Akihabara D1: mi fanno male le tasche

Il resoconto del secondo giorno a Tokyo, passato quasi completamente fra le strade e i negozi di Akihabara

Akihabara D1: mi fanno male le tasche

Da oggi il mio migliore amico ha gli occhi a mandorla e lavora al Club SEGA di Akihabara. Indovinate dove abbiamo passato la maggior parte del tempo, anche oggi? Ovviamente in sala giochi, in più di una.

Una volta svegliati e preparati ad uscire ci siamo recati in direzione della nostra cara Akiba e lungo il tragitto il nostro bel Riccardo ha ben deciso di ricaricare ben 10.000 Yen sulla propria Suica (la carta ricaricabile che serve a pagare gli spostamenti in treno) e di perderla irrimediabilmente pochi istanti dopo, una volta arrivato a destinazione. Abbiamo cominciato a dilapidare nuovamente i nostri risparmi ai Game Center di SEGA appena usciti dalla stazione per poi dirigerci al BOOK OFF più vicino e recuperare qualche videogioco, figure e manga vari. Non ci siamo risparmiati un tour presso il negozio di porno (dove potremmo aver preso una sorpresa che scoprirete nella prossima diretta) più vicino finché non è arrivata l’ora di pranzo: è stato piuttosto difficile trovare un locale che avesse posto e alla fine abbiamo optato per il Gindaco e per i suoi deliziosi takoyaki.

Già. Quei pazzi di MariCAR sono ancora in giro. E stavolta anziché i costumi di Mario usano quelli di Pokémon, tra gli altri.

Già. Quei pazzi di MariCAR sono ancora in giro. E stavolta anziché i costumi di Mario usano quelli di Pokémon, tra gli altri.

Una volta digerito il pranzo è giunta l’ora degli acquisti veri e propri, girando per un paio di TRADER: in uno ho prenotato la mia copia dell’edizione limitata di PEACH BALL: SENRAN KAGURA da ritirare al day one, previsto per il 13 dicembre; tra gli usati sono riuscito a recuperare la versione PS4 di Yakuza 3, la Collector’s Edition di SENRAN KAGURA BURST Re:Newal, la riproduzione dello scudo di Roto di DRAGON QUEST a grandezza (quasi) naturale e altre cosucce niente male. Girato qualche altro negozio non abbiamo potuto fare a meno di invischiarci nuovamente nel vortice degli UFO Catcher, rimpinguando la nostra collezione con il protagonista di Persona 5 e tanto altro ancora. Qui ho stretto amicizia con uno degli impiegati che, notando il mio snapback di Zelda, mi ha chiesto se avessi acquistato Super Smash Bros. Ultimate e se ci stessi giocando: inutile dire che mi ha aiutato parecchio a portarmi a casa un statua di Venom, degli airpods e altro ancora, diventando il mio nuovo BFF, come citato in apertura.

Abbiamo passato un po’ di tempo anche in compagnia dei cabinati di ultima generazione: mentre Kurama e BaSS hanno trascorso ben più di un’ora incollati a Fate/Grand Order Arcade, io ho avuto modo di rimettere le mani sulla versione da sala di Taiko no Tatsujin assieme a Hiruma e provare per la prima volta l’ultimo gioco arcade di LoveLive! after school activity Next Stage. Mentre del primo vi parlerà Rob in un articolo dedicato, voglio spendere qualche parola sul rhythm game appena citato: è sostanzialmente una trasposizione ampliata del mobage di school idol festival, che sostituisce il touchscreen con una serie di pulsanti posti intorno allo schermo, con l’aggiunta di coreografie realizzate con una splendida grafica poligonale. Entrambli gli elementi, però, non fanno altro che rendere più complicato il gameplay, dato che schiacciare i pulsanti non sarà immediato come utilizzare lo schermo touch e i balletti e i frequenti cambi di inquadratura non faranno altro che distrarci e nascondere le note. Poco male, si tratta di problematiche facilmente aggirabili con pratica ed esperienza.

UFO Catcher Dragon Ball Super

Una volta lasciata Akihabara siamo tornati a Kinshicho per mollare i nostri pesantissimi acquisti (sì, è te che sto guardando, bustone a sorpresa del TRADER che verrai aperto in diretta) e dirigerci verso la prossima tappa: purtroppo a causa di problematiche abbiamo dovuto rinunciare momentaneamente ad andare a Kabukicho e dopo cena ci siamo spostati ad Asakusa… in un’altra sala giochi, nella quale ci siamo trattenuti (e personalmente intestardito contro una dannata figure) fino a tarda ora. Sono quasi le tre di notte e domani dovremmo fare un giro a Kawagoe, una cittadina dal sapore antico poco fuori Tokyo.

Come vi abbiamo già anticipato, programmiamo di fare una diretta Facebook dove apriremo il pacco a sorpresa del TRADER contenente giochi casuali per PS2 e una busta “ancora più a sorpresa” comprata in un momento di ilarità. A domani, sperando di avere ancora le forze di camminare e dirigerci nuovamente alla TAITO Station, dove ci aspetterà una figure nuova di zecca di Broly, dal nuovo film di Dragon Ball Super. Come disse una volta il caro Homer: “Mi fanno male le tasche.”

Lo sguardo di chi è amareggiato per aver perso 10.000 Yen ma allo stesso tempo soddisfatto per averne spesi il quadruplo. Povero Hiruma.

Lo sguardo di chi è amareggiato per aver perso 10.000 Yen ma allo stesso tempo soddisfatto per averne spesi il quadruplo. Povero Hiruma.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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