SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Abbiamo sfruttato la nostra grande passione per Gundam per analizzare al meglio SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE, il nuovo gioco su licenza disponibile su PC e tutte le console. Ready?! Go!

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Disponibile dalla fine di agosto, sfortunatamente solo in digitale, SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE ha l’obiettivo di intrattenere i fan di Mobile Suit Gundam con un gioco d’azione dalle premesse semplici, ma ricchissimo di unità da sbloccare e momenti chiave da rivivere, da soli o assieme a due amici online. Primo gioco di Gundam ad arrivare in Europa su Nintendo Switch, ma decisamente più adatto alle console PlayStation e Xbox di nuova generazione, è un titolo indirizzato quasi esclusivamente agli appassionati della saga di origine, ponendosi idealmente come “figlio” del Gundam Breaker sviluppato dal team di Crafts & Meister — pur essendo un prodotto del team di ARTDINK, autore degli ottimi titoli di Gundam pubblicati solo in Giappone su PSP.

Questa sarà una recensione piuttosto personale, anche questo motivo ho deciso di parlarvi in prima persona in questa occasione. Personale per svariati motivi, primo fra tutti il profondo attaccamento che provo nei confronti di Gundam e ciò che questa saga ha significato per me nel corso di gran parte della mia vita. In secondo luogo, perché il valore che un titolo del genere può rappresentare nei confronti di un appassionato di Gundam è ben diverso da quello che invece gli darebbe un giocatore che non si è mai addentrato in questo sconfinato universo fatto di serie animate, fumetti, film e soprattutto modellismo. Ci tengo anche a specificare che il voto finale che assegnerò a SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE sarà un’indicazione rivolta quasi esclusivamente agli appassionati di Gundam, che certamente risulterà strana a tutti gli altri. Perché questo non è di sicuro un titolo adatto ai non appassionati.

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SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

  • Titolo: SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch, PC /S team
  • Versione analizzata: PlayStation 5
  • Genere: Azione, Hack and Slash
  • Giocatori: 1-3
  • Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: ARTDINK CORPORATION, ARTDINK CORPORATION ALVION Inc.
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 25 agosto 2022
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: Season Pass contenente unità e capitoli aggiuntivi
  • Note: disponibile solo per Asia e Giappone il Premium Sound & Data Pack contenente decine di brani e sigle provenienti dalle produzioni animate

Abbiamo recensito SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE con un codice PlayStation fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.

Disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC, SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE è un hack and slash che non si discosta molto dai titoli precedentemente sviluppati dallo studio (Gundam Battle Tactics, Battle Chronicle e Battle Destiny, per citarne alcuni), con la grossa differenza che stavolta i Mobile Suit vengono rappresentati dalla loro controparte SD, che già abbiamo visto in saghe come G Generation e Super Robot Wars, abbelliti però da uno stile realistico che farà andare in brodo di giuggiole tutti i maestri di aerografo. Un gioco d’azione che vede sul campo il nostro plotone di tre unità in battaglia contro schiere di nemici e immancabili boss battle, all’interno di missioni che avranno come scopo quello di ristabilire l’ordine nelle varie epoche della timeline di Gundam e, ludicamente parlando, consentirci di sbloccare e collezionare quante più unità possibili.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

MEN OF DESTINY

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE segue una trama originale, che vede protagonisti la programmatrice federale Juno Astarte, il suo Haro incravattato e noi, il comandante Alka Adonis, impegnati nella raccolta di dati in battaglia per lo sviluppo dei GM nel corso della Guerra di Un Anno. Tuttavia, nel bel mezzo di uno scontro, il nostro alter ego (a cui saremo esortati a dare un nome personalizzato — ma quando il tuo nickname corrisponde al nome di un personaggio di Gundam sorge un problema) verrà smaterializzato assieme alla sua unità per ritrovarsi in una dimensione alternativa, dove il Gouf guidato da Ramba Ral nello scontro con la White Base viene misteriosamente sostituito dal Barbatos di Mikazuki Augus, proveniente da una timeline del tutto differente. La spiegazione arriverà presto: Alka e Juno si trovano all’interno di un gigantesco archivio chiamato Universo G, che attraverso le simulazioni delle battaglie realmente accadute nel corso della Storia tenta di preservarne gli eventi chiave, vittime di anomalie come quella accaduta poc’anzi. Guidati dalla misteriosa intelligenza artificiale che verrà ribattezzata Sakura Slash, il comandante e Juno saranno chiamati a svolgere missioni atte a risolvere le anomalie nella storia e riscrivere gli eventi nel modo corretto.

Attraverso le missioni proposte da Sakura potremo rivivere gli eventi principali delle più famose produzioni animate dell’universo di Gundam e fare la conoscenza di personaggi provenienti dalle produzioni ambientate nello Universal Century, ma anche da IRON-BLOODED ORPHANS, SEED e 00, e ovviamente scendere in campo a bordo delle loro unità più iconiche, partendo da semplici GM e Zaku II, per arrivare a Strike Freedom, 00 Raiser, Unicorn, Sazabi, Wing Zero e molti altri, per un totale di oltre 70 mecha e quasi altrettanti personaggi a pilotarli al nostro fianco nelle vesti di partner guidati dalla CPU. Purtroppo dal roster sono state escluse unità decisamente famose come Gundam GP01 e 02, le unità di Endless Waltz e persino lo Zaku II di Char. Ma a quelle già incluse nel gioco base si uniranno unità aggiuntive vendute tramite DLC (che includeranno anche nuove missioni) di cui possiamo già utilizzare il Gundam AGE-FX e il Narrative, e che prossimamente comprenderanno anche novità come Xi e Penelope provenienti dal recente film Gundam Hathaway. Peccato che BANDAI non abbia sfruttato questa occasione per promuovere la nuova serie che comincerà a ottobre, The Witch from Mercury, includendo in anteprima unità come il Gundam Aerial o lo splendido Lfrith visto nel prologo.

Gundam Epyon di Zechs

DON’T STOP, CARRY ON

I Mobile Suit utilizzabili in SD GUNDAM si divino in tre categorie: Universali (bilanciati e adatti a ogni situazione), Cecchini (specializzati nel combattimento a distanza) e Lottatori (votati invece agli scontri ravvicinati). Nelle prime troveremo gran parte dei mecha come Freedom, RX-78-2, Turn A e Zeta Gundam, mentre tra i cecchini troviamo esemplari come Cherudim, Hi-Nu Gundam, Kämpfer e Qubeley. Infine, tra i Lottatori è impossibile non annoverare God Gundam (che per la prima volta in assoluto in Europa mantiene il suo nome originale al posto dell’americano Burning Gundam), Exia Repair II e le tre varianti di Barbatos incluse nel roster.

Dove non batte il sole - SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Come scusa?

L’ideale sarebbe costruire un team formato da un Mobile Suit per ciascun ruolo, ma vi assicuro che colpire a distanza i nemici mentre i tuoi partner si prodigano in attacchi ravvicinati risulta una strategia piuttosto vincente. I Mobile Suit potranno essere ottenuti grazie ai progetti messi a disposizione da ciascuna missione, ottenibili con la distruzione dei vari boss di fine livello oppure unità speciali che possono comparire sotto determinate condizioni. Le missioni sono infatti divise in due tipologie principali, Anomalia e Storia. Nelle prime saremo chiamati a rivivere i momenti chiave di tutte le serie e film inclusi nel gioco, ma alterati in seguito alla comparsa di personaggi e unità provenienti da altre linee temporali, con la conseguente sparizione di quelli che invece giocavano un ruolo chiave nella trama originale. In quelle di Storia, invece, dovremo ricostruire le battaglie originali affiancando i protagonisti di turno, per arrivare al culmine di ciascuna delle produzioni incluse — purtroppo però, non tutte le serie godono del medesimo spazio. Ogni missione sarà costantemente accompagnata da dialoghi recitati dai seiyuu originali degli anime, che reciteranno le battute originali delle varie produzioni riadattate al contesto del gioco, creando nuove interazioni fra personaggi di timeline differenti che non mancheranno di far sorridere i fan. Anche Juno e Sakura racconteranno e commenteranno gli eventi, la prima ignara del futuro dell’U.C., la seconda a conoscenza di tutti gli avvenimenti storici di ciascuna linea narrativa.

Tuttavia, uno dei più grandi problemi della narrazione risiede proprio nel fatto che, specie nelle prime ore di gioco in cui saremo impegnati a far nostre le meccaniche, ci perderemo gran parte dei dialoghi che si svolgeranno in missione, dovendo “accontentarci” solo di quelli che invece ci vengono propinati fra una battaglia e l’altra nel quartier generale. Il filo conduttore che lega le missioni e le varie timeline (a cui, purtroppo, mancano svariati prodotti) è la trama che coinvolge le origini dell’Universo G, nonché personaggi e mecha originali creati appositamente per questo gioco, che ci ritroveremo ad affrontare in scontri all’ultimo sangue alla fine di ogni “cartella” — che, tuttavia, non sono così tanti come avrei sperato. Nonostante gran parte del gioco sia un revival di ciascuna delle serie TV, OVA e Film, la trama originale è in grado di regalare svariati colpi di scena che spingono il giocatore a proseguire con la curiosità di conoscere la verità che si cela dietro al database dell’Universo G.

Gundam Unicorn

RAGE OF DUST

Ciascuno dei Mobile Suit che decideremo di utilizzare disporrà di cinque attacchi principali: quelli di mischia leggero e potente, che potranno essere concatenati in combo (anche aeree) o attacchi caricati, nonché tre armi, generalmente da fuoco oppure, nel caso di MS che non dispongono di beam rifle e affini, mosse speciali effettuati con l’equipaggiamento in dotazione. Generalmente, il grilletto destro corrisponderà all’arma da fuoco principale, quella con il maggior numero di munizioni, mentre le altre coinvolgono invece armi secondarie, come vulcan montati sulla testa e cannoni di portata maggiore. Tutte e tre sono caratterizzate da un periodo di cooldown necessario a ricaricare le munizioni esaurite, nel quale potremo difenderci con la guardia o schivare i colpi nemici con i thruster. Infine, una volta riempito l’apposito indicatore, potremo utilizzare l’attacco “ASP” attivabile con la pressione simultanea dei dorsali superiori, colpi speciali che ricorreranno a iconiche azioni viste negli anime, come l’attivazione del TRANS-AM in 00, il fuoco spregiudicato di Freedom e Justice con tutte le bocche di fuoco a loro disposizione, oppure la “trasformazione” del Barbatos che si libera di parte della corazza e sfodera la sua Long Sword. In battaglia capiterà spesso di essere investiti dall’attacco speciale di un Mobile Armor o dalla mossa speciale di un asso nemico, e per questo motivo è possibile ripristinare la nostra energia, per un numero limitato di volte, con gli oggetti curativi a nostra disposizione. Se la nostra unità verrà distrutta potremo tornare in vita nello stesso modo, ma potremo anche contare sui nostri compagni che, avvicinandosi a noi, potranno riportarci in vita — e lo stesso potremo fare con loro o con i nostri commilitoni online.

Le unità potranno essere migliorate tramite l’utilizzo dei “crediti” che otterremo in battaglia, che ci serviranno a potenziare le classiche statistiche come attacco a lungo raggio, attacco di mischia, corazza e spinta, che potranno essere portate oltre il limite grazie ad alcuni oggetti speciali, che diverranno via via più difficili da ottenere in missione in base al livello. Mentre il livello dell’unità salirà in base alle statistiche che decideremo di incrementare, il livello dei piloti del nostro plotone salirà con l’esperienza maturata in battaglia. Le unità potranno essere equipaggiate con parti speciali che potenziano, ad esempio, l’attacco o l’energia, oppure attivano una parata automatica, mentre i piloti potranno equipaggiare abilità che conferiscono effetti speciali come maggiori probabilità di trovare oggetti rari in battaglia, cure più efficaci, oppure legami coi partner che crescono più velocemente.

A nostro malgrado, diversamente da quanto accadeva in Gundam Breaker, non potremo in alcun modo personalizzare l’estetica della nostra unità, né tantomeno decidere se utilizzare armi diverse da quelle di default, personalizzandone di conseguenza anche il moveset. I Mobile Suit che andremo a sbloccare, infatti, saranno sempre e solo le versioni canoniche viste nelle varie produzioni, a differenza dei GUNPLA che in Breaker potevano essere assemblati e resi unici. Di certo non poteva essere così anche in BATTLE ALLIANCE (altrimenti si sarebbe chiamato Breaker), ma non mi sarebbe dispiaciuto poter scegliere colorazioni alternative per alcune delle unità, come le versioni G3 dell’RX-78-2, o le varie colorazioni disponibili per unità come Gelgoog, Zaku II e Z’Gok.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Purtroppo i compagni che sceglieremo nella modalità single player non potranno seguire le nostre strategie con comandi rapidi come accade in altri esponenti del franchise, possiamo solo contare sul nostro livello di affiatamento col pilota, che salirà man mano che affronteremo missioni assieme ad essi e ordinare loro di eseguire l’attacco ASP tramite il D-Pad. Avrei certamente preferito una funzione che permettesse di passare da un Mobile Suit all’altro nel corso delle battaglie, utilizzando la nostra unità principale oppure i partner a piacimento. Nonostante ciò, le missioni risultano divertenti e ricalcano al meglio le situazioni viste nelle produzioni animate, nonostante non siano presenti stage ambientati nello spazio aperto in cui muoversi liberamente invece che su un piano sul quale possiamo unicamente correre o volare per brevi tratti.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Hermes Mercury, il Gundam Latreia e i suoi Plugin sono stati creati appositamente per questo gioco.

Infine, la modalità multiplayer ci consente di creare o entrare in stanze con altri due giocatori, per affrontare insieme le medesime missioni di storia e progredire anche nei capitoli in cui siamo bloccati a causa di un livello e statistiche troppo bassi. È possibile scegliere se giocare con chiunque, ma anche con piloti provenienti dalla nostra stessa regione o di un livello simile al nostro. Inutile dire che, se volete compagnia, la troverete in gran parte nel continente asiatico, con centinaia di giocatori nipponici che hanno già potenziato al massimo le proprie unità preferite. Il cross-play è possibile solo con console della stessa famiglia (i giocatori PS4 con quelli PS5, quelli Xbox One con quelli Series X|S), mentre non è in alcun modo possibile trasferire o utilizzare i propri salvataggi su una console di generazione differente, anche della medesima famiglia.

ETERNAL WIND

Essendo SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE un titolo nato per compiacere i fanatici della religione fondata da Yoshiyuki Tomino (a suo malgrado), non possono mancare tocchi di classe che, personalmente, mi hanno mandato in estasi. Nonostante in Europa non sia disponibile il Premium Sound & Data Pack contenente decine e decine di opening e brani provenienti da quasi quaranta produzioni differenti (fra anime e giochi precedenti), la colonna sonora del gioco base presenta moltissimi brani della colonna sonora originale di ciascuna serie presente nel gioco, sia le iconiche soundtrack che le versioni strumentali delle sigle più celebri (Rage of Dust, Beyond the Time, Rhythm Emotion, Meguirai e tante altre) e persino alcuni riarrangiamenti originali. Se poi, come il sottoscritto, non vi accontentate delle basi e volete combattere ascoltando i brani originali, vi è un’utile funzione che permette di caricare i propri MP3 personali tramite una chiavetta USB collegata alla console. Nel mio caso, avendo potuto contare sul Freedom per gran parte del mio playthrough, ho voluto assegnare la splendida “Meteor” all’attivazione della ASP durante le battaglie.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Inutile specificare che personaggi storici come Amuro, Char e Kamille, ma anche protagonisti di nuova generazione come Mikazuki, Kira e Setsuna, possono contare sulle voci originali delle rispettive opere di provenienza, con tantissime, iconiche righe di dialogo registrate per ciascuno di essi, persino per le unità delle serie animate SD Gundam, che non sono dotate di pilota.

Su PlayStation 5, console sulla quale ho spolpato il gioco, è possibile scegliere fra due opzioni grafiche sotto la voce “ray tracing” — che come sempre prediligono la risoluzione 4K oppure i 60 FPS. In entrambi i casi, almeno su console di nuova generazione, il gioco è davvero bello da vedere, con modelli poligonali dei Mobile Suit che, seppur in versione Super Deformed, risultano realistici e presentano dettagli e shading degni dei migliori modellisti di GUNPLA. Di default, l’inquadratura del gioco, solitamente alle spalle della nostra unità, si sposta di lato per mostrare da vicino gli attacchi di mischia, ma è una funzione facilmente disattivabile dalle opzioni.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

In questo modo il gioco risulta più fluido e l’azione meno frammentaria, nonostante la telecamera tenda a risultare problematica negli spazi più ristretti. Inoltre, dovremo costantemete muoverla in modalità manuale con l’analogico destro, e per alcuni giocatori potrebbe risultare scomodo. Sul modello base di PlayStation 4 il gioco perde in risoluzione e frame rate ma risulta allo stesso modo godibile, purtroppo lo stesso non possiamo dire della versione Nintendo Switch che, pur mantenendo intatte tutte le caratteristi che del gioco, pecca notevolmente in termini di risoluzione e dettagli per riuscire a mantenere stabili i 30 FPS. Le caratteristiche del DualSense su PS5, sfortunatamente, non sono nemmeno state prese in considerazione dagli sviluppatori, né per quanto riguarda il feedback aptico, né per i grilletti adattivi.

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE – Recensione

Tra i punti di forza di BATTLE ALLIANCE segnalo, inaspettatamente, la localizzazione in lingua italiana. Tutti i testi del gioco, dalle schede dei personaggi e Mobile Suit ai dialoghi e alle voci di menu sono completamente tradotti nella nostra lingua. Ma non con le solite traduzioni approssimative basate solo sui testi in inglese, bensì fatte con criterio, passione e precisione da qualcuno che sembra conoscere abbastanza bene l’universo di Gundam, e a dimostrarlo troviamo la già citata reintegrazione del “God” Gundam. Non mancano però alcuni piccoli difetti, come la traduzione italiana di termini inglesi come “Natural” e “Coordinator” nonostante “Extended”, “Newtype” siano rimasti tali. Come scordare le imbarazzanti traduzioni di giochi precedenti come “La” Mobile Suit e gli imbuti (al posto dei Funnel)? Direi che questa volta abbiamo davvero poco di cui lamentarci.

A chi consigliamo SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE?

SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE è un prodotto indirizzato unicamente ai fanatici della saga a cui è ispirato, perché progettato avendo in mente l’idea che il giocatore conosca già gli avvenimenti chiave di ciascuna serie e intenda riviverli attraverso questa simulazione. Chi invece si è perso anche solo una delle serie principali di cui il gioco narra gli avvenimenti (principalmente le serie U.C., poi Wing, SEED, SEED DESTINY, 00, IRON-BLOODED ORPHANS e inaspettatamente G Gundam) incapperà certamente in pesanti spoiler sul climax e sul finale di ciascuna. Allo stesso modo, chi non è appassionato di Gundam non comprenderebbe appieno il valore di questo prodotto. Se siete tra quelli che invece si sono da poco avvicinati agli anime originali e cercano un gioco da affiancare alla visione degli episodi, vi consigliamo prima di terminarne la visione, perché sareste a rischio spoiler.

  • Brani originali provenienti dagli anime e possibilità di caricare i propri MP3
  • Esteticamente appagante su console di nuova generazione
  • La migliore localizzazione italiana mai vista per un gioco di Gundam
  • Decine e decine di unità disponibili…

  • …Ma manca una qualsiasi personalizzazione estetica o del moveset
  • Soffre di un leggero input lag
  • La telecamera risulta spesso tediosa
  • Migliorare le proprie unità necessita di molto impegno
SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE
4.3

Missione… compiuta

Citando il buon vecchio Heero Yuy, protagonista della serie che mi ha introdotto all’epopea gundamica ormai venti anni fa, posso dire con certezza che con SD GUNDAM BATTLE ALLIANCE BANDAI NAMCO Entertainment sia riuscita finalmente a centrare il bersaglio, regalandoci finalmente un titolo che, seppur non ancora in grado di raggiungere le vette del buon vecchio Gundam Breaker 3, può regalare tante ore di divertimento agli appassionati di Gundam di tutto il mondo, da soli o in compagnia — la trama principale può essere completata in circa 30 ore, ma i completisti potranno divertirsi a sbloccare tutte le unità rigiocando le missioni. Non posso che elogiare l’adattamento italiano che sfiora la perfezione, realizzato finalmente con passione e conoscenze pregresse del franchise, per la prima volta da quando i giochi di Gundam vengono localizzati nella nostra lingua, nonché la presenza delle musiche originali provenienti dagli anime, che contribuiscono di molto a ricreare la giusta atmosfera per farci sentire al centro dell’azione. Da fanatico del franchise mi ritengo parecchio soddisfatto, ma continuo a incrociare le dita per la prossima incarnazione di Gundam Breaker, augurandomi che il prossimo capitolo possa tornare agli antichi fasti della trilogia, piuttosto che del dimenticabile “New”.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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