Process of Elimination – Recensione

Process of Elimination arriva finalmente in Europa e ci trascina al centro delle indagini dal 14 aprile su PlayStation 4 e Nintendo Switch

Process of Elimination – Recensione

Sono pochi ad oggi i titoli investigativi capaci di offrire al giocatore un buon mix di strategia, indagini e visual novel, proprio per questo Process of Elimination ha da subito attirato la mia attenzione. Pubblicato originariamente in Giappone lo scorso 27 maggio 2021, il titolo è finalmente pronto ad approdare anche in Europa il vicino 14 aprile. Il titoli ci permetterà di controllare ben quattordici detective alle prese con un sadico serial killer, divenuto famoso per i macabri omicidi che attua in trasmissioni in diretta.

Il caso si infittisce ulteriormente quando i nostri protagonisti si rendono conto che il killer in realtà si nasconde proprio tra loro, complicando maggiormente l’intrigante rompicapo. L’esperienza si presenta così come una battaglia strategica basata su prove indagini e dubbi, sperimentando un genere non così in voga come ci aspetteremmo. Curiosi del risultato?

Process of Elimination – Recensione

  • Titolo: Process of Elimination
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Avventura
  • Giocatori: 1
  • Publisher:  NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 14 aprile 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: edizione fisica che include mini artbook e colonna sonora digitale

Abbiamo recensito Process of Elimination con un codice Nintendo Switch  fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

Dopo che il serial killer Quartering Duke ha gettato l’intero paese nel caos a causa dei suoi efferati omicidi, la Detective Alliance, composta dai migliori detective del mondo, si è nuovamente riunita per scoprire la sua identità e fermarlo una volta per tutte. La storia prende piede dopo che Wato Hojo, un giovane investigatore alle prime armi, si unisce ai loro ranghi, ritrovandosi misteriosamente sull’isola di Morgue, ambientazione dell’intera avventura. Attenzione però, il killer non sarà nascosto nell’ombra, ma bensì tra i quattordici detective protagonisti, in attesa del suo prossimo omicidio. Saranno riusciti i nostri protagonisti a dimostrare la loro innocenza e smascherare finalmente Quartering Duke? Scopritelo nella nostra recensione.

Diamo il via al processo di eliminazione

Process of Elimination, come anticipato in fase di apertura, vive una duplice vita, quella di titolo strategico basato sulle indagini dei nostri protagonisti e quello di visual novel, dove l’intera avventura è vissuta attraverso lunghissimi dialoghi tra i personaggi. La trama è infatti uno dei punti focali dell’intero titolo, lasciando che il giocatore si perda effettivamente tra gli interminabili dialoghi, quasi come se si stesse leggendo un vecchio romanzo giallo. Questo lo si può notare fin dalle prime battute del gioco, in quanto basta pensare che inizieremo a “giocare” solo dopo poco più di un’ora fatta interamente di dialoghi.

Ovviamente la trama confezionata per l’occasione è degna di un film thriller, presentando anche quattordici protagonisti tutti unici nel loro genere. Se infatti l’ambientazione non varierà di molto tra la villa principale e gli altri luoghi presenti sull’isola, saranno i rapporti tra i comprimari a mantener viva l’attenzione, ricordando non poco situazioni vissute anche in anime come My Hero Academia. Ogni detective, in maniera analoga a quanto accade nella serie di Danganronpa, possiede un nome in codice che rappresenterà la sua vera natura, come “duro lavoratore”, “incompetente”,  “idealista” e così via. Questo, unito ad un’ottima caratterizzazione estetica, aiuta a rendere ogni detective indimenticabile per il giocatore, tanto da affezionarcisi e arrivare a non sospettare mai di lui.

Process of Elimination – Recensione

All’interno dei dialoghi presenti potremo anche scegliere tra molteplici risposte disponibili, modificando di molto l’avanzare dell’avventura principale. Un chiaro esempio è presente nelle fasi iniziali di gioco, dove il nostro Wato Hojo potrà scegliere di dirigersi immediatamente alla villa (come gli era stato ordinato) oppure esplorare una struttura, simile ad un laboratorio, ne pressi della sua posizione. Non scenderò troppo nei dettagli per evitare spoiler riguardanti la trama, ma vi basti sapere che anche in una situazione “banale” come questa, la decisione sbagliata porterà ad un rapido Game Over. Non c’è da preoccuparsi però, anche se doveste andare incontro ad una morte fin troppo repentina, il titolo in automatico vi riporterà al momento della decisone presa, permettendovi di cambiare il corso degli eventi. Questo è utile soprattutto se siete interessati ad esplorare i molteplici finali presenti, con anche cutscene uniche e rivivibili all’interno della funzione “Galleria” presente nel menu principale di gioco. Per le decisioni “irreversibili” invece ci viene incontro la funzione di salvataggio, eseguibile in qualsiasi istante (persino nel bel mezzo dei dialoghi) al di fuori della fase “strategica”, così da permetterci di riprendere la partita in qualsiasi momento.

Tra indagini e strategia

Process of Elimination mette però a diposizione del giocatore anche un’ottima componente strategica, basata sulle indagini all’interno della villa e il resto dell’isola. Attraverso il pad a disposizione di ogni detective potremo infatti avere accesso a una mappa del luogo in questione, dove verrà rappresentata la posizione di ogni personaggio in quel preciso momento. La mappa permette inoltre di visualizzare utili suggerimenti per il proseguimento dell’avventura, come dei particolari segnalini che indicheranno “caselle” dove i detective hanno scovato indizi o sono sorti in loro dubbi. Lo scopo del gioco è però puntare sulla collaborazione tra i personaggi. Se infatti un singolo protagonista non potrà risolvere un enigma particolarmente complesso, l’aiuto di un altro detective potrebbe cambiare le sorti in tavola.

Process of Elimination – Recensione

Ogni volta che selezioneremo un detective potremo scegliere durante la sua mossa tra quattro diverse azioni: dedurre, analizzare, assistere o ispezionare. Selezionando un detective potremo anche avere accesso alla sua scheda personale, scoprendo informazioni sulle sua abilità specifiche. Le azioni saranno eseguibili sia prima che dopo aver mosso il personaggio su una differente casella, lasciandoci totale libertà su come risolvere il caso. Il titolo permette anche di risolvere piccoli indizi prima di terminare il turno, permettendoci di concentrarci su diversi obiettivi con diversi detective. Se invece un personaggio non fosse stato mosso o selezionato per un’azione, si muoverà in automatico verso una casella da lui decisa arbitrariamente (e visibile in anteprima selezionando il detective in questione). Questo accade anche nel caso in cui un detective non fosse utilizzabile per motivi legati alla trama, diventando per quella porzione di gioco temporaneamente indipendente.

All’interno della mappa saranno presenti diversi “Mistery Point” caratterizzati da un indicatore di punti risoluzione (RP) necessari per essere risolto. Potremo quindi spostare un detective accanto ad un altro al fine di aumentare la loro capacità investigativa riguardo un singolo punto di interesse. Saremo altrettanto liberi di inviarli tutti in direzioni diverse, cercando di coprire un’area più ampia. Ogni detective possiede diverse capacità, quindi mentre uno potrebbe essere bravo a trovare indizi, un altro potrebbe essere più adatto ad analizzarli e trarne conclusioni. Non mancheranno anche zone in cui sono presenti importanti prove che saranno indicate dal simbolo della lente a contatto. L’area da esaminare potrà essere piccola o grande, includendo un numero variabile di caselle da prendere in esame. Più l’abilità di scoprire prove sarà alta, più il detective potrà esaminare un maggiore numero di caselle contemporaneamente.

Process of Elimination – Recensione

Un mistero vecchio stile

Il titolo indubbiamente trae ispirazione dalla vecchia era Nintendo DS, confezionando un’opera che sfrutta al meglio la sua natura ibrida su Nintendo Switch, versione da noi provata. Tecnicamente il gioco non delude, soprattutto in termini di character design, dove la bellezza dei personaggi colpisce sia nei dialoghi che nelle porzioni simili a delle dettagliate concept art. Durante la nostra esperienza non sono mancati sporadici crash di gioco che ci hanno costretto a dover rivivere persino ore di gameplay, data l’assenza di un salvataggio automatico.

Scoglio più grande per l’intera avventura è però l’assenza della lingua italiana, soprattutto in un’opera che punta sull’essere per metà una visual novel, risultando fin troppo proibitiva per chi mastica poco la lingua. Questo porta inevitabilmente a godersi solo per metà l’esperienza complessiva, non riuscendo magari ad apprezzare la trama nella sua interezza o i momenti umoristici disseminati nelle vari linee di dialogo per smorzare la tensione o i temi più “cruenti”.

Unisciti a 14 diversi detective, ognuno con le proprie abilità, strumenti e personalità uniche. Esplora i luoghi chiave dell’isola di Morgue e ottieni prove utili per ogni caso. Uno studio nell’ombra: svolgi indagini su una mappa interattiva della scena del crimine. Usa la tua capacità di “Denouement” per assorbire informazioni critiche, prevedere il futuro e raccogliere indizi mentre ricomponi la verità su ogni omicidio. L’isola della paura: in quanto quartier generale segreto dell’Alleanza dei Detective, l’isola di Morgue ospita una serie di aree misteriose e pericolose. Esplora una varietà di luoghi tra cui un labirinto, una struttura di ricerca e il maniero dell’Alleanza per trovare indizi sul Duca Squartatore.

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A chi consigliamo Process of Elimination?

Process of Elimination è consigliato a tutti gli amanti delle visual novel, gli amanti degli strategici o gli amanti degli intricati misteri da libro giallo. Consigliato soprattutto a chi conosce bene l’inglese, ma anche chi non è molto pratico potrà scoprire un ottimo strategico a turni, vivendo una storia intricata e appassionante, seppur non compresa nella sua interezza.

Process of Elimination – Recensione

  • Gameplay atipico e interessante
  • Trama intricata e appassionante degna di un thriller
  • Character design studiato al dettaglio…

  • …Ma le fasi visual novel potrebbero stancare i meno pazienti
  • La mancanza dell’italiano non permette di godersi pienamente il titolo
  • L’assenza di un salvataggio automatico costringe a rivivere intere porzioni di gioco
Process of Elimination
3.5

Un'indagine fuori dal comune

Process of Elimination è un titolo fuori dal comune, capace di fondere diversi stili di gioco per creare un thriller dall’alto contenuto di colpi di scena. L’assenza dell’italiano porta però il giocatore a non vivere l’esperienza al meglio, sentendo sempre di essersi perso qualcosa in una storia che punta proprio sui dettagli. Il lavoro svolto sui disegni che rappresentano i personaggi colpiscono con forza il giocatore, catturandolo completamente con il suo stile. Stessa sensazione restituiscono le lunghe linee di dialogo che riprendono lo stile visual novel, anche se spesso si tende a non sentire il giusto equilibrio tra le due modalità. La possibilità di controllare più detective all’interno dell’indagine svolta a turni è unica e geniale, ma l’assenza di un salvataggio automatico tiene spesso col fiato sospeso il giocatore, soprattutto a causa dei non rari crash. Consigliato agli passionati di genere, ma anche a tutti coloro che per una volta vogliono uscire dalla loro comfort zone.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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