JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R – Recensione

Dopo otto anni BANDAI NAMCO Entertainment rilancia il picchiaduro tratto dalla bizzarra opera di Hirohiko Araki! Venite a scoprire se JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R ci ha convinti del tutto

JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R – Recensione

Sviluppato da CyberConnect2, l’originale Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle venne distribuito all’epoca in esclusiva per PlayStation 3, e fin dalla sua uscita venne accolto calorosamente in particolar modo dagli appassionati del manga, rivelandosi però anche un buon picchiaduro seppur non privo di difetti. Finalmente il titolo viene riproposto per tutte le console casalinghe e per PC con tutti i personaggi DLC inclusi, nuove arene e tante altre novità a garantire un’esperienza più completa e definitiva, sotto il nome di JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R. Ecco la nostra recensione.

JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R – Recensione

  • Titolo: JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch, PC
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Fighting Game
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: CyberConnect2
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 2 settembre 2022
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: Season Pass contenente 4 personaggi aggiuntivi e altri contenuti
  • Note: riedizione dell’originale titolo esclusivo per PlayStation 3

Abbiamo recensito JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle con un codice PlayStation fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.

WRYYYYYYYYYYYY!!

Cominciamo con il dire che JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R è rimasto pressoché invariato in termini di gameplay, dato che il team di sviluppo ha concentrato le proprie forze prevalentemente per correggere e bilanciare qualche personaggio, aggiungere contenuti e apportare modifiche di vario genere. Innanzitutto, il gioco finalmente gira a 60 FPS sempre stabili (esclusa la versione per Nintendo Switch), che per quanto dovrebbero essere la base per un picchiaduro, non erano stati implementati con la versione originale. Secondariamente è stata rimessa mano al design, con le colorazioni ora più coerenti alle controparti della serie anime, ad alcuni nomi dei personaggi (purtroppo dovrete dire addio a perle come “Jean Pierre Eiffel”), e al doppiaggio.

Quest’ultimo nella fattispecie è stato, per alcuni lottatori, è stato registrato nuovamente con le voci dei doppiatori originali della serie (dato che all’uscita della versione PlayStation 3, nel 2013 in territorio giapponese, l’adattamento non aveva ancora coperto gran parte degli archi narrativi del manga e non erano quindi note le voci degli interpreti a venire), a garantire un’immersività maggiore durante i match. Nonostante queste migliorie purtroppo dobbiamo segnalare che persistono alcuni problemi di adattamento italiano, già presenti nella versione originale e non corretti per l’occasione. Infine, ora è possibile affiancare al personaggio selezionato un altro lottatore che farà da assistente, richiamabile a piacimento (previa disponibilità dell’apposito indicatore) e che una volta entrato nell’arena colpirà il nostro avversario, utile per rompere una combo nemica o per tenere l’avversario lontano mentre ricarichiamo la barra dell’energia.

I combattimenti, che si svolgono su un’arena tridimensionale, si riconfermano talvolta particolarmente lenti e spesso resta difficoltoso comprendere fin dall’inizio il range degli attacchi dei personaggi, ma con il passare delle ore ci faremo l’abitudine e una volta compresi appieno i combattenti diventerà una gioia concatenare le combo in modo efficiente. Il titolo rientra nella sfera di quei picchiaduro tecnici dove le combo a disposizione non sono numerose, ma risultano più semplici da applicare e da legare tra loro; con picchiaduro tecnico intendiamo anche, per intenderci, che le tecniche finali (a meno che non consistano in prese inevitabili) sono quasi tutte parabili o comunque schivabili almeno finché la barra della difesa resterà piena. In tal senso anche il gameplay ha visto alcune nuove aggiunte quale lo scatto in aria e l’opzione per le combo facilitate, sicuramente un’aggiunta di rilievo, ma che non sempre viene ben vista dai giocatori più avvezzi agli scontri online.

Ovviamente All Star Battle R presenta una sempreverde modalità arcade, una modalità versus con la possibilità di giocare in locale con un amico e una sezione in cui possiamo sbloccare bozzetti, modelli e tracce della colonna sonora del gioco. Nello specifico in questa sezione è anche presente il Glossario Jojo, una sorta di compendio contenente tutte le informazioni principali dei personaggi e delle saghe di riferimento, che andremo a riempire man mano che faremo progressi nella nuova modalità All Star Battle.

Il titolo, proponendo oltre 50 personaggi (incluso Ikuro Hashizawa direttamente da Baoh, un’altra opera dell’autore), ha dalla sua parte un roster molto ben diversificato che suddivide i lottatori in prevalentemente tre categorie ovvero gli stand user, i possessori di onde concentriche e i personaggi a cavallo, ma esistono anche categorie uniche per alcuni personaggi, ad esempio Speedwagon che è contrassegnato come Mode. Inoltre, alcuni di loro possiedono caratteristiche uniche come Kars, la cui mossa finale non consiste in un attacco specifico ma in una trasformazione nell’Essere Supremo che può anche essere interrotta. Tra i nuovi combattenti inseriti abbiamo ad esempio Trish, Ghiaccio, Prosciutto e Pesci (implementati come lottatore unico), questi ultimi forse tra i più divertenti da usare. Per il resto il gioco presenta tutta una serie di piccole particolarità atte ad aggiungere varietà agli scontri: ad esempio quando un personaggio si ritrova con meno del 25% di vita entrerà automaticamente in modalità Rumble, in cui la forza d’attacco e la barra della parata subiranno un potenziamento temporaneo.

YARE YARE DAZE

Un aspetto particolare è la scelta di rimuovere la modalità storia in favore di una modalità chiamata All Star Battle: dal momento che, la modalità storia era composta esclusivamente da una sequenza di scontri uno dietro l’altro separati da semplici intermezzi testuali a far procedere la narrativa, come in tantissimi titoli dello stesso genere di natura nipponica, abbiamo apprezzato la scelta, nonostante gli sviluppatori non abbiano deciso di colmare quella lacuna omaggiando alcune scene iconiche con dei filmati degni di nota, basti pensare al recente DEMON SLAYER: The Hinokami Chronicles, che in quanto a filmati ne ha da insegnare.

La modalità All Star Battle garantisce ore di contenuto single player appaganti con tanti sbloccabili da ottenere. Essa consiste in un tabellone (suddiviso per le varie parti di cui è composto il manga) composto da un centinaio di scontri di varia difficoltà, ognuno con obiettivi segreti da sbloccare durante la partita, per ottenere colorazioni, pose e frasi dei personaggi e con regole particolari che durante tutto lo scontro saranno attive, influenzando il match e causando bonus o malus nei confronti del giocatore. Ogni pannello del tabellone, inoltre, avrà una battaglia Boss con un nemico principale sbloccabile solamente dopo il completamento di un numero prestabilito di lotte della medesima schermata. Gli scontri in questione vanno per la maggior parte a richiamare combattimenti presenti nella storia originale, mantenendo quindi un filo conduttore per tutta la sua durata. Nonostante la difficoltà generale degli scontri non sia affatto alta vale la pena citare le battaglie extra (lotte inedite a livello narrativo), siccome alcune di esse si sono rivelate leggermente tediose.

Sul lato multiplayer il titolo offre scontri semplici o partire classificate accompagnate da eventi speciali a garantirci un guadagno extra di oro da spendere nel negozio già citato, ma purtroppo però dobbiamo segnalare l’assenza del rollback netcode in favore del delay-based netcode, fattore che potrebbe allontanare i giocatori più navigati, dal momento che è globalmente noto come una tecnologia antiquata che sta venendo pian piano sostituita nella maggioranza dei giochi di combattimento. La scelta probabilmente è da imputare alla semplicità con cui il delay-based netcode può essere implementato rispetto al rollback netcode. Inoltre segnaliamo anche l’assenza del crossplay tra piattaforme differenti, altra funzionalità ormai comune lasciata in disparte dal team di sviluppo.

JOJO di ogni era, unitevi! Combattete per il vostro destino! Con i loro celebri e carismatici personaggi, uno stile artistico inconfondibile e citazioni indimenticabili (“Yare yare daze…”), le bizzarre avventure di JoJo arrivano su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch and PC! L’attesissimo picchiaduro JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R è disponibile dal 2 settembre 2022! Grafica accattivante fedele allo stile di Hirohiko Araki Molti fan delle bizzarre avventure di JoJo sono affascinati dallo stile unico di Hirohiko Araki. JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R cattura le ardenti espressioni dei personaggi che hanno fatto la storia di JoJo, permettendovi di riviverne l’universo con immagini potenti che danno vita al manga del maestro Araki.

Acquista Jojo’s Bizzare Adventure: All Star Battle R per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox o Nintendo Switch seguendo questi link a partire da 49,99 €. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo box!

Il materiale d’origine è trattato estremamente bene, dai personaggi alle ambientazioni piene di chicche e riferimenti che faranno la gioia degli appassionati dell’opera di Araki. Tuttavia, ci sentiamo di segnalare la mancanza di nuovi personaggi provenienti Steel Ball Run e Jojolion, quest’ultimo rappresentato dal solo Josuke Higashikata, che potevano anche essere inseriti per l’occasione così da rendere il titolo ancora più completo. Un piacevole omaggio è costituito anche dalle mosse finali (Great Heat Attack), attivabili con due barre di energia, che sono spettacolari e ben coreografate, assieme ai “finali drammatici” ovvero particolari sequenze di fine scontro che vanno a citare avvenimenti del manga in base all’arena di lotta selezionata. Sotto il lato tecnico c’è da dire ben poco siccome il motore grafico utilizzato da CyberConnect2 riesce ancora a restituire un buon colpo d’occhio generale ma, in alcuni frangenti, si nota la povertà dei modelli dei personaggi e l’upgrade della risoluzione non basta a nascondere le due generazioni passate dalla versione originale, e lo stesso vale per gli ambienti. Nonostante ciò, le animazioni e la cura verso alcuni dettagli nello specifico non viene a meno.

A chi consigliamo JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R?

Il gioco può risultare valido quasi per tutti, sia per gli appassionati che per coloro alla ricerca di un picchiaduro un po’ diverso dal solito, e i contenuti offline misti alla possibilità di giocare online (valutando attentamente la questione del delay netcode citata prima) garantiscono molte ore di intrattenimento. Nonostante forse avremmo preferito che venisse pubblicato un titolo completamente nuovo, abbiamo però apprezzato la volontà di BANDAI NAMCO Entertainment di riproporre un gioco già rodato piuttosto che un nuovo titolo sulla scia del discreto ma discutibile JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven, rilasciato in Europa nel 2016 su PlayStation 4.

  • Aggiornato e ampliato rispetto all’originale
  • Roster aperto e ben diversificato
  • Materiale originale trattato con i guanti

  • Nessuna aggiunta rilevante
  • Persistono alcuni problemi della versione originale
  • Netcode arretrato per la modalità online
JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R
3.7

Tante botte, tanto stile

JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R ha rappresentato per noi un gradito ritorno e ci sentiamo di confermare come questo, al momento, sia il picchiaduro più completo tratto dall’opera di Araki. Alcuni difetti che su porta dietro dai due generazioni fa non sono stati risolti ma si tratta di un titolo che, una volta approfondito, sa regalare grandi soddisfazioni a chi è alla ricerca di un fighting game valido e divertente anche, ma soprattutto a chi è legato alla serie originale. A livello tecnico il lavoro svolto è stato minimale e in alcuni frangenti si notano gli anni che si porta sulle spalle, ma lo stile artistico rimane in ogni caso molto piacevole alla vista. In buona sostanza, questa volta non avete scuse per non approcciarvi alla famiglia Joestar e alle loro bizzarre vicende anche al di fuori delle pagine del manga.

Costantemente assetato di videogiochi dalla tenerissima età di 3 anni, ad oggi risulta impossibile staccarlo da una console anche con un armageddon in corso. Completa qualunque gioco gli capiti sotto mano come se fosse l'ultima cosa che fa. Se potesse dare un rene pur di incontrare il suo dio Kojima, lo farebbe senza esitare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà reso pubblico.I campi obbligatori sono contrassegnati con *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.