAIN CODE con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Nintendo Italia.

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Un giovane ragazzo si risveglia nell’ufficio oggetti smarriti di una stazione ferroviaria, senza alcun ricordo del suo passato. Dopo aver controllato tra i suoi affetti personali scoprirà di chiamarsi Yuma Kokohead, investigatore dell’Organizzazione Mondiale dei Detective che è stato richiamato a Kanai Ward per occuparsi di un caso. Il ragazzo però dovrà mettersi a lavoro prima del previsto, dato che sul treno che lo sta trasportando in città si troverà coinvolto in un misterioso incidente che dovrà riuscire a risolvere.

Durante le sue indagini Yuma scoprirà che la causa della sua amnesia è un patto con una Divinità della Morte. Nonostante il suo comportamento sopra le righe lo spirito, di nome Shinigami, cercherà di aiutare il giovane detective a risolvere i misteri che troverà sul suo cammino. Shinigami ha infatti il potere di evocare il Labirinto dei Misteri, manifestazione fisica di un caso irrisolto grazie alla quale è possibile scoprire qualsiasi verità, anche la più recondita. Ma l’avventura di Yuma e Shinigami è più pericolosa del previsto, e si troveranno a scoperchiare un vaso di pandora colmo di segreti che potrebbero destabilizzare l’ordine del mondo come lo conosciamo.

Assassinio sull’Amaterasu Express

Dal punto di vista del gameplay Master Detective Archives: RAIN CODE è davvero divertente, seppur possieda qualche piccola pecca. Durante ogni capitolo avremo l’opportunità di esplorare Kanai Ward alla ricerca dei Frammenti di Memoria di Yuma, collezionabili grazie ai quali potremo andare a sbloccare delle conversazioni aggiuntive con i nostri alleati, aiutare gli abitanti della città a risolvere le loro problematiche affrontando missioni secondarie o progredire con il caso principale che stiamo seguendo. Il gioco ci avviserà quando arriveremo ad un punto di non ritorno, dato che alcuni collezionabili e missioni non saranno più disponibili quando continueremo la storia principale.

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Prima di poter sfruttare i poteri di Shinigami e addentrarci nel Labirinto dei Misteri legato ad ogni caso dovremo sfruttare le nostre doti deduttive per indagare sulle varie scene del crimine e raccogliere quanti più indizi possibile. Si tratta di un procedimento abbastanza semplice, dato che i punti di interesse saranno ben evidenziati in ogni area di gioco. Durante ogni capitolo avremo modo di sfruttare il potere di uno dei Master Detective che ci accompagnerà nel corso dell’avventura, permettendoci ad esempio di esplorare la scena del crimine al momento della sua scoperta o di poter utilizzare un travestimento per interrogare più facilmente le persone sospette.

Nonostante capisca la necessità di farci raccogliere tutte le prove disponibili durante ogni caso avrei preferito che la software house ci tenesse un po’ meno la mano durante le fasi investigative, dato che risulteranno un po’ troppo lineari. Lo stesso discorso vale per le missioni secondarie. Per quanto alcune di esse siano interessanti dal punto di vista narrativo, sarà davvero impossibile non riuscire a risolverle dato che la maggior parte saranno caratterizzate da segnalini che ci indicheranno con chi parlare per ottenere le risposte che cerchiamo. Solamente alcune ci metteranno un po’ i bastoni tra le ruote non indicandoci chiaramente chi sia il colpevole e facendoci ragionare un minimo per trovare la soluzione.

Unsolved Mysteries

Una volta raccolti indizi e testimonianze di ogni caso potremo finalmente avventurarci nella caratteristica più peculiare di Master Detective Archives: RAIN CODE, il Labirinto dei Misteri. Al suo interno potremo utilizzare tutte le informazioni raccolte durante le fasi investigative per poter riuscire a risolvere i quesiti di ogni caso e raggiungere così la tanto agognata verità. Gli indizi ottenuti diventeranno delle vere e proprie armi da utilizzare durante il Ragionamento Mortale, fase di gioco che ci vedrà controbattere alle affermazioni contrastanti dei Fantasmi del Labirinto. Una volta trovata una contraddizione nel loro ragionamento potremo infatti usare la nostra Lama Soluzione per effettuare un’obiezione e metterli così all’angolo. Starà al giocatore capire qual’è la contraddizione giusta da controbattere e quale indizio utilizzare, dato che non tutti si riveleranno utili per risolvere il mistero.

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Un’altra meccanica peculiare del gioco è l’Enigma di Shinigami, in cui potremo ottenere la soluzione ad uno dei quesiti del labirinto grazie ad un simpatico minigioco in cui dovremo colpire nell’ordine giusto le lettere che componogo la risposta. Avremo un tempo limitato per comporre la parola giusta, ma potremo farci aiutare da Shinigami sfruttando gli indizi a nostra disposizione. Arrivati alla fine di ogni labirinto dovremo contrastare le ultime difese dei Fantasmi del Labirinto nelle fasi Shinigami GDA, in cui una gigantesca Shinigami potrà letteralmente sfondare le bugie perpetrate dai colpevoli e aprirsi un varco verso la verità. Ultimo, ma non per importanza, l’Epilogo Deduttivo dove dovremo ricomporre in ordine cronologico tutti gli elementi di un caso appena risolto per creare un’accusa solida che il colpevole di turno non possa controbattere.

Ho trovato queste meccaniche di gameplay non solo molto divertenti da giocare, ma anche ben bilanciate fra di loro. Se durante le fasi esplorative la software house ci veniva forse un po’ troppo in aiuto, quando ci troveremo nel Labirinto dei Misteri dovremo spremerci le meningi e far incastrare tutti i tasselli del caso prima di poter trovare la soluzione perfetta. Molti indizi raccolti si riveleranno essere solamente informazioni superflue, e starà a noi giocatori riuscire a capire quali sono i dettagli fondamentali per la risoluzione di ogni caso. Potremo semplificarci un po’ la vita grazie alle abilità passive che potremo ottenere facendo salire il livello di detective di Yuma, permettendoci ad esempio di dimezzare il numero di prove fuorvianti tra cui scegliere, ma comunque ciò non andrà a stravolgere radicalmente la difficoltà di gioco.

Shinigami Eyes

Dal punto di vista tecnico Master Detective Archives: RAIN CODE purtroppo è un po’ altalenante. Il comparto grafico è infatti caratterizzato da una direzione artistica davvero interessante, grazie soprattutto a un design dei personaggi davvero sopra le righe tipico delle opere di Kazutaka Kodaka. Ottime inoltre le scelte stilistiche prese per la realizzazione dei Labirinti del Mistero che esploreremo durante l’avventura, capaci di rendere l’impatto visivo del gioco davvero peculiare. Purtroppo però non solo il frame rate è un po’ ballerino, ma una delle problematiche più grandi del gioco sta nelle sue tantissime schermate di caricamento. Devo ammettere che in alcune fasi di gioco dover attendere i molteplici caricamenti è stato davvero frustrante, dato che vanno ad impattare la fluidità della narrazione.

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

Il comparto audio è invece davvero impeccabile, grazie soprattutto alla colonna sonora composta da Masafumi Takada. Ottimo anche il doppiaggio, e se personalmente ho preferito quello in lingua originale devo ammettere che anche quello inglese è davvero di altissimo livello. E non possiamo parlare del comparto tecnico senza citare la localizzazione dei testi in italiano. L’adattamento dei dialoghi è infatti eccellente e curato minuziosamente, elemento fondamentale in un gioco in cui le parole sono un punto cardine del gameplay stesso.

Il comparto narrativo riesce a bilanciare perfettamente i toni cupi dei casi che dovremo risolvere agli elementi surreali del mondo di gioco e dei suoi protagonisti. E parlando dei personaggi devo dire che ho apprezzato molto la loro realizzazione, nonostante alcuni richiamino un po’ troppo marcatamente alcuni cliché narrativi. Ho davvero gradito l’evoluzione di Shinigami nel corso dell’avventura, non solo sarà perfetta per spezzare la tensione di certe situazioni coi suoi commenti sarcastici ma con il progredire della storia riusciremo a vedere un lato più “umano” ed empatico del personaggio andando così a spezzare la barriera mono-dimensionale del fanservice e mostrando tutte le sue sfaccettature e complessità.

Scopri una nuova avventura investigativa lucid noir fantasy dai creatori della serie Danganronpa in Master Detective Archives: RAIN CODE per Nintendo Switch! Yuma, un apprendista detective affetto da amnesia, e Shinigami, lo spirito che lo tormenta, affrontano casi irrisolti in una città dove la pioggia non cessa mai. Kanai Ward, una città bagnata da una pioggia perenne e sotto il totale controllo della Amaterasu Corporation, pullula di misteri irrisolti. Master Detective di tutto il mondo, ognuno dotato di poteri unici, devono raccogliere la sfida e andare a caccia della verità. Con Shinigami al suo fianco, Yuma si unisce alle indagini in qualità di apprendista dell’Agenzia Investigativa Notturna. Spostati liberamente attraverso gli ambienti tutti in 3D della città per raccogliere indizi e testimonianze.

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A chi consigliamo Master Detective Archives: RAIN CODE?

Se siete fan dei giochi di Kazutaka Kodaka non potete lasciarvi sfuggire la sua ultima opera. Master Detective Archives: RAIN CODE farà la gioia di tutti gli amanti di racconti gialli che amano mettersi nei panni dell’investigatore di turno per scoprire la verità dietro ogni caso. Non solo narrativamente è davvero interessante, ma è anche molto divertente da giocare nonostante le sue piccole pecche a livello tecnico.

Master Detective Archives: RAIN CODE – Recensione

  • Davvero divertente da giocare e storia intrigante
  • Localizzazione dei testi completamente in italiano
  • Direzione artistica molto interessante…

  • …Ma frame rate ballerino e i caricamenti spezzano il ritmo di gioco
  • Il terzo caso è un po’ meno brillante degli altri
  • Certe fasi di gioco risultano troppo lineari e semplici
Master Detective Archives: RAIN CODE
4

Una rinfrescante pioggia in questa torrida estate

L’unicità di Kodaka-san non è certo un mistero, negli anni è riuscito a farsi conoscere per il suo stile intrigante e sopra le righe che torna anche in Master Detective Archives: RAIN CODE. La nuova avventura di Too Kyo Games è davvero particolare ed è riuscita a tenermi incollato allo schermo della mia Switch grazie al suo fascino, con un particolarissimo sistema di gioco che si sposa alla perfezione con le tematiche che affronteremo durante l’avventura. Narrativamente un solo caso mi ha fatto un po’ storcere il naso, ma allo stesso tempo ho apprezzato davvero tanto i suoi protagonisti. Certo, ci sono alcuni cliché, del fanservice, e tanti easter egg, ma personalmente li ho trovati ben bilanciati all’interno del gioco e alcuni degli omaggi all’industria videoludica e fumettistica giapponese mi hanno strappato un sorriso più di una volta. Nonostante le problematiche riscontrate credo che Master Detective Archives ha il potenziale per diventare una nuova serie di successo, speriamo solamente che se la software house decida di realizzare un seguito venga posta più cura a livello tecnico.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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